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Raccolta firme contro l'aborto come diritto umano

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    predestinato74
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    00 20/11/2008 15:44





    Campagna di raccolta firme contro l'aborto come diritto umano
    Organizzazioni pro-famiglia e pro-vita sostengono l'iniziativa

    MADRID, martedì, 18 novembre 2008 (ZENIT.org).- E' stata avviata una campagna firme contro il progetto che mira a far dichiarare l'aborto come diritto umano da parte dell'ONU, per i 60 anni dalla creazione di questa organizzazione internazionale, secondo la proposta di una lobby abortista.

    In base a quanto riferito a ZENIT da Elsa Yolanda Márquez Reyes, una delle promotrici dell'iniziativa, la raccolta è stata organizzata proprio “per evitare che l'ONU dichiari l'aborto un diritto umano: vogliamo essere la voce di quanti non hanno voce”.

    I promotori dell'iniziativa, organizzazioni pro-famiglia e pro-vita, affermano che in occasione del prossimo 10 dicembre – quando si celebreranno i 60 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – la lobby abortista sta cercando di far passare l'aborto come diritto umano definendolo diritto alla vita (della madre).

    Da tutto il mondo stanno giungendo firme per impedirlo. In inglese ce ne sono già più di 30.000. Tutte le firme verranno presentate nella sede delle Nazioni Unite proprio il 10 dicembre. Ci si attende che arrivino a più di 100.000.

    La campagna è guidata da C-FAM, un'organizzazione fondata nel 1997 per influire sul dibattito sulle politiche sociali alle Nazioni Unite e in altre istituzioni internazionali.

    Si tratta di un istituto universitario senza scopo di lucro, volto a ristabilire un'adeguata comprensione del diritto internazionale e a difendere la sovranità nazionale e la dignità della persona umana.

    Il modulo da firmare, in varie lingue, ricorda che la Dichiarazione Universale è il raggiungimento di uno standard comune per tutte le persone e tutte le Nazioni, e indica la necessità di garantire un'appropriata considerazione di vari fattori: il diritto alla vita di ogni essere umano, dal suo concepimento alla morte naturale, avendo ogni bambino e ogni bambina il diritto di essere concepito, di nascere e di essere educato all'interno della sua famiglia, basata sul matrimonio tra un uomo e una donna, essendo la famiglia l'entità naturale e fondamentale della società; il diritto di ogni bambino o bambina di essere educato dai propri genitori, che hanno la priorità, e il diritto fondamentale di scegliere il tipo di educazione da dare ai propri figli.

    Per questo si sollecitano tutti i Governi a interpretare in modo adeguato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani visto che tutte le persone hanno il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza personale (art. 3); gli uomini e le donne di età matura, senza alcuna limitazione per razza, nazionalità o religione, hanno il diritto di contrarre matrimonio e a formare una famiglia (art. 16); la famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha il diritto di essere difesa dalla società e dallo Stato (art. 16); la maternità e l'infanzia danno diritto ad assistenza e cure speciali (art. 25); i genitori hanno il diritto prioritario di scegliere il tipo di educazione da dare ai propri figli (art. 26).

    a questo link si può aderire alla campagna:
    [Per ulteriori informazioni: www.c-fam.org/publications/id.103/default.asp






    "Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
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    elghorn84
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    00 20/11/2008 15:58
    Un conto è essere contro l'aborto.
    Un conto cercare di vietarlo agli altri.
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    predestinato74
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    00 20/11/2008 15:59
    Re:
    elghorn84, 20/11/2008 15.58:

    Un conto è essere contro l'aborto.
    Un conto cercare di vietarlo agli altri.




    al di là dell'essere a favore o contro, ritieni giusto rendere l'aborto un diritto umano? al pari della libertà di pensiero e di altri diritti?
    è questo che si sta cercando di fare.
    [Modificato da predestinato74 20/11/2008 16:00]






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    elghorn84
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    00 20/11/2008 16:04
    Non so, è un diritto e basta.

    Umano o no, non so qual è la differenza e se c'è.

    Personalmente sono contrario all'aborto. Ma, appunto, a livello strettamente personale.
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    Polymetis
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    00 20/11/2008 16:28

    Un conto è essere contro l'aborto.
    Un conto cercare di vietarlo agli altri.



    Sono invece due cose che si implicano a vicenda. Se uno è contro l'aborto è perché crede che il bambino in grembo sia già una persona, e che dunque non può essere giustificata la soppressione esattamente come è vitato l'omicidio di un neonato o di una persona di 30 anni. Ergo per l'antiabortista colui che vuole abortire non sta scegliendo qualcosa per se medesimo, bensì sta sopprimendo la vita di qualcun'altro. Per dirlo in altri termini lo slogan delle femministe "l'utero è mio e me lo gestisco io" non vuol dire nulla, perchè l'utero sarà pure loro ma quallo che c'è dentro no, in quanto è solo un'altra persona ospitata. Ergo si capisce perché l'antiabortista vuole negare anche agli altri di abortire, e la tua frase suona alle nostre orecchie assurda come "un conto è essere contro l'omicidio, altro invece è che tu proibisca a me di uccidere". Si tratta solo di stabibilire se il feto sia persona, o se invece questa legge proaborto sia passata unicamente perché quelli che ci rimettono la pelle, a differenza delle donne, non possono difendersi, e dunque ci vuole qualcuno che che parli in loro difesa.
    ---------------------
    Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
    Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
    Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
    (Κ. Καβάφης)
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    35.angelo
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    00 20/11/2008 16:48
    L'aborto come diritto umano ????

    Mà l'0nu è fuori di senno!

    ,mà come si fà a dichiarare un diritto umano il decidere liberamente di spappolare il propio figlio in grembo prima che nasca aspirandolo con la pompa del vuoto ?

    Già che ci sono perchè non mettono in strada anche il cassonetto differenziato per il neonato?

    Miiiiiii !!!!!!

    io quando leggo certe cose mi incxxxo tremendamente.... [SM=x570881]

    [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570869]



    Isaia 29:13...‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me.  Invano continuano ad adorarmi, perché insegnano dottrine e comandi di uomini’”...



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    predestinato74
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    00 20/11/2008 16:55
    Re:
    35.angelo, 20/11/2008 16.48:

    L'aborto come diritto umano ????

    Mà l'0nu è fuori di senno!

    ,mà come si fà a dichiarare un diritto umano il decidere liberamente di spappolare il propio figlio in grembo prima che nasca aspirandolo con la pompa del vuoto ?

    Già che ci sono perchè non mettono in strada anche il cassonetto differenziato per il neonato?

    Miiiiiii !!!!!!

    io quando leggo certe cose mi incxxxo tremendamente.... [SM=x570881]

    [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570869]







    una volta c'era in rete un filmato sull'aspirazione di un feto. tremendo!
    il feto cercava di difendersi scalciando, cercando di liberarsi dalla canna che gli aspirava le gambe e lo smembrava pezzo per pezzo.

    ma di queste cose non si parla, troppo osceno, potrebbe urtare la sensibilità della gente! che ipocrisie.






    "Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
    "Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

    Ezechiele



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    Vecchia Marziana
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    00 20/11/2008 16:58
    Attenzione ad anteporre i nostri bisogni personali a quanto esiste di etico e religioso.
    Abortire non è un diritto.
    Per le donne, poi, sono convinta che per chi ha subito un aborto continui a costituire un dramma per tutta la vita.
    Può essere, in certi casi, una dolorosa scelta personale, ma non costituirà mai un diritto.

    Nonna Pina
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    predestinato74
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    00 20/11/2008 17:08
    Il dramma dell'aborto raccontato da chi l'ha vissuto:
    Uno stralcio da un libro liberamente scaricabile dalla rete, una testimonianza da parte di una ragazza che ha abortito, il dramma di cui non si parla

    Vivere o uccidere
    una vita

    (Testimonianza dettagliata di un aborto)
    Edizioni Adorto
    www.adorto.com/download/Vivere%20o%20uccidere%20una%20vita%20-%20Testimonianza%20dettagliata%20di%20un%20ab...



    "Sapevo benissimo che non si trattava di un “agglomerato di cellule”. Avevo
    visto, con i miei occhi, durante una lezione di medicina legale,
    all’Università, un piccolo embrione di appena un mese estratto da una donna
    deceduta, che non sapeva di essere incinta. Il mio professore di allora,
    fortemente contrario all’aborto, lo aveva “conservato” in Istituto e aveva
    desiderato che tutti lo vedessero affinché ognuno si rendesse conto della
    menzogna di chi, favorevole all’interruzione di gravidanza, si nascondeva
    dietro espressioni inappropriate e ipocrite. E’ stata una delle emozioni più
    forti e belle che avessi mai provato. Eccezionale!
    L'embrione, già formato,piccolo come un pollice, aveva la testa, braccia, gambine, bocca… Solo
    aveva le dita ancora attaccate le une alle altre, gli occhi chiusi e il sesso
    indeterminato; al suo posto, infatti, c’era un buchino. Lo raccontavo a
    chiunque incontrassi con un'enfasi particolare.........."






    "Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
    "Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

    Ezechiele



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    brunodb2
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    00 20/11/2008 17:43
    Re: Re:

    predestinato74, 20/11/2008 16.55

    una volta c'era in rete un filmato sull'aspirazione di un feto. tremendo!
    il feto cercava di difendersi scalciando, cercando di liberarsi dalla canna che gli aspirava le gambe e lo smembrava pezzo per pezzo.

    ma di queste cose non si parla, troppo osceno, potrebbe urtare la sensibilità della gente! che ipocrisie.

    La vita va sempre rispettata e difesa
    Non siamo i padroni dell'esistenza ma suoi amministratori


    Visione sconsigliata alle persone emotive:

    Il Grido Silenzioso - prima parte



    Il Grido Silenzioso - seconda parte


    Intervista Rai al dott. Nathanson - medico ex abortista



    [SM=x570892]
    Bruno




    ______________________________


    ---Verba volant scripta manent---
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    sunflower.
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    00 21/11/2008 12:03
    Re: Re: Re:
    brunodb2, 20/11/2008 17.43:


    predestinato74, 20/11/2008 16.55

    una volta c'era in rete un filmato sull'aspirazione di un feto. tremendo!
    il feto cercava di difendersi scalciando, cercando di liberarsi dalla canna che gli aspirava le gambe e lo smembrava pezzo per pezzo.

    ma di queste cose non si parla, troppo osceno, potrebbe urtare la sensibilità della gente! che ipocrisie.

    La vita va sempre rispettata e difesa
    Non siamo i padroni dell'esistenza ma suoi amministratori


    Visione sconsigliata alle persone emotive:

    Il Grido Silenzioso - prima parte



    Il Grido Silenzioso - seconda parte


    Intervista Rai al dott. Nathanson - medico ex abortista



    [SM=x570892]
    Bruno








    Non ci sono davvero parole per commentare certe immagini....

    [SM=x570866] [SM=x570866] [SM=x570866] [SM=x570866]
    --------------------------------------------------------------------------------------------------

    "Qui non crescono piante ed alberi ma fioriscono persone..."
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    edinz
    Post: 494
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    Utente Senior
    00 21/11/2008 15:10
    Ogniqualvolta mi capita di pensare all’aborto sono animato da sentimenti contrastanti. Da una parte esce la mia laicità, il desiderio di mettere al primo posto le libertà individuali in cui annoverare anche il diritto di interrompere una gravidanza indesiderata. Poi, però, penso al feto in quanto vita… umana? Non lo so, se lo fosse sarebbe omicidio. Sta di fatto che non credo sarei mai capace di consigliare nessuno di abortire e mi opporrei se la mia compagna fosse intenzionata a farlo.

    Ci sono anche discorsi di opportunità: regolare gli aborti significa diminuire drasticamente il numero di quelli clandestini così pericolosi per le donne, per esempio. Si tratta, insomma, di pensare anche alla donna.

    Decretare universale il diritto all’aborto sarebbe un passo troppo grande. Meglio che ogni popolo abbia al suo interno il proprio dibattito in merito, che tenga conto del sentire morale, comune alle persone che di quel popolo fanno parte.

    Un saluto a tutti, TDG e non.
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    summer82
    Post: 578
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    Utente Senior
    00 21/11/2008 15:26
    Indipendentemente dal credo
    e dalle proprie scelte
    NESSUNO
    deve permettersi di decidere per gli altri imponendo le idee!!
    Ognuno parli e decida per se stesso
    sennò diciamo diciamo di religioni varie
    e poi facciamo uguale!!

    Libertà di scelta secondo la prorpia coscenza.

    Lo trovo assurdo firmare una cosa così personale.
    Personalmente preferirei non ci fossero aborti
    ma vi son circostanze che non mi sento di giudicare
    come persone violentate rimaste incinte,o feti gia con problemi evidenti.
    Prima di imporre,e soprtattutto giudicare bisognerebbe ritrovarcisi.
    Siamo in democrazia,o almeno dovremmo esserci,,,,

    Mikela
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    rosadeldeserto75
    Post: 129
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    Utente Junior
    00 21/11/2008 19:33
    Re:
    summer82, 21/11/2008 15.26:

    Indipendentemente dal credo
    e dalle proprie scelte
    NESSUNO
    deve permettersi di decidere per gli altri imponendo le idee!!
    Ognuno parli e decida per se stesso
    sennò diciamo diciamo di religioni varie
    e poi facciamo uguale!!

    Libertà di scelta secondo la prorpia coscenza.

    Lo trovo assurdo firmare una cosa così personale.
    Personalmente preferirei non ci fossero aborti
    ma vi son circostanze che non mi sento di giudicare
    come persone violentate rimaste incinte,o feti gia con problemi evidenti.
    Prima di imporre,e soprtattutto giudicare bisognerebbe ritrovarcisi.
    Siamo in democrazia,o almeno dovremmo esserci,,,,

    Mikela



    [SM=x570864]
    Sono d'accordo.

    Ciao.
    Victoria
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    Polymetis
    Post: 7.404
    Registrato il: 08/07/2004
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    00 21/11/2008 19:42

    Indipendentemente dal credo
    e dalle proprie scelte
    NESSUNO
    deve permettersi di decidere per gli altri imponendo le idee!!



    Sono d'accordo, proprio per questo sono contrario all'aborto, perché nessuno può decidere della vita di qualcun'altro, ergo neppure una madre può decidere della vita del figlio. La tua argomentazione parte con un vizio di forma, perché presumi che nell'aborto la madre decida solo per se: ma questo è falso, non si sta amputando un braccio, sta uccidendo qualcuno che è semplicemente dentro il suo grembo, ma che non è lei.


    ma vi son circostanze che non mi sento di giudicare



    Fatti questa domanda: tu giusticheresti mai un omicidio? Ogni altra considerazione passa in secondo piano qualora si stabilisca che il bambino in grembo è già un individuo. Ergo discutiamo di questo, il resto sono chiacchiere.

    Ad maiora
    ---------------------
    Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
    Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
    Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
    (Κ. Καβάφης)
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    edinz
    Post: 498
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    00 21/11/2008 20:24
    Re:
    summer82, 21/11/2008 15.26:

    Indipendentemente dal credo
    e dalle proprie scelte
    NESSUNO
    deve permettersi di decidere per gli altri imponendo le idee!!
    Ognuno parli e decida per se stesso
    sennò diciamo diciamo di religioni varie
    e poi facciamo uguale!!

    Libertà di scelta secondo la prorpia coscenza.

    Lo trovo assurdo firmare una cosa così personale.
    Personalmente preferirei non ci fossero aborti
    ma vi son circostanze che non mi sento di giudicare
    come persone violentate rimaste incinte,o feti gia con problemi evidenti.
    Prima di imporre,e soprtattutto giudicare bisognerebbe ritrovarcisi.
    Siamo in democrazia,o almeno dovremmo esserci,,,,

    Mikela



    Faccio una premessa: nel post precedente spero sia emersa tutta la mia mancanza di certezze in merito, pur avendo io una morale senza dio.

    Non si tratta di un decidere per gli altri fine a se stesso o di limitare la libertà. Se impedisco a qualcuno di uccidere, significa che limito la sua libertà di fare quel che crede? Sì, limito il suo diritto ad agire liberamente ma perché in quel momento ritengo maggiore il diritto della potenziale vittima di poter continuare a vivere.

    Nel caso dell'aborto, si tratta di stabilire, secondo me, quanto il nascituro sia già persona ovvero un ammasso di cellule che solo in potenza potranno diventare un essere umano a tutti gli effetti. Nel primo caso sarebbe inequivocabilmente commettere un omicidio.
    Occorrerebbero, però, dei parametri condivisi, sulla base dei quali definire la "natura" del feto. Ossia: cosa s'intende per persona? Basta anche una sola cellula che contenga il codice genetico di un uomo, oppure un essere umano già venuto al mondo? In mezzo, ci stanno un numero infinito di posizioni intermedie che avrebbero la loro ragione per essere definite linea di confine della vita umana. Indivuduare quella linea che demarca l'essere o il non essere una persona, ci darebbe la possibilità anche di capire dove finisce il diritto di una donna di sbarazzarsi del proprio feto e dove inizia il diritto di quest'ultimo di venire al mondo. Sarò scettico, ma io non vedo come si potrà addivenire a un accordo unanime in tal senso.

    Anche nel caso di malattie e/o malformazioni a cui accenni, non credo si possa discriminare senza il rischio di commettere un errore gravissimo. Una malformazione cardiaca è preferibile a un down solo perché la prima curabile mentre il secondo non avrebbe speranze? Ma chi ci dice che a seguito di quella malformazione la persona non sarà costretta, a esempio, a imbottirsi di pillole per il resto della propria vita e a condurre un'esistenza infelice fatta di rinunce e il down essere sereno comunque perché inconsapevole della propria condizione? Vale anche l'esatto contrario, s'intende.

    Tempo fa pensavo di avere le idee più chiare in merito. Paradossalmente, crescendo mi scopro più dubbioso di quanto sarebbe forse lecito aspettarsi da un uomo di 40 anni.

    Un saluto a tutti, TDG e non.
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    Polymetis
    Post: 7.406
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    00 21/11/2008 21:14

    Occorrerebbero, però, dei parametri condivisi, sulla base dei quali definire la "natura" del feto. Ossia: cosa s'intende per persona?



    Finché non li avremo, anche il solo dubbio che potrebbe essere una persona deve spingerci ad agire in via cautelativa, perché non possiamo permetterci di sbagliare. Come dicevano i latini "in dubiis, abstine".
    ---------------------
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    (Mario70)
    Post: 2.598
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    00 21/11/2008 21:24
    Re:
    summer82, 21/11/2008 15.26:

    Indipendentemente dal credo
    e dalle proprie scelte
    NESSUNO
    deve permettersi di decidere per gli altri imponendo le idee!!
    Ognuno parli e decida per se stesso
    sennò diciamo diciamo di religioni varie
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    Libertà di scelta secondo la prorpia coscenza.

    Lo trovo assurdo firmare una cosa così personale.
    Personalmente preferirei non ci fossero aborti
    ma vi son circostanze che non mi sento di giudicare
    come persone violentate rimaste incinte,o feti gia con problemi evidenti.
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    Mikela



    [SM=x570923]
    Anche io mi associo al tuo discorso che condivido.
    ciao
    MArio

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    Polymetis
    Post: 7.409
    Registrato il: 08/07/2004
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    00 22/11/2008 00:21
    Ragazzi, rileggete il Salmo 139(138), 13-16

    ---------------------
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    summer82
    Post: 580
    Registrato il: 29/06/2008
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    00 22/11/2008 07:57
    Re: Re:
    edinz, 21/11/2008 20.24:



    Faccio una premessa: nel post precedente spero sia emersa tutta la mia mancanza di certezze in merito, pur avendo io una morale senza dio.

    Non si tratta di un decidere per gli altri fine a se stesso o di limitare la libertà. Se impedisco a qualcuno di uccidere, significa che limito la sua libertà di fare quel che crede? Sì, limito il suo diritto ad agire liberamente ma perché in quel momento ritengo maggiore il diritto della potenziale vittima di poter continuare a vivere.

    Nel caso dell'aborto, si tratta di stabilire, secondo me, quanto il nascituro sia già persona ovvero un ammasso di cellule che solo in potenza potranno diventare un essere umano a tutti gli effetti. Nel primo caso sarebbe inequivocabilmente commettere un omicidio.
    Occorrerebbero, però, dei parametri condivisi, sulla base dei quali definire la "natura" del feto. Ossia: cosa s'intende per persona? Basta anche una sola cellula che contenga il codice genetico di un uomo, oppure un essere umano già venuto al mondo? In mezzo, ci stanno un numero infinito di posizioni intermedie che avrebbero la loro ragione per essere definite linea di confine della vita umana. Indivuduare quella linea che demarca l'essere o il non essere una persona, ci darebbe la possibilità anche di capire dove finisce il diritto di una donna di sbarazzarsi del proprio feto e dove inizia il diritto di quest'ultimo di venire al mondo. Sarò scettico, ma io non vedo come si potrà addivenire a un accordo unanime in tal senso.

    Anche nel caso di malattie e/o malformazioni a cui accenni, non credo si possa discriminare senza il rischio di commettere un errore gravissimo. Una malformazione cardiaca è preferibile a un down solo perché la prima curabile mentre il secondo non avrebbe speranze? Ma chi ci dice che a seguito di quella malformazione la persona non sarà costretta, a esempio, a imbottirsi di pillole per il resto della propria vita e a condurre un'esistenza infelice fatta di rinunce e il down essere sereno comunque perché inconsapevole della propria condizione? Vale anche l'esatto contrario, s'intende.

    Tempo fa pensavo di avere le idee più chiare in merito. Paradossalmente, crescendo mi scopro più dubbioso di quanto sarebbe forse lecito aspettarsi da un uomo di 40 anni.




    Caro Edinz
    credo che NESSUNO abbia il diritto piu di un altro di vivere
    e non voglio assolutamente discriminare il fatto di down che non meritano di stare al mondo,
    perchè io
    per come sono fatta io
    non creo prorpio che ce la farei a buttarlo giu,
    è sempre mio figlio
    e sarei combattuta,ma non riuscirei mai a farlo.
    Quello che io voglio dire e che forse non ho spiegato bene,
    è che io posso decidere per me stessa
    ma non posso permettermi di decidere per qualcun altro!!
    Io ho le mie idee,sono fatta in un certo modo per certe cose,e mantengo le mie posizioni perchè io lo decido.
    E credo che dovrebbe essere giusto per altri al contrario
    anche se questi han idee e posizioni differenti dalle mie.
    Un feto,che abbia una settimana o un mese
    è sempre vita
    e ne son coscentissima,
    ma non si può imporre una scelta,perchè io mi dico sempre che posso avere tutte le idee e i propositi milgiori del mondo,
    ma solo quando ci si ritrova in una situazione
    possiamo capire.
    Ci son dei casi in cui,delle donne vengon violentate o anche ragazzine
    e rimangon incinte,e li vi son combattimenti grossi atroci per la persona,
    ed è vero che il diritto alla vita non spetta a noi negarlo,però se ci pensiamo a quali sentimenti contrastanti e atroci invadono la mente della persona in quel momento
    ci si rende conto che solo trvandocisi(speriamo mai)
    in una simile situazione possiamo essere in grado di capire.
    Non importa che lo spieghi quali siano,ma son atroci solo a pensarli.
    SE il bambino condurrà una vita da vegetale,è vero che non spetta a noi negargli la vita,
    e che non lo ha chiesto lui o lei di essere meso al mondo,
    e che neanche è colpa loro se purtroppo è accaduta una simile disgrazia a delle anime innocenti,
    ma è anche vero che l'idea che tuo figlio passerà la vita senza poter cogliere le opportunità per farsi un futuro tutto so,
    nello stato vegetativo,
    fa male molto male,
    e son cose che tristi è dire poco.
    Io da esterna
    mi dico che non so come reagirei,mi dico che lo terrei ma poi mi dico"SONO EGOISTA??"anche se qui l'egoismo è per ambe due le scelte,
    perchè se viene deciso di buttarlo giu,è egoismo perchè son le paure umane della persona che non riesce ad accettare la prospettiva triste e di sofferenza personale,
    se viene scelto di tenerlo,
    è egoismo perchè non riusciamo ad abortire
    e gli diamo la prospettiva del vegetare,e della possibilità in alcuni casi di rendersi conto di ciò che fuori accade,ma che ci son diff atroci che non raggiungerà.
    Ripeto,
    la vita non spetta a noi negarla ed io Credo questo,
    ma non mi sento di giudicare chi lo fa visto che non conosco tutte le reali sensazioni e stati di animo e pensiero di chi ci si ritrova.
    Assolutamente disapprovo chi stupidamente
    visti i tempi
    in cui ci son inforamzioni e mezzi di contraccezione e negligentemente e stupidamente non protegge un rapporto e rimane incinta e poi a priori
    lo butta giu!!
    Questo io non lo approvo!!MA è anche un altro discorso rispetto a quegli altri,si tratta di stupidità qui!!

    Io ho un mio pensiero e ripeto,non riuscirei mai a buttarlo giu,perchè so come son fatta io e cosa vorrebbe dire per me
    una decisione di aborto nel mio futuro,
    ma non me la sento di dire di no anche per gli altri,che devon prendersi la responsabilità delle proprie decisione e conseguenze,positive o negative che siano!!

    Mikela





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    00 22/11/2008 10:34
    Re:
    Polymetis, 22/11/2008 0.21:

    Ragazzi, rileggete il Salmo 139(138), 13-16



    per comodità riporto la parte a cui alludi:


    Salmo 138 (139)
    13 Sei tu che hai creato le mie viscere
    e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
    14 Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
    sono stupende le tue opere,
    tu mi conosci fino in fondo.
    15 Non ti erano nascoste le mie ossa
    quando venivo formato nel segreto,
    intessuto nelle profondità della terra.
    16 Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
    e tutto era scritto nel tuo libro;
    i miei giorni erano fissati,
    quando ancora non ne esisteva uno.


    interessante il fatto che quando ancora ero informe, Dio conosceva i miei giorni, tutto era scritto.

    Scientificamente si può dire che quando ancora il feto non ha forma, (ciò che viene sarcasticamente definito "ammasso di cellule"), fin dal concepimento, il DNA è già distinto da quello della madre e del padre. E' un nuovo DNA in cui è già scritto il colore degli occhi, l'altezza, l'aspetto fisico, la predisposizione alle malattie, tutto.

    e si tratta di DNA umano, non un gatto o un topo, ma umano!
    [Modificato da predestinato74 22/11/2008 10:36]






    "Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
    "Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

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    00 22/11/2008 11:38
    Per Summer 82


    “ma non si può imporre una scelta,perchè io mi dico sempre che posso avere tutte le idee e i propositi milgiori del mondo,
    ma solo quando ci si ritrova in una situazione
    possiamo capire.”



    Il mio vicino di casa mi disturba tantissimo, posso tirargli una fucilata? E nessuno osi giudicarmi… non siete nella mia situazione e non potete sapere cosa provo…


    “Ci son dei casi in cui,delle donne vengon violentate o anche ragazzine
    e rimangon incinte,e li vi son combattimenti grossi atroci per la persona,
    ed è vero che il diritto alla vita non spetta a noi negarlo,però se ci pensiamo a quali sentimenti contrastanti e atroci invadono la mente della persona in quel momento”



    C’è una gerarchia dei valori, e la vita altrui è sopra tutto. Indipendentemente da quanto una persona possa aver subito, non è lecito per il vantaggio mentale di questa persona sopprimere la vita di un’altra. Nessuno di voi presumo si sognerebbe di dire che una donna può uccidere il suo stupratore, o che i famigliari delle vittime di un serial killer possono uccidere l’assassino che li ha privati dei loro cari: eppure che soddisfazione sarebbe. Ebbene, non è lecito uccidere neppure il colpevole che ci causa sofferenze, figurarsi se è lecito uccidere un innocente. Ogni altra considerazione dinnanzi al fatto che per liberare questa donna dal tormento dovremmo ricorrere ad un omicidio premeditato, e dunque non è lecito agire, passa in secondo piano (con buona pace delle psicologhe della morale stile C. Gilligan).
    ---------------------
    Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
    Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
    Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
    (Κ. Καβάφης)
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    00 22/11/2008 11:51
    Re:
    Polymetis, 22/11/2008 11.38:

    Per Summer 82


    “ma non si può imporre una scelta,perchè io mi dico sempre che posso avere tutte le idee e i propositi milgiori del mondo,
    ma solo quando ci si ritrova in una situazione
    possiamo capire.”



    Il mio vicino di casa mi disturba tantissimo, posso tirargli una fucilata? E nessuno osi giudicarmi… non siete nella mia situazione e non potete sapere cosa provo…


    “Ci son dei casi in cui,delle donne vengon violentate o anche ragazzine
    e rimangon incinte,e li vi son combattimenti grossi atroci per la persona,
    ed è vero che il diritto alla vita non spetta a noi negarlo,però se ci pensiamo a quali sentimenti contrastanti e atroci invadono la mente della persona in quel momento”



    C’è una gerarchia dei valori, e la vita altrui è sopra tutto. Indipendentemente da quanto una persona possa aver subito, non è lecito per il vantaggio mentale di questa persona sopprimere la vita di un’altra. Nessuno di voi presumo si sognerebbe di dire che una donna può uccidere il suo stupratore, o che i famigliari delle vittime di un serial killer possono uccidere l’assassino che li ha privati dei loro cari: eppure che soddisfazione sarebbe. Ebbene, non è lecito uccidere neppure il colpevole che ci causa sofferenze, figurarsi se è lecito uccidere un innocente. Ogni altra considerazione dinnanzi al fatto che per liberare questa donna dal tormento dovremmo ricorrere ad un omicidio premeditato, e dunque non è lecito agire, passa in secondo piano (con buona pace delle psicologhe della morale stile C. Gilligan).



    1)il paragone del vicino e della folle reazione lo trovo assurdo
    e fuoriluogo.

    per il 2 puto,puoi parlare solo se ti ci ritrovi,
    per il resto son solo parole buttate al vento per principi personali degli di rispetto
    ma che non ti puoi permettere di imporre a nessuno.
    Io non so se sei uomo,ma mi sembra di si
    però ti assicuro che da donna
    ci ho pensato
    e non mi son sentita di giudicare perchè
    è STUPIDO E INUTILE SPARARE A ZERO SU CIò CHE NON CONOSCIAMO.
    SOPRATTUTTO L'UOMO INTESO COME MASCHIO
    NON PUò CAPIRE AFFATTO CIò CHE PROVA UNA DONNA INCINTA!!
    FIGURIAMOCI CON PROBLEMATICHI DEL GENERE!!
    Quindi un conto è dire la propria opinione e un conto è
    pretendere che gli altri la pensino come te che non potrai mai capire
    se sei uomo
    cosa accade dentro il corpo e dentro la mente di una donna.
    Lo trovo assurdo!!
    QUANDO SI SA CIò CHE DICIAMO
    ALLORA POSSIAMO DARE UNA VALUTAZIONE OBBIETTIVA DEL FATTO,
    PER UNA CONCRETA VISIONE A 360GRADI,
    QUANDO ANDIAMO SOLO CON LE TEORIE,CHE SON DA RISPETTARE COME PERSONALI,MA ALLA FINE SENZA L'ESPERINZA
    SON PAROLE LASCIATE PER ARIA CHE SI UNISCON A MILLE ALTRE!!

    PUNTARE IL DITO SENZA SAPERE O PER DELLE TEORIE RELIGIOSE,CATTOLICHE ,TG CHE SIANO,NON MI PARE GIUSTO!!

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    00 22/11/2008 12:00
    Re: Re:
    summer82, 22/11/2008 11.51:



    1)il paragone del vicino e della folle reazione lo trovo assurdo
    e fuoriluogo.

    per il 2 puto,puoi parlare solo se ti ci ritrovi,
    per il resto son solo parole buttate al vento per principi personali degli di rispetto
    ma che non ti puoi permettere di imporre a nessuno.
    Io non so se sei uomo,ma mi sembra di si
    però ti assicuro che da donna
    ci ho pensato
    e non mi son sentita di giudicare perchè
    è STUPIDO E INUTILE SPARARE A ZERO SU CIò CHE NON CONOSCIAMO.
    SOPRATTUTTO L'UOMO INTESO COME MASCHIO
    NON PUò CAPIRE AFFATTO CIò CHE PROVA UNA DONNA INCINTA!!
    FIGURIAMOCI CON PROBLEMATICHI DEL GENERE!!
    Quindi un conto è dire la propria opinione e un conto è
    pretendere che gli altri la pensino come te che non potrai mai capire
    se sei uomo
    cosa accade dentro il corpo e dentro la mente di una donna.
    Lo trovo assurdo!!
    QUANDO SI SA CIò CHE DICIAMO
    ALLORA POSSIAMO DARE UNA VALUTAZIONE OBBIETTIVA DEL FATTO,
    PER UNA CONCRETA VISIONE A 360GRADI,
    QUANDO ANDIAMO SOLO CON LE TEORIE,CHE SON DA RISPETTARE COME PERSONALI,MA ALLA FINE SENZA L'ESPERINZA
    SON PAROLE LASCIATE PER ARIA CHE SI UNISCON A MILLE ALTRE!!

    PUNTARE IL DITO SENZA SAPERE O PER DELLE TEORIE RELIGIOSE,CATTOLICHE ,TG CHE SIANO,NON MI PARE GIUSTO!!

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    [SM=x570868]

    io credo sia il contrario, quando una persona è emotivamente coinvolta, non è più parziale, di conseguenza finisce col fare cose che poi a mente lucida si pente di avere fatto.
    Le donne che vivono casi di violenza vanno aiutate, accolte, mica giudicate e infamate, è ovvio.

    ma da qui a dire che siccome lo vivono all'interno del problema, quindi nessuno ci deve mettere il becco, mi sembra fuori luogo.
    una persona che vive il problema, vive emozioni intensissime, emozioni che possono prendere il sopravvento sulla lucidità, come il caso di una persona che presa dall'emotività ammazza il suo aggressore. Tale persona va fermata ed aiutata.

    Peggio ancora quando di mezzo c'è un innocente!






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    00 22/11/2008 12:02
    “)il paragone del vicino e della folle reazione lo trovo assurdo
    e fuoriluogo.”

    Perché? C’è gente che uccide i vicini di casa perché li fanno esasperare. Ricordi la strage di Erba? Ergo se l’ideale regolativo dell’etica è che io devo essere egosintonico, cioè star bene con me stesso, e in base a questo tu dici che non si può giudicare chi ammazza un feto, in base a che cosa posso giudicare il massacro Rosa e Olindo Romano?

    “Io non so se sei uomo,ma mi sembra di si
    però ti assicuro che da donna
    ci ho pensato
    e non mi son sentita di giudicare perché”

    Oh santo cielo, sembra di sentire C. Gilligan in “Con voce di Donna”…
    Beh, ti do una notizia, sia che le viscere con possono surclassare i neuroni, e che dunque la sensibilità non è il motore dell’etica, sia che il giochetto della contrapposizione maschio femmina non ha alcuna ragione d’essere, in quanto ci sono anche donne contrarie all’aborto, e non è la differenza sessuale a rendere l’aborto accettabile.

    “Quindi un conto è dire la propria opinione e un conto è
    pretendere che gli altri la pensino come te che non potrai mai capire
    se sei uomo”

    E io ti ripeto: il mio vicino di casa mi fa impazzire, in base a che cosa tu giudichi il mio dolore psichico inferiore al tuo dio donna incita? Ma soprattutto, perché mai un dolore psichico dovrebbe giustificare un omocidio? Viene prima il diritto alla felicità di una donna, o il diritto alla vita di qualcun altro che per ottenere questa felicità verrebbe sacrificato e ucciso?

    “PER UNA CONCRETA VISIONE A 360GRADI,
    QUANDO ANDIAMO SOLO CON LE TEORIE,CHE SON DA RISPETTARE COME PERSONALI,MA ALLA FINE SENZA L'ESPERINZA
    SON PAROLE LASCIATE PER ARIA CHE SI UNISCON A MILLE ALTRE!!”

    Mio Dio, la Gilligan aveva ragione, rispondi come Emy nel dilemma di Heinz mentre io rispondo come Jack…
    Comunque come ripeto, visto che sto parlando della difesa di qualcun altro, il diritto alla donna di sentirsi “egosintonica”, per quanto sia triste dirlo, passa in secondo piano, perché l’altro versante del “renderla serena” è sopprimere qualcun altro, ergo, se proprio dobbiamo mettere in scala i due valori quello da tutelare è la vita del bambino. Non puoi fare preferenze solo perché la donna può difendersi mentre il bambino in grembo no: bisogna difendere il più debole, e per quanto difficile da mandar già il più debole non è la donna violentata, ma il bambino che vuole sopprimere.
    ---------------------
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    00 22/11/2008 12:16
    Re: Re: Re:
    predestinato74, 22/11/2008 12.00:




    [SM=x570868]

    io credo sia il contrario, quando una persona è emotivamente coinvolta, non è più parziale, di conseguenza finisce col fare cose che poi a mente lucida si pente di avere fatto.
    Le donne che vivono casi di violenza vanno aiutate, accolte, mica giudicate e infamate, è ovvio.

    ma da qui a dire che siccome lo vivono all'interno del problema, quindi nessuno ci deve mettere il becco, mi sembra fuori luogo.
    una persona che vive il problema, vive emozioni intensissime, emozioni che possono prendere il sopravvento sulla lucidità, come il caso di una persona che presa dall'emotività ammazza il suo aggressore. Tale persona va fermata ed aiutata.

    Peggio ancora quando di mezzo c'è un innocente!



    io non ho detto che nessuno ci debba metter bocca
    ma che le opinioni son rispettabili
    ma da qui a confermarle imponendole
    nonostante non si conosce davvero cosa davvero una donna prova in quei casi
    lo trovo assurdo!!
    Questo ho detto in sintesi!!
    Pur confermando che io non ci riuscirei perchè io non riuscirei piu a guardarmi allo specchio se lo facessi!!
    Ma non me la sento di giudicare ciò che non ho mai
    fortunatamente conosciuto!!

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    00 22/11/2008 12:27
    Re:
    Polymetis, 22/11/2008 12.02:

    “)il paragone del vicino e della folle reazione lo trovo assurdo
    e fuoriluogo.”

    Perché? C’è gente che uccide i vicini di casa perché li fanno esasperare. Ricordi la strage di Erba? Ergo se l’ideale regolativo dell’etica è che io devo essere egosintonico, cioè star bene con me stesso, e in base a questo tu dici che non si può giudicare chi ammazza un feto, in base a che cosa posso giudicare il massacro Rosa e Olindo Romano?

    “Io non so se sei uomo,ma mi sembra di si
    però ti assicuro che da donna
    ci ho pensato
    e non mi son sentita di giudicare perché”

    Oh santo cielo, sembra di sentire C. Gilligan in “Con voce di Donna”…
    Beh, ti do una notizia, sia che le viscere con possono surclassare i neuroni, e che dunque la sensibilità non è il motore dell’etica, sia che il giochetto della contrapposizione maschio femmina non ha alcuna ragione d’essere, in quanto ci sono anche donne contrarie all’aborto, e non è la differenza sessuale a rendere l’aborto accettabile.

    “Quindi un conto è dire la propria opinione e un conto è
    pretendere che gli altri la pensino come te che non potrai mai capire
    se sei uomo”

    E io ti ripeto: il mio vicino di casa mi fa impazzire, in base a che cosa tu giudichi il mio dolore psichico inferiore al tuo dio donna incita? Ma soprattutto, perché mai un dolore psichico dovrebbe giustificare un omocidio? Viene prima il diritto alla felicità di una donna, o il diritto alla vita di qualcun altro che per ottenere questa felicità verrebbe sacrificato e ucciso?

    “PER UNA CONCRETA VISIONE A 360GRADI,
    QUANDO ANDIAMO SOLO CON LE TEORIE,CHE SON DA RISPETTARE COME PERSONALI,MA ALLA FINE SENZA L'ESPERINZA
    SON PAROLE LASCIATE PER ARIA CHE SI UNISCON A MILLE ALTRE!!”

    Mio Dio, la Gilligan aveva ragione, rispondi come Emy nel dilemma di Heinz mentre io rispondo come Jack…
    Comunque come ripeto, visto che sto parlando della difesa di qualcun altro, il diritto alla donna di sentirsi “egosintonica”, per quanto sia triste dirlo, passa in secondo piano, perché l’altro versante del “renderla serena” è sopprimere qualcun altro, ergo, se proprio dobbiamo mettere in scala i due valori quello da tutelare è la vita del bambino. Non puoi fare preferenze solo perché la donna può difendersi mentre il bambino in grembo no: bisogna difendere il più debole, e per quanto difficile da mandar già il più debole non è la donna violentata, ma il bambino che vuole sopprimere.




    ,,,,
    sia le mie che le tue parole son solo parole al vento!!
    Possiamo avere Tutti i buoni principi del mondo
    possiamo credere di essere certi delle proprie scelte
    ma lo ripeterò finchè ho fiato
    SE NON PARLIAMO PER VISSUTO
    SON SOLO OPINIONI COME ALTRE!!
    IO PER PRIMA SON PER LA DIFESA DEL BAMBINO
    E NON RIUSCIREI MAI A BUTTARLO GIU,PERCHè NON VIVREI PIU,
    E SCELGO COSì!!
    MA NON POSSO E NON ME LA SENTO DI GIUDICARE
    CIò CHE IO NON CONOSCO DAVVERO!!
    QUESTO CONCETTO STO CERCANDO DI FAR CAPIRE E CREDO DI AVER ESPRESSO MOLTO CHIARAMENTE FINO AD ORA.
    LA STRAGE DI ERBA,,,,PERFAVORE,,,,LSCIALA PERDERE CH EMI SEMBRA FUORILUOGO DAVVERO!!
    TU HAi le tue opinioni
    e io le mie su questo argomento,tanto io non la cambio e tu idem.quindi non esasperiamola oltre.
    Rispetto le tue idee che son anche molto simili alle mie sull'aborto
    tolto l'imporre ciò che noncnsco.

    Polymetis, 22/11/2008 12.02:

    “)
    Non puoi fare preferenze solo perché la donna può difendersi mentre il bambino in grembo no: bisogna difendere il più debole, e per quanto difficile da mandar già il più debole non è la donna violentata, ma il bambino che vuole sopprimere.



    in questo concordo ma non ce la faccio a giudicare!!

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    Mikela;D




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    Topsy
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    00 22/11/2008 13:19
    Re:
    predestinato74, 22/11/2008 10.34:


    per comodità riporto la parte a cui alludi:


    Salmo 138 (139)
    ...

    interessante il fatto che quando ancora ero informe, Dio conosceva i miei giorni, tutto era scritto.

    Scientificamente si può dire che quando ancora il feto non ha forma, (ciò che viene sarcasticamente definito "ammasso di cellule"), fin dal concepimento, il DNA è già distinto da quello della madre e del padre. E' un nuovo DNA in cui è già scritto il colore degli occhi, l'altezza, l'aspetto fisico, la predisposizione alle malattie, tutto.

    e si tratta di DNA umano, non un gatto o un topo, ma umano!





    Hai mai letto l'originale ebraico del verso citato?




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    predestinato74
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    Re: Re:
    Topsy, 22/11/2008 13.19:





    Hai mai letto l'originale ebraico del verso citato?








    scherzi vero? [SM=x570867]
    non so neanche l'italiano figurati l'ebraico.

    cambia il senso della frase immagino, ma in che modo? [SM=x570907]






    "Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
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    Ezechiele



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    elghorn84
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    Re:
    summer82, 21/11/2008 15.26:

    Indipendentemente dal credo
    e dalle proprie scelte
    NESSUNO
    deve permettersi di decidere per gli altri imponendo le idee!!
    Ognuno parli e decida per se stesso
    sennò diciamo diciamo di religioni varie
    e poi facciamo uguale!!

    Libertà di scelta secondo la prorpia coscenza.

    Lo trovo assurdo firmare una cosa così personale.
    Personalmente preferirei non ci fossero aborti
    ma vi son circostanze che non mi sento di giudicare
    come persone violentate rimaste incinte,o feti gia con problemi evidenti.
    Prima di imporre,e soprtattutto giudicare bisognerebbe ritrovarcisi.
    Siamo in democrazia,o almeno dovremmo esserci,,,,

    Mikela



    Sottoscrivo, così come sottoscrivo quanto detto da Edinz.

    Per la Chiesa anche la pillola del giorno dopo è una specie di aborto... Vietiamo anche quella?

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