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"Esegesi" fondamentalista

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2008 10:11
26/05/2008 10:46
 
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"Non credi che se tu chiudessi il becco faresti una figura migliore? "

scusami ma questa non l'ho capita, ho solo costatato che davanti all'evidenza delle argomentazioni di Polymetis, hai giustamente lasciato perdere. ovvio che io non posso argomentare come lui, c'è un abisso di cultura che ci separa.

ovviamente il "becco" non lo chiudo, siamo in un forum in cui esiste la libertà d'opinione.

capisco che ti stia sulle scatolette, ma non me ne curo.

[SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892]
[Modificato da predestinato74 26/05/2008 10:47]






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



26/05/2008 11:54
 
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No, non è un documento ufficiale, e soprattutto non c’entra nulla con la questione in esame.
In primis non è il papa ad essere definito “Vicario del Figlio di Dio” ma San Pietro (l'Ut sicut... ita non è ovviamente riferito a Vicarius bensì all'imperium che sia Pietro sia il papa debbono avere, cioè a ciò che segue), il secondo luogo quello che hai linkato non è semplicemente il diritto canonico articolo per articolo, ma una sua glossatura, anzi la glossatura di un testo che era già una glossatura, opera dei canonisti dell’età classica, è il famoso Decreto di Graziano. Il titolo poi si trova in una sezione presa non da un documento ufficiale o da un canone ma dagli Atti di San Silvestro, che riportano delle parole attribuite all'imperatore Costantino, parole che sono un falso dell'ottavo secolo. Basta leggere la sezione per vedere che non è un articolo di legge ma una loro illustrazione opera di un commentatore
[Modificato da Polymetis 26/05/2008 12:14]
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Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
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Re:
predestinato74, 26/05/2008 10.46:

"Non credi che se tu chiudessi il becco faresti una figura migliore? "

scusami ma questa non l'ho capita, ho solo costatato che davanti all'evidenza delle argomentazioni di Polymetis, hai giustamente lasciato perdere. ovvio che io non posso argomentare come lui, c'è un abisso di cultura che ci separa.

ovviamente il "becco" non lo chiudo, siamo in un forum in cui esiste la libertà d'opinione.

capisco che ti stia sulle scatolette, ma non me ne curo.

[SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570892]



No, tu non hai capito l' INTERO mio post, di conseguenza hai espresso delle valutazioni a sproposito.

Per il resto, è vero che questo è un forum e che esiste la libertà d'opinione ma ... tu sei di quelli come imbrattano soltanto le pagine; ripeto faresti una figura migliore a startene quieto.

Se però vuoi intervenire, dimostra che sei capace di portare almeno un argomento attinente alla discussione.

capisco che ti stia sulle scatolette, ma non me ne curo.


Ho dei dubbi che tu "capisca", tuttavia, anche le mosche sono fastidiosissime e non se ne curano...

... poi (non lo dico a te) sarei io quello che interviene in OT e "ad personam"! [SM=x570876]

Agabo.


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Re:
Polymetis, 26/05/2008 11.54:

No, non è un documento ufficiale, e soprattutto non c’entra nulla con la questione in esame.
In primis non è il papa ad essere definito “Vicario del Figlio di Dio” ma San Pietro (l'Ut sicut... ita non è ovviamente riferito a Vicarius bensì all'imperium che sia Pietro sia il papa debbono avere, cioè a ciò che segue), il secondo luogo quello che hai linkato non è semplicemente il diritto canonico articolo per articolo, ma una sua glossatura, anzi la glossatura di un testo che era già una glossatura, opera dei canonisti dell’età classica, è il famoso Decreto di Graziano. Il titolo poi si trova in una sezione presa non da un documento ufficiale o da un canone ma dagli Atti di San Silvestro, che riportano delle parole attribuite all'imperatore Costantino, parole che sono un falso dell'ottavo secolo. Basta leggere la sezione per vedere che non è un articolo di legge ma una loro illustrazione opera di un commentatore



In effetti, pensavo proprio a qualcosa del genere, pur non essendo addentro a queste cose. Porrò delle modifiche alla mia pagina.

Agabo.


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26/05/2008 18:54
 
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Polymetis ha scritto:

No, non è un documento ufficiale, e soprattutto non c’entra nulla con la questione in esame.
In primis non è il papa ad essere definito “Vicario del Figlio di Dio” ma San Pietro (l'Ut sicut... ita non è ovviamente riferito a Vicarius bensì all'imperium che sia Pietro sia il papa debbono avere, cioè a ciò che segue), il secondo luogo quello che hai linkato non è semplicemente il diritto canonico articolo per articolo, ma una sua glossatura, anzi la glossatura di un testo che era già una glossatura, opera dei canonisti dell’età classica, è il famoso Decreto di Graziano. Il titolo poi si trova in una sezione presa non da un documento ufficiale o da un canone ma dagli Atti di San Silvestro, che riportano delle parole attribuite all'imperatore Costantino, parole che sono un falso dell'ottavo secolo. Basta leggere la sezione per vedere che non è un articolo di legge ma una loro illustrazione opera di un commentatore

Ho evidenziato in grassetto alcune tue osservazioni.
Quindi questo testo sarebbe tutt'altro che attendibile e non esprimerebbe il punto di vista ufficiale della Chiesa cattolica.
E' interessante notare che anche i TdG hanno citato lo stesso testo, nel libro "Il millenario regno di Dio si è avvicinato", cap. 18 p. 383 e nella "Torre di Guardia" del 1/10/1975, p. 587:

«Prompta bibliotheca canonica, juridicao-moralis, theologica partim ascetica, polemica, rubricistica, historica, preparato nel 1746 a Bologna, regione Emilia-Romagna, in Italia, da Lucio Ferraris, Vol. VI, pagg. 31-35; secondo la copia depositata presso l’Università Columbia, nella città di New York».

Achille
26/05/2008 19:54
 
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X polimetis:


post n°926: Agabo scrive:

"Ho trovato l'altro documento a cui mi riferivo:

www.testimonigeova.com/ferraris_f.htm

come dicevo, leggerò con piacere quello che avrai da dire a proposito (non dico che me lo immagino, ma quasi. Tuttavia...)."


In questo post dicevo d'aver trovato un documento e che avrei letto con piacere (sic!) la risposta di polymetis. Avevo dei dubbi sullo stesso, infatti, tra parentesi, mi aspettavo che cosa avrebbe detto polymetis.



post n° 928:
X polimetis:

"Ho trovato altri documenti riguardanti il titolo "Vicarivs ...", uno di questi a me sembra trattarsi di un documento ufficiale, quello del "corpo iuris". Spero tu riesca a vedere meglio la pagina:

www.testimonigeova.com/ferraris_f.htm"


In questo post dicevo: "sembra trattarsi di un documento ufficiale".
Più onesti di così... esprimevo ancora una volta dei dubbi.


post n° 932:

"In effetti, pensavo proprio a qualcosa del genere, pur non essendo addentro a queste cose. Porrò delle modifiche alla mia pagina."

In questo post trovavo una conferma ai miei dubbi e penso di averlo onestamente ammesso, anche per un'altra ragione che dirò. Mi sono anche impegnato ad apportare una modifica alla mia pagina.


COMMENTI FINALI:

Apprezzo polymetis che in questa discussione si è comportato in maniera signorile e non avrebbe potuto fare diversamente perché, credo abbia capito che mi stavo muovendo con prudenza in un campo a me sconosciuto.

Non sono in grado di sostenere oltre una discussione su questi documenti, non è nella maniera più assoluta il mio campo.
Mi rimangono, è vero, alcuni dubbi e fra questi quello che, comunque sia, sono tutti documenti compilati da ecclesiastici o per la chiesa cattolica.

Ma il motivo "principe" è un altro, ovvero, in quanto protestanti affermiamo che la "Donazione di Costantino" è un falso. Se è un falso (e lo è di certo) non si dovrebbero usare delle espressioni contenute nel documento della stessa come se appartenessero ad un documento genuino.

Questa mia, si chiama "ONESTA' INTELLETTUALE". Io non la pretendo da altri e, per la verità, nemmeno me l'aspetto. Ognuno è responsabile del proprio operato.

In quanto ai documenti da me citati sono per lo più a disposizione del grande pubblico con una semplice ricerca in Biblioteche informatizzate, penso che il citarli non costituisca un'azione di "lesa maestà" per nessuno e che, nell'ipotetico caso vi fosse in essi qualcosa di criticabile, questo non è da addebitarsi a chi li "cita", chiunque egli sia; semmai ci fosse una "colpa", ebbene questa sarebbe da addebitarsi a chi ha scritto e/o pubblicato tali opere secoli addietro.


Agabo.
www.testimonigeova.com
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Per Achille

Non è questione di attendibile o meno, quel testo è attendibilissimo, nel senso che è l'edizione critica di un commentario medievale di diritto canonico. Tuttavia, quando non riporta dei canoni ma li commenta, esprime il suo parere, non quello della Chiesa.

Per Agabo

"comunque sia, sono tutti documenti compilati da ecclesiastici "

Il che non vuol dire un emerito nulla, non più di quanto un documento compilato da un italiano è addebitabile a tutti gli italiani.

"Ma il motivo "principe" è un altro, ovvero, in quanto protestanti affermiamo che la "Donazione di Costantino" è un falso"

Lo affermate "in quanto protestanti"? Ma che criterio filologico sarebbe?

"Se è un falso (e lo è di certo) non si dovrebbero usare delle espressioni contenute nel documento della stessa come se appartenessero ad un documento genuino."

E secondo te al tempo del Decreto di Graziano, che qui è riportato, si sapeva che era un falso?




---------------------
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Re:
Polymetis, 26/05/2008 20.10:

Per Achille

Non è questione di attendibile o meno, quel testo è attendibilissimo, nel senso che è l'edizione critica di un commentario medievale di diritto canonico. Tuttavia, quando non riporta dei canoni ma li commenta, esprime il suo parere, non quello della Chiesa.

Per Agabo

"comunque sia, sono tutti documenti compilati da ecclesiastici "

Il che non vuol dire un emerito nulla, non più di quanto un documento compilato da un italiano è addebitabile a tutti gli italiani.

AGABO: DIPENDE. A vole sì, a volte no. Se scrive a nome di TUTTI gli italiani o se scrive a puro titolo personale.

"Ma il motivo "principe" è un altro, ovvero, in quanto protestanti affermiamo che la "Donazione di Costantino" è un falso"

Lo affermate "in quanto protestanti"? Ma che criterio filologico sarebbe?


AGABO: Hai ragione: non "in quanto protestanti", ma perché è stato ritenuto un falso dagli esperti che lo hanno analizzato.

"Se è un falso (e lo è di certo) non si dovrebbero usare delle espressioni contenute nel documento della stessa come se appartenessero ad un documento genuino."

E secondo te al tempo del Decreto di Graziano, che qui è riportato, si sapeva che era un falso?


Probabilmente no. Ma in questo caso ... che cosa dovremmo concludere, secondo te?






Agabo. [SM=x570864]


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Re: Re:
Agabo, 26/05/2008 13.04:



No, tu non hai capito l' INTERO mio post, di conseguenza hai espresso delle valutazioni a sproposito.

Per il resto, è vero che questo è un forum e che esiste la libertà d'opinione ma ... tu sei di quelli come imbrattano soltanto le pagine; ripeto faresti una figura migliore a startene quieto.

Se però vuoi intervenire, dimostra che sei capace di portare almeno un argomento attinente alla discussione.


Ho dei dubbi che tu "capisca", tuttavia, anche le mosche sono fastidiosissime e non se ne curano...

... poi (non lo dico a te) sarei io quello che interviene in OT e "ad personam"! [SM=x570876]

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dai Agabo, su con la vita! un pò di ironia! la vita è già così problematica, un pò di sana ironia ogni tanto ci vuole.
(strano ma questo post mi ricorda qualcosa....mah forse mi sbaglio).

ho solo voluto mettere un pò il dito nelle piaghe....che male c'è? certo non è molto cristiano da parte mia.....andrò a confessarmi e mi flagellerò a sangue. [SM=x570866]

dai che un giorno o l'altro ti offrirò da bere per farmi perdonare
[SM=x570892] [SM=x570892] [SM=x570864] [SM=x570864] [SM=x570864] [SM=x570864] [SM=x570864] [SM=x570864] [SM=x570864] [SM=x570864] [SM=x570864] [SM=x570864]






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Ma il motivo "principe" è un altro, ovvero, in quanto protestanti affermiamo che la "Donazione di Costantino" è un falso



A dire il vero, il primo a dimostrare la falsità della Donazione di Costantino è stato l'umanista Lorenzo Valla, che, tra le altre cose, era un prete cattolico.

-------------------------------------------

Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

26/05/2008 23:49
 
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"A vole sì, a volte no. Se scrive a nome di TUTTI gli italiani o se scrive a puro titolo personale."

In prospettiva cattolica questo si ha solo con una proclamazione dogmatica di un Concilio Ecumenico o con un pronunciamento ex cathedra del Papa.
Fuori da questi ambiti, una persona può anche dire di scrivere per tutti gli italiani, ma non è detto che abbia il diritto di farlo. Questa persona per dire di parlare a nome degli italiani dovrebbe avere il consenso di ogni singolo italiano.

"Hai ragione: non "in quanto protestanti", ma perché è stato ritenuto un falso dagli esperti che lo hanno analizzato. "

Che curiosa definizione usi: "esperti". Non avevo mai sentito chiamare così Lorenzo Valla.

"Probabilmente no."

Togli il probabilmente.

"Ma in questo caso ... che cosa dovremmo concludere, secondo te?"

Che, al pari di un'altra incredibile quantità di testi antichi, la pseudoepigrafia fioriva.
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27/05/2008 10:39
 
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UNA DISGRESSIONE: (DA:http://it.wikipedia.org/wiki/Lorenzo_Valla)


"Da allora egli passò da un'università all'altra, accettando brevi incarichi e tenendo lezioni in diverse città. Durante questo periodo fece la conoscenza del re Alfonso V di Aragona, al cui servizio entrò nel 1435 e vi rimase fino al 1447. Alfonso ne fece il suo segretario, lo difese dagli attacchi dei suoi nemici e lo incoraggiò ad aprire una scuola a Napoli.

Nel 1440, durante il pontificato di Eugenio IV, scrisse un breve testo (pubblicato solo nel 1517), il De falso credita et ementita Constantini donatione. In esso Valla, con argomentazioni storiche e filologiche, dimostrò la falsità della Donazione di Costantino, documento apocrifo in base al quale la Chiesa giustificava la propria aspirazione al potere temporale: secondo questo documento, infatti, sarebbe stato lo stesso imperatore Costantino, trasferendo la sede dell'impero a Costantinopoli, a lasciare alla Chiesa il restante territorio dell'Impero romano (oggi si sa che la dimostrazione del Valla era giusta e che si tratta di uno scritto dell'VIII secolo o IX secolo). [grassetto mio]

Egli dimostrò che, anche, la lettera ad Abgar V attribuita a Gesù era un falso e, sollevando dubbi sull'autenticità di altri documenti spurii e ponendo in discussione l'utilità della vita monastica e mettendone in luce anche l'ipocrisia nel De professione religionum ("La professione dei religiosi"), egli suscitò l'ira delle alte gerarchie ecclesiastiche. Fu obbligato, pertanto, a comparire davanti al tribunale dell'Inquisizione, alle cui accuse riuscì a sottrarsi soltanto grazie all'intervento del re Alfonso.

Nel 1444 visitò nuovamente Roma, dove i suoi avversari erano ancora molti e potenti. Riuscì a salvarsi da morte certa travestendosi e fuggendo a Barcellona, da dove fece poi ritorno a Napoli."

polymetis scrive:

Che curiosa definizione usi: "esperti". Non avevo mai sentito chiamare così Lorenzo Valla.


Io non so che cosa intendi tu per "esperto"; a me sembra che avesse "le carte in regola" e lo ha dimostrato.

Io ho parlato di "esperti" in senso generale perché la chiesa cattolica non si è certo fermata al giudizio del Valla. Senza contare che la conferma del falso è stata ribadita più volte, anche in tempi recenti (per esempio: www.gliscritti.it/approf/2007/saggi/lvalla/lvalla.htm).

Agabo.

[Modificato da Agabo 27/05/2008 11:06]
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"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
27/05/2008 11:37
 
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Re:
Agabo, 27/05/2008 10.39:

UNA DISGRESSIONE: (DA:http://it.wikipedia.org/wiki/Lorenzo_Valla)


"Da allora egli passò da un'università all'altra, accettando brevi incarichi e tenendo lezioni in diverse città. Durante questo periodo fece la conoscenza del re Alfonso V di Aragona, al cui servizio entrò nel 1435 e vi rimase fino al 1447. Alfonso ne fece il suo segretario, lo difese dagli attacchi dei suoi nemici e lo incoraggiò ad aprire una scuola a Napoli.

Nel 1440, durante il pontificato di Eugenio IV, scrisse un breve testo (pubblicato solo nel 1517), il De falso credita et ementita Constantini donatione. In esso Valla, con argomentazioni storiche e filologiche, dimostrò la falsità della Donazione di Costantino, documento apocrifo in base al quale la Chiesa giustificava la propria aspirazione al potere temporale: secondo questo documento, infatti, sarebbe stato lo stesso imperatore Costantino, trasferendo la sede dell'impero a Costantinopoli, a lasciare alla Chiesa il restante territorio dell'Impero romano (oggi si sa che la dimostrazione del Valla era giusta e che si tratta di uno scritto dell'VIII secolo o IX secolo). [grassetto mio]

Egli dimostrò che, anche, la lettera ad Abgar V attribuita a Gesù era un falso e, sollevando dubbi sull'autenticità di altri documenti spurii e ponendo in discussione l'utilità della vita monastica e mettendone in luce anche l'ipocrisia nel De professione religionum ("La professione dei religiosi"), egli suscitò l'ira delle alte gerarchie ecclesiastiche. Fu obbligato, pertanto, a comparire davanti al tribunale dell'Inquisizione, alle cui accuse riuscì a sottrarsi soltanto grazie all'intervento del re Alfonso.

Nel 1444 visitò nuovamente Roma, dove i suoi avversari erano ancora molti e potenti. Riuscì a salvarsi da morte certa travestendosi e fuggendo a Barcellona, da dove fece poi ritorno a Napoli."

polymetis scrive:

Che curiosa definizione usi: "esperti". Non avevo mai sentito chiamare così Lorenzo Valla.


Io non so che cosa intendi tu per "esperto"; a me sembra che avesse "le carte in regola" e lo ha dimostrato.

Io ho parlato di "esperti" in senso generale perché la chiesa cattolica non si è certo fermata al giudizio del Valla. Senza contare che la conferma del falso è stata ribadita più volte, anche in tempi recenti (per esempio: www.gliscritti.it/approf/2007/saggi/lvalla/lvalla.htm).

Agabo.





Agabo, ma che fai citi wikipedia???
Poi che cos'è sto link non affidabile???

Ma i testi universitari lì leggi oppure no?? [SM=g1543794]

(Scherzkeks)

[SM=g1543902]


27/05/2008 17:05
 
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Veronika scrive:

Agabo, ma che fai citi wikipedia???
Poi che cos'è sto link non affidabile???

Ma i testi universitari lì leggi oppure no??

(Scherzkeks)

Che ci vuoi fare?
Ad un povero 'protestante di terza generazione', per di più senza titoli accademici, non gli resta altro che erudirsi o con Kung o con Wikipedia.
[SM=x570866]

Agabo. [SM=g1537159]
[Modificato da Agabo 27/05/2008 17:11]
Visita:

"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
27/05/2008 17:41
 
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Re:
Agabo, 27/05/2008 17.05:

Veronika scrive:

Agabo, ma che fai citi wikipedia???
Poi che cos'è sto link non affidabile???

Ma i testi universitari lì leggi oppure no??

(Scherzkeks)

Che ci vuoi fare?
Ad un povero 'protestante di terza generazione', per di più senza titoli accademici, non gli resta altro che erudirsi o con Kung o con Wikipedia.
[SM=x570866]

Agabo. [SM=g1537159]



Eh caro Franco sei proprio l'ultimo degli ultimi qui almeno io faccio parte del protestantesimo di prima categoria anzì di prima generazione ma purtroppo ho fatto solo le superiori e non ho proseguito con l'università quindi niente testo universitario in casa.
D'altronde nemmeno il primo "Papa" ne possedeva uno, poveretto anche lui.


[SM=g1537336]

[SM=g1543902]
Veronika


[Modificato da Luteranamanier 27/05/2008 17:42]
27/05/2008 20:08
 
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“Io non so che cosa intendi tu per "esperto"; a me sembra che avesse "le carte in regola" e lo ha dimostrato.”

Non ci siamo capiti. Non ho detto che Lorenzo Valla fosse un incompetente, semplicemente la tua definizione è astorica. In primis mi sono stupito del plurale “esperti”, in secondo luogo da come hai messo la frase “stabilito dagli esperti” sembrava quasi che tu stessi parlando di qualcosa esaminato da dei professori in un’università di oggi. Un umanista non viene mai chiamato “esperto”, né la Donazione di Costantino è stata dimostrata spuria da “esperti”. Questa parola è propria una nota stonata, irrita le orecchie del lessicologo.

“contare che la conferma del falso è stata ribadita più volte”

Non hai capito una mazza. Mi dici dove ho negato che sia falso?
Ti ho anche chiesto se per caso credevi che al tempo del Decreto di Graziano si sapesse dalla sua falsità.

Per Luternamanier

“Agabo, ma che fai citi wikipedia???
Poi che cos'è sto link non affidabile???”

In questo caso non mi stupisce che citi Wikipedia, un' abitudine comunque da perdere, ma il fatto in sé che citi qualcosa . Non ho affermato nessuna delle cose che vuole confutare.

“D'altronde nemmeno il primo "Papa" ne possedeva uno, poveretto anche lui.”

Questo primo papa non aveva bisogno di leggere un testo scritto duemila anni prima della sua nascita in una lingua morta che non conosceva. I devoti della retorica del “Gesù parlava a dei poveri pescatori”(che poi non erano affatto né poveri pescatori né senza istruzione, ma questa è un’altra querelle esegetica che vi risparmio), dicevo, la retorica dei “poveri pescatori” non tiene conto del fatto che gli apostoli avrebbero anche potuto essere di più bifolchi tra i loro compatrioti, ma in quanto viventi nella loro cultura non avevano bisogno di apprenderla all’università, mentre noi questo bisogno l’abbiamo, altrimenti si collezione un’ingenuità dietro l’altra. Non avevano bisogno di interpretare le parole di Cristo su un testo di duemila anni, con Lui ci parlavano direttamente.
[Modificato da Polymetis 27/05/2008 20:30]
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
27/05/2008 20:20
 
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Polymetis, 27/05/2008 20.08:

“Io non so che cosa intendi tu per "esperto"; a me sembra che avesse "le carte in regola" e lo ha dimostrato.”

Non ci siamo capiti. Non ho detto che Lorenzo Valla fosse un incompetente, semplicemente la tua definizione è astorica. In primis mi sono stupito del plurale “esperti”, in secondo luogo da come hai messo la frase “stabilito dagli esperti” sembrava quasi che tu stessi parlando di qualcosa esaminato da dei professori in un’università di oggi. Un umanista non viene mai chiamato “esperto”, né la Donazione di Costantino è stata dimostrata spuria da “esperti”. Questa parola è propria una nota stonata, irrita le orecchie del lessicologo.

“contare che la conferma del falso è stata ribadita più volte”

Non hai capito una mazza. Mi dici dove ho negato che sia falso?
Ti ho anche chiesto se per caso credevi che al tempo del Decreto di Graziano si sapesse dalla sua falsità.

Per Luternamanier

“Agabo, ma che fai citi wikipedia???
Poi che cos'è sto link non affidabile???”

In questo caso non mi stupisce che citi Wikipedia, un abitudine comunque da perdere, ma il fatto che citi qualcosa in sé. Non ho affermato nessuna delle cose che vuole confutare.

“D'altronde nemmeno il primo "Papa" ne possedeva uno, poveretto anche lui.”

Questo primo papa non aveva bisogno di leggere un testo scritto duemila anni prima della sua nascita in una lingua morta che non conosceva. I devoti della retorica del “Gesù parlava a dei poveri pescatori”(che poi non erano affatto né poveri pescatori né senza istruzione, ma questa è un’altra querelle esegetica che vi risparmio), dicevo, la retorica dei “poveri pescatori” non tiene conto del fatto che gli apostoli avrebbero anche potuto essere di più bifolchi tra i loro compatrioti, ma in quanto viventi nella loro cultura non avevano bisogno di apprenderla all’università, mentre noi questo bisogno l’abbiamo, altrimenti si collezione un’ingenuità dietro l’altra. Non avevano bisogno di interpretare le parole di Cristo su un testo di duemila anni, con Lui ci parlavano direttamente.




Bene, allora nemmeno vuoi dovreste avere bisogno di certi testi tanto avete la traditio e il magistero.


[SM=g1543902]
Veronika





27/05/2008 20:28
 
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I testi sono una manifestazione della Traditio esattamente quanto la catechesi orale, in quanto sono una sua trascrizione parziale.
E' verissimo che in teoria non c'è bisogno di loro, e infatti anche Ireneo dice che i barbari pur non sapendo leggere i Vangeli sono perfettamente cristiani perché seguono la Traditio, tuttavia, siccome ci sono, non si vede perché non usarli.
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27/05/2008 21:22
 
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Un post semiserio:

1Pietro 1:22 Dopo aver santificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità, per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri,
23 essendo stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma immortale, cioè dalla parola di Dio viva ed eterna.
24 Poiché tutti i mortali sono come l'erba
e ogni loro splendore è come fiore d'erba.
L'erba inaridisce, i fiori cadono,
25 ma la parola del Signore rimane in eterno.E questa è la parola del vangelo che vi è stato annunziato.


La VERITA' rigenera e santifica. La Parola vivente (Gesù) e quella scritta (la Rivelazione scritta)



Agabo.
Visita:

"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
27/05/2008 21:36
 
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Re:
Agabo, 27/05/2008 21.22:

Un post semiserio:

1Pietro 1:22 Dopo aver santificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità, per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri,
23 essendo stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma immortale, cioè dalla parola di Dio viva ed eterna.
24 Poiché tutti i mortali sono come l'erba
e ogni loro splendore è come fiore d'erba.
L'erba inaridisce, i fiori cadono,
25 ma la parola del Signore rimane in eterno.E questa è la parola del vangelo che vi è stato annunziato.


La VERITA' rigenera e santifica. La Parola vivente (Gesù) e quella scritta (la Rivelazione scritta)



Agabo.

mi dici dove vedi qui la parola scritta?
Non ho capito la battuta... [SM=x570888]




******************************

"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
27/05/2008 21:59
 
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In quel versetto non c'è nessun riferimento allo scritto. Non ha caso subito dopo si dice che questa "parola del Signore" è il vangelo (cioè la buona novella), che vi è stata annunziata (e non "che avete letto"). Pietro non allude ad alcun vangelo scritto, neppure esistevano ancora. (
La base del cristianesimo è la predicazione del kerygma, la parola di DIo è l'insegnamento di Gesù, in qualunque forma lo si porti alla Chiesa, orale e scritto.

Ad maiora
[Modificato da Polymetis 27/05/2008 22:02]
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Re:
Polymetis, 27/05/2008 21.59:

In quel versetto non c'è nessun riferimento allo scritto. Non ha caso subito dopo si dice che questa "parola del Signore" è il vangelo (cioè la buona novella), che vi è stata annunziata (e non "che avete letto"). Pietro non allude ad alcun vangelo scritto, neppure esistevano ancora. (
La base del cristianesimo è la predicazione del kerygma, la parola di DIo è l'insegnamento di Gesù, in qualunque forma lo si porti alla Chiesa, orale e scritto.

Ad maiora



Te lo hanno insegnato all'università? Quale università?

Per me Pietro (1 Pt 1:24,25) stava costruendo il suo discorso -cioè, il suo scritto- appoggiandolo sull'autorità delle Scritture, citando Isaia:



Isaia 40:8 L'erba si secca, il fiore appassisce,
ma la parola del nostro Dio dura per sempre».



Ancora una volta, vediamo che perfino gli apostoli si rifacevano alle Scritture, citandole, per rendere autorevole le loro stesse parole ed essere convincenti agli occhi (e alle orecchie!) dei destinatari della loro predicazione e dei loro scritti.

NOTA: polymetis, hai dimenticato il tuo "et-et"? "parola" = Gesù Cristo e Scritture.

Agabo.


[Modificato da Agabo 28/05/2008 09:23]
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28/05/2008 09:17
 
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Vazda Vjeran scrive:

"mi dici dove vedi qui la parola scritta?
Non ho capito la battuta..."


Non "vedi"? Non "capisci"?

Chissà che tu non abbia bisogno di un 'corso di aggiornamento'? [SM=x570872] Vuoi l'indirizzo una una (veramente!) buona Università?

Agabo.
[Modificato da Agabo 28/05/2008 09:18]
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"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
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28/05/2008 10:43
 
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Re:
Polymetis, 27/05/2008 21.59:

In quel versetto non c'è nessun riferimento allo scritto. Non ha caso subito dopo si dice che questa "parola del Signore" è il vangelo (cioè la buona novella), che vi è stata annunziata (e non "che avete letto"). Pietro non allude ad alcun vangelo scritto, neppure esistevano ancora. (
La base del cristianesimo è la predicazione del kerygma, la parola di DIo è l'insegnamento di Gesù, in qualunque forma lo si porti alla Chiesa, orale e scritto.

Ad maiora

Vorrei saper una cosa che ignoro totalmente. Del vecchio Testamento si conservavano i preziosi rotoli che poi si leggevano nelle sinagoghe. Infatti Gesù lesse il passo di Isaia. Mi chiedo come mai non fu fatta la stessa cosa con i vangeli, cioè non furono scritti subito ma solo nel corso del IV secolo? Correggimi se sbaglio, mi sento una profana, perchè non so molte ma molte cose!!! [SM=g1543902]


Le cose che si vedono sono per un tempo
ma quelle che non si vedono sono eterne - 2Corinzi 4:18


28/05/2008 10:50
 
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Polymetis, 27/05/2008 20.28:

I testi sono una manifestazione della Traditio esattamente quanto la catechesi orale, in quanto sono una sua trascrizione parziale.
E' verissimo che in teoria non c'è bisogno di loro, e infatti anche Ireneo dice che i barbari pur non sapendo leggere i Vangeli sono perfettamente cristiani perché seguono la Traditio, tuttavia, siccome ci sono, non si vede perché non usarli.




Meno male che oggi invece i "barbari" sanno leggere! [SM=g1543783]


[SM=g1537334]







28/05/2008 11:54
 
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Re: Re:
(titti75), 28/05/2008 10.43:

Vorrei saper una cosa che ignoro totalmente. Del vecchio Testamento si conservavano i preziosi rotoli che poi si leggevano nelle sinagoghe. Infatti Gesù lesse il passo di Isaia. Mi chiedo come mai non fu fatta la stessa cosa con i vangeli, cioè non furono scritti subito ma solo nel corso del IV secolo? Correggimi se sbaglio, mi sento una profana, perchè non so molte ma molte cose!!! [SM=g1543902]





i vangeli come le lettere paoline non furono scritte nel IV secolo ma nel I°. forse già 20 anni dopo gli avveniumenti della morte risurrezione.
entro il IV secolo, la Chiesa riconosce come ispirati un preciso elenco di libri (canone). questo riconoscimento si fece necessario a causa di eretici che stabilivano un loro canone per avvallare le loro dottrine (o tradizione) in contrapposizione alla tradizione della Chiesa.

La Chiesa fu indotta a stabilire un canone proprio perchè non venisse messa in discussione la Tradizione fin lì trasmessa.






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



28/05/2008 12:22
 
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Re: Re: Re:
predestinato74, 28/05/2008 11.54:



i vangeli come le lettere paoline non furono scritte nel IV secolo ma nel I°. forse già 20 anni dopo gli avveniumenti della morte risurrezione.
entro il IV secolo, la Chiesa riconosce come ispirati un preciso elenco di libri (canone). questo riconoscimento si fece necessario a causa di eretici che stabilivano un loro canone per avvallare le loro dottrine (o tradizione) in contrapposizione alla tradizione della Chiesa.

La Chiesa fu indotta a stabilire un canone proprio perchè non venisse messa in discussione la Tradizione fin lì trasmessa.




Cos'è questa, una sentenza della serie:

[SM=x570872] "Così parlò Zarathustra" ? [SM=x570872] [SM=g27825]

Agabo. [SM=g27816]


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28/05/2008 12:39
 
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qui troverai un approfondimento:

La formazione del Nuovo Testamento e la questione del canone

Il canone ed i libri canonici
Scritti apocrifi, deuterocanonici, pseudoepigrafi
Composizione della Bibbia
La traduzione greca dei Settanta
La dicitura "Nuovo Testamento"
Simbologia del numero degli scritti
Ordine degli scritti del Nuovo Testamento
La fissazione del canone del Nuovo Testamento

1. Periodo dei Padri Apostolici e dei primi apologisti (fino al 175 circa).
2. Periodo di assestamento (dal 175 al 450 circa).
3. Periodo dell’unanimità (dal 450 circa in poi).
Criteri di canonicità
Bibliografia


www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=articl...







"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



28/05/2008 13:22
 
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Luteranamanier ha scritto:

Meno male che oggi invece i "barbari" sanno leggere!

Considerando l'incredibile "esegesi" di alcuni "barbari" - in questo 3D ve ne sono dei significativi esempi -, era quasi meglio se non sapevano leggere... [SM=g27829]

[SM=g1543902]
Achille
28/05/2008 13:50
 
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“Te lo hanno insegnato all'università? Quale università?”

L’università Ca’Foscari di Venezia, dopo Torino è l’università laica con la maggior specializzazione in ebraistica d’Italia.

“Per me Pietro (1 Pt 1:24,25) stava costruendo il suo discorso -cioè, il suo scritto- appoggiandolo sull'autorità delle Scritture, citando Isaia:”

No, cita Isaia perché Isaia afferma che la parola del Signore rimane in eterno, e dunque, poiché è la parola del vangelo che hanno ascoltato, e il vangelo è parola del signore, anch’essa è parola che rimane in eterno. Il ragionamento non è citare Isaia perché quel versetto sia parola di Dio, bensì perché quel versetto afferma che la parola di Dio è eterna, e la conclusione è per l’appunto che ciò che hanno ascoltato, il Vangelo, essendo parola di Dio, è eterno. “La parola di Dio rimane in eterno. E questo è il Vangelo che vi è stato annunciato”, cioè, il Vangelo che è stato annunciato, essendo parola di Dio, non perirà mai. Ma il Vangelo che hanno ascoltato e che essendo parola di Dio è eterno, è il Vangelo del kerygma orale, cioè Vangelo in senso etimologico di “buona notizia”, non quei quattro libretti che neppure esistevano. Va a dire che Isaia è citato per dimostrare che la predicazione orale (Vangelo annunziato), in quanto parola di Dio, è eterno anch’essa. C’è dunque l’esatto rovesciamento di quanto tu affermi.

“Vuoi l'indirizzo una una (veramente!) buona Università?”

E’ un’università per corrispondenza?

“vediamo che perfino gli apostoli si rifacevano alle Scritture, citandole, per rendere autorevole le loro stesse parole”

Guarda che noi cattolici non crediamo ad alcuna “Sola Tradizione orale”, noi diciamo “Traditio et Scriptura”, ergo vedere che un apostolo cita la Scrittura non fa cadere una virgola della nostra teologia. Siete voi, seguaci del Sola Scriptura, a cui va in crisi la teologia nella constatazione che il cristianesimo non si basa, ne potrebbe basarsi, sul solo Antico testamento, e che dunque la predicazione del cristianesimo primitivo è essenzialmente l’annuncio orale del messaggio lasciato da Cristo, certamente confermato citando anche l’Antico Testamento, ma mille volte di più richiamandosi a ciò che avevano udito dalla bocca di Gesù stesso. Tutta la predicazione del cristianesimo primitivo ruota intorno alla ripetizione di ciò che s’è sentito dagli apostoli in quanto essi sono stati discepoli di Cristo. I verbi rimandano sempre all’ascoltare, non al leggere. La lettera è solo un surrogato per la distanza, quando non si può predicare di persona, e nessuna comunità è fondata portandoci delle lettere, prima c’è sempre la catechesi orale, che dà l’integrità della dottrina, e lo scritto serve solo a dare degli ulteriori chiarimenti per i dubbi che sorgono qualora l’apostolo incaricato non sia presente.

“polymetis, hai dimenticato il tuo "et-et"? "parola" = Gesù Cristo e Scritture.”

Parola di Dio= Gesù in quanto Logos, Traditio, Vangelo (composti da annuncio orale e annuncio scritto)

“Cos'è questa, una sentenza della serie:
"Così parlò Zarathustra" ?”

No, predestinato74 ha fatto delle mere constatazioni, a meno che tu non voglia dirmi dove avresti trovato il canone attuale prima del 367 d.C., cioè della lettera festale di Atanasio. Fino ad allora il canone attuale è una creazione del IV secolo, ma soprattutto è una creazione della Grande Chiesa, quella che diceva di sé si riconoscersi nella successione apostolica, senza questo criterio infatti, cioè rigettando la successione apostolica, non c’è alcun canone fisso nel IV secolo, perché fiorivano altre correnti cristiane, coi loro canoni, i loro vangeli. Rigettare la successione apostolica vuol dire dunque perdere il riferimento per dire che c’è un’evoluzione del canone verso lo stadio attuale tra II e IV secolo, perché quest’evoluzione come ripeto è attestabile solo se scegliamo di limitarci a guardare alla Grande Chiesa come legittima chiesa di Cristo, ma non si vede perché dovremmo farlo, visto che voi rigettate il criterio che la distingue dagli altri e che la legittima. Perché vi rifate al canone della MIA chiesa nel IV secolo e non ai canoni delle altre sette?
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