Willy.Wonka, 07/04/2008 12.17]
Ho capito, ma Geova non è semplicemente la versione italiana del nome Yahweh?
No, sono due nomi diversi, Geova o yehowha o jeohva, sono tutte derivazioni ibride di YHWH con le vocali di adonay (Signore), Yahweh come ti è stato detto è la forma più probabile del nome divino, non esiste una versione italiana del nome Yahweh, è cosi in tutte le lingue se proprio lo vogliamo traslitterare con l'alfabeto italiano verrebbe fuori giavè ma è assurdo il solo proporlo.
Se come dici il nome Geova è un ibrido, allora anche Jeova è ibrido. Quindi in una chiesa cattolica (Vezzo) c'è un nome aberrante.
"Aberrante" è un aggettivo un po esagerato, ibrido va meglio, se vedi gli anni in cui è stato usato "Geova" nelle chiese noterai che risalgono al XVII-XVIII secolo, all'epoca non si conosceva la derivazione della parola "Geova" e Yahweh non era conosciuto.
A questo punto sia i cattolici che i tdg usano una forma aberrante del nome di dio. Non è piu semplice dedurre che con Jeova o Geova ci si voglia comunque riferire a JWHW in una lingua più consona a noi che viviamo oggi, senza per questo voler storpiare il nome originario?
Dal momento che esiste una forma più probabile del nome divino ossia Yahweh perchè non usarla e ostinarsi ad usare l'ibrido?
Tutto questo accanimento che leggo in giro per il web sul nome di Dio mi sembra fuori luogo e comunque mi sembra abbia più l'interesse nel litigare che nel santificare Dio.
La cosa importante è che il nome sia fedele al suo significato.
Voglio dire, io mi chiamo Alessandro che se non sbaglio significa "salvatore di uomini".
Se un inglese si riferisce a me chiamandomi Alexander è evidente che non sta storpiando il mio nome e tale nome rimane con il suo significato. Semplicemente la persona inglese usa un termine più consono alla sua lingua, pur mantenendo il significato originario intatto.
Spero di averti chiarito le idee con quello che ho scritto prima...
ciao
Mario
"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)