Per me l’argomento è chiuso. I lettori del forum hanno già materiale sufficiente per crearsi un’opinione in merito e non è certo mia intenzione voler far cambiare idea ai miei interlocutori che non la cambierebbero mai, nemmeno di fronte ai fatti storici.
Dopo questa frase poi….:
“ma non so quanto tu abbia capito del suo intervento o del mio. Ho iniziato a sospettarlo dopo quella fenomenale uscita secondo cui: “si imputerebbe a Galileo di non aver spiegato alla Chiesa come spiegare le contraddizioni bibliche. Se solo ci si rendesse conto che è proprio il principio di relatività che renderebbe conto di ciò.” Facendomi capire che non hai chiara la differenza tra la relatività galileiana e quello che invece è definito relativismo, che con la relatività ermeneutica c’entra ben poco.”
Un filosofo accusa me di non conoscere la differenza fra principio di relatività e relativismo, che dire ? ha fatto finta di non leggere nulla di ciò che ho scritto ?
Ed infine, il sospetto che tu risponda solamente a ciò che vuoi rispondere è divenuto certezza quando hai “casualmente” omesso di riportare e rispondere a questo:
>>>No, bensì perché era un buon cristiano e la sua opinione non così eretica. L’inquisizione non s’è mai fatta problemi a condannare gente “famosa”, basti pensare a Bruno o a Giovanna d’Arco.
R.
E si, anche loro sicuramente avevano torto marcio e fu giusto condannarli vero ?
E se vuoi parlare di civiltà, posso riportarti tutti i crimini perpetrati nella storia dai civilissimi cattolici.
Stammi bene
[Modificato da spirito!libero 06/02/2006 12.19]