=Marcuccio=, 05/05/2009:
ho tante di quelle riserve che in sintesi direi: "mi sa che non hai capito nulla". Vedrò di rispiegarmi spezzettando a molliche ancora più piccole.
In effetti è possibile che per capire le circonlocuzioni e le evoluzioni verbali dei filioqiusti siano necessarie tre lauree ed io, che ne ho solo due, non sia in grado di afferrare il concetto, quindi rimarrò in attesa delle molliche come la donna cananea...
Certo non si può fare a meno di notare come la vostra apologia del filioque sia stata fin'ora alquanto contraddittoria:
Poly: "il filioque non riguarda il passaggio di sostanza divina"
Marcucccio: "il filioque riguarda il passaggio di sostanza divina"
Marcuccio: "si però in realtà noi stiamo principalmente parlando di economia"
Poly - Marcuccio: "Ma si, in fondo è un equivoco terminologico"
Il tutto senza fare ricorso agli argomenti del passato, tipo "spirano come da un solo principio" (cosa vorrà mai dire poi) del concilio di Firenze, o "tutto ciò che si dice di Dio riguarda la sostanza" del grafomane Agostino.
Io sto in una botte di ferro, in una Tradizione bimillenaria, di estrema semplicità, comune a tutti i santi padri ortodossi, che ancora nessuno ha avuto modo di mostrare in cosa sarebbe lacunosa o deficitaria, troppo presi a trovare la strada giusta (non importa quale, purché ci sia) per tentare una giustificazione del filioque.
Attendo cibo alla mia portata