“Il dente avvelenato ce l'ha chiunque studi approfonditamente la storia della chiesa senza preconcetti, credo non sia il solo.”
Il dente avvelenato non dovrebbe avercelo nessuno, perché la storia si studia, non si giudica. Avercela con qualcuno del presente per via di fatti del passato, specie quando c’è di mezzo un totale dislocamento storico, semplicemente non ha senso.
“In realtà i tentivi di unione che seguirono quel concilio decenni in seguito andarono molto diversamente.”
Ti posso rispondere candidamente con un: che cosa c’entra? Io sto parlando della legittimità o meno di questo Concilio, e di come sia possibile pensare di invalidarlo adducendo dei motivi politici senza poi dover invalidare tutti gli altri in base ai medesimi motivi. Questo è il punto focale della discussione, cioè la bolla di riunificazione Laetentur Caeli. Quanto al riconoscimento del primato del vescovo di Roma, questo fa semplicemente parte della storia dell’ortodossia anche nel I millennio, e infatti cogli ortodossi si lavora in sede ecumenica anche a questo. Infatti nessun ortodosso nega che esista un primato di Roma, ma i più dicono che sia solo un primato d’onore (primus inter pares).
“Un imperatore pagano che un anno dopo avrebbe trucidato moglie e figlio, e che prende le briglie di un concilio cristiano. Che gran bel concilio.”
Si può pensare quello che si vuole di Costantino, che fosse pagano o cristiano (è una questione dibattuta, o meglio, era dibattuta), ma sarebbe del tutto irrilevante ai fini della teologia. Quello è stato un Concilio Ecumenico e dunque, se anche l’avesse convocato Hitler in persona, sarebbe stato ugualmente infallibile, perché nell’unione dei vescovi depositari della Traditio si ha la voce della Chiesa, e la Chiesa è infallibile.
Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)