Teodoro Studita, 01/06/2009 0.17:
Il mio amico esperto di logica professore alla Sapienza si è interessato al problema al punto di coinvolgere uno dei massimi esperti di logica formale italiani (e mondiali, a detta sua, io non ci capisco un accidente), io ho sbirciato i risultati preliminari e, se verranno confermati, sarebbe davvero interessante. La cosa che più mi fa piacere è che pur essendo cattolici, hanno subito riconosciuto che il ragionamento di Tommaso è del tutto insostenibile e che forse (e dico forse) può funzionare solo in contesto economico (laddove però intendo l'economia della conoscenza).
Vi terrò informati.
Cordialità,
Se c'è una cosa che tra i tomisti non scarseggia sono i logici (solo in Italia abbiamo Basti, Testi, Sacchi e Strumia, anche se, quest'ultimo, insegna fisica, ma è anche noto per i suoi studi e per il suo manuale di logica), sarà interessante vedere cosa ne penseranno costoro di questo fatale errore di Tommaso d'Aquino al quale, evidentemente, non hanno mai fatto caso.
Quello che conta, comunque, nell'argomentazione di Tommaso è lo sfondo metafisico sulla cui base questa si svolge (e sul quale si può discutere quanto si vuole), e su questo sfondo l'argomentazione è ineccepibile (se la si comprende nella sua reale portata), si tratta poi di un'argomentazione abbastanza semplice.
[Modificato da Trianello 01/06/2009 18:47]
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)