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Infotdgeova -LiberaMente- Lo scopo di questo forum è principalmente quello di analizzare gli insegnamenti dei Testimoni di Geova in chiave critica, onde evidenziare gli errori e le contraddizioni presenti nelle dottrine e nella prassi del gruppo

I Testimoni di Geova sanno cos'è la vera amicizia???

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    Lukkis
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    00 03/06/2009 13:55
    L’enciclopedia teocratica, (i 2 volumi di “perspicacia nello studio delle scritture”) così come amano chiamarla i TdG, all’esponente amico, inizia la trattazione con la seguante frase:

    *** Perspicacia vol-1 p. 110 Amico ***
    La Bibbia dice che il vero amico è più affezionato di un fratello, la sua amicizia e lealtà sono costanti, viene in aiuto del suo compagno nell’angustia e lo consiglia con fedeltà.

    Io stesso per più di 15 anni, ho pronunciato un discorso pubblico, in tantissime congregazioni, sull’amicizia e ho sempre pensato che tra i TdG, l’amicizia è qualcosa di speciale: si potrebbe tradurre amore, fedeltà, lealtà. La parola amico tra i TdG ha il suo vero senso compiuto. Per un TdG, nessuno al mondo conosce il senso di questa cosa quanto uno di loro, perché un testimone, darebbe la sua vita per gli amici….e blablabla.

    Sono Testimone di Geova da quando avevo 8 anni, oggi ne ho 41. Ho scelto i miei amici tra i TdG, per tutta la mia infanzia, pubertà, preadolescenza, adolescenza. Poi ancora da pioniere, fidanzato, Servitore di ministero, sposino, sposo, anziano di congregazione, padre di uno, poi di due, infine di tre figli…i miei amici, tutti e solo testimoni di Geova. Tuttora io sono TdG. Sottolineo che ero un anziano benvoluto, amorevole e amato, uno che cercava tutti e dava e riceveva lodi.
    Saprete che è vivamente sconsigliato scegliere i propri amici tra le “persone del mondo” le quali non hanno nulla in comune con “noi” perché non hanno la verità.
    Sono quasi 2 anni che mi sono allontanato e non frequento le adunanze. Mi sono allontanato quasi di colpo, nel giro di 2 mesi mi sono prima dimesso da anziano e poi non ho più frequentato. Visti i miei 30 e passa anni tra loro, e tutti gli amici che ho, mi aspettavo un esodo in casa mia, un viavai di persone che mi volevano “salvare”.
    Mi sono sempre chiesto perché, NESSUNO mi ha cercato, tranne rarissimi casi, né me né mia moglie siamo stati cercati dagli amici di un tempo. Siamo ancora Testimoni, non abbiamo mai parlato da “apostati”, ma sempre da “scoraggiati”. In due anni ho avuto UNA visita da parte di 2 anziani, e una telefonata da una sorella battezzata da poco. Ti cercano solo per tenerti d’occhio. Non si è visto o sentito nessun’altro (parlo come se mi dispiace, ma assicuro tutti che RINGRAZIO UFFICIALMENTE I TDG DI NON AVERMI ROTTO I XXX PER TUTTO QUESTO TEMPO).
    Incontro persone per strada, e mi salutano imbarazzate, altri sono carini, mi salutano e si chiacchiera, ma solo perché ci siamo incontrati per caso.
    Ovviamene ho sempre pensato che la colpa non può essere dei singoli, perché non possono essere tutti ugualmente odiosi, deve essere qualcosa nel meccanismo. L’amicizia per loro è qualcosa di poco chiaro.
    Se vieni alle riunioni sei mio amico, se smetti, non sei più nessuno. Suona strano, non calza con la definizione di amico.
    Eppure è così, come me sono sicuro che molti altri foristi possono raccontare la loro storia e confermare che è proprio così. Per i Testimoni di Geova, l’amicizia vale solo se vai alle adunanze.

    PERCHE’???
    Ho scoperto che una delle tecniche usata da TUTTI i culti che esercitano il controllo della mente, è quella di trasmettere un distorto senso dell’amicizia ai propri adepti. Questo serve ad impedire che se uno si allontana, possa distogliere altri dai doveri religiosi. In questo modo chi si allontana si trova isolato, si fa terra bruciata da solo.
    Per i Testimoni di Geova, l’amicizia è una grande finzione, non esistono veri amici, ma solo compagni di fede. L’ambiente è amichevole, si parla e si ride, si crede di essere tra amici, circondati da amici, veri amici, ma solo nell’ambito. Se ti distrai, scopri che quando hai bisogno, sarai aiutato dalle persone che tu avevi allontanato da te, quando eri diventato Testimone: vicini, parenti, colleghi…persone che tu tenevi a distanza, sono soccorrevoli con te…e provi una forte vergogna per aver negato loro la tua vera amicizia.
    [Modificato da Lukkis 03/06/2009 13:56]
    Lukkis.

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    axlrose24
    Post: 3.272
    Registrato il: 22/10/2007
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    00 03/06/2009 14:36
    Io penso che tu di amici ne hai ancora molti in congregazione.Un'altra cosa che penso e' che tu abbia anche dei nemici all'interno della congregazioni,nemici o non amici .

    Se il non amico e' qualche anziano si spiega perche' molti tuoi amici di vecchia data non vengono piu' a trovarti o non lo hanno fatto mai dal momento che ti sei allontanato dalla congregazione.

    Forse ti vorranno ancora bene come prima ,ma l'anziano sa' come tenerteli a debita distanza !

    AXL ROSE


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    bruna454
    Post: 836
    Registrato il: 16/08/2008
    Utente Senior
    00 03/06/2009 14:38
    E' un argomento che mi interessa molto e mi piacerebbe sentire le risposte dei testimoni ...... [SM=g1543902] [SM=x570890] bruna
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    Daniela47
    Post: 2.345
    Registrato il: 17/10/2004
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    00 03/06/2009 15:05
    Re:
    Lukkis, 03/06/2009 13.55:

    L’enciclopedia teocratica, (i 2 volumi di “perspicacia nello studio delle scritture”) così come amano chiamarla i TdG, all’esponente amico, inizia la trattazione con la seguante frase:

    *** Perspicacia vol-1 p. 110 Amico ***
    La Bibbia dice che il vero amico è più affezionato di un fratello, la sua amicizia e lealtà sono costanti, viene in aiuto del suo compagno nell’angustia e lo consiglia con fedeltà.

    Io stesso per più di 15 anni, ho pronunciato un discorso pubblico, in tantissime congregazioni, sull’amicizia e ho sempre pensato che tra i TdG, l’amicizia è qualcosa di speciale: si potrebbe tradurre amore, fedeltà, lealtà. La parola amico tra i TdG ha il suo vero senso compiuto. Per un TdG, nessuno al mondo conosce il senso di questa cosa quanto uno di loro, perché un testimone, darebbe la sua vita per gli amici….e blablabla.

    Sono Testimone di Geova da quando avevo 8 anni, oggi ne ho 41. Ho scelto i miei amici tra i TdG, per tutta la mia infanzia, pubertà, preadolescenza, adolescenza. Poi ancora da pioniere, fidanzato, Servitore di ministero, sposino, sposo, anziano di congregazione, padre di uno, poi di due, infine di tre figli…i miei amici, tutti e solo testimoni di Geova. Tuttora io sono TdG. Sottolineo che ero un anziano benvoluto, amorevole e amato, uno che cercava tutti e dava e riceveva lodi.
    Saprete che è vivamente sconsigliato scegliere i propri amici tra le “persone del mondo” le quali non hanno nulla in comune con “noi” perché non hanno la verità.
    Sono quasi 2 anni che mi sono allontanato e non frequento le adunanze. Mi sono allontanato quasi di colpo, nel giro di 2 mesi mi sono prima dimesso da anziano e poi non ho più frequentato. Visti i miei 30 e passa anni tra loro, e tutti gli amici che ho, mi aspettavo un esodo in casa mia, un viavai di persone che mi volevano “salvare”.
    Mi sono sempre chiesto perché, NESSUNO mi ha cercato, tranne rarissimi casi, né me né mia moglie siamo stati cercati dagli amici di un tempo. Siamo ancora Testimoni, non abbiamo mai parlato da “apostati”, ma sempre da “scoraggiati”. In due anni ho avuto UNA visita da parte di 2 anziani, e una telefonata da una sorella battezzata da poco. Ti cercano solo per tenerti d’occhio. Non si è visto o sentito nessun’altro (parlo come se mi dispiace, ma assicuro tutti che RINGRAZIO UFFICIALMENTE I TDG DI NON AVERMI ROTTO I XXX PER TUTTO QUESTO TEMPO).
    Incontro persone per strada, e mi salutano imbarazzate, altri sono carini, mi salutano e si chiacchiera, ma solo perché ci siamo incontrati per caso.
    Ovviamene ho sempre pensato che la colpa non può essere dei singoli, perché non possono essere tutti ugualmente odiosi, deve essere qualcosa nel meccanismo. L’amicizia per loro è qualcosa di poco chiaro.
    Se vieni alle riunioni sei mio amico, se smetti, non sei più nessuno. Suona strano, non calza con la definizione di amico.
    Eppure è così, come me sono sicuro che molti altri foristi possono raccontare la loro storia e confermare che è proprio così. Per i Testimoni di Geova, l’amicizia vale solo se vai alle adunanze.

    PERCHE’???
    Ho scoperto che una delle tecniche usata da TUTTI i culti che esercitano il controllo della mente, è quella di trasmettere un distorto senso dell’amicizia ai propri adepti. Questo serve ad impedire che se uno si allontana, possa distogliere altri dai doveri religiosi. In questo modo chi si allontana si trova isolato, si fa terra bruciata da solo.
    Per i Testimoni di Geova, l’amicizia è una grande finzione, non esistono veri amici, ma solo compagni di fede. L’ambiente è amichevole, si parla e si ride, si crede di essere tra amici, circondati da amici, veri amici, ma solo nell’ambito. Se ti distrai, scopri che quando hai bisogno, sarai aiutato dalle persone che tu avevi allontanato da te, quando eri diventato Testimone: vicini, parenti, colleghi…persone che tu tenevi a distanza, sono soccorrevoli con te…e provi una forte vergogna per aver negato loro la tua vera amicizia.




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    Questo tuo intervento mi lascia turbata, e nello stesso tempo mi permette di fare alcune riflessioni.

    E' vero come dice Axelrose che dentro le Sale del Regno avrai ancora amici, ma che non possono rivelarsi, devono stare al gioco duro e
    disumano dell'organizzazione, perciò non potranno mai provarti se in fondo al cuore provano amicizia o se, con il metodo direi infallibile
    che viene usato, cancellano tutto per il terrorismo DEI SENSI DI COLPA, ormai grandemente sperimentato.
    Ma allora mi domando, l'amicizia che cosa è per la comunità dei TDG ?
    Un meccanismo elettronico che si preme un pulsante e si spenge ? o un sentimento, che a maggior ragione, perchè vissuto all'interno di un gruppo chiuso come questo, doveva essere sempre annaffiato, coltivato e sbocciare proprio nel momento che un amico si trova in difficoltà.
    Invece sembra che se una persona si allontana un pò dalla congregazione, sia affetto da malattie infettive, per cui è bene starsene lontano.

    Mio marito per più di 2O anni si è tenuto lontano dalle nostre amicizie di un tempo, eppure loro i nostri amici si sono sempre interessati a lui, anche se a volte hanno ricevuto atteggiamenti un pò aggressivi e molto scostanti, dal momento che molto educatamente avevano fatto capire che non volevano imbarcarsi in studi o visite dei TDG, mirate a CONVERTIRLI.
    Eppure luiper il mondo che aveva volutamente lasciato, era un apostata, apostata non solo dalla religione ma da un sistema di vita che avevamo condiviso tutti asieme fin dall'infanzia o dalla giovinezza.
    Lui aveva rinnegato LORO, aveva rinnegato il nostro vissuto di tanti ricordi, gioie e dolori che avevano fino a quel momento portato nuova linfa e nuova forza alla nostra amicizia.
    Ma tutti LORO sono stati in trepida attesa, sempre presenti nei nostri affanni anche se marcatamente criticati da loro su tante cose e su tante situazioni, ma non hanno mai mollato, e ora se li sta ritrovando tutti, e vedo che questo lo apprezza.
    Dunque NOI, IL RESTO DEL MONDO, GLI INCREDULI, pieni di difetti, come veniamo giudicati, però riusciamo a trasmettere i veri sentimenti ed il vero aiuto morale e materiale.

    Quindi abbiamo ancora tanto da insegnare a questi signori.


    spirituali
  • nevio63
    00 03/06/2009 15:08
    Lukkis anch'io sono ancora TdG e in sala, da cinque mesi che, frequentando internet, ho raggiunto certe consapevolezze, vado ogni 2 o 3 domeniche. Non mi meraviglio di quello che ti e' capitato, nonostante da TdG tu abbia dato molto, sia per l'impegno organizzativo che, per cio che piu' conta per questo discorso, a livello di rapporto con gli altri. Come hai ben detto, questo modo di intendere l'amicizia fa parte del gioco. Alcuni anni fa, in via ipotetica, parlando con un amico, amico nei TdG,  dissi >Ma che cambierebbe fra noi se io non volessi piu' seguire questa religione (intendevo come membro attivo, non come dissociato) ma ti volessi fortemente come amico?> Lui, che ti ripeto, e' sincero nel rapporto tra noi, disse >No Sergio, amico di Geova, amico mio.> Per me, in questa frase che tu e io potremmo trovare troppo netta e perentoria, si racchiude il concetto di "amicizia a condizione" degli appartenenti a gruppi chiusi che nella omogeneita' di credenze e comportamenti trovano la propria forza e la propria ragione di esistere. In una telefonata di quattro giorni fa, paventando l'ipotesi di una mia dissociazione, mi diceva, anch'egli oggi, molto meno zelante, piu' scoraggiato, disilluso e flessibile di prima  >Ma non fare lo scemo, quale dissociazione, lo sai che poi non potro' neanche piu' vederti o salutarti....resta come stai...> Non c'e' niente da fare, basta saperle le regole e soffri meno. Io ho la coscienza a posto, perche' le regole dell'ostracismo non le ho mai applicate: Abbracciavo i disassociati e i dissociati, invitandoli a tornare dentro, se dovevo fare qualcosa con loro la facevo, ho sempre salutato, con loro tenero imbarazzo, insomma robot non lo sono mai diventato, ecco perche' oggi non li detesto fortemente, li capisco e li compiango con dolore per una forma mentis che fa o fara' soffrire anche loro prima o poi. Un caro fraterno saluto Lukkis, dal nevio trismegisto.
    [Modificato da nevio63 03/06/2009 15:12]
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    bruna454
    Post: 838
    Registrato il: 16/08/2008
    Utente Senior
    00 03/06/2009 15:26
    Re: Re:
    Daniela47, 03/06/2009 15.05:




    ---------------------------------------------------------------------


    Questo tuo intervento mi lascia turbata, e nello stesso tempo mi permette di fare alcune riflessioni.
    Quindi abbiamo ancora tanto da insegnare a questi signori.





    Se ho capito bene praticamente l'amicizia esiste solo perchè sei dentro sei un testimone appena cambi modo di vivere restando sempre testimone ma non frequenti l'amicizia non esiste più ????ho capito male???? [SM=g1543902] [SM=x570890] BRUNA

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    brian67
    Post: 581
    Registrato il: 18/11/2008
    Utente Senior
    00 03/06/2009 16:03
    Caro Lukkis
    Anche se ci viene insegnato che l’amicizia è una qualità meravigliosa,

    come l’esempio di Abramo e Geova,

    in realtà a livello teocratico son pochi quelli che riescono a manifestarla.

    Hai tutta la mia comprensione [SM=g1537159]

    Brian
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    Lukkis
    Post: 341
    Registrato il: 23/07/2007
    Utente Senior
    00 03/06/2009 16:44
    Intanto chiedo ad un amministratore o al moderatore della sezione di modificare il mio errore di battitura nel titolo.


    Io penso che tu di amici ne hai ancora molti in congregazione.Un'altra cosa che penso e' che tu abbia anche dei nemici all'interno della congregazioni,nemici o non amici .

    Se il non amico e' qualche anziano si spiega perche' molti tuoi amici di vecchia data non vengono piu' a trovarti o non lo hanno fatto mai dal momento che ti sei allontanato dalla congregazione.

    Forse ti vorranno ancora bene come prima ,ma l'anziano sa' come tenerteli a debita distanza !

    AXL ROSE



    Grazie per il tuo commento Axl. Fai un'osservazione intelligente; ovvio che ci sono persone con le quali andavo meno d'accordo, ma ci sono anche moltissimi, con i quali andavo più che d'accordo.
    Ho servito come anziano in 4 congregazioni diverse, credo sia molto difficile che qualche nemico possa boicottare tutto ciò che ho fatto di buono.
    Tra i miei amici ci sono molti anziani, dove sono finiti?! Cosa ci voleva a dirmi: xxx vieni con me, andiamo a berci una birra insieme, facciamo un giro in macchina, ho voglia di parlare con te.
    Possibile che tra le migliaia di persone che conosco, i quali si sono passati la voce che io non vado più alle adunanze, (ti assicuro che lo sanno tutti) nessuno ha pensato di cercarmi???
    Tra le persone alle quali ho fatto del bene, tanto bene, non viene nemmeno in mente di dirmi che si sposano??? Non dico INVITARMI, ma almeno dirmelo.
    Possibile che quelli che hanno debiti di lavoro con me, non vengono a saldarli??? (e sono un buon numero, compresi 2 anziani di un certo spessore nella zona!

    Giuro di non aver fatto nulla di male, di avere una buona reputazione e di non aver mai parlato con nessuno in modo critico. Tanto meno mia moglie, che è una persona riservatissima.

    Caro Axl, è una questione di meccanismo, la VERA amicizia non va bene, tra i TdG, è insegnata l'amicizia basata sull'essere compagni d'opera, servire insieme, a spalla a spalla, raccontarsi esperienze ecc. Se esci da questa riga, ti accorgi che gli amici sono tutti falsi, con te perchè è scritto sulla Torre o perchè sei "nel giro".
    Appena esci dal giro, sei solo....

    Questa non è amicizia. E' essere usati per uno scopo, un metodo subdolo e vigliacco. Tutti i testimoni ne sono vittime inconsapevoli, non hanno un amico sincero e credono di averne milioni.

    Spero sia chiaro che io non provo nostalgia per le mie vecchie amicizie, ne ho di nuove e siamo appagati, piuttosto mi trovo a riflettere e devo constatare che le cose stanno in questo modo.

    Lukkis
    [Modificato da Lukkis 03/06/2009 16:46]
    Lukkis.

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    cici@
    Post: 124
    Registrato il: 11/06/2008
    Utente Junior
    00 03/06/2009 16:45
    ciao Lukkis
    ai proprio ragione
    si sei con loro sei un amico
    ma basta dire qualcosa che non aprova
    come la pensa loro non sei piu amico ne
    o avuto la conferma pochi giorni fa una tdg
    mi diceva che ero la sua vera amica
    ma quando mai? sua amica gli e bastato poco
    per dire che certe cose non le vedo come
    loro, adesso quando sto con lei sta su le sue difese
    non posso aprire bocca che è li a difendersi
    ma poi di che si difende ti dico mi a schifito
    non sono persone che ti amano nel tempo della
    angustia non ti porge la mano si ti vedono
    che stai per cadere, devi pensare come la pensa
    lor, si per te e nero loro vede bianco devi dire
    che è bianco per andare daccordo con loro
    questa e ipogresia e è essere ciechi in non voglio piu
    essere cieca sono stata cieca per quasi 40 anni ora basta.
    ciao cici@
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    otello44
    Post: 540
    Registrato il: 03/05/2008
    Utente Senior
    00 03/06/2009 17:21
    “””Caro Axl, è una questione di meccanismo, la VERA amicizia non va bene, tra i TdG, è insegnata l'amicizia basata sull'essere compagni d'opera, servire insieme, a spalla a spalla, raccontarsi esperienze ecc. Se esci da questa riga, ti accorgi che gli amici sono tutti falsi, con te perchè è scritto sulla Torre o perchè sei "nel giro". Appena esci dal giro, sei solo....
    Questa non è amicizia. E' essere usati per uno scopo, un metodo subdolo e vigliacco. Tutti i testimoni ne sono vittime inconsapevoli, non hanno un amico sincero e credono di averne milioni.”””


    Parole verissime caro Lukkis io le ho sperimentate su la mia pelle e le sto’ sperimentando continuamente,
    perche’ sono costretto, anche se raffreddato e inattivo, qualche volta ad andare in sala .
    Costretto perche’ altrimenti farebbero il vuoto anche intorno a mia moglie, in quanto lei, anima candida, crede ancora in quella finta amicizia.
    Come ad altri e successo anche io ho provato ad esprimere i miei dubbi ad uno che credevo amico, il risultato? Mi sono trovato davanti agli anziani , per il resto tutti sapete cosa succede in quei frangenti.
    Otello44
    [SM=x570869]
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    Vecchia Marziana
    Post: 3.129
    Registrato il: 17/02/2008
    Utente Master
    00 03/06/2009 17:24
    Re:
    Lukkis, 03/06/2009 16.44:


    Grazie per il tuo commento Axl. Fai un'osservazione intelligente; ovvio che ci sono persone con le quali andavo meno d'accordo, ma ci sono anche moltissimi, con i quali andavo più che d'accordo.
    Ho servito come anziano in 4 congregazioni diverse, credo sia molto difficile che qualche nemico possa boicottare tutto ciò che ho fatto di buono.
    Tra i miei amici ci sono molti anziani, dove sono finiti?! Cosa ci voleva a dirmi: xxx vieni con me, andiamo a berci una birra insieme, facciamo un giro in macchina, ho voglia di parlare con te.
    Possibile che tra le migliaia di persone che conosco, i quali si sono passati la voce che io non vado più alle adunanze, (ti assicuro che lo sanno tutti) nessuno ha pensato di cercarmi???
    Tra le persone alle quali ho fatto del bene, tanto bene, non viene nemmeno in mente di dirmi che si sposano??? Non dico INVITARMI, ma almeno dirmelo.
    Possibile che quelli che hanno debiti di lavoro con me, non vengono a saldarli??? (e sono un buon numero, compresi 2 anziani di un certo spessore nella zona!

    Giuro di non aver fatto nulla di male, di avere una buona reputazione e di non aver mai parlato con nessuno in modo critico. Tanto meno mia moglie, che è una persona riservatissima.

    Caro Axl, è una questione di meccanismo, la VERA amicizia non va bene, tra i TdG, è insegnata l'amicizia basata sull'essere compagni d'opera, servire insieme, a spalla a spalla, raccontarsi esperienze ecc. Se esci da questa riga, ti accorgi che gli amici sono tutti falsi, con te perchè è scritto sulla Torre o perchè sei "nel giro".
    Appena esci dal giro, sei solo....

    Questa non è amicizia. E' essere usati per uno scopo, un metodo subdolo e vigliacco. Tutti i testimoni ne sono vittime inconsapevoli, non hanno un amico sincero e credono di averne milioni.

    Spero sia chiaro che io non provo nostalgia per le mie vecchie amicizie, ne ho di nuove e siamo appagati, piuttosto mi trovo a riflettere e devo constatare che le cose stanno in questo modo.

    Lukkis


    Vedi, l'errore che facciamo è pensare che una religione o culto, che dir si voglia, possa cambiare la nostra essenza.
    Può migliorarci, se la nostra fede è tale da farci "levigare" i nostri difetti, ma non li cancella.
    Fra i Testimoni vi sono uomini non diversi da quelli del cosìddetto mondo, checchè voglia farci intendere la loro dirigenza.
    Uomini con pregi e difetti comuni a tutti, con l'aggravante, per molti di loro, di essere moralmente sottomessi a regole assurde.
    E' chiaro che se le amicizie si sviluppano solo in questo tipo di ambiente, determinate tipologie, saranno percentualmente più numerose che altrove.
    E per altrove intendo tutti i campi in cui una persona può fare incontri e stabilire rapporti d'amicizia durante tutta una vita.
    Probabilmente il tuo concetto di amicizia non si è mai sottomesso alle regole imposte, per questo ti trovi imbarazzato e deluso, proprio perchè ti eri illuso che fosse così anche per gli altri.
    In quanto poi alla riconoscenza negata al bene che hai fatto, sappi che non esiste al mondo sentimento più difficile da esternare della riconoscenza.
    Non riesco a capacitarmene, ma ho constatato che è così.
    E' più facile perdonare un assassino che mostrare riconoscenza, quindi non dolertene, ma sii fiero di aver fatto del bene.
    Gabriella


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    AverloSaputo Prima
    Post: 75
    Registrato il: 25/05/2007
    Utente Junior
    00 03/06/2009 17:32
    L'amicizia fra i tdg


    Il tuo caso caro amico Lukkis è del tutto simile al mio; per evitare noiose ripetizioni ti basti sapere che anche io sono stato un anziano che ha accettato l'incarico al solo fine di  "mettersi al servizio degli altri".

    Ma le cose non funzionano così in congregazione; gli anziani servono se stessi tramite il potere loro conferito dall'organizzazione. Il motivo è fin troppo evidente: "persone" fallite sotto l'aspetto personale / familiare / sociale non hanno altro mezzo per sentirsi realizzati nella propria esistenza se non attraverso l'autorità della quale si sentono investiti.

    Detto ciò, abbiamo la chiave di lettura del tema o quesito da te proposto.

    Non esiste alcun interesse per alcuno se non per chi ti consente di essere quello che altrimenti non saresti mai divenuto.

    E' evidente che la società Torre di Guradia non desidera che chi si allontana possa disturbare il manovratore ed a tal fine instilla nella mente degli anziani che, accettano di buon grado per quanto detto sopra, il concetto (e lo trasferiscono alla congregazione) che il "vero amico è quello che sta dentro"  per evitare che ci si possa trovare a combattere con tesi contrarie all'insegnamento "ufficiale".

    Il mio percorso è uguale al tuo; dopo essermi dimesso da anziano mi sono allontanato e pur essendo un inattivo non ricevo nè visite nè telefonate da oltre cinque anni.

    Un fratello che ritenevo un ottimo amico e che non vedevo da più di venti anni, a motivo di cambio di domicilio, mi ha contattato avendo ritrovato il mio numero di telefono ma dopo le prime battute ho voluto  metterlo al corrente del mio allontanamento. Ebbene, qual'è stata la sua reazione? Ha dichiarato che si è prima di tutto "fratelli" e poi "amici".

    Onestamente non mi interessa cercare di comprendere perché i "fratelli" si comportino così.

    Sono convinto che il concetto biblico dell'amicizia travalica l'appartenenza ad un'organizzazione e questo mi basta. 

    Qui fra coloro che "avrebbero rigettato Dio" ho trovata tanta umana solidarietà come non ne avevo incontrato nei precedenti vent'anni in qualità di testimone.

    Posso solo dire una cosa



    Con simpatia
    Rinaldo

    Gruppo di auto mutuo aiuto per ex TdG
    Identificativo Skype = "ronnye88"
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    (Mario70)
    Post: 3.680
    Registrato il: 17/07/2005
    Utente Master
    00 03/06/2009 17:36
    Re:
    Lukkis, 03/06/2009 13.55:

    L’enciclopedia teocratica, (i 2 volumi di “perspicacia nello studio delle scritture”) così come amano chiamarla i TdG, all’esponente amico, inizia la trattazione con la seguante frase:

    *** Perspicacia vol-1 p. 110 Amico ***
    La Bibbia dice che il vero amico è più affezionato di un fratello, la sua amicizia e lealtà sono costanti, viene in aiuto del suo compagno nell’angustia e lo consiglia con fedeltà.

    Io stesso per più di 15 anni, ho pronunciato un discorso pubblico, in tantissime congregazioni, sull’amicizia e ho sempre pensato che tra i TdG, l’amicizia è qualcosa di speciale: si potrebbe tradurre amore, fedeltà, lealtà. La parola amico tra i TdG ha il suo vero senso compiuto. Per un TdG, nessuno al mondo conosce il senso di questa cosa quanto uno di loro, perché un testimone, darebbe la sua vita per gli amici….e blablabla.

    Sono Testimone di Geova da quando avevo 8 anni, oggi ne ho 41. Ho scelto i miei amici tra i TdG, per tutta la mia infanzia, pubertà, preadolescenza, adolescenza. Poi ancora da pioniere, fidanzato, Servitore di ministero, sposino, sposo, anziano di congregazione, padre di uno, poi di due, infine di tre figli…i miei amici, tutti e solo testimoni di Geova. Tuttora io sono TdG. Sottolineo che ero un anziano benvoluto, amorevole e amato, uno che cercava tutti e dava e riceveva lodi.
    Saprete che è vivamente sconsigliato scegliere i propri amici tra le “persone del mondo” le quali non hanno nulla in comune con “noi” perché non hanno la verità.
    Sono quasi 2 anni che mi sono allontanato e non frequento le adunanze. Mi sono allontanato quasi di colpo, nel giro di 2 mesi mi sono prima dimesso da anziano e poi non ho più frequentato. Visti i miei 30 e passa anni tra loro, e tutti gli amici che ho, mi aspettavo un esodo in casa mia, un viavai di persone che mi volevano “salvare”.
    Mi sono sempre chiesto perché, NESSUNO mi ha cercato, tranne rarissimi casi, né me né mia moglie siamo stati cercati dagli amici di un tempo. Siamo ancora Testimoni, non abbiamo mai parlato da “apostati”, ma sempre da “scoraggiati”. In due anni ho avuto UNA visita da parte di 2 anziani, e una telefonata da una sorella battezzata da poco. Ti cercano solo per tenerti d’occhio. Non si è visto o sentito nessun’altro (parlo come se mi dispiace, ma assicuro tutti che RINGRAZIO UFFICIALMENTE I TDG DI NON AVERMI ROTTO I XXX PER TUTTO QUESTO TEMPO).
    Incontro persone per strada, e mi salutano imbarazzate, altri sono carini, mi salutano e si chiacchiera, ma solo perché ci siamo incontrati per caso.
    Ovviamene ho sempre pensato che la colpa non può essere dei singoli, perché non possono essere tutti ugualmente odiosi, deve essere qualcosa nel meccanismo. L’amicizia per loro è qualcosa di poco chiaro.
    Se vieni alle riunioni sei mio amico, se smetti, non sei più nessuno. Suona strano, non calza con la definizione di amico.
    Eppure è così, come me sono sicuro che molti altri foristi possono raccontare la loro storia e confermare che è proprio così. Per i Testimoni di Geova, l’amicizia vale solo se vai alle adunanze.

    PERCHE’???
    Ho scoperto che una delle tecniche usata da TUTTI i culti che esercitano il controllo della mente, è quella di trasmettere un distorto senso dell’amicizia ai propri adepti. Questo serve ad impedire che se uno si allontana, possa distogliere altri dai doveri religiosi. In questo modo chi si allontana si trova isolato, si fa terra bruciata da solo.
    Per i Testimoni di Geova, l’amicizia è una grande finzione, non esistono veri amici, ma solo compagni di fede. L’ambiente è amichevole, si parla e si ride, si crede di essere tra amici, circondati da amici, veri amici, ma solo nell’ambito. Se ti distrai, scopri che quando hai bisogno, sarai aiutato dalle persone che tu avevi allontanato da te, quando eri diventato Testimone: vicini, parenti, colleghi…persone che tu tenevi a distanza, sono soccorrevoli con te…e provi una forte vergogna per aver negato loro la tua vera amicizia.



    Che argomento che hai tirato fuori!
    Personalmente ho sempre pensato che l'amicizia sia una cosa importantissima, a volte, più importante anche di un rapporto d'amore tra un uomo e una donna.
    Questa consapevolezza l'ho sempre avuta anche quando ero tdg, solo che le regole che esistono all'interno della congregazione ti portano a non poter lasciarsi andare totalmente in questo tipo di amore. perchè?
    Perchè ci è stato insegnato che "Geova deve venire prima di ogni cosa" e se l'amicizia con una persona si scontra con l'amore che dobbiamo avere per Geova allora il secondo deve venire prima.
    Questa cosa anche se in linea generale l'accettavo mi creava qualche problema.
    Un paio di volte infatti in età adolescienziale mi è capitato di dover costringere dei miei amici ( due persone diverse) a confessare agli anziani di aver commesso fornicazione, la cose mi distrusse psicologicamente perchè non avrei voluto arrivare a tanto, mi sentivo un infame e l'amicizia tanto decantata se ne andava a farsi fott... a causa di questo principio, ma lo feci, e ancora dopo anni, ho i rimorsi di coscienza!
    C'era un principio che mi veniva portato davanti, ed era il principio esposto in levitico 5 che dice che chi è a conoscenza di un peccato grave e non lo confessa ne è partecipe.
    Però c'è un altro principio che dice di non rivelare il discorso confidenziale a nessuno, insomma la conoscenza di questi principi opposti mi creava non pochi problemi e mi chiedevo perchè privilegiarne uno anzichè l'altro.
    Questo accadeva quando ero dentro.
    Un terzo principio importante era quello di non coltivare amicizie intime fuori dalla congregazione altrimenti avremmo potuto essere contagiati dallo spirito mondano nel quale queste persone si troverebbero.
    Questo consiglio non l'accettai mai e fu una delle maggiori sofferenze che ho avuto nella mia vita da tdg, perchè avevo amici fuori specie uno che era (ed è tuttora) il mio migliore amico.
    Ho avuto tante di quelle lavate di testa perchè frequentavo questa persona che voi non avete idea, ricordo "processi" in saletta con gli anziani per questa cosa e furono diverse le volte che sono scoppiato a piangere per il fatto che avrei dovuto lasciare questa amicizia, c'erano periodi in cui mi sforzavo di farlo ma poi (grazie a Dio) tornvo indietro, al solo pensiero di quel periodo mi vengono i brividi, l'unico modo per frequentarlo era portarlo in sala o alle assemblee o alle festicciole con i tdg e affinchè mi lasciassero in pace lo facevo eccome! il poveretto mi seguiva spesso per non perdere la mia amicizia e per questo gliene sarò sempre grato...
    Se un amico viene disassociato, il tdg pensa che questi sia in qualche modo odiato da Geova e questo finchè non rientra.
    A questo tdg gli è stato insegnato che è la bibbia a dire di non aver nulla a che fare con lui, deve evitare anche il saluto se lo si incontra casualmente.
    Questo punto a differenza dell'altro non mi creava problemi quando ero tdg, ed infatti me ne infischiavo dei "consigli" e parlavo o salutavo i disassociati, non farlo sarebbe stato veramente troppo!
    Quando una volta fuori ho riscontrato sulla mia pelle cosa significa l'ostracismo, non ho mai più rimesso piede in sala, la soddisfazione di non salutarmi non gliel'ho mai data, certo fuori se li incontro, non glielo posso impedire, ma che io vada li per permettergli di applicare questa regola assurda, mai!
    La cosa assurda è che i disassociati con i quali parlavo prima quando ero tdg e che ora sono di nuovo tali, se mi incontrano ora non mi parlano! Mi piacerebbe chiedergli se i miei atti passati fossero stati per loro di inciampo o d'aiuto, ma è meglio soprassedere altrimenti mi viene voglia di prenderli a pugni!
    In conclusione credo che visti questi due aspetti, la vera amicizia all'interno dei tdg è cosa rara, la confidenza arriva fino ad un certo punto altrimenti scatta il processo con gli anziani, e una volta fuori il continuare un'amicizia con un disassociato porta a sua volta alla disassociazione.

    Comunque è un vero peccato e spero sinceramente che le cose cambino, altrimenti si perdono veramente tanto.
    ciao
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    Achille Lorenzi
    Post: 13.241
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    Utente Gold
    00 03/06/2009 18:19
    Secondo me una vera amicizia fra i TdG è impossibile.
    La vera amicizia richiede come premessa indispensabile quella di essere delle persone, autentiche, spontanee, sincere e libere. Tutto ciò è praticamente inesistente nella "teocrazia", dove tutto è subordinato all'organizzazione e alle sue direttive/regole.

    Come ho scritto qualche anno fa nel sito, a proposito di ciò che accade quando qualcuno esce dal gruppo, «Non può esserci vera amicizia e vero amore in un ambiente come questo. Chi diventa TdG deve scegliere tra il rimanere nell’Organizzazione e il mantenere i rapporti sociali ed umani con chi è stato disassociato o si è dissociato (allontanato spontaneamente). Non ci sono alternative. La vera amicizia è invece innanzitutto un rapporto fra persone, tra individui; il vincolo che lega due veri amici non può essere condizionato dall'assoluta ubbidienza a norme e regole di qualche struttura organizzativa».

    Per fare un esempio personale, quello che pensavo fosse il mio migliore amico quando ero TdG, un paio di giorni prima che facessero l'annuncio in sala della mia fuoriuscita dall'organizzazione, mi disse: «Potremo ancora essere amici, basta che tu ti faccia riassociare».

    "Amici" così meglio perderli che trovarli.
    Io non rimpiango nulla dei "rapporti umani" all'interno dell'organizzazione, dato che i rapporti umani veri, spontanei e sinceri, e che mettono la persona prima del gruppo, in realtà in quell'ambiente non esistono.

    Achille
    [Modificato da Achille Lorenzi 03/06/2009 19:22]
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    d.gilmour
    Post: 156
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    Utente Junior
    00 03/06/2009 18:24
    Re:
    axlrose24, 03/06/2009 14.36:

    Io penso che tu di amici ne hai ancora molti in congregazione.Un'altra cosa che penso e' che tu abbia anche dei nemici all'interno della congregazioni,nemici o non amici .

    Se il non amico e' qualche anziano si spiega perche' molti tuoi amici di vecchia data non vengono piu' a trovarti o non lo hanno fatto mai dal momento che ti sei allontanato dalla congregazione.



    direi che axl ha centrato il punto.
    qualcuno a cui facevi ombra ne ha approfittato per farti terra bruciata attorno, con sapiente dosaggio di calunnie.
    per te, che sei passato dallo status di anziano (fatto oggetto di attestati di stima e di tante attenzioni che a questo punto punto dovresti chiederti quanto fossero sinceri)a quello di inattivo in batter d'occhi, non è facile comprendere certi meccanismi. tu eri un nominato che cercava di servire il gregge sul serio, al contrario di altri che, come è stato ben precisato, vedono nel primeggiare sulla vita di un centinaio di poveri disgraziati l'unico modo per sconfiggere la loro mediocrità.
    adesso sei una compagnia da evitare, perché un inattivo è un potenziale disassociato, e chissà quante voci (leggi calunnie) circoleranno sul tuo conto senza che tu lo sappia.
    [Modificato da d.gilmour 03/06/2009 18:34]
  • thejackal797
    00 03/06/2009 19:31

    Per i Testimoni di Geova, l’amicizia è una grande finzione, non esistono veri amici, ma solo compagni di fede.



    Concordo profondamente. La mia travagliata esperienza mi ha insegnato irrevocabilmente che i tdg non sanno cos'è l'amicizia. Una finzione perpetua, uno scambio di convenevoli più o meno banali, un recitare il ruolo dell'amico cristiano, è tutto ciò che al più un tdg ben inserito nel geovismo possa associare al concetto di amicizia.

    Ciao
    Davide
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    marcos35
    Post: 388
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    Utente Senior
    00 03/06/2009 19:34
    ci sono delle condizioni
    La wt$ insegna che gli amici sono coloro che sono leali alla wt$ e a (Geova)se vieni meno o diminuisce lo zelo sei fregato...niente più amici, solo conoscenti freddi.
    dal mio rientro l'ho visto anche sù di me.
    vengono e ti avvicinano solo per spiarti o sapere le cose per poi pettegolare, ma niente di aiuto pratico.
    la pecorella smarrita ha un altro significato per loro!!!!
  • Kalos52
    00 03/06/2009 20:06
    Re:
    Achille Lorenzi, 03/06/2009 18.19:

    Secondo me una vera amicizia fra i TdG è impossibile.
    La vera amicizia richiede come premessa indispensabile quella di essere delle persone, autentiche, spontanee, sincere e libere. Tutto ciò è praticamente inesistente nella "teocrazia", dove tutto è subordinato all'organizzazione e alle sue direttive/regole.

    Come ho scritto qualche anno fa nel sito, a proposito di ciò che accade quando qualcuno esce dal gruppo, «Non può esserci vera amicizia e vero amore in un ambiente come questo. Chi diventa TdG deve scegliere tra il rimanere nell’Organizzazione e il mantenere i rapporti sociali ed umani con chi è stato disassociato o si è dissociato (allontanato spontaneamente). Non ci sono alternative. La vera amicizia è invece innanzitutto un rapporto fra persone, tra individui; il vincolo che lega due veri amici non può essere condizionato dall'assoluta ubbidienza a norme e regole di qualche struttura organizzativa».

    Per fare un esempio personale, quello che pensavo fosse il mio migliore amico quando ero TdG, un paio di giorni prima che facessero l'annuncio in sala della mia fuoriuscita dall'organizzazione, mi disse: «Potremo ancora essere amici, basta che tu ti faccia riassociare».

    "Amici" così meglio perderli che trovarli.
    Io non rimpiango nulla dei "rapporti umani" all'interno dell'organizzazione, dato che i rapporti umani veri, spontanei e sinceri, e che mettono la persona prima del gruppo, in realtà in quell'ambiente non esistono.

    Achille



    Anche per me è impossibile l'amicizia all'interno dei TdG, a meno che non ci si riferisca alle attività che "colleghi" o "compagni d'opera" condividono.

    Ma non è certo la stessa cosa.

    L'amicizia è tutt'altro.

    I compagni di scuola o colleghi di lavoro possono condividere comuni o simili attività od esperienze ma, terminata tale condivisione, ognuno va per la sua strada, Tant'è che con la stragrande maggioranza di essi ci si perde totalmente di vista.

    Avete mai sentito qualcuno dire: " Saremo di nuovo amici quando tornerai a lavorare con me?" Un simile ragionamento sarebbe a dir poco demenziale, eppure è quanto in effetti accade tra i TG.

    Una persona che non mi saluta, non mi è vicina nei momenti di gioia ma soprattutto quando sto male, quando sono in ospedale, quando sono ammalato, quando ho bisogno di un consiglio, di conforto, di sostegno, scusatemi, tutto può essere ma non certo un amico.

    E non ditemi che con "il cuore" mi pensano ancora ma è loro impedito ogni tipo e forma di gesto amichevole!

    Come conferma Achille, tali amici non mancano neppure a me semplicemente perchè non sono miei amici.

    E' terminato un ciclo di attività che svolgevamo insieme, ed oggi, come ex colleghi, ognuno per la sua strada.


    Semmai amico è quell'unico fratello che, pur di nascosto, mi viene a trovare quando sto male e mi telefona per interessarsi di me e della mia salute, cosa che, ovviamente, faccio anche io con lui e che faremmo anche se fossimo cattolici o protestanti o membri di una qualsiasi altra religione, perchè la vera amicizia, che la quasi totalità dei TG non conosce , prescinde dalla religione, come è indipendente dalle scelte politiche o sportive.

    La vera amicizia sorpassa il colore della pelle, la località di nascita e non è influenzata dal libro di preghiere che si tiene tra le mani.

    Può apparire paradossale ma è più facile per un ex TG essere un amico sincero per un TG, che il contrario. E se vedo un TG in difficoltà gli dò una mano, magari per amore Agape, o forse per amore philia, o Storgè se mi è parente, cosa che lui non fa, perchè oltre a non aver capito nulla dell'amicizia, nemmeno sa amare.

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    Saulo di Tarso
    Post: 41
    Registrato il: 05/11/2004
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    00 03/06/2009 21:09
    Re: Re:
    Kalos52, 03/06/2009 20.06:



    Anche per me è impossibile l'amicizia all'interno dei TdG, a meno che non ci si riferisca alle attività che "colleghi" o "compagni d'opera" condividono.

    Ma non è certo la stessa cosa.

    L'amicizia è tutt'altro.

    I compagni di scuola o colleghi di lavoro possono condividere comuni o simili attività od esperienze ma, terminata tale condivisione, ognuno va per la sua strada, Tant'è che con la stragrande maggioranza di essi ci si perde totalmente di vista.

    Avete mai sentito qualcuno dire: " Saremo di nuovo amici quando tornerai a lavorare con me?" Un simile ragionamento sarebbe a dir poco demenziale, eppure è quanto in effetti accade tra i TG.

    Una persona che non mi saluta, non mi è vicina nei momenti di gioia ma soprattutto quando sto male, quando sono in ospedale, quando sono ammalato, quando ho bisogno di un consiglio, di conforto, di sostegno, scusatemi, tutto può essere ma non certo un amico.

    E non ditemi che con "il cuore" mi pensano ancora ma è loro impedito ogni tipo e forma di gesto amichevole!

    Come conferma Achille, tali amici non mancano neppure a me semplicemente perchè non sono miei amici.

    E' terminato un ciclo di attività che svolgevamo insieme, ed oggi, come ex colleghi, ognuno per la sua strada.


    Semmai amico è quell'unico fratello che, pur di nascosto, mi viene a trovare quando sto male e mi telefona per interessarsi di me e della mia salute, cosa che, ovviamente, faccio anche io con lui e che faremmo anche se fossimo cattolici o protestanti o membri di una qualsiasi altra religione, perchè la vera amicizia, che la quasi totalità dei TG non conosce , prescinde dalla religione, come è indipendente dalle scelte politiche o sportive.

    La vera amicizia sorpassa il colore della pelle, la località di nascita e non è influenzata dal libro di preghiere che si tiene tra le mani.

    Può apparire paradossale ma è più facile per un ex TG essere un amico sincero per un TG, che il contrario. E se vedo un TG in difficoltà gli dò una mano, magari per amore Agape, o forse per amore philia, o Storgè se mi è parente, cosa che lui non fa, perchè oltre a non aver capito nulla dell'amicizia, nemmeno sa amare.



    Concordo con quanto avete detto sull'amicizia e i tdG. Da circa 4 anni sono "inattivo" per la congr. ma più che attivo soprattutto cerebralmente..., ma da quando non frequento più le adunanze sono spariti tutti i cosiddetti amici. A dire la verità quest'ultimi si sono dileguati come neve al sole alle mie prime difficoltà personali; come una brutta malattia dalla quale grazie a Dio ne sono uscito. Sono stato un anziano per diverse decadi e ho conosciuto e aiutato tante persone, ma dove erano quando ne avevo bisogno? Bo! Anzi so dove erano, le vedevo passare davanti casa con la borsetta e la cravatta, ma guai a passare a trovarmi... già non era servizio! Il tipo di rapporto tra la maggioranza dei tdG è del tipo: collega di lavoro a collega di lavoro. Cioè, alla fine, chi se ne frega di cosa capita ad un collega se uno deve sempre pensare a fare produzione di ore, libri, riviste, ecc. ecc.? Oggi sono felice di essere fuori da quel ghetto. Anche se non partecipo molto al forum, un pò per pigrizia, lo seguo costantemente; quest'anno vado in pensione così non avrò scuse per non partecipare.
    Un fraterno saluto a tutti i foristi.

    Saulo di Tarso
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    Lukkis
    Post: 342
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    Utente Senior
    00 04/06/2009 00:00

    Kalos52 03/06/2009 20.06
    Re:
    Anche per me è impossibile l'amicizia all'interno dei TdG, a meno che non ci si riferisca alle attività che "colleghi" o "compagni d'opera" condividono.

    Ma non è certo la stessa cosa.

    L'amicizia è tutt'altro.

    I compagni di scuola o colleghi di lavoro possono condividere comuni o simili attività od esperienze ma, terminata tale condivisione, ognuno va per la sua strada, Tant'è che con la stragrande maggioranza di essi ci si perde totalmente di vista.

    Avete mai sentito qualcuno dire: " Saremo di nuovo amici quando tornerai a lavorare con me?" Un simile ragionamento sarebbe a dir poco demenziale, eppure è quanto in effetti accade tra i TG.

    Una persona che non mi saluta, non mi è vicina nei momenti di gioia ma soprattutto quando sto male, quando sono in ospedale, quando sono ammalato, quando ho bisogno di un consiglio, di conforto, di sostegno, scusatemi, tutto può essere ma non certo un amico.

    E non ditemi che con "il cuore" mi pensano ancora ma è loro impedito ogni tipo e forma di gesto amichevole!

    Come conferma Achille, tali amici non mancano neppure a me semplicemente perchè non sono miei amici.

    E' terminato un ciclo di attività che svolgevamo insieme, ed oggi, come ex colleghi, ognuno per la sua strada.


    Semmai amico è quell'unico fratello che, pur di nascosto, mi viene a trovare quando sto male e mi telefona per interessarsi di me e della mia salute, cosa che, ovviamente, faccio anche io con lui e che faremmo anche se fossimo cattolici o protestanti o membri di una qualsiasi altra religione, perchè la vera amicizia, che la quasi totalità dei TG non conosce , prescinde dalla religione, come è indipendente dalle scelte politiche o sportive.

    La vera amicizia sorpassa il colore della pelle, la località di nascita e non è influenzata dal libro di preghiere che si tiene tra le mani.

    Può apparire paradossale ma è più facile per un ex TG essere un amico sincero per un TG, che il contrario. E se vedo un TG in difficoltà gli dò una mano, magari per amore Agape, o forse per amore philia, o Storgè se mi è parente, cosa che lui non fa, perchè oltre a non aver capito nulla dell'amicizia, nemmeno sa amare.




    [SM=x570923]
    Lukkis.

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    Lukkis
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    Utente Senior
    00 04/06/2009 00:02

    Achille Lorenzi 03/06/2009 18.19
    Secondo me una vera amicizia fra i TdG è impossibile.
    La vera amicizia richiede come premessa indispensabile quella di essere delle persone, autentiche, spontanee, sincere e libere. Tutto ciò è praticamente inesistente nella "teocrazia", dove tutto è subordinato all'organizzazione e alle sue direttive/regole.

    Come ho scritto qualche anno fa nel sito, a proposito di ciò che accade quando qualcuno esce dal gruppo, «Non può esserci vera amicizia e vero amore in un ambiente come questo. Chi diventa TdG deve scegliere tra il rimanere nell’Organizzazione e il mantenere i rapporti sociali ed umani con chi è stato disassociato o si è dissociato (allontanato spontaneamente). Non ci sono alternative. La vera amicizia è invece innanzitutto un rapporto fra persone, tra individui; il vincolo che lega due veri amici non può essere condizionato dall'assoluta ubbidienza a norme e regole di qualche struttura organizzativa».

    Per fare un esempio personale, quello che pensavo fosse il mio migliore amico quando ero TdG, un paio di giorni prima che facessero l'annuncio in sala della mia fuoriuscita dall'organizzazione, mi disse: «Potremo ancora essere amici, basta che tu ti faccia riassociare».

    "Amici" così meglio perderli che trovarli.
    Io non rimpiango nulla dei "rapporti umani" all'interno dell'organizzazione, dato che i rapporti umani veri, spontanei e sinceri, e che mettono la persona prima del gruppo, in realtà in quell'ambiente non esistono.

    Achille




    [SM=x570923]
    Lukkis.

  • Sonnyp
    00 04/06/2009 08:29
    Ma esiste ancora l'AMICIZIA?
    A mio avviso, il vero problema di fondo è il titolo che ho messo sopra!

    Viviamo in un epoca di consumismo stressante, che ci lascia davvero poco spazio ai valori umanitari, sociali, o ecologigi, che se davvero non ci toccano da vicino, difficilmente ci accorgiamo di come siamo mutati!

    Io penso che una vera amicizia, nel senso più profondo del termine, è come avere una specie di "seconda moglie", vedi 2 Samuele 1:27.

    "26 Sono angustiato per te, fratello mio Gionatan,
    Mi eri molto piacevole.
    Il tuo amore era per me più meraviglioso dell’amore delle donne."

    Sperando di non essere frainteso, quello che Davide sicuramente voleva intendere con Gionatan, era che tutto quello che esulava dall'amore sessuale con una donna, specialmente una moglie, ebbene, lo si poteva avere con questa "seconda moglie", potendo condividere con l'amico fratello, anche le cose più nascoste e confidenziali che ci possono essere fra due veri amici. Amici con la A maiuscola intendo!

    Nei tdg, questo tipo di amore è precluso a priori, vigendo la regola che prima viene la fedeltà all'organizzazione, poi a Dio, e forse, ma proprio forse, in ultimo, al presunto amico che reputano possa essere tale! Questa non è amicizia, e convivenza comunitaria!

    I tdg si riuniscono a pranzo tra di loro perchè NON possono essere "amici del mondo". Fanno delle scampagnate tra loro perchè non possono farlo con quelli "di fuori" altrimenti verrebbero contaminati!

    Non immaginano nemmeno, come giustamente ha detto Averlo Saputo Prima, quanta brava gente ci sia fuori del loro mondo totalitario e dittatoriale! Per nostra grazia, Dio ci ha fatto conoscere e siamo la prova vivente che sebbene non abbiamo un'amicizia stretta nel vero senso del termine, come la intendeva Davide, siamo diventati esseri molto più umani, molto più sensibili ai bisogni della gente, e aggiungerei, molto più misericordiosi e generosi verso le persone non tdg che invece disprezzano tanto solo perchè non amano Geova!

    Concludendo... i tdg mancano dei parametri più elementari per valutare cos'è la vera amicizia! Per questo non possono avere amici, ma SOLO compagni d'opera in una realtà che è priva di quei valori che noi ora possiamo conoscere come amicizia! Shalom!
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    paolonerossonero
    Post: 157
    Registrato il: 24/07/2007
    Utente Junior
    00 04/06/2009 08:54
    La dentro è come in un azienda...
    Per più di 40 anni sono stato legato a loro, e posso assicurare che all'interno delle congregazione esiste solo e unicamente lo spirito di competizioe, che loro condannano per quanto concerne una partita di calcetto, ma poi praticano a livello individuale, per quanto riguarda, incarichi, parti sul podio,ore di servizio, eccc.
    E' un azienda, filomilitare, dove per il quietovivere, ci si sopporta dietro sorrisi di circostanza, seguiti da pettegolezzi da lavanderia, e necessità di gossip altrui.
    Con certi criteri di falsa amicizia e delazione immediata, non è possibili coltivare vera amicizia.
    L'essere amico è il potersi fidare l'uno dell'altro, è la consapevolezza in caso di bisogno o di sbagli, umani e terrestri,il rendersi conto che hai di fianco una persona che non ti venderà come SALMONE AL MERCATO [SM=x570869] Sin da bambino nel lontano 1973, mio padre anziano di congregazione si incavolava con mia madre per questi atteggiamenti che portavono lo spirito di paura e gelosia nella congregazione. Le famose ANZIANESSE, che si susseguono con i relativi mariti CAPONI [SM=x570867] erano i burattinai del perverso mondo del gruppo: Loro sapevano tutto di tutti, loro subdolamente indirizzavono i mariti a prendere decdisioni importanti, ecc...Loro si prendevono addirittura la briga di riprendere sorelle e fratelli, sul vestire, acconciarsi, film da vedere e musica da sentire...QUESTE VALCHIRIE AUTUELETTOSI DIVINITA' INTOCCABILI!!!mostravono falsa sottomissione ai mariti davanti agli altri, per poi privatamente prevalere con il loro dominio da ARPIE PREPOTENTI E PETTEGOLE!!Sono sicuro che anche ora la solfa non è cambiata, i lupi perdono il pelo ma non il vizio!! [SM=x570881] FELICE DI ESSERNE USCITO!!! FELICE DOPO 40 ANNI DI RICOMINCIARE A VIVERE!! [SM=x570889]
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    domingo7
    Post: 441
    Registrato il: 12/07/2008
    Utente Senior
    00 04/06/2009 15:47
    Par condicio

    più di 35 anni fa conobbi una ragazza cattolica appartenente ad un movimento cattolico abbastanza equilibrato ed onesto....era molto attiva, convinta e fervente e mi sembrava oltremodo inquadrata....

    viveva per quegli amici e per quella fede, pregava, operava, pontificava, cantava, salmeggiava e schitarrava....

    per ragioni che ignoro diventò simpatizzante dell'estrema sinistra ed abbandonò i vecchi amici cattolici per frequentarne dei nuovi....

    ho chiesto ad alcuni compagni del suo gruppo cattolico qualche informazione sulla zelante sorella .....ma meraviglia delle meraviglie....quasi nessuno sembra ricordarsi della sua passata esistenza, nonostante la militanza nelle file cattoliche protrattasi per anni... è stata, come dire, rimossa .....non so se per antipatia, vergogna o per qualche strano meccanismo psicologico che ignoro....

    ora non voglio fare paragoni tra tdG e cattolici, né intendo dire che tutto il mondo è paese.....però l'episodio mi obbliga a riflettere anche su quello che avviene in casa nostra....



    enrico
    [Modificato da domingo7 04/06/2009 15:53]
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    Lukkis
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    Utente Senior
    00 04/06/2009 16:17

    domingo7 04/06/2009 15.47
    Par condicio

    più di 35 anni fa conobbi una ragazza cattolica appartenente ad un movimento cattolico abbastanza equilibrato ed onesto....era molto attiva, convinta e fervente e mi sembrava oltremodo inquadrata....

    viveva per quegli amici e per quella fede, pregava, operava, pontificava, cantava, salmeggiava e schitarrava....

    per ragioni che ignoro diventò simpatizzante dell'estrema sinistra ed abbandonò i vecchi amici cattolici per frequentarne dei nuovi....

    ho chiesto ad alcuni compagni del suo gruppo cattolico qualche informazione sulla zelante sorella .....ma meraviglia delle meraviglie....quasi nessuno sembra ricordarsi della sua passata esistenza, nonostante la militanza nelle file cattoliche protrattasi per anni... è stata, come dire, rimossa .....non so se per antipatia, vergogna o per qualche strano meccanismo psicologico che ignoro....

    ora non voglio fare paragoni tra tdG e cattolici, né intendo dire che tutto il mondo è paese.....però l'episodio mi obbliga a riflettere anche su quello che avviene in casa nostra....



    enrico




    Confermo e aggiungo al commento di Enrico.

    Un mio (nuovo) amico, è un ex appartenente a CL e mi ha detto che da quando si è allontanato è stato quasi ostracizzato.
    Lukkis.

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    gabriele traggiai
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    Utente Veteran
    00 04/06/2009 20:17
    Amici o amici?
    Quando lasciai la congregazione pensavo che tutti gli anni dedicati "all'organizzazione" avrebbero avuto un peso. Negli ultimi dieci anni della mia appartenenza avevo dato davvero tanto e chi mi conosce sà che ero sempre disponibile, per qualsiasi cosa. Avevo anche dedicato tanto tempo alla Betel e alla sala delle assemblee di Cameri.

    Io, al contrario di Lukkis, avevo espresso il mio disappunto per gli inganni del CD (solo con alcuni anziani), e volevo solo delle risposte. Ad un certo punto smisi di frequentare le adunanze e mi aspettavo che quelli che consideravo miei cari Amici venissero a chiedermi che cosa fosse successo.

    Invece nessuno! Però non persero tempo a farmi pervenire e-mail o telefonate di disappunto dove mi intimavano di non cercarli mai più. Un'anno fà circa andai al funerale del padre di uno di questi cari amici, pensavo di contare ancora qualcosa. Dovetti andare nella mia ex sala del regno, e non posso descrivere con parole scritte il tremendo sentimento di repulsione che provai nell'andare in "sala del regno". Nonostante questo ci andai, per rispetto di questo amico.

    Dopo che tutti fecero le condoglianze, mi avvicinai a Lui e sua moglie per mostrargli il mio affetto. Nel momento in cui mi vide davanti a lui abbassò lo sguardo, prese per mano sua moglie e si girò andandosene senza proferir parola.

    Non credo di essermi mai sentito così umiliato. Stavano guardando tutti ma nessuno disse nulla, nemmeno un gesto. Erano tutti amici da quasi 30 anni ma in quel momento è come se non esistessi, come se non fossi lì per il lutto di un'amico.

    Ora, sono sicuro che qualcuno di questi amici un giorno si renderà conto di cos'è realmente la "Società Torre di Guardia", e forse qualcuno verrà anche a cercarmi, ma anche se sicuramente sarò disponibile a dare una mano non riuscirò più a considerarli come prima, non mi fiderò più.

    In parte tutto questo è colpa della WTS che ha inculcato nei TDG un falso "standard" di amicizia, che come ha detto Lukkis ha il solo scopo di isolare i fuoriusciti. Qualche volta, però, il buon senso dovrebbe far fare uno strappo alle regole geoviste, ma a quanto pare in quell'organizzazione l'amore, quello vero, è sempre subordinato alla legge del Corpo Direttivo.

    Concludendo, tra i testimoni di Geova gli Amici non esistono, ci sono solamente degli amici!

    Ciao
    Gabry
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    axlrose24
    Post: 3.277
    Registrato il: 22/10/2007
    Utente Master
    00 04/06/2009 21:30
    Ringrazio tutti della vostra accoglienza e in particolare il signor Lorenzi che mi ha dato la possibilita' di scrivere in questo forum.Prima di raccontarvi la mia esperienza volevo fare una premessa.Il fatto di essere stato per 32 anni,dalla nascita, un tdg, senza pero credere nell origine divina della stessa , non e il frutto della paura di perdere degli amici. Ho imparato nel corso degli anni, ancor prima del battesimo, la distinzione fra AMICIZIA E FRATELLANZA, ovvero AMICO E FRATELLOAMICO.Mentre ad un AMICO, nel vero senso della parola puoi raccontare tutto , all' AMICOFRATELLO puoi raccontare tutto purche' non vada contro l organizzazzione, quindi non puoi confidare i tuoi dubbi. Alla fine se decidi di non essere piu tdg , non vuoi automaticamente fare piu parte della FRATELLANZA e l' AMICOFRATELLO se ne va a quel paese. Alla fine non piangiamo un amico che abbiamo perso perche'veramente non l' abbiamo mai avuto. L'AMICO e diverso.

    PAROLA DI AXL ROSE




    La famosissima TEOCRAZIALANDIA,avevo gia' le idee ben chiare!

    Non so' se interessera' molto,ma questo e' un post che ho scritto un'anno e mezzo fa',quando mi sono iscritto in questo meraviglioso forum!



    Questa sera lo riletto e mi quoto al 100%!!!
    LUKKIS,sono con te! [SM=x570864]
    AXL ROSE
    [Modificato da axlrose24 04/06/2009 21:50]
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    Lukkis
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    Registrato il: 23/07/2007
    Utente Senior
    00 04/06/2009 22:05

    axlrose24 04/06/2009 21.30
    Ringrazio tutti della vostra accoglienza e in particolare il signor Lorenzi che mi ha dato la possibilita' di scrivere in questo forum.Prima di raccontarvi la mia esperienza volevo fare una premessa.Il fatto di essere stato per 32 anni,dalla nascita, un tdg, senza pero credere nell origine divina della stessa , non e il frutto della paura di perdere degli amici. Ho imparato nel corso degli anni, ancor prima del battesimo, la distinzione fra AMICIZIA E FRATELLANZA, ovvero AMICO E FRATELLOAMICO.Mentre ad un AMICO, nel vero senso della parola puoi raccontare tutto , all' AMICOFRATELLO puoi raccontare tutto purche' non vada contro l organizzazzione, quindi non puoi confidare i tuoi dubbi. Alla fine se decidi di non essere piu tdg , non vuoi automaticamente fare piu parte della FRATELLANZA e l' AMICOFRATELLO se ne va a quel paese. Alla fine non piangiamo un amico che abbiamo perso perche'veramente non l' abbiamo mai avuto. L'AMICO e diverso.

    PAROLA DI AXL ROSE



    La famosissima TEOCRAZIALANDIA,avevo gia' le idee ben chiare!

    Non so' se interessera' molto,ma questo e' un post che ho scritto un'anno e mezzo fa',quando mi sono iscritto in questo meraviglioso forum!



    Questa sera lo riletto e mi quoto al 100%!!!
    LUKKIS,sono con te!
    AXL ROSE




    Non ho parole.....sei un grande!!
    [SM=x570864]
    Lukkis.

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    Gocciazzurra
    Post: 4.174
    Registrato il: 16/05/2005
    Utente Master
    00 05/06/2009 01:12
    Che amarezza questa autentica analisi circa la vera amicizia tra i Tdg..

    Da parte mia, dopo la mia dissociazione, nessuno mi ha mai cercata.
    Ma non avrei dovuto stupirmi dato che prima di essermi dissociata non frequentavo più e anche in quell'occasione l'interesse nei miei confronti è stato pari allo zero.
    E quando penso che in quell'occasione avevo acquistato una segreteria telefonica immaginando che chissà quante telefonate avrei ricevuto e, anzichè rispondere in diretta, avrei richiamato successivamente.. beh.. mi vien da ridere (o da piangere?) perchè n-e-s-s-u-n-o mi telefonò.

    Ennesima conferma di quanto il CD robotizza le menti e i cuori che bypassano i sentimenti che sono l'essenza della vita.

    Il mostrare calore umano a coloro che si allontanano equivale ad attirarci il disfavore di Geova e quindi ignoriamoli alla grande, tanto sono tutti "scrofe che si rivoltano nel fango" e "cani che ritornano al loro vomito", no?

    Complimenti al CD che più che Corpo Direttivo è un Corpo Distruttivo..









    Il tempo è un grande maestro. Peccato che uccida tutti i suoi allievi. (H. Berlioz)
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    marcos35
    Post: 391
    Registrato il: 08/07/2008
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    00 05/06/2009 07:58
    teocrazia e organizzazione il vero pericolo
    dietro tutto questo ci sono tutte le direttive dell'organizzazione e questa è una fredda macchina che genera poveri illusi di illusi, vittime di vittime.
    per amore di queste leggi teocratiche si distrugge il vero Amore Cristiano e quindi la vera Amicizia.

    P.S.
    mi piacerebbe che qualcuno potesse fare un buon lavoro sù tutte le leggi teocratiche che hanno creato.