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i 10 comandamenti

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2009 16:44
27/03/2009 09:43
 
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Re:
Agabo, 26/03/2009 22.27:



Ti prego, non scambiare questa mia per presunzione e nemmeno per un rimprovero. Ho solo sentito il desiderio fraterno di richiamare la tua attenzione a quella Parola per la quale nostro "padre" Lutero ha tanto sofferto e ha tanto dato come profeta e servitore di Dio.Sempre con immutato affetto.





E però stranamente questo nostro "Padre" non è arrivato a le tue conclusioni nonostante fosse il "creatore" della sola scrittura e come la mettiamo?
Ma è evidente che Martin Luther intendeva diversamente la sola scrittura che molte religioni cosiddetti "protestanti" ma fondamentalisti, (non stavo certo parlando della tua).
Ma quando sento certe argomentazioni tipo la domenica ha delle origini pagane infatti in tedesco si chiama Sonntag e perciò la cristianità ha fatto un compromesso col paganesimo allora mi sento di stare di nuovo in una sala del regno.


Per il resto poly ha perfettamente sintetizzato il mio intento quando ho postato la presunta analogia tra lo "Schappattu" babilonese e lo "Shabbat" ebraico.



[SM=x570865]
Veronika




27/03/2009 09:52
 
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Re:
Topsy, 26/03/2009 21.01:




In Mesopotamia già all' epoca della dinastia amorrea (circa 1830 - 1531 a.e.v; il suo più noto esponente fu re Hammurapi) troviamo attestato un giorno chiamato “shabattu o shapattu”, corrispondente ( solo come data, non come festività ) al plenilunio, che perciò cade il 15 di ogni mese lunare di trenta giorni. (ma il termine shabbat in ebraico non indica mai le fasi della luna, ma vengono impiegati “chodesh” per la luna nuova, e “kesè” per luna piena). Le funzioni di questo giorno sono tuttavia tutt’altro che chiare: alcuni autori sostengono che si sarebbe trattato, almeno sino al X secolo a.e.v, di un giorno infausta, nel corso del quale non si doveva intraprendere nulla che non fosse indispensabile e che andava riservato a sacrifici “per placare il cuore degli dei”. Non sembra fosse un giorno di riposo bensì di semplice cessazione del lavoro e non vi sarebbe nulla di strano se una volta ripreso da Israele si fosse trasformato in un giorno di risposo riservato al culto di YHWH.

In ogni caso anche la qualifica di “giorno infausto” per il termine babilonese è oggetto di dibattito, non tutti gli autori sono difatti d’accordo su questa caratteristica, tanto più che vi sono giorni infausti che non vengono chiamati "shapattu". E’ sicuro che il giorno abbia una qualche relazione col ciclo mensile, ma non si può affermare molto di più. Ciò rende imprudente sostenere la sostanziale identità tra lo Shabbat ebraico e il quasi omonimo babilonese. Anzi la derivazione appare piuttosto inverosimile sempre che non si ammetta una profonda modifica dei suoi significati nel passaggio dalla Mesopotamia a Israele. Nella Bibbia ebraica difatti è del resto assente la minima allusione al fatto che lo Shabbat potesse essere un giorno infausto, ed inoltre il giorno infausta in Babilonia non cadeva alcune volte al mese come lo Shabbat, bensì una sola. Mancano almeno al momento i paralleli formali e sostanziali che possano metterli in una qualche relazione.
Se può interessare esiste un breve volumetto in commercio che analizza le festività, i rituali e le cerimonie più importanti di Israele in una prospettiva storica rigorosa, su base documentaria: J.Alberto Soggin - Israele in epoca biblica - Istituzioni, feste, cerimonie, rituali - Claudiana, Torino 2001.





[SM=x570865] Grazie


27/03/2009 10:18
 
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Prendo questa risposta (assurda) di Agabo che rispondendo ad un altro dice:


Reietto74, 25/03/2009 15.14:

-----------------------------

quando si dice "lu lupu perde lu pelu ma..."

a quale storico ti sei rifatto per dire che la Domenica come giorno da santificare fu istituita da Costantino?
Uno storico avventista?

i misteri si infittiscono!

-----------------------------

Agabo risponde:

Ad una LEGGE, una L-E-G-G-E, amico. Fatta da Costantino che nel prologo chiama questo giorno "Venerabile giorno del sole".



----------

LA LEGGE DI COSTANTINO SULLA DOMENICA - La legge emanata dall'imperatore Costantino il 7 marzo del 321 d. C., relativa a un giorno di riposo dal lavoro, è la seguente:

« Tutti i giudici, i cittadini e gli artigiani si riposino nel venerabile giorno del sole. Coloro che abitano in campagna possono occuparsi liberamente della cura dei campi, poiché spesso nessun altro giorno risulta così adatto per la semina o per la cura delle viti. Non si deve, perciò, trascurare il tempo favorevole e frustrare le benevoli intenzioni del cielo ». J. C. Ayer, A Source Book for Ancient Church History (New York, Ch. Scribner's Sons 1913) div. 2, par. 1, cap. 1, sez. 59, pp. 284, 285.

--------------



Gli storici Avventisti lo possono dire perchè LO SANNO. Tu, invece, a quale scuola ti rifai per fare delle osservazioni/domande così sciocche? E non hai letto il commento a Genesi 2:3 della Bibbia Concordata che ho postato, dove lo si ricorda anche se non testualmente?

Agabo.

***************************************************

Solitamente leggo Topolino per distrarmi, ma c'è chi lo usa per fare storia della Chiesa a quanto pare.... [SM=g1543783]
Caro Agabo...commetti un piccol errore...con Costantino NON abbiamo L'INVENZIONE della Domenica, bensì IL RICONOSCIMENTO CIVILE DI UNA FESTA-RIPOSO LEGITTIMA già esistente nel mondo cristiano... [SM=x570874]

Il giorno del riposo



dal Dies Domini di Giovanni Paolo II:


64. Per alcuni secoli i cristiani vissero la domenica solo come giorno del culto, senza potervi annettere anche il significato specifico del riposo sabbatico. Solo nel IV secolo, la legge civile dell'Impero Romano riconobbe il ritmo settimanale, facendo in modo che nel « giorno del sole » i giudici, le popolazioni delle città e le corporazioni dei vari mestieri cessassero di lavorare. (107) I cristiani si rallegrarono di veder così tolti gli ostacoli che fino ad allora avevano reso talvolta eroica l'osservanza del giorno del Signore. Essi potevano ormai dedicarsi alla preghiera comune senza impedimenti. (108)



" I giudei celebravano di sabato la memoria della prima creazione. Cristo operò la seconda proprio il giorno in cui si concludeva la settimana [giudaica]. Da questa seconda creazione non ebbe origine l'uomo terrestre, bensì l'uomo spirituale: la nuova creatura, quella che ha valore agli occhi del Padre (cf. Gal 6, 15).
Essa prese a vivere in forza della risurrezione di Gesù (cf. Rm 6, 4-5). Ora, la risurrezione del Signore avvenne nel giorno che i cristiani hanno a lui dedicato. Per questo noi celebriamo la domenica [giorno della risurrezione, o della nuova creazione], come i giudei avevano il sabato in venerazione."

(San Tommaso d'Aquino, Opuscolo Prediche Quaresima 1273)


La Didachè:

Cap. XIV

1. Nel giorno del Signore, riuniti, spezzate il pane e rendete grazie dopo aver confessato i vostri peccati, affinché il vostro sacrificio sia puro.
2. Ma tutti quelli che hanno qualche discordia con il loro compagno, non si uniscano a voi prima di essersi riconciliati, affinché il vostro sacrificio non sia profanato.
3. Questo è infatti il sacrificio di cui il Signore ha detto:In ogni luogo e in ogni tempo offritemi un sacrificio puro, perché un re grande sono io - dice il Signore - e mirabile è il mio nome fra le genti.


La Dominca quale giorno da SANTIFICARE è sempre stata vissuta dalla Chiesa fin dall'inizio...ciò che fece Costantino fu di emanare una legge che portasse a TUTTI anche ai NON cristiani il riposo settimanale e in fondo obbedendo al Comandamento di Dio: ricordati di SANTIFICARE le feste...

[SM=x570901]

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
27/03/2009 10:36
 
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Re: Re:
Luteranamanier, 27/03/2009 9.43:



E però stranamente questo nostro "Padre" non è arrivato a le tue conclusioni nonostante fosse il "creatore" della sola scrittura e come la mettiamo?

Agabo: nemmeno Agostino è arrivato alle stesse conclusioni del catechismo cattolico ... credo d'averlo già detto, la Riforma è un processo, chi pensa che Lutero abbia detto (o abbia potuto dire) tutto pecca d'ingenuità. Penso di dire una cosa scontatissima.

Ma è evidente che Martin Luther intendeva diversamente la sola scrittura che molte religioni cosiddetti "protestanti" ma fondamentalisti, (non stavo certo parlando della tua).
Ma quando sento certe argomentazioni tipo la domenica ha delle origini pagane infatti in tedesco si chiama Sonntag e perciò la cristianità ha fatto un compromesso col paganesimo allora mi sento di stare di nuovo in una sala del regno.

Agabo: non vedo perchè tu debba sentirti così. La storia ci dice che la domenica era il giorno che i popoli pagani hanno dedicato al culto del sole. Questo è innegabile. La Bibbia non ci parla di un passaggio "ufficiale" dato dall'autorità degli apostoli dal sabato alla domenica. Anche questo è un dato innegabile. L'altro dato innegabile è quello che tutti possiamo constatare: la domenica è diventata il giorno di riferimento "sabatico". Vi sono delle ragioni storiche, condivisibili o meno, ma "storiche" non significa "teologiche".

L'equivoco potrebbe essere quello di accusare cattolici e protestanti d'essere adoratori del "dio sole", ma non è questo il punto, solo un pazzo direbbe una cosa del genere. Però, affermare che il passaggio storico dal sabato alla domenica c'è stato e che le ragioni furono tante e di vario genere non è da "fondamentalisti", è da storici. Trovami uno storico che dica qualcosa di diverso da quello che ho detto io, purché non sia anche un teologo di qualsivoglia denominazione.

Lutero non poteva "intendere" la Scrittura più di quanto la durata umana della vita gli potesse permettere. Gli avventisti su alcuni punti sono in disaccordo col pensiero di Lutero, ma ne hanno sempre avuto una stima che sconfina nella venerazione per ovvi motivi. Lo consideriamo il "padre" della Riforma, con tutti i suoi difetti e i suoi limiti e soprattutto perchè aveva delle Scritture un amore infinito. Crediamo che la sua opera non sia terminata, non poteva esserlo. Difatti, anche se con divisioni (giustificabili o meno) la Riforma è progredita, non si è ancora arrestata perchè non si può arrestare un processo.



Per il resto poly ha perfettamente sintetizzato il mio intento quando ho postato la presunta analogia tra lo "Schappattu" babilonese e lo "Shabbat" ebraico.

Agabo: Riguardo a questo ho della documentazione. Devo cercarla e non so se potrò sintetizzarla al punto da renderla adatta al forum. Vedrò...

[SM=x570865]
Veronika




Fraternamente. [SM=g1537159]

Franco.


[Modificato da Agabo 27/03/2009 10:40]
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"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
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27/03/2009 10:50
 
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X Caterina. Piacere di conoscerti:

Devi sapere che "lu lupu" (il lupo, cioè io) non tiene troppo conto degli scritti non ispirati. La volontà di Dio è una cosa il pensiero umano è un'altra, senza che con questo io voglia creare delle barriere invalicabili tra le due cose.

Cerca di immaginare che cosa voleva dire, ai tempi di Costantino, una legge come quella sulla domenica. Cerca di immaginare il connubbio che si stava consumando a quel tempo tra la chiesa e l'impero. Cerca di immaginare l'antigiudaismo, e le eresie che stavano nascendo ... e poi, santa pazienza! Leggiti un buon libro di storia e lascia stare Agabo. Così almeno potrai accusare qualcun altro di dire cose assurde.

Agabo. [SM=g1543902]
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Polymetis, 26/03/2009 23.16:

Credo che Luteranamanier volesse dire che, se anche lo shabbat avesse un'origine pagana, questo non dovrebbe farci né caldo né freddo. Non è l'origine di un'usanza ciò che conta, ma il significato che viene ad assumere nel nuovo contesto. Tutta questa ossessione nello scartare le cose con "origini pagane", oltre che un po' infantile, dimostra una concezione malata del concetto di "cultura ebraica", come se Israele fosse impermeabile ad influenze esterne. Queste influenze ci furono, quello che i protestanti fondamentalisti non capiscono è che questo non può sminuire in alcun modo modo la validità dell'usanza "cristianizzata" o "ebraicizzata". Tutto viene da qualcos'altro, tutto ha origini pagane.

Ad maiora



Caro polymetis, vivo anch'io in questo mondo. Sono meno "fondamentalista" di quanto tu possa immaginare. Dall'atteggiamento critico riguardo alla mia stessa chiesa fino alle mie letture e ad altro ancora... Intimamente, e sempre comunque nei limiti della mia persona e della mia cultura, trovo giustificazioni a molte cose che sono accadute e che accadono. Una frase che dico spesso per me stesso e a volte dico anche scherzosamente ad altri affinchè non ci prendiamo troppo sul serio e questa: "Non sono io che devo portare il mondo sulle spalle", perchè sento che, pur avendo delle responsabilità civili e spirituali, come tutti del resto, grazie a Dio non ho e non ho mai avuto la pretesa d'esser una sorta di oracolo di Dio.

Questo spazio, questo forum, l'ho sempre considerato per quello che è: un'opportunità di scambio di idee e di convinzioni, nel rispetto altrui per quanto mi sia umanamente possibile dai miei stessi limiti.

Vi sono dei limiti, per tutto e per tutti e, senza voler ergermi a giudice di chicchessia, talvolta mi sento in dovere di segnalare quelli che sono dei pericoli, secondo me, derivanti dal coltivare delle idee apparentemente innocue ma fondamentalmente morbose e nocive per sè e per gli altri. La cultura cristiana come quella ebraica non sono mai state impermeabili rispetto a quelle cosiddette "pagane". Nemmeno Dio questo lo ha voluto e nemmeno credo avrebbe potuto evitarlo. Anzi, non vedo nemmeno perchè avrebbe dovuto essere altrimenti, si sarebbe finiti nella superstizione più crassa e ci si sarebbe privati di moltissime cose buone ed utili derivanti dall'interazione tra le culture. Saremmo come gli Amish, forse peggio. I limiti ai quali accennavo sono quelli di sconfinare, di fare della Parola un "derivato nocivo", come si dice oggi, qualcosa di fondamentalmente vuoto, per niente originale in sé, che trova per ogni ogni cosa una spiegazione nei miti, nella filosofia nel pensiero religioso e/o profano della variegata cultura dei popoli mediorientali.

Occorre stare attenti, indipendentemente dall'appartenenza denominazionale. C'è qualcosa che ci accomuna, grazie a Dio, a dispetto delle nostre divisioni (divisioni che non mi sento in ogni caso di demonizzare) ed è il patrimonio della Rivelazione di Dio. Detto questo, "Rivelazione di Dio", so benissimo di non aver risolto ogni problema dimenticando che le divisioni traggono origine proprio dal cercare di interpretare tale "Rivelazione" e lo si vede anche qui abbondantemente. Si può e si deve discutere e non mi scandalizzo nemmeno dei toni accesi che si usano. Ma vi sono dei limiti e mi auguro che vi sia sempre Qualcuno che intervenga nelle nostre persone per farci comprendere quando stiamo esagerando e ci stiamo spingendo verso una palude spirituale.

Con stima.
Franco. [SM=x570892]
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27/03/2009 11:29
 
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Re:
Agabo, 27/03/2009 10.50:

X Caterina. Piacere di conoscerti:

Devi sapere che "lu lupu" (il lupo, cioè io) non tiene troppo conto degli scritti non ispirati. La volontà di Dio è una cosa il pensiero umano è un'altra, senza che con questo io voglia creare delle barriere invalicabili tra le due cose.

Agabo. [SM=g1543902]




però tieni conto della storia anzi, di un certo tipo di storia ormai passata e superata.

netieni tanto conto da considerare un dogma il fatto che Costantino avrebbe inventato la domenica e avrebbe reso la Chiesa ciò che è ora (quando in realtà la Chiesa nella sua struttura, dottrina, organizzazione, sacramenti, fu sostanzialmente già sviluppata alla fine del I° secolo-inizio II. Costantino era ancora lontano.

questo per dirti che anche tu ti basi sulla "scienza del mondo" e non solo sulla Bibbia, visto che la Bibbia non parla di Costantino.
27/03/2009 11:44
 
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“La storia ci dice che la domenica era il giorno che i popoli pagani hanno dedicato al culto del sole”



Innanzitutto “i popoli pagani” non vuol dire nulla, perché non esiste un solo paganesimo né una comune dedica al sole di questo giorno da parte dei "popoli pagani". E poi la tua affermazione è scorretta. La domenica, così come qualsiasi altro giorno della settimana, era dedicata ad un dio, in questo caso al sole, ma non è che ci fosse un culto specifico al dio sole ogni domenica, o un culto a Giove ogni giovedì, o a Venere ogni venerdì. E comunque come ripeto il fatto che la domenica fosse il giorno dedicato al sole non ci dice nulla di significativo, perché come affermano le testimonianze patristiche già dal I secolo il fatto che si sia posto un culto la domenica non dipende in alcun modo dal fatto che questo fosse il giorno dedicato al sole, bensì dal fatto che in quel giorno della settimana Cristo risorse. Se fosse risorto venerdì, oggi quello si chiamerebbe domenica. Giustino ad esempio è cristallino nel dire che i cristiani si riuniscono nel giorno del sole, e che questo avviene perché è il giorno della resurrezione di Cristo. Giustino usa “giorno del sole” con la stessa volontà con cui noi chiamiamo un giorno della settimana “venerdì” o “martedì”, perché semplicemente quella era la denominazione ufficiale di quel giorno, che poi è diventato la domenica. Ergo non si vede proprio che interesse possa mai avere che la domenica sia stata posta in quello che per i romani era il giorno del sole, visto che per qualsiasi altro giorno della settimana (o dell’anno in generale) si sarebbe comunque andati a sovrapporsi ad un giorno dedicato a qualche dio.


“La Bibbia non ci parla di un passaggio "ufficiale" dato dall'autorità degli apostoli dal sabato alla domenica”



Ancora con questa storia del passaggio? NON C’ È STATO ALCUN PASSAGGIO, perché i gentili non essendo mai stati obbligati ad osservare lo shabbat, una volta divenuti cristiani ma non ebrei, hanno continuato a non osservare lo shabbat. I giudeo-cristiani hannon continuato ad osservare tutta la Legge mosaica, shabbat compreso, i cristiani provenienti dai gentili invece, poiché il sinodo di Gerusalemme stabilì che per diventare cristiani non occorreva prima diventare ebrei, hanno continuato a non osservare lo shabbat.
Inoltre, dove hai trovato nella Bibbia, con l’autorità degli apostoli, l’idea che per sapere cosa facevano i cristiani delle origini ci si debba rifare solo alla Bibbia? Non s’è ancora capito in base a che cosa accetti il Nuovo Testamento. Anzi il NT stesso ci dice che esso è solo una parte della rivelazione, giacché le prime comunità erano basate sulla predicazione orale degli apostoli. Per questo Paolo scrive: “Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete appreso sia dalla nostra parola sia dalla nostra lettera” (2Ts 2,15)


“affermare che il passaggio storico dal sabato alla domenica c'è stato e che le ragioni furono tante e di vario genere non è da "fondamentalisti", è da storic”



Non è avvenuto alcun passaggio nel senso di una modificazione intenzionale. Semplicemente, con l’esaurirsi del giudeo-cristianesimo, i cristiani tenuti ad osservare lo shabbat sono scomparsi, e, poiché dal I secolo si faceva commemorazione della resurrezione il giorno del sole, quella è diventata la festa cristiana per eccellenza. Qui il paganesimo non c’entra una cicca.


“vi sapere che "lu lupu" (il lupo, cioè io) non tiene troppo conto degli scritti non ispirati.”



E non s’è ancora capito da dove hai saputo che quei 27 libri chiami NT sono ispirati se non proprio da una fonte extracanonica. Comunque la testimonianza di Caterina serviva solo a mostrare come già nel I secolo i cristiani si riunissero la domenica, la qual cosa è testimoniata anche da San Paolo che parla dei cristiani che si ritrovano quel giorno per la fractio panis.
Inoltre è veramente poco “storico”, visto che è la storia quella a cui ti aggrappi, pretendere di scartare le fonti in base a criteri extra-scientifici come “l’ispirazione”. Per sapere cosa combinava il cristianesimo nel I secolo non ci si può affidare solo al NT ma anche a tutto il resto della letteratura coeva, anche perché il NT nel I secolo non esisteva né i primi cristiani si sono mai sognati che tutto quello che i loro posteri dovevano sapere dovesse stare in quel canone di 27 libri che nascerà 4 secoli dopo la loro morte.


“Cerca di immaginare che cosa voleva dire, ai tempi di Costantino, una legge come quella sulla domenica”



Che i cristiani poterono iniziare a santificare il giorno del Signore decentemente, cosa che prima il calendario non consentiva loro perché quello era un giorno lavorativo come un altro.


“Leggiti un buon libro di storia e lascia stare Agabo”



Mai consiglio fu più azzeccato. Assicurati che sia stampato non nell’ottocento e che sia scritto da qualcuno con una cattedra.


“La cultura cristiana come quella ebraica non sono mai state impermeabili rispetto a quelle cosiddette "pagane". Nemmeno Dio questo lo ha voluto e nemmeno credo avrebbe potuto evitarlo”



Questo non ha senso. Il paganesimo non è il male. Quella che tu accogli è una visione ideologica “catara” che non ha senso per nessuno storico delle religioni. Il problema non è se qualcuno prende delle usanze pagane e le “giudaizza”, perché in questo caso c’è stato un cambiamento di significato e non sono più pratiche idolatriche. Sarebbe un problema se queste pratiche idolatriche restassero nel loro senso originario. Tu ad esempio vai a teatro presumo, a vedere tragedie. Ma questa particolare manifestazione culturale, nata in Grecia, altro non era che un rituale per Dioniso, e la parola stessa “tragedia” rimanda al capro che veniva sacrificato. Questo non vuol dire che chi oggi va a teatro voglia adorare Dioniso. Le usanze cambiano di significato, e sono tutte intorno a te. Il fatto che tu creda a questo presunto ideale della purezza mostra solo che non hai una formazione classica, perché se l’avessi sapresti che il 90% di quello che ti circonda, e che fai e utilizzi tranquillamente senza sospetto, ha origini pagane. Per tua fortuna non sei un grecista, altrimenti visto il tuo furore purificatore se sapessi che quello che ti circonda è in gran parte mutuato dal paganesimo finiresti per non fare più nulla.


“Detto questo, "Rivelazione di Dio", so benissimo di non aver risolto ogni problema dimenticando che le divisioni traggono origine proprio dal cercare di interpretare tale "Rivelazione"”



La differenza non sta solo nell’interpretare la rivelazione, ma anche nello stabilire che cosa sia la Rivelazione. Per noi cattolici la Bibbia non è la rivelazione ma parte della rivelazione, essa infatti è un prodotto del cristianesimo, ed è quella che è perché la Chiesa la presenta come tale. Senza la Chiesa, cioè la Traditio, che ti dice qual è il NT, tu non potresti sapere che quella è la Parola di Dio, perché il fatto che il canone sia quello e non un altro è un dato extra-canonico, cioè qualcosa che fa parte della Traditio ecclesiastica che i cristiani si tramandano di secoli in secoli. Il canone è una tradizione.

Ad maiora
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
27/03/2009 12:11
 
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La riforma è un processo?
Certo e chi ha mai detto il contrario? Ma non vedo la ragione per quale dovrebbe essere cambiato una pratica cioè il culto domenicale se la chiesa già nel primo secolo lo ha sempre praticato e se nel NT non c'è nessuna indicazione che i primi cristiani praticassero qualcosa di "antiscritturale", in buona fede ovviamente visto che i primi cristiani non avevano ancora pronto per l'uso il NT [SM=g1678738] .


Abbiamo già trito e ritrito qui che la stessa Bibbia, visto che non vuoi considerare nemmeno la traditio del I e del II secolo, cosa che invece il buon Luther ha fatto, non da nessun esplicito comando ai cristiani-gentili di osservare il sabato perciò vorrei fare una piccola sintesi con tanto di scritture in mano.

Il Nuovo Testamento ci mostra quattro punti importanti:
1)Ogni volta che Cristo appaia nella Sua forma risuscitata e ne venga menzionato il giorno, è sempre il primo giorno della settimana (Matteo 28:1, 9-10; Marco 16:9; Luca 24:1, 13, 15; Giovanni 20:19, 26).
2) L’unica volta che, dagli Atti all’Apocalisse, venga menzionato il sabato è per scopi evangelistici nei confronti dei Giudei, e lo scenario è solitamente quello di una sinagoga (Atti 13-18). Paolo scrisse: "Con i Giudei, mi sono fatto giudeo, per guadagnare i Giudei" (1 Corinzi 9:20). Paolo non andava in sinagoga per avere comunione con i santi ed edificarli, ma per convincere e salvare i perduti.
3) Dopo che Paolo affermò: "Da ora in poi andrò dai pagani" (Atti 18:6), il sabato non venne mai più menzionato.
4) Anziché suggerire l’aderenza al giorno di sabato, il resto del Nuovo Testamento implica il contrario (inclusa l’unica eccezione al punto 3 precedente, che si trova in Colossesi 2:16).

Infatti se eaminiamo bene il punto 4 si vedrà che non esiste alcun obbligo per il credente del Nuovo Testamento di osservare il sabato. Come già abbiamo notato che non c’è nemmeno una volta in cui sia menzionato il sabato dopo che Paolo cominciò a concentrarsi sui Gentili: "Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati, che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo" (Colossesi 2:16-17).

Il sabato ebraico è stato abolito alla croce, quando Cristo "ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano" (Colossesi 2:14).

E ci sono diversi altri passi che ci dicano la stessa cosa:
"Uno stima un giorno più di un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente. Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché ringrazia Dio" (Romani 14:5-6a); "ma ora che avete conosciuto Dio, o piuttosto che siete stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, di cui volete rendervi schiavi di nuovo? Voi osservate giorni, mesi, stagioni e anni!" (Galati 4:9-10).

Ma la scrittura ci da delle indicazioni in quale giorno, esattamente, si riuniva la chiesa primitiva per il culto?
La Scrittura non menziona mai alcune riunioni di sabato dei credenti per la comunione o il culto. Tuttavia, ci sono dei chiari passi biblici che menzionano il primo giorno della settimana. Ad esempio, Atti 20:7 dice:
"Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane". In 1 Corinzi 16:2, Paolo esorta i credenti corinzi con queste parole: "Ogni primo giorno della settimana ciascuno di voi, a casa, metta da parte quello che potrà secondo la prosperità concessagli". Dal momento che Paolo designa questa offerta come "servizio" in 2 Corinzi 9:12, tale raccolta di denaro doveva essere collegata al servizio di culto domenicale dell’assemblea cristiana. Storicamente, era la domenica, non il sabato il normale giorno di riunione per i cristiani nella chiesa, e la sua pratica risale al I sec.
Ovviamente questo è la testimonianza biblica ma non posso non convenire con ciò che ha detto poly.
"Per sapere cosa combinava il cristianesimo nel I secolo non ci si può affidare solo al NT ma anche a tutto il resto della letteratura coeva, anche perché il NT nel I secolo non esisteva né i primi cristiani si sono mai sognati che tutto quello che i loro posteri dovevano sapere dovesse stare in quel canone di 27 libri che nascerà 4 secoli dopo la loro morte."

Ripeto di nuovo il sabato fu dato a Israele, non alla chiesa. Il sabato resta ancora sabato, non domenica, e non è mai stato cambiato. Però il sabato fa parte della Legge veterotestamentaria e i cristiani sono liberi dalla schiavitù della Legge (Galati 4:1-26; Romani 6:14). Non si richiede ai cristiani l’osservanza del sabato ne oggi né si è chiesto una cosa simile ieri.


[SM=g1543902]
Veronika

[Modificato da Luteranamanier 27/03/2009 12:31]
27/03/2009 13:04
 
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Veronika, io e te siamo una squadra formidabile...

Ciao
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
27/03/2009 13:06
 
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Polymetis, 27/03/2009 13.04:

Veronika, io e te siamo una squadra formidabile...

Ciao



Beh stavolta sì, alla grande!

[SM=x570865] [SM=x570865] [SM=x570865]


27/03/2009 13:38
 
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Re: X Agabo

Agabo, 26/03/2009 9.13:



Agabo: Caro amico, non sono solito pormi sulla cattedra per insegnare ad altri cose che dovrebbero già sapere. Il tuo discorso CONTINUA A MANCARE DI LOGICA, che cosa significa infatti "Moralmente validi, ma non vincolanti" soprattutto in fatto di divieti quali "Non uccidere", "non rubare" ecc? O sono validi e vincolanti o no lo sono a nessun titolo. Una legge è fatta perchè la si rispetti, altrimenti si finisce in galera.



In galera si finisce a prescindere di che religione professi.Avventisti,tdg,cattolici,buddisti,mussulmani,ebrei..etc.
Eppoi,sarei io che manco di logica!!Questa é la Legge di CESARE!!non lo hai imparato a scuola?


Riguardo al testo di Romani, anche se non sei un esperto, se leggi il suo contesto, ti accorgi che non si parla di "RIPOSO SETTIMANALE" ma di pratiche popolari come "non mangiare" "non toccare" "carni sacrificate agli idoli" e "giorni di penitenza" tutte cose legate al legalismo giudaico in versione di credenze di livello superstizione/popolare. E così pure in altre lettere di Paolo.


Per onestá avresti dovuto aggiungere anche i SABATI!Perché La scrittura di Colossesi AMPLIA IL DISCORSO
Appunto si parla di pratiche che i cristiani appena convertiti non erano costretti a seguire,incluso il Sabato!CONFRONTA LE DUE SCRITTURE!!che ti riporto:

Colossesi 2:16
Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati,

Neemia 10:33
32 Ci siamo anche imposti per legge di dare ogni anno il terzo di un siclo per il servizio della casa del nostro Dio 33 per i pani della presentazione, per l'offerta continua, per l'olocausto continuo dei sabati, dei noviluni, delle feste, per le cose consacrate, per i sacrifici espiatori in favore d'Israele, e per tutta l'opera della casa del nostro Dio.
Cosa festeggiavano gli Israeliti?

e in AGGIUNTA LEGGI OSEA!!

Osea 2:11
Farò cessare tutte le sue gioie, le sue feste, i suoi noviluni, i suoi sabati e tutte le sue solennità.

Non vedi nessun cambiamento!!APPORTATO DALL´APOSTOLO PAOLO?
Paolo stava semplicemente scrivendo che per diventare cristiani non bisognava diventare prima Ebreo!!



Agabo:No, non ci passo oltre. La "mia scuola" non è geovista, non lo è mai stata. I nostri teologi non hanno studiato in una sorta di "Gaalad", ma in Università rinomate.



Ti faccio presente che non sono piú un tdg,forse mi hai scambiato per OPERMANN?

[SM=g1543902] [SM=x570864]







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La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere! Perché io so di sapere più di te, che pensi di sapere.(Socrate)
27/03/2009 14:33
 
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Beh, io non ho nessuna "squadra", devo fare tutto da solo ...

Intanto ho fatto una scansione di poche pagine di "Riposo divino per l'inquietudine umana" di S. Bacchiocchi, un teologo avventista recentemente scomparso, giusto per dimostrare che non abbiamo paura della Verità, che amiamo la Verità, quale essa sia, che non ci turbano le ricerche "scabrose", che andiamo fino in fondo e che non nascondiamo certe problematiche, ma ci confrontiamo apertamente con tutti.

La pubblicazione del libro in oggetto, edita dalle ADV di Firenze, risale nell'edizione italiana al 1983. Con questa ricerca ("Dal Sabato alla Domenica" il titolo della tesi -The Pontifical Gregorian University Press- Rome 1977), il Prof. Bacchiocchi ricevette il massimo dei voti, "summa cum laude", presso la Gregoriana dove si laureò in Storia ecclesiastica e un'onorificenza, consistente in una medaglia d'oro, da papa Paolo VI.

Buona lettura.

www.testimonigeova.com/TeorieOriginiSabato.pdf (Mb 2,50)

Agabo.
[Modificato da Agabo 27/03/2009 14:38]
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"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
27/03/2009 15:19
 
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Topsy:

>>>L'ebraismo non è una religione "messianica", è sorta, è vissuta e continuerà a vivere anche senza messia. Il cristianesimo invece non può farne a meno.

Non per tutti ebrei è così. Tanti ebrei oggi si stanno interessando e avvicinando a Gesù come Messia, basta vedere video sotto. E in questo si compie un altra profezia dell Antico Testamento!

www.messianicbible.com:80/video/video.asp?part=3
27/03/2009 16:14
 
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Re:
santapazienzauno, 27/03/2009 15.19:


Topsy:

>>>L'ebraismo non è una religione "messianica", è sorta, è vissuta e continuerà a vivere anche senza messia. Il cristianesimo invece non può farne a meno.

Non per tutti ebrei è così. Tanti ebrei oggi si stanno interessando e avvicinando a Gesù come Messia, basta vedere video sotto. E in questo si compie un altra profezia dell Antico Testamento!

www.messianicbible.com:80/video/video.asp?part=3



Si, lo profetizzarono le Scritture Ebraiche, difatti i Profeti annunciarono al popolo che parte di esso si sarebbe assimilato tra i gentili, ed altri avrebbero seguito un "culto estraneo" che i loro Padri non avevano mai conosciuto: cristianesimo, buddismo, islam, ect.

Senza parlare poi del sincretismo religioso imperante, di ebrei riformati (le cui conversioni non sono riconosciute dalla legge ebraica) convertiti a diverse chiese evangeliche protestanti da cui che si sono poi allontanati per fondare una loro comunità indipendente con un proprio canone biblico (in cui non compaiono gli scritti di San Paolo o il Vangelo secondo Giovanni).

Il mondo è bello perchè vario :-)




[Modificato da Topsy 27/03/2009 17:11]
27/03/2009 22:40
 
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Re:
Luteranamanier, 27/03/2009 12.11:

La riforma è un processo?
Certo e chi ha mai detto il contrario? Ma non vedo la ragione per quale dovrebbe essere cambiato una pratica cioè il culto domenicale se la chiesa già nel primo secolo lo ha sempre praticato e se nel NT non c'è nessuna indicazione che i primi cristiani praticassero qualcosa di "antiscritturale", in buona fede ovviamente visto che i primi cristiani non avevano ancora pronto per l'uso il NT [SM=g1678738] .


Abbiamo già trito e ritrito qui che la stessa Bibbia, visto che non vuoi considerare nemmeno la traditio del I e del II secolo, cosa che invece il buon Luther ha fatto, non da nessun esplicito comando ai cristiani-gentili di osservare il sabato perciò vorrei fare una piccola sintesi con tanto di scritture in mano.

Il Nuovo Testamento ci mostra quattro punti importanti:
1)Ogni volta che Cristo appaia nella Sua forma risuscitata e ne venga menzionato il giorno, è sempre il primo giorno della settimana (Matteo 28:1, 9-10; Marco 16:9; Luca 24:1, 13, 15; Giovanni 20:19, 26).
2) L’unica volta che, dagli Atti all’Apocalisse, venga menzionato il sabato è per scopi evangelistici nei confronti dei Giudei, e lo scenario è solitamente quello di una sinagoga (Atti 13-18). Paolo scrisse: "Con i Giudei, mi sono fatto giudeo, per guadagnare i Giudei" (1 Corinzi 9:20). Paolo non andava in sinagoga per avere comunione con i santi ed edificarli, ma per convincere e salvare i perduti.
3) Dopo che Paolo affermò: "Da ora in poi andrò dai pagani" (Atti 18:6), il sabato non venne mai più menzionato.
4) Anziché suggerire l’aderenza al giorno di sabato, il resto del Nuovo Testamento implica il contrario (inclusa l’unica eccezione al punto 3 precedente, che si trova in Colossesi 2:16).

Infatti se eaminiamo bene il punto 4 si vedrà che non esiste alcun obbligo per il credente del Nuovo Testamento di osservare il sabato. Come già abbiamo notato che non c’è nemmeno una volta in cui sia menzionato il sabato dopo che Paolo cominciò a concentrarsi sui Gentili: "Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati, che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo" (Colossesi 2:16-17).

Il sabato ebraico è stato abolito alla croce, quando Cristo "ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano" (Colossesi 2:14).

E ci sono diversi altri passi che ci dicano la stessa cosa:
"Uno stima un giorno più di un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente. Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché ringrazia Dio" (Romani 14:5-6a); "ma ora che avete conosciuto Dio, o piuttosto che siete stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, di cui volete rendervi schiavi di nuovo? Voi osservate giorni, mesi, stagioni e anni!" (Galati 4:9-10).

Ma la scrittura ci da delle indicazioni in quale giorno, esattamente, si riuniva la chiesa primitiva per il culto?
La Scrittura non menziona mai alcune riunioni di sabato dei credenti per la comunione o il culto. Tuttavia, ci sono dei chiari passi biblici che menzionano il primo giorno della settimana. Ad esempio, Atti 20:7 dice:
"Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane". In 1 Corinzi 16:2, Paolo esorta i credenti corinzi con queste parole: "Ogni primo giorno della settimana ciascuno di voi, a casa, metta da parte quello che potrà secondo la prosperità concessagli". Dal momento che Paolo designa questa offerta come "servizio" in 2 Corinzi 9:12, tale raccolta di denaro doveva essere collegata al servizio di culto domenicale dell’assemblea cristiana. Storicamente, era la domenica, non il sabato il normale giorno di riunione per i cristiani nella chiesa, e la sua pratica risale al I sec.
Ovviamente questo è la testimonianza biblica ma non posso non convenire con ciò che ha detto poly.
"Per sapere cosa combinava il cristianesimo nel I secolo non ci si può affidare solo al NT ma anche a tutto il resto della letteratura coeva, anche perché il NT nel I secolo non esisteva né i primi cristiani si sono mai sognati che tutto quello che i loro posteri dovevano sapere dovesse stare in quel canone di 27 libri che nascerà 4 secoli dopo la loro morte."

Ripeto di nuovo il sabato fu dato a Israele, non alla chiesa. Il sabato resta ancora sabato, non domenica, e non è mai stato cambiato. Però il sabato fa parte della Legge veterotestamentaria e i cristiani sono liberi dalla schiavitù della Legge (Galati 4:1-26; Romani 6:14). Non si richiede ai cristiani l’osservanza del sabato ne oggi né si è chiesto una cosa simile ieri.

[SM=g1543902]
Veronika




Cara Veronika, sono sincero: mi imbarazzo il dover "correggere" i "compiti" ai miei fratelli e sorelle in fede, che siano cattolici, protestanti o evangelici. Non lo faccio volentieri, ma spero di fare comunque una cosa buona.

Non ritorni su passi come quello di Colossesi perché credo d'averti dato una risposta che ti darebbero anche i migliori teologi tedeschi. Per farti comprendere quanto i tuoi ragionamenti siano superficiali ti mostro soltanto questa tua "prova", che mi hai dato:


"Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane". In 1 Corinzi 16:2, Paolo esorta i credenti corinzi con queste parole: "Ogni primo giorno della settimana ciascuno di voi, a casa, metta da parte quello che potrà secondo la prosperità concessagli". Dal momento che Paolo designa questa offerta come "servizio" in 2 Corinzi 9:12, tale raccolta di denaro doveva essere collegata al servizio di culto domenicale dell’assemblea cristiana. Storicamente, era la domenica, non il sabato il normale giorno di riunione per i cristiani nella chiesa, e la sua pratica risale al I sec.



Se leggi bene, Paolo sta dicendo tutto il contrario di ciò che vorresti provare tu:

"Ogni primo giorno della settimana ciascuno di voi, a casa, metta da parte quello che potrà secondo la prosperità concessagli".

Perchè mai, chiediti, i credenti avrebbero dovuto mettere da parte qualcosa, A CASA, cioè a casa propria se le offerte, essendo parte del culto "domenicale", si potevano fare nel luogo di riunione? Difatti, di norma i cristiani erano "a casa" propria il primo giorno della settimana e l'offerta in questione non era l'offerta cultuale, ma un'offerta straordinaria destinata ai cristiani di Gerusalemme che erano in difficoltà a causa di una persecuzione da parte delle autorità. Se erano "a casa" non erano nel luogo di culto.

Potrei smontarti pezzo per pezzo anche le altre tesi, ma a che servirebbe? Quando una persona ha già preso una decisione "a prescindere" le prove non servono a niente. Non posso che suggerirti di procurarti una copia del libro di S. Bacchiocchi che ho segnalato nel caso tu voglia fare una ricerca accurata.

Buona notte.

Franco.

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"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
27/03/2009 23:09
 
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Per onestá avresti dovuto aggiungere anche i SABATI!Perché La scrittura di Colossesi AMPLIA IL DISCORSO
Appunto si parla di pratiche che i cristiani appena convertiti non erano costretti a seguire,incluso il Sabato!CONFRONTA LE DUE SCRITTURE!!che ti riporto:

Colossesi 2:16
Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati,

Neemia 10:33
32 Ci siamo anche imposti per legge di dare ogni anno il terzo di un siclo per il servizio della casa del nostro Dio 33 per i pani della presentazione, per l'offerta continua, per l'olocausto continuo dei sabati, dei noviluni, delle feste, per le cose consacrate, per i sacrifici espiatori in favore d'Israele, e per tutta l'opera della casa del nostro Dio.
Cosa festeggiavano gli Israeliti?

e in AGGIUNTA LEGGI OSEA!!

Osea 2:11
Farò cessare tutte le sue gioie, le sue feste, i suoi noviluni, i suoi sabati e tutte le sue solennità.

Non vedi nessun cambiamento!!APPORTATO DALL´APOSTOLO PAOLO?
Paolo stava semplicemente scrivendo che per diventare cristiani non bisognava diventare prima Ebreo!!



grandioso, non avevo letto i passi dell'AT che vengono ricalcati pari pari dalla frase di san Paolo.
La tesi di Agabo, secondo cui la frase è riferita alle usanze di gnostici o chicchessia, cade miseramente, visto che troviamo le stesse parole nell'AT riferito però, alle festività ebraiche!

questa me la segno, bravo!
[Modificato da Reietto74 27/03/2009 23:10]
29/03/2009 16:44
 
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Re: Re:
Agabo, 27/03/2009 22.40:



Perchè mai, chiediti, i credenti avrebbero dovuto mettere da parte qualcosa, A CASA, cioè a casa propria se le offerte, essendo parte del culto "domenicale", si potevano fare nel luogo di riunione?
Potrei smontarti pezzo per pezzo anche le altre tesi, ma a che servirebbe? Quando una persona ha già preso una decisione "a prescindere" le prove non servono a niente. Non posso che suggerirti di procurarti una copia del libro di S. Bacchiocchi che ho segnalato nel caso tu voglia fare una ricerca accurata.

Buona notte.

Franco.

Visita:









Beh i cristiani dove avevano il loro luogo di culto cioè le loro adunanze? Nelle case ovviamente. [SM=g27823]

Anche tu caro Franco mi sembra che abbi già preso una decisione a prescindere perciò se mi vuoi fare questo tipo di rimprovero vale anche per te.

Buona domenica caro fratello appartenente al 3° protestantesimo
[SM=x570872] [SM=x570872] [SM=x570872]


[SM=x570907] e bene


Veronika

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