00 03/06/2009 13:55
L’enciclopedia teocratica, (i 2 volumi di “perspicacia nello studio delle scritture”) così come amano chiamarla i TdG, all’esponente amico, inizia la trattazione con la seguante frase:

*** Perspicacia vol-1 p. 110 Amico ***
La Bibbia dice che il vero amico è più affezionato di un fratello, la sua amicizia e lealtà sono costanti, viene in aiuto del suo compagno nell’angustia e lo consiglia con fedeltà.

Io stesso per più di 15 anni, ho pronunciato un discorso pubblico, in tantissime congregazioni, sull’amicizia e ho sempre pensato che tra i TdG, l’amicizia è qualcosa di speciale: si potrebbe tradurre amore, fedeltà, lealtà. La parola amico tra i TdG ha il suo vero senso compiuto. Per un TdG, nessuno al mondo conosce il senso di questa cosa quanto uno di loro, perché un testimone, darebbe la sua vita per gli amici….e blablabla.

Sono Testimone di Geova da quando avevo 8 anni, oggi ne ho 41. Ho scelto i miei amici tra i TdG, per tutta la mia infanzia, pubertà, preadolescenza, adolescenza. Poi ancora da pioniere, fidanzato, Servitore di ministero, sposino, sposo, anziano di congregazione, padre di uno, poi di due, infine di tre figli…i miei amici, tutti e solo testimoni di Geova. Tuttora io sono TdG. Sottolineo che ero un anziano benvoluto, amorevole e amato, uno che cercava tutti e dava e riceveva lodi.
Saprete che è vivamente sconsigliato scegliere i propri amici tra le “persone del mondo” le quali non hanno nulla in comune con “noi” perché non hanno la verità.
Sono quasi 2 anni che mi sono allontanato e non frequento le adunanze. Mi sono allontanato quasi di colpo, nel giro di 2 mesi mi sono prima dimesso da anziano e poi non ho più frequentato. Visti i miei 30 e passa anni tra loro, e tutti gli amici che ho, mi aspettavo un esodo in casa mia, un viavai di persone che mi volevano “salvare”.
Mi sono sempre chiesto perché, NESSUNO mi ha cercato, tranne rarissimi casi, né me né mia moglie siamo stati cercati dagli amici di un tempo. Siamo ancora Testimoni, non abbiamo mai parlato da “apostati”, ma sempre da “scoraggiati”. In due anni ho avuto UNA visita da parte di 2 anziani, e una telefonata da una sorella battezzata da poco. Ti cercano solo per tenerti d’occhio. Non si è visto o sentito nessun’altro (parlo come se mi dispiace, ma assicuro tutti che RINGRAZIO UFFICIALMENTE I TDG DI NON AVERMI ROTTO I XXX PER TUTTO QUESTO TEMPO).
Incontro persone per strada, e mi salutano imbarazzate, altri sono carini, mi salutano e si chiacchiera, ma solo perché ci siamo incontrati per caso.
Ovviamene ho sempre pensato che la colpa non può essere dei singoli, perché non possono essere tutti ugualmente odiosi, deve essere qualcosa nel meccanismo. L’amicizia per loro è qualcosa di poco chiaro.
Se vieni alle riunioni sei mio amico, se smetti, non sei più nessuno. Suona strano, non calza con la definizione di amico.
Eppure è così, come me sono sicuro che molti altri foristi possono raccontare la loro storia e confermare che è proprio così. Per i Testimoni di Geova, l’amicizia vale solo se vai alle adunanze.

PERCHE’???
Ho scoperto che una delle tecniche usata da TUTTI i culti che esercitano il controllo della mente, è quella di trasmettere un distorto senso dell’amicizia ai propri adepti. Questo serve ad impedire che se uno si allontana, possa distogliere altri dai doveri religiosi. In questo modo chi si allontana si trova isolato, si fa terra bruciata da solo.
Per i Testimoni di Geova, l’amicizia è una grande finzione, non esistono veri amici, ma solo compagni di fede. L’ambiente è amichevole, si parla e si ride, si crede di essere tra amici, circondati da amici, veri amici, ma solo nell’ambito. Se ti distrai, scopri che quando hai bisogno, sarai aiutato dalle persone che tu avevi allontanato da te, quando eri diventato Testimone: vicini, parenti, colleghi…persone che tu tenevi a distanza, sono soccorrevoli con te…e provi una forte vergogna per aver negato loro la tua vera amicizia.
[Modificato da Lukkis 03/06/2009 13:56]
Lukkis.