00 21/11/2008 15:10
Ogniqualvolta mi capita di pensare all’aborto sono animato da sentimenti contrastanti. Da una parte esce la mia laicità, il desiderio di mettere al primo posto le libertà individuali in cui annoverare anche il diritto di interrompere una gravidanza indesiderata. Poi, però, penso al feto in quanto vita… umana? Non lo so, se lo fosse sarebbe omicidio. Sta di fatto che non credo sarei mai capace di consigliare nessuno di abortire e mi opporrei se la mia compagna fosse intenzionata a farlo.

Ci sono anche discorsi di opportunità: regolare gli aborti significa diminuire drasticamente il numero di quelli clandestini così pericolosi per le donne, per esempio. Si tratta, insomma, di pensare anche alla donna.

Decretare universale il diritto all’aborto sarebbe un passo troppo grande. Meglio che ogni popolo abbia al suo interno il proprio dibattito in merito, che tenga conto del sentire morale, comune alle persone che di quel popolo fanno parte.

Un saluto a tutti, TDG e non.