Caro Mario,
ho letto velocemente tutto quello che è stato scritto fino ad ora dal mio intervento di qualche giorno fa che hai, giustamente, giudicato interessante... Te ne faccio merito. Innanzitutto perchè quello che ho scritto è espressione di cinque anni di studi universitari di teologia dove la materia "Trinitaria" è stata un'avventura meravigliosa che non ha mai smesso di affascinarmi. Di per sè è immensa quanto l'oggetto che si vorrebbe aver pretesa di verbalizzare: Dio. Ovviamente l'essere umano balbetta da lattante e il primo a capirlo fu proprio l'Aquinate, di cui si sottolinea sempre il raziocinio di altissimo livello, certo, ma spesso e volentieri si dimentica che fu anche un mistico eccellente come pochi.
Comunque... ogni tanto divago.
In secondo luogo ti faccio merito del fatto che, forse, stai cominciando ad intuire la vastità della materia che stai trattando e allo stesso tempo, stai capendo pure i limiti enormi che la comunicazione via internet pone per questo genere di argomenti.
E, infine, devo purtroppo riconfermare che ancora non mi sono liberato dall'inferno di impegni ma conto di riscriverti presto portando alla luce il cosiddetto
status quaestionis, che è tra le cose più importanti che vi possano essere per cominciare a inquadrare il problema e capire gli sviluppi che ci saranno e intuire le possibilità di approfondimenti futuri.
L'unica cosa che però vorrei affermare con forza, per come ti conosco, è la necessità di evitare affermazioni come queste:
dall'altra parte il filioque è una bestemmia che crea solo divisione.
Non esprime la realtà dei fatti se si ha chiaro lo
status quaestionis
Ti do ragione quando chiami in causa Teodoro Studita e metti gli smiles perchè effettivamente è un ragazzo che, personalmente, mi fa crepare dalle risate quando ci si mette. La sua dialettica secca e mordace non smette di farmi sobbalzare spesso dalla sedia. Purtroppo, però,
sul piano teologico Teodoro Studita è... moscio. La stima che ho per lui alle volte mi fa pure sperare che faccia l'ignorante di proposito. Ma se non fosse per quello direi, senza esagerare, che è un caso grave per due motivi: a livello teologico, contenutisticamente, è moscio. Però il suo stile mordace alle volte lo fa sembrare - all'occhio teologicamente impreparato - un tipo davvero acuto.
L'unico consiglio è augurargli di studiare... fosse anche per corrispondenza. Il fine è quello di evitare di isozzare il web di baggianate. Peccato il nick che porta. Questo sul piano teologico. Sul piano ecumenico...
peggio che andar di notte, se lo si segue il risultato è quello di farsi prendere per persone da internare e buttare via la chiave (espressione infelice, brutta, ma per tipi così ci può solo la misericordia divina).
Quindi... conto di scriverti "presto" per dirti ancora delle cose che già adesso so che giudicherai interessanti... l'ambito degli autori è ovviamente quello indispensabile per capire qualcosa di trinitaria, ossia, Moltmann, L. Boff, Forte, Kasper, Bulgakov, Congar, Riccardo di San Vittore, Bouyer,... senza aver studiato le opere principali di costoro sull'argomento Trinità... guarda... meglio evitare di assumere atteggiamenti assolutistici e sparare sentenze perchè... non ne vale la pena, ci si sgonfia poi come dei palloncini. A meno che uno non sia illuminato dallo Spirito Santo...
Saluti e, si spera, a presto