si, in effetti, volevo proprio dire che Dio, soprattutto con l'incarnazione del Verbo ma anche con la creazione del mondo si è in qualche modo
compromesso con il tempo....
Egli pur restando
al di sopra del tempo non è più e del tutto
al di fuori del tempo.....
Dio è sicuramente immutabile quanto alla natura o sostanza ma sono comparsi nelle sue profondità progetti, memorie, ricordi, attese e circostanze, in qualche modo legati alla storia, storia che Egli sicuramente vede dall'alto e con precisione prevede ....ma dalla quale, almeno nel pensiero cristiano, non è più del tutto estraneo.....
Ma come diminuirebbe e si consumerebbe il futuro, che ancora non è, e come crescerebbe il passato, che non è più, se non per l'esistenza nello spirito, autore di questa operazione, dei tre momenti dell'attesa, dell'attenzione e della memoria? Così l'oggetto dell'attesa fatto oggetto dell'attenzione passa nella memoria. Chi nega che il futuro non esiste ancora? Tuttavia esiste già nello spirito l'attesa del futuro. E chi nega che il passato non esiste più? Tuttavia esiste ancora nello spirito la memoria del passato. E chi nega che il tempo presente manca di estensione, essendo un punto che passa? Tuttavia perdura l'attenzione, davanti alla quale corre verso la sua scomparsa ciò che vi appare. Dunque il futuro, inesistente, non è lungo, ma un lungo futuro è l'attesa lunga di un futuro; così non è lungo il passato, inesistente, ma un lungo passato è la memoria lunga di un passato. [Agostino, Confessioni, XI, 28, 37]
enrico
[Modificato da domingo7 24/05/2009 10:09]