La cosa che più mi fa piacere è che pur essendo cattolici, hanno subito riconosciuto che il ragionamento di Tommaso è del tutto insostenibile.
Certe affermazioni così assolute, dopo che per secoli in tantissimi altri “massimi esperti di logica” hanno dissezionato in lungo ed in largo l’opera di Tommaso, trovandola “sostenibile”, fanno un po’ sorridere.
Pendiamo dunque frementi nell’attesa…
Certamente continuo a pensare che non mi sembra questo l’approccio corretto e costruttivo sulla questione, preferisco quest’altro:
Certamente la spaccatura viene dal male, specie quando porta alla inimicizia ed all’impoverimento della testimonianza cristiana. Ma se a questa spaccatura viene a poco a poco sottratto il veleno dell’ostilità e se, nell’accoglimento reciproco della diversità, non c’è più riduzionismo, bensì ricchezza nuova di ascolto e di comprensione, allora la spaccatura può diventare nel trapasso una felix culpa, anche prima che sia del tutto guarita.
Riflettendo sulla misteriosa sentenza di Paolo:”E’ necessario che avvengano divisioni fra di voi.” (1 Cor. 11, 19), noi dovremmo per prima cosa cercare di trovare unità attraverso diversità, cioè a dire: assumere nella divisione ciò che è fecondo, disintossicare la divisione stessa e ricevere proprio dalla diversità quanto è positivo; naturalmente nella speranza che alla fine la rottura smetta radicalmente di essere rottura e sia invece solo una “polarità” senza contraddizione. Ma quando ci si protende troppo direttamente verso questo ultimo stadio con la fretta superficiale del voler fare tutto da sé, si approfondisce la separazione invece di sanarla.
indovinate un pò di chi sono questi pensieri?