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messa e collette:cattolicesimo e ortodossia a confronto.

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2009 23:32
08/03/2009 23:19
 
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Come ognuno può vedere dalle risposte di Poly e Trianello, ciò che veramente conta per costoro è la subordinazione alla "cattedra di Pietro". Dell'unità della Chiesa non gliene importa un fico secco, ciò che importa è riconoscere il papa di Roma:

-capo della Chiesa

-fonte dell'episcopato

-superiore ai concili e infallibile

Questo è il loro interesse. Tutto il resto può passare in subordine. E' noto come la Chiesa Cattolica Romana sia pronta a ricevere (come convertiti) preti sposati (anglicani, protestanti, ortodossi), o a mantenere i riti d'origine (chiese orientali), purché ci si uniformi ai tre punti di cui sopra. Chissenefrega della teologia, sottomettetevi al papa, e tutto è possibile. Non soprende che una delle false decretali facesse dire a Costantino al concilio di Nicea che il papa non poteva esere giudicato da nessun mortale perché "come Dio non può essere giudicato". Passa il tempo, ma lo spirito è sempre questo.

Inutile dire che nel primo millennio non c'è traccia di questa ecclesiologia ad un esame obiettivo delle fonti (quelle non falsificate dalla "forgery" papale, naturalmente). Nel primo millennio nessuno ha mai pensato di affiancare a Cristo "capo del corpo, cioè la Chiesa" un "capo visibile" (Vaticano I) trasformando la Chiesa in un mostro a due teste, né ritenuto che egli potesse ritenersi superiore ai concili o tantomeno infallibile. Sull'episcopato possiamo sintetizzare con san Girolamo (lettera 96) che:

"La Chiesa della città di Roma non deve essere ritenuta diversa dalla Chiesa di tutto il mondo. La Gallia, la Britannia, l'Africa, la Persia, l'Oriente, l'India e tutte le popolazioni barbare adorano soltanto Cristo e seguono una sola regola di verità. Se si fa questione d'autorità, la terra tutta assieme è maggiore di Roma. Dovunque ci siano vescovi, a Roma o a Gubbio, a Costantinopoli o a Reggio, ad Alessandria o a Tanis, hanno tutti la stessa quantità di merito e di sacerdozio. Sono il potere della ricchezza e l'umiltà della miseria a rendere il vescovo più grandioso o più modesto. Per il resto sono tutti successori degli Apostoli."

Oppure potremmo seguire pedissequamente le indicazioni del tridentino secondo cui la Bibbia va interpretata "secondo l'unanime consenso dei Padri", per poi accorgerci che dei 13 commenti al brano di Matteo "tu sei Pietro"che ci sono pervenuti dai Padri non ce n'è neanche uno che interpreti nel senso di un primato universale del vescovo di Roma.

Ma andiamo per problemi.

Questione pane eucaristico. No, non faccio statistiche né ne ho mai viste. Di certo però se negli ultimi mille anni il nostro clero (che come dicevo abitualmente finisce tutto ciò che rimane del calice avendo cura di leccare bene il cucchiaio con cui TUTTA l'assemblea si è comunicata) fosse stato decimato da morti per infezioni trasmissibili con la saliva (e sono tante), qualcuno se ne sarebbe accorto. Stranamente non è accaduto, con nessuna meraviglia da parte nostra.

Sui celiaci, visto che sei interessato alle molecole, converrai con me che anche se attingi dal solo sangue (vino), essendo il cucchiao lo stesso ed essendo il corpo (pane) immerso in particole nel sangue, inevitabilmente una piccola (o piccolissima) parte verrà comunque assunta. Idem dicasi per i bambini. Questo perché ciò che conta non è la quantità: sempre due "specie" sono, e nessuno è mai morto, con ancora nessuna meraviglia da parte nostra.

Questione concilio di carta. Non nego che Dio possa "scrivere dritto su righe storte" se lo volesse, nego che sia tu (o chiunque) a decidere quando questo sia avvenuto e quando le righe storte sono solo... righe storte. Ebbene uno dei requisiti per l'ecumenicità di un concilio è che questo sia ricevuto da tutta la Chiesa, cosa che, non essendo avvenuto per la farsa di Ferrara-Firenze, non ha dato luogo a nessuna unione, come la situazione di oggi e gli anatemi di tutti gli ultimi concili panortodossi stanno a confermare. In base a cosa pensi che una firma estorta con la minaccia di morte (ti ricordo che Costantino Paleologo è morto sulle mura di Costantinopoli) sia un'occasione di Dio per esercitare la sua facoltà di "raddrizzare le righe"? Può un Patriarca decidere da solo contro il sentimento di tutta la Chiesa? Il Patriarca e tutto l'episcopato in generale è l'espressione di questo sentimento, non un'autorità che cade dall'alto e che decide a suo arbitrio in aperto contrasto con la fede del popolo. Lo si è visto nella controversia sulle immagini, in cui l'imperatore e il patriarca (entrambi iconoclasti) sono stati sconfessati dalla fede della gente, episodio di cui proprio oggi facciamo memoria e di cui il mio santo (teodoro studita) è stato un protagonista. Episodi che ci dovrebbero insegnare a cosa serve la conciliarità. Il Concilio di Firenze non è stato dimenticato, semplicemente non esiste, è stata una farsa blasfema, ti assicuro che tutti ce lo ricordiamo bene almeno come la quarta crociata (anche quelle righe raddrizzate?).

Questione ignoranza storica.

Per secoli non c’è stato un patriarca ecumenico che non sia stato deciso dagli imperatori bizantini primi o dalla Sublime Porta in seguito.


Quetsi 4 patriarchiati sono stati con Costantinopoli perché di area greco - orientale


non esiste Concilio Ecumenico senza il placet di Roma

.
Certo potrei dire, come Trianello

Quod gratis adfirmatur, gratis negatur

, ma sarebbe poco serio.

Circa il primo punto potrei anche rimbalzarti la tua massima sulle righe storte, ma non serve. Sono più i casi di imperatori pilotati dai patriarchi che non il vice-versa. Specialmente nella fase storica che ci interessa è vero il contrario: il prestigio dell'imperatore nelle questioni religiose era talmente a zero dopo l'autogol iconoclasta che per secoli il patriarca fu l'espressione del clero monastico (apertamente indipendente rispetto all'imperatore), chiunque può leggere questo in tutti i classici manuali di storia bizantina, da Ostrogosky a Norwich.

Circa il secondo punto a parte il domandarsi cosa voglia dire l'espressione "area greco-orientale", tutti sanno che il cristianesimo siriaco, la sua appendice hagiopolita, quello egiziano e quello costantinopolitano sono pianeti diversi già ben prima degli scismi monofisiti e nestoriani. Nonostante tutti questi problemi, la diversità della prassi liturgica di queste Chiese, le loro continue rivalità, nessuno si è mai sognato di avallare la teologia filioquista e papolatrica di Roma. Il rasoio d'Ockham suggerirebbe la spiegazione più semplice: va bene avere divergenze, ma a tutto c'è un limite. La spiegazione "quattro hanno torto e uno ragione" la vedo leggermente meno probabile, mentre "siamo con Costantinopoli perché «dell'area greco-orientale»" perdonami, ma non capisco proprio cosa voglia significare, ammesso che significhi qualcosa.

Circa il terzo punto, è significativo il fatto che il Concilio di Basilea (che aveva decretato il contrario, mettendo in minoranza i legati pontifici) sia stato scorporato e spostato, per assoggettarlo alla tua teoria. Vorrei proprio vedere dove trovi questa affermazione in un concilio ecumenico del primo millennio. Apprezzerò ovviamente una tua gentile indicazione bibliografica o un riferimento canonico in tal senso.

Questione Patriarca d'Occidente . La base canonica per nominare un Patriarca è che la sede è vacante, avendo il papa di Roma rinunciato al titolo che per diritto gli spetta. Il concilio panortodosso che si sta faticosamente tentanto di organizzare dovrebbe in primo luogo risolvere i problemi di sovrapposizione canonica che giustamente hai fatto notare. Qualora (improbabilmente) questi problemi venissero sanati e si creasse una geografia canonica con una qualche logica (una qualsiasi, purché ci sia), l'operazione sarebbe finalmente possibile. Probabilmente è fantascienza, ma sperare non costa nulla.

Questione purgatorio.


E’ una bufala clamorosa, semplicemente adesso i teologi ortodossi preferiscono presentare in modo diverso una dottrina che hanno in comune coi i cattolici, e cioè che v’è una purificazione allorquando si accede alla grazia divina, e che proprio per questo, anche tra gli ortodossi, si può pregare per i defunti.


Ti ringrazio per la lezione di teologia ortodossa della quale sentivo un grande bisogno (e in effetti non dovrei parlare, dal momento che insegno teologia ai cattolici), ma mi permetto di dissentire. Il motivo per cui preghiamo per i defunti è che riteniamo che Dio viva in una dimensione temporale di eterno presente, in cui conosce le preghiere per i defunti ancor prima che vengano pronunciate, ancor prima che il defunto sia tale, ancor prima che il defunto sia nato. Conosce tutte le preghiere, quelle dei vivi, quelle dei morti, dei santi, degli angeli, di Maria. Il tutto senza alcun bisogno di un purgatorio, di un limbo, e di una banca di meriti sovrabbondanti dei santi che il papa di Roma (e solo lui, ovviamente) può applicare a chi vuole e alle sue condizioni. Pensa tu che roba.

Piccola addenda per Trianello:


Che poi oggi in quel di Mosca si nutra più affetto per le proprie poltrone che per l'unità della Chiesa, per cui fa comodo scordarsi di un Concilio che fu Ecumenico



Questo lo troverei vagamente offensivo, se non fosse che questa "dimenticanza" (di cui ho già parlato) affligge tutta la Chiesa Ortodossa - comprese quelle le cui poltrone sarebbero ben più spaziose in comunione con Roma - , e non solo il Patriarcato di Mosca. L'unità della Chiesa è l'anelito di tutti, ma non siamo disposti a svenedere la fede che abbiamo ricevuto per ottenerla.


da sempre, la comunione con la Chiesa di Cristo era stata valutata in misura proporzionale alla comunione con la Cattedra di Pietro (credo sia inutile stare qui a buttar giù citazioni dei Padri d'Oriente e d'Occidente al fine di corroborare questa affermazione)



La comunione con una prestigiosa sede episcopale è senza dubbio una misura della comunione ecclesiale, su questo non ci piove. Sul fatto della sua proporzionalità (rispetto a cosa, ad una diversa sede episcopale?) mi piacerebbe vedere in base a cosa lo vai affermando. Vogliamo parlare, ad esempio, della comunione con l'eretico papa Onorio, condannato da un concilio ecumenico per l'eresia monotelita? Devo immaginare che gli altri patriarcati, mantenendo l'ortodossia, persero la comunione con la vera Chiesa di Cristo perché non in comunione col papa eretico? E cosa dire di un papa di Roma che condanna come blasfemi e mette "a fianco di Giuda" coloro che vogliono inserire il filioque nel simbolo della fede? Come giudichiamo la comunione con lui alla luce di ciò che faranno i suoi successori?


Pour vous rassurer touchant cet article qui a causé des scandales dans les Eglises : non seulement nous n’admettons pas le mot en question, mais ceux qui ont eu l’audace de l’admettre les premiers, nous les regardons comme les transgresseurs de la parole de Dieu, des corrupteurs de la doctrine de Jésus-Christ, des apôtres et des Pères qui nous ont donné le symbole. Nous les mettons à côté de Judas, puisqu’ils ont déchiré les membres du Christ. Mais vous avez une trop haute sagesse pour ne pas comprendre qu’il est très difficile d’amener tous nos évêques à penser ainsi, et de changer en peu de temps un usage qui s’est introduit depuis tant d’années. Nous croyons donc qu’il ne faut obliger personne à renoncer à l’addition faite au symbole, mais les engager peu à peu et avec douceur à renoncer à ce blasphème. Ceux qui nous accusent de l’accepter se trompent ; mais ceux qui affirment qu’il y a parmi nous beaucoup de gens qui l’acceptent, disent la vérité. C’est à vous de travailler avec nous pour ramener par la douceur ceux qui se sont écartés de la sainte doctrine. »


[lettera di papa Giovanni VIII a San Fozio, sul filioque, perdonate il testo che non ho avuto il tempo di tradurre]

C'è forse qualche problema in queste categorie, qualcosina da rivedere.




Quelle che poi chiamate “novità” dottrinali non sono che il risultato di quel “naturale” sviluppo del dogma che da sempre anima la Chiesa.



Davvero? Per rifarmi alla comunione con la "Cattedra di Pietro", potrei citare il papa Innocenzo III (ap.Aug.cont.Julian) in cui sostiene che "Eva è stata formata senza peccato, ma ella ha concepito nel peccato; Maria è stata concepita nel peccato, ma ha concepito senza peccato", alla faccia dell'Immacolata Concezione. Del resto per restare in tema, anche un vostro santo, Bernardo di Chiaravalle, dichiarava che ogni celebrazione dell'Immacolata concezione "ritus Ecclesiae nescit, non probat ratio, non commendata antiqua traditio" (serm.in Assumpt.), a sottolineare la differenza che c'è tra lo sviluppo e l'invenzione di ciò che la Traditio ignora del tutto. Ma forse mi potrai dire da cosa mai si svilupperebbe il purgatorio, visto che io non ne ho trovato traccia fino a ben dopo l'anno mille. Confido in una mia svista, naturalmente.



La questione è che Scrittura, Tradizione e Magistero sono inscindibili. Gli ortodossi hanno la Scrittura e la Tradizione, ma essendosi staccati dalla Cattedra di Pietro non hanno goduto, in questi ultimi mille anni, dei frutti teologici del Magistero



E perché mai? La nostra riflessione teologica ha continuato a dare frutti anche ben dopo il vostro scisma. L'esicasmo rappresenta un esempio efficace, dal momento che anche voi attingete a questa ricchezza spirituale nata e sviluppata nell'oriente ortodosso, e che si è potuta affermare solo grazie a un atto magisteriale, che presso di noi (come del resto in tutta la chiesa antica) è sempre un atto di conciliarità. Il nostro magistero è il magistero episcopale, esercitato attraverso l'azione sinodale e conciliare. La sede episcopale romana ha fatto parte di questo sistema fino a quando non ha rotto la comunione con il resto della cristianità, divenendo autoreferenziale e arrogando a sé sola il diritto di esercitare questo magistero. Noi, in forza della consuetudine che abbiamo ricevuto, rifiutiamo questa innovazione e la riteniamo totalmente inaccettabile, affermando il primato del consenso dell'episcopato, espresso attraverso lo strumento concilare, come è sempre stato.
Né ci teniamo a "frutti teologici" come le indulgenze o l'infallibilità del papa. Grazie, no.

Cordialità,





[Modificato da Teodoro Studita 08/03/2009 23:29]
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