>>>Amicus Plato sed magis amica veritas.
R.
E’ incredibile come si possa riportare una citazione e poi disattendere completamente il suo significato.
>>>Comunque anche in questo caso sono tornate delle tematiche che a me non interessano minimamente,
R.
Molto comodo ora lo dico io. Questo modo di argomentare citando frasi estrapolate ad hoc da un testo che ha un determinato contesto, mi ricorda molto quello che i nostri amici della wts usano per provare le loro strampalate tesi.
>>>Infatti qui oltre che alla scienza entrano in gioco la storia del pensiero, la filosofia della cultura, la storia della scienza, e l’epistemologia, ecc. A me interessa commentare un’epoca, e per farlo occorre conoscerne il contesto culturale.
R.
Certamente, ma occorre conoscere altresì e meglio la materia del contendere che è la fisica.
>>>Tutto l’intervento a mio avviso gioco su un equivoco. I principi di relatività e di inerzia non dimostrano il copernicanesimo, si limitano a confutare le obiezioni della fisica aristotelica al moto di rivoluzione della terra.
R.
Questa ad esempio è materia di fisica non di filosofia. Comunque essendo il copernicanesimo proprio una confutazione della fisica aristotelica, ne consegue che se si confuta tale fisica, si pongono le basi per rendere plausibile proprio il copernicanesimo.
>>> Si stava discutendo della possibilità che i comunisti abbiano fatto un uso strumentale del caso Galileo, il che è indubitabile guardando proprio Brecht.
R.
No non è indubitabile, anzi. Basta rileggere l’articolo.
>>> Io credo invece che i cattolici siano malati di “mea culpa”. Far redigere a dei cattolici dei saggi sull’inquisizione o su Galileo equivale a far vedere le cose in nero, basti pensare a Coyne, ultimamente lanciato in un’apologia senza fine dell’astronomo pisano.
R.
E visto che si cita Coyne riporto il suo pensiero nella presentazione del libro di Fantoli “Il caso Galileo. Dalla condanna alla riabilitazione. Una questione chiusa ?” dove indica che è prevalsa nel vertice attuale della Chiesa "la preoccupazione di salvare il proprio buon nome e di tenere in ombra o non riconoscere che in forma velata le proprie responsabilità”
E Fantoli che è uno storico e filosofo della scienza (studiosi tanto cari a Polymetis) scrive :”Non possono non lasciare delusi quanti si aspettavano una conclusione ufficiale dei lavori della commissione che fosse in linea con il desiderio espresso dallo stesso Giovanni Paolo II nel 1979,
di un leale riconoscimento dei torti da qualunque parte essi vengano.”
>>> A questo proposito scansiono qualche pagina di un saggio del Cardinal Marini su Galileo:
R.
E ancora fonti cattoliche.
Si cita Martini che imputerebbe Galileo di non aver spiegato alla Chiesa come spiegare le contraddizioni bibliche. Se solo ci si rendesse conto che
è proprio il principio di relatività che renderebbe conto di ciò.
Si insiste sul primato dei filosofi che, guarda caso non sanno nulla (e mai sono entrati in quell'argomento) ad esempio della più copernicana delle opere di Galileo, i discorsi matematici pubblicati di nascosto (visto che era un buon cristiano si serviva di Milton e di Suor Virginia per far uscire i mansocritti) a Leida dopo la condanna dell'Inquisizione.
>>> I fatti esistono, ma sono muti senza una mente che li interpreta
R.
Capisco. Dobbiamo quindi lasciare l’interpretazione di ogni cosa (Bibbia, storia, scienza, filosofia e quant’ altro) nelle mani dei vertici della Chiesa cattolica perché solo loro possono interpretare, per noi piccoli e stupidi laici, l’universo fisico e metafisico.
>>>Infatti nessuno ha mai affermato che voleva dimostrare l’eliocentrismo solo grazie alle maree,
R.
A no ? riporto la tua frase esatta del tuo post n. 1914 “
Tuttavia l’unica prova che portò al processo per dimostrare la sua tesi della rotazione della terra, cioè le maree, era sbagliata.” Chi ha orecchie per intendere…
>>>le altre “prove” non sono dimostrazioni del copernicanesimo quanto piuttosto la soluzioni di problemi che l’aristotelismo avrebbe opposto al moto della terra.
R.
Ho già confutato questa affermazione, perché si continua a ripetere la stessa cosa ? Non è forse materia di scienza questa ?
>>>Quella di più grande epistemologo del XX secolo insieme a Lakatos, Kuhn e Feyerabend.
R.
Anche la poca attendibilità dello studioso e anche di Feyerabend è stata discussa e dimostrata in precedenza è inutile riscrivere le stesse cose senza portare nuove argomentazioni.
>>>No, bensì perché era un buon cristiano e la sua opinione non così eretica. L’inquisizione non s’è mai fatta problemi a condannare gente “famosa”, basti pensare a Bruno o a Giovanna d’Arco.
R.
E si, anche loro sicuramente avevano torto marcio e fu giusto condannarli vero ?
>>>Quell’articolo è tratto dal dizionario interdisciplinare di scienza e fede.
R.
Come detto, si citino fonti laiche (e non atee) non di parte.
>>>La Chiesa non ha una posizione, al massimo può averla il papa, il clero, o una commissione voluta dal papa. Ci vorrebbero delle nozioni base di ecclesiologia per capire la differenza.
R.
Se si fossero letti anche altri miei post si capirebbe che quando parlo di CC mi riferisco OVVIAMENTE SEMPRE ai vertici, Papa clero ecc… o devo ogni volta specificare ?
>>>Il trattamento che fu riservato a Galileo visti gli standard dei tribunali “laici” dell’epoca fu segno di civiltà e non di oscurantismo.
R.
Questa poi !! Il trattamento che fu riservato a Galileo fu segno di civiltà ?
E perché mai da 4 secoli si continua a discutere sullo stesso argomento se il tutto fu così “civile” tanto che il Papa dovette costituire una commissione d’inchiesta ?
Dopo questa frase penso che ogni altra argomentazione è davvero inutile. I lettori sapranno ben valutare e riflettere sulla portata di quanto affermato.
Concludo sottolineando che leggendo le obiezioni e ciò che emerge ritroviamo il solito atteggiamento dogmatico di chi è incapace di mettere il naso fuori della verità rivelata. Si insiste su Galileo che voleva/doveva dimostrare. Egli ha costruito una nuova fisica. Sembra poco ?
Per farlo doveva affondare la fisica aristotelica con un metodo che era comune agli scrittori del suo tempo: un conservatore, un innovatore ed un conservatore sveglio, in grado cioè di modificare il suo giudizio.
Prima di partecipare a questo forum ero convinto che gli "inquisitori" non esistessero più, ma devo davvero ricredermi.
ps
E a proposito di "civiltà" come sopra citata non vorrei dover elencare TUTTI i crimini degli "uomini di chiesa" dall'alba del cattolicesimo ai giorni giorni nostri.
[Modificato da spirito!libero 06/02/2006 0.35]