Intanto le coordinate precise che ti ho richiesto non me le hai date. E mi dispiace molto perché l'argomento mi interessa vitalmente dal momento che io su queste cose metto in gioco me stesso e dichiaro apertamente che se uno mi aiuta a ricredermi gliene sono grato. Tuttavia deve farlo in maniera convincente e non sorvolando. Ed è quello che ti sto chiedendo.
Quindi converrai che ai miei occhi appaiono mere gratuità e insinuazioni affermazioni di questo tipo fatte da te
>Qualsiasi argomento io portassi, sarebbe ovviamente insufficiente
R- Sbagliato! sia il "qualsiasi" (io rifiuto solo e tutti quelli non probanti) sia lo "ovviamente" (perché insinuante e preconcetto gratuito)
>agli occhi e alla mente dei miei interlocutori a dimostrare qualsivoglia teoria in contrasto con la dottrina cattolica. Non lo ammetteranno mai
R- Perché no? Ma se da noi la libera ricerca teologica fa quest'opera di dissenso anche nelle Università pontificie! Quanto a noi due in concreto, cioè io e Polymetis, ti dirò (e devi fidarti perché non posso violare la privacy) un forista Testimone mi ha scritto in email che lodava la correttezza mia e di Polymetis dicendosi sicuro che se avessimo trovato qualcosa di sbagliato nel nostro ragionamento lo avremmo ammesso senza problemi. Secondo lui noi eravamo così' onesti da cambiare perfino fede se ci fosse stato dimostrato che la nostra scelta era infondata. Era meno acuto di te o ci conosceva meglio?
>del resto la storia ci insegna che piuttosto di "vedere" la verità il potere cattolico ha preferito non guardare nel telescopio di Galileo.
R- A parte il fatto che dovresti essere informato anche sulla storia recentissima, nella quale è stato Proprio il Papa a voler riesaminare criticamente la vicenda di Galileo. Ma anche se fossimo ancora nel 1500, è un fatto che noi non siamo "il potete cattolico". Espressione onniconglobante e di comodo che starebbe bene solo in bocca a un politico arringator di popolo. Noi siamo due intelligenze che vantiamo una sincera apertura ovunque la Verità volesse condurci.
Ma se è il "soprammanico" dello strumento persuadente che non funziona la colpa non è nostra.
>E concludo facendo una domanda:
Cosa si intende dire esattamente quando si accusa un fedele di eresia, ossia di aver tenuto e creduto dottrina falsa e contria alle scritture ? Mi spiego meglio, se la CC cattolica considera uno scritto eretico perchè contrasta con la propria dottrina, si può dire che esso contrasta anche con uno o più dogmi ?
In questo caso la CC è mai tornata sui suoi passi ?
R- Era meglio che non ti "spiegavi meglio" perché hai pasticciato in peggio. Comunque provo a rispondere per quel che ho capito.
Per eresia si intende la negazione consapevole e pertinace di verità di fede, una o più. Verità di fede dico, e non verità della "dottrina cattolica" la quale comprende oltre le verità di fede tante verità pratiche di usanze, disciplina, organizzazione eccetera...
Non occorre che sia "contraria alle Scritture", basta che sia contraria "alla rivelazione", poiché la Chiesa Cattolica ritiene che la rivelazione divina non le venga esclusivamente dalle Scritture.
Quindi il contrasto che la Chiesa stigmatizza non è relativo alla propria dottrina cattolica ma solo a quella "dottrina che la Chiesa ritiene rivelata da Dio come cosa da credere e/o da praticare" (fede e morale) e insegnata fedelmente dalla Chiesa (tuttavia bisogna sempre stare attenti a non mescolare con essa altre cose che la Chiesa insegna ma basandosi su scienza propria, su valutazioni pastorali eccetera... la Chiesa resta composta di cervelli umani pienamente liberi e raziocinanti, anche se essi, sotto una certa veste, trasmettono rivelazione divina).
Quando la Chiesa condanna come eretica una certa proposizione, sia che essa affermi qualcosa che la Chiesa ritiene non vera o neghi qualcosa che la Chiesa ritiene vera in relazione alla verità rivelata da Dio, allora la Chiesa non torna più sui suoi passi. Tramite essa ha parlato lo Spirito di Dio. A tutti i discepoli di Cristo (Papa compreso) si dà solo la possibilità di dire: Amen! A costo della pelle.
Letteralmente! Ad esempio anche a costo di dover sopportare una persecuzione spaventosa, come avvenne con lo scisma d'Inghilterra ove il sovrano pretendeva che la Chiesa legiferasse contro la chiara disposizione sacramentale divina relativa alla indissolubilità del matrimonio. Tu che parli alla leggera di "potere cattolico" dovresti riflettere a fondo su questa testimonianza che la Chiesa ha pagato con il sangue. Stranamente non ha sentito di avere alcun "potere" in merito, ma solo l'obbligo di un "servizio alla verità" spinto fino all'eroismo e contro ogni comodo tornaconto personale di potere e privilegi.
[Modificato da berescitte 01/02/2006 14.18]
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est modus in rebus