È allarme per i blog con tendenze autolesioniste e suicide
Satana fa proseliti su internet
a 12 anni il primo contatto con le sette
Maria Cristina Carratù
L´osservatorio sugli abusi psicologici: vigilare sui fenomeni punk rock. In Toscana 500 gruppi abusanti Solo in Toscana sono almeno 500, e si parla di «gruppi abusanti» in genere senza contare i maghi (il 3-4% soltanto dei quali si fa pubblicità) e i satanisti veri e propri, che è quasi impossibile classificare ma sono di sicuro altre centinaia (e oltre 8 mila in tutta Italia). In totale, fanno migliaia di persone di ogni età, professione e rango presi nella rete di seduzione di un fenomeno ormai stabilmente inserito fra i massimi fattori di allarme sociale.
I cosiddetti «gruppi abusanti» comprendono movimenti magici, occultistici, orientaleggianti, di «potenziamento umano», o di matrice pseudocristiana (di cui fanno parte anche alcuni movimenti partecipi della stessa vita ecclesiale, o gruppi come quello della Regina della pace di don Lelio Cantini, che oggi verrebbe considerato una vera e propria setta), 1200 in tutta Italia (il numero di quelli toscani comprende sigle presenti anche in altre regioni) e in rapida evoluzione anche grazie a internet e al proselitismo facilitato dalla rete, ma attivissimo anche fra banchi di scuola. Il dato più preoccupante, oltre al costante aumento di numero dei gruppi, è l´abbassamento dell´età del primo contatto col mondo dell´occulto: i 17 anni di qualche anno fa, sono diventati 14, e ora 11-12, l´età della prima media, a volte della quinta elementare. «Sempre più famiglie, anche toscane», denuncia Patrizia Santovecchi, fondatrice e presidente dell´Osservatorio nazionale abusi psicologici (Onap) «segnalano nei figli sintomi che all´analisi degli esperti risultano chiari indizi di rischio: la tendenza all´autolesionismo, stili di vita estremi, improntati a pessimismo decadente, l´idea del suicido come affermazione di libertà, un rapporto controverso col cibo». Sintomi che si ritrovano nello stile dei cosiddetti Emo, ultima espressione di un filone punk rock dilagato fra i giovanissimi, e su cui, avverte Santovecchi, «i genitori, e gli insegnanti, devono vigilare al massimo perché, nei soggetti più fragili, non approdi ad affiliazioni più pericolose».
Di questo e in generale del rapporto fra satanismo e criminalità, giovani e sette sataniche, magia e internet crime, energie negative e violenza sui media, si parlerà sabato prossimo a Pistoia al convegno intitolato «Identità rapite. Culti distruttivi e criminalità», promosso dalla Diocesi e dall´Onap, con la partecipazione di esperti dei vari settori. L´occasione, soprattutto, per lanciare un allarme prevenzione: «L´unica carta da giocare subito» spiega la presidente dell´Osservatorio, «in attesa di una normativa che consenta di procedere concretamente contro i gruppi abusanti, ancora inesistente». Ad oggi, infatti, chi decide di liberarsi dalla schiavitù dei satanisti, pur distrutto nel fisico e nella psiche, non ha strumenti adeguati per rivalersi contro i suoi aguzzini. E per offrire ai transfughi adeguato sostegno legale, psicologico e economico, l´Onap ha istituito uno sportello di consulenze multidisciplinari. L´unica vera arma contro il satanismo, però, specie per i giovani, resta culturale: «La controfferta di stili di vita alternativi, e la prevenzione». (15 aprile 2009)
Fonte:
espresso.repubblica.it/dettaglio-local/satana-fa-proseliti-su-internet-a-12-anni-il-primo-contatto-con-le-sette...