Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!


Avviso per i nuovi utenti

Per essere ammessi in questo forum è obbligatorio  
compilare il modulo di presentazione.

Cliccare qui

ATTENZIONE:
il forum è stato messo in modalità di sola lettura.
Le discussioni proseguono nel nuovo forum:
Nuovo Forum
Per partecipare alle discussioni nel nuovo forum bisogna iscriversi:
Cliccare qui
Come valeva per questo forum, anche nel nuovo forum non sono ammessi utenti anonimi, per cui i nuovi iscritti dovranno inviare la loro presentazione se vorranno partecipare.
Il forum si trova su una piattaforma indipendente da FFZ per cui anche chi è già iscritto a questo forum dovrà fare una nuova registrazione per poter scrivere nel nuovo forum.
Per registrarsi nel nuovo forum clicccare qui

Nuova Discussione
Rispondi
 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

trinità ontologica, economica e filioque

Ultimo Aggiornamento: 03/06/2009 17:28
10/05/2009 19:38
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Conosciamo benissimo la linea del partito, che gioca di revisionismo storico e di confusione semantica, per cui vado a commentare quanto sollevato (che, peraltro, risponde al 5% di quanto ho scritto nei post precedenti).

Trianello, 07/05/2009 2.22:


Si è detto che il Filioque è un'aggiunta al Simbolo di Nicea-Costantinopoli e questo è verissimo, ma quello che non si è detto però è che questa aggiunta è stata dovuta alla particolare interpretazione che in Occidente si è sempre data alla processione dello Spirito sin dai tempi di Tertulliano, il quale in Adv. Praxean, 8 parla a chiare lettere dello Spirito che viene come terzo a Deo et Filio.



Tertulliano scrisse ciò quando, essendo manifestamente montanista, era fuori dalla Chiesa, pertanto il citarlo come autoritativo è quantomeno strano, perché non citare Sabellio, Marcione o Valentino, allora ?


questa già evidenzia la linea su cui si muoveranno i teologi latini dei secoli successivi, per i quali il Figlio ha certamente un ruolo nella spirazione dello Spirito,



Nella quasi totalità non si parla mai di relazioni intratrinitarie eterne, ma del ruolo del Figlio nell'effusione dello Spirito nell'economia di salvezza. In genere basta leggere quei pochi brani che ci sono senza estrapolarli dal loro contesto per rendersene pacificamente conto. Larchet infatti si limita a questo.


a differenza di quanto affermerà poi Fozio, in parte rinnegando l'insegnamento di tutti quei Padri greci che avevano presupposto una dipendenza dello Spirito in rapporto al Figlio nella sua sussistenza eterna, come Epifanio di Salamina e Cirillo di Alessandria



Dipendenza dello Spirito dal Figlio nella sussistenza eterna? A parte gli scritti falsi prodotti dalla apposita forgery pontificia nel periodo delle polemiche sul filioque esiste qualcuno che affermi qualcosa di simile tra i padri della Chiesa?


, e di quei Padri, sempre greci, che avevano parlato di una processione dello Spirito dal Padre per il Figlio, come Gregorio Nisseno, Massimo il Confessore, Giovanni Damasceno (per tutti i rifermenti e le citazioni di questi Padri rimando alle pp. 465-502 del volume di Y. Congar, Credo nello Spirito Santo).



E questo infatti col filioque non c'entra nulla. La formulazione per filium, che meglio si adatta ad una comprensione in chiave economica, è perfettamente ortodossa.


C'è poi da sottolineare il fatto che i teologi occidentali non hanno mai visto questa netta cesura tra Trinità immanente e Trinità economica che, invece, hanno visto i greci



Questo perché il livello della teologia occidentale per primo millennio è men che modesto, i greci faticavano terribilmente a far capire ai latini lo status del dibattito teologico che infiammava costantemente l'oriente, come fu ad esempio con l'iconoclasmo dei libri carolini, causato da una mera incomprensione terminologica dei barbari franchi. Il fatto che i latini abbiano da subito fatto confusione tra economia e ontologia deriva a mio avviso (ma ogni storico credo che la pensi come me) da ignoranza teologica e barriere linguistiche (nessuno conosceva più il greco), del tutto normale per un mondo in cui la cultura in generale era collassata con l'impero, e in cui non esistevano più le scuole e le biblioteche di un tempo. Lo stesso Leone Magno nella celebre "Quam laudabiliter" (della quale vorrei vedere un'edizione critica) non si preoccupa affatto di spiegare la formula ab utroque, il che può significare, tra l'altro:
che sia un'interpolazione
che sia una citazione di un'interpolazione del simbolo quicumque, qualora questo non abbia nel suo ur-text la clausola ab utroque, come proposto, ad esempio fin dai tempi di Schaff
che si faccia semplicemente confusione tra processione eterna ed effusione economica
La scarsità di testimonianze su una vera teologia della processione eterna dello Spirito dal Figlio in ambito patristico del primo millennio dovrebbe farci essere cauti nel decontesulaizzare assunti teologici del medioevo occidentale attribuendoli ai padri del primo millennio.


Quando il Credo di Nicea-Costantinopoli fu accolto, pertanto, lo fu perché non considerato come in contrasto con la pnemautologia latina, nella quale, per via della particolare impostazione personalista della teologia trinitaria si concedeva un ruolo al Figlio nella processione dello Spirito onde fondare metafisicamente la distinzione tra queste due Persone divine.



Per fare questa affermazione dovresti mostrare da dove evinci che il barbaro occidente latino avesse una avanzata riflessione pneumatologica di marca filioquista, cosa che hai dato per scontato senza fare alcun riferimento.


Ilario, Ambrogio, Agostino e Leone si erano espressi a chiare lettere nel senso di un partecipazione del Figlio alla processione dello Spirito



Il secondo articolo di Larchet mostra chiaramente che i brani a cui ti riferisci parlando dell'effusione ( o della missione) dello Spirito da parte del Figlio nell'economia di salvezza, non di relazione infra-trinitarie eterne. Il citarli in questa discussione è del tutto fuorviante. La citazione di Massimo il Confessore, viceversa, fa notare come l'idea della processione eterna dello Spirito dal Figlio fosse considerata eretica e tale da necessitare una giustificazione in chiave economica (nel senso latino di "procedere") per essere intesa come ortodossa, il che non fa altro che confermare ciò che sto dicendo dall'inizio.


Ergo, al tempo di Fozio, la pnemautologia “filioquista” era un dato acquisito nell'Occidente latino da secoli, senza che nessuno teologo greco (tra quelli considerati a giusta ragione quali dottori della fede dagli odierni ortodossi) avesse avuto nulla da eccepire sulla medesima.



Ergo un corno. Il fatto che qualche chiesa barbara visigota e poi franca avesse a livello locale aggiunto il filioque non implica che esistesse una "teologia filioquista" (nel senso moderno del termine) di antica data, come attestano le dure reazioni fortemente anti-filioquista di Leone III prima e Giovanni VIII dopo.


Fozio, il quale tagliò di netto i ponti con la tradizione della Chiesa indivisa [...]riducendo la distinzione tra le Persone divine alle proprietà personali incomunicabili.



Perché in base a cosa distingui le ipostasi se non secondo le proprietà ipostatiche incomunicabili? Fozio sa benissimo (con tutti i padri) che questo è l'unico modo per distinguere le ipostasi, e se lo abolisci - affermando che il Figlio ha la processione dello Spirito, che è una proprietà ipostatica - per poter trovare un altro modo di distinzione sei costretto al subordinazionismo, come è già stato detto più volte anche in questa sede.

Cordialità,
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:09. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com