UNA PRECISAZIONE SUI DOCUMENTI DELLA CHIESA
Si può usare un criterio molto semplice per individuare quali sono i documenti della Chiesa e quali no.
Sono della Chiesa tutti quelli che sono scritti o vistati e approvati dal papa e aventi il tenore di DOC di Magistero destinati alla Chiesa universale.
Per esempio il Documento del 1986 "
Il fenomeno dei nuovi movimenti religiosi o sette, sfida pastorale" che riporta la relazione mondiale di 75 Conferenze Episcopali, è vistato dal papa e perciò DOC della Chiesa universale, rientra nella funzione di Magistero.
Quello invece emanato nel 1993, a seguito del primo, "
L'impegno pastorale della Chiesa di fronte ai nuovi movimenti religiosi e sette", che suggerisce indicazioni pastorali per la Chiesa in Italia, è firmato dalla CEI (unione di tutti i Vescovi Italiani) e perciò non va considerato DOC della Chiesa Universale, non rientra nella funzione di Magistero.
Sempre a scendere non è DOC della Chiesa la lettera pastorale dei signoli Vescovi per quanto preziosa essa possa essere (la nostra considerazione non entra in merito al contenuto!).
E meno che meno andrà considerato DOC della Chiesa il contenuto di un libro solo perché il libro ha ottenuto l'imprimatur. L'imprimatur, come ha già detto Poly, è la dichiarazione di una diocesi locale che quel libro non ha nulla contro la fede cattolica. Non comporta una accettazione o condivisione del suo contenuto. E, trattandosi di atto non coperto da infallibilità, può darsi anche il caso di errori di valutazione.
Ma dico!... Perfino gli atti DOC del Magistero, firmati dal Papa, non sono normalmente coperti da infallibilità. E certi fratelli protestanti osano pretendere che essa si dichiari presente in opere di livello non magisteriale?
Lo fanno perché credono che la Chiesa esprima davvero il proprio coinvolgimento ufficiale e perfino la propria infallibilità in tali opere o perché a loro fa comodo ritenere che essa la pretenda per poterla accusare grazie alle inesattezze che tali opere contengono?
E' una domanda che mi pongo non con malizia ma con realismo, atteso che riscontriamo anche in questo forum, che vengono indebitamente considerate - e giustamente denunciate come inammissibili - come variazioni/modifiche che vanno contro il diritto divino (invariabile), cose che invece rientrano nella legittima legiferazione di diritto ecclesiastico (variabile).
PS
Non è che qualcuno che sia capace di farlo potrebbe rimpiccolire questa schermata in modo da non farla smarginare? Grazie![Modificato da berescitte 19/05/2008 11:09]
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est modus in rebus