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i 10 comandamenti

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2009 16:44
24/03/2009 09:21
 
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Re:
Topsy, 23/03/2009 19.56:

Agabo scrive:

Ma, continuo a domandarti, perché isoli il 4° comandamento dal resto dei Dieci? Evidentemente perchè non puoi parlare di abolizione di nemmeno uno di questi Comandamenti. Domanda: perchè non abolirli TUTTI, invece di uno solo, visto che il DOCUMENTO è UNICO?




Credo che Poly e Veronika ti stiano chiedendo(se ho ben compreso):
Perchè tu cristiano e, non ebreo, accogli come vincolante una legislazione che Dio stipulò con i soli israeliti? Difatti gli ebrei hanno accolto in toto, non solo i Dieci Comandamenti, ma la Torah nel suo insieme (in cui sono inclusi i dieci precetti) poichè è detto che da essa "nulla va tolto e nulla va aggiunto", nulla abolito ed abrogato o disatteso. La Torah è il "Documento Unico".
Ovvero, non esiste questa distinzione in seno alla legislazione Mosaica. Non c'è traccia di un decalogo contrapposto al resto della Torah. Tutto è Torah, "ammaestramento", vincolante per l'ebreo. Per il cristiano la cosa è diversa, non essendo il destinatario del Patto da cui scaturisce l'obbligo di osservare i precetti mosaici, è libero di osservare o meno lo Shabbat, nei modi e nei termini in cui lo potrebbe fare un non ebreo.



Ho capito, infatti la contraddizione è tutta "cristiana". Non troverai una sola denominazione cristiana che non abbia nel proprio catechismo l'insegnamento dei Dieci Comandamenti come dottrina fondamentale. E non può essere diversamente perché tutti e Dieci i Comandamenti sono ribaditi nel Nuovo Testamento. L'apostolo Paolo ritorna spesso su questa LEGGE FONDAMENTALE, ricordandone i princìpi.
Ora, se nessuno ha da ridire sul fatto che per il cristiano:

- esiste UN SOLO DIO, che non si devono avere altri dei e adorarli
- non si debbano adorare delle immagini
- non si debba profanare il Nome di Dio
- che si devono onorare i genitori
- che non si debba rubare
- che non si debba uccidere
- che non si debba mentire a danno del prossimo
- che non si debba desiderare la donna d'altri
- che non si debbano desiderare le cose altrui
- Ricordati del giorno di ... per santificarlo. Che cosa ci mettiamo al posto di questi puntini e perché?

Si dice che si debba osservare la Domenica in onore della risurrezione di Gesù Cristo. Perchè mai? La morte e la risurrezione di Cristo sono parte di un unico progetto. Non si osserva il "venerdi" per onorare il sacrificio di riscatto di Cristo, perché farlo co giorno della domenica? E perché farlo SETTIMANALMENTE e non una volta l'anno?

Cristo era Ebreo. Insegnò l'osservanza della legge morale, i Dieci Comandamenti perché "... uno possa entrare nel regno". Onorava il Sabato andando nella Sinagoga.

Il Sabato fu benedetto da Dio e costituito quale memoriale della creazione e segno tra Dio e il Suo popolo. La domenica non ha avuto tale onore da Dio, non fu mai "segno" di niente tra Dio e il Suo popolo (al contrario, fu "segno" di adorazione pagana e sappiamo quanto Dio ci tenesse a mantenere separato il Suo popolo da cose di questo genere!)

Quindi, la contraddizione è all'interno della cristianità. Quello che hai scritto, se vale per gli Avventisti, vale per tutti i cristiani. Sono le MOTIVAZIONI dell'osservanza della domenica a non essere per niente convincenti, a non essere coerenti con la Rivelazione scritta e se andiamo alle radici, alle origini dell'osservanza della domenica ... tutto diventa chiaro.

Agabo. [SM=x570892]






[Modificato da Agabo 24/03/2009 09:30]
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"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
24/03/2009 11:10
 
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Ma è davvero così?

La domenica non ha avuto tale onore da Dio, non fu mai "segno" di niente tra Dio e il Suo popolo

Affermare che il "primo giorno dopo il sabato" non è mai stato "segno" di niente quando, in verità, esso sancisce la definitiva vittoria della Vita sulla Morte (messaggio centrale e catalizzante del cristianesimo); sostenere che quel giorno non è assurto ad alcun onore o ad alcuna dignità quando, in verità, esso è stato scelto da Dio (ricordiamolo un pò più spesso che GESU' E' DIO) a manifestazione della sua Gloria e Potenza: la Sua Resurrezione, l'evento più grande e straordinario attorno al quale si fonda il cristianesimo tutto e senza il quale il cristianesimo non avrebbe alcun senso al punto da riviverla e celebrarla ogni otto giorni; affermare e sostenere, dicevo, questo ha davvero dell'incredibile!!!!!!!!!!!

Alle mie misere parole intendo aggiungere alcune riflessioni di un uomo il cui amore per Cristo è di una profondità tale da trascinare il lettore in un vortice di passione per Dio: il cardinale Carlo Maria Martini.

La Pasqua di Gesù è l'evento in cui ha il suo culmine il grande itinerario educativo di Dio nei confronti dell'uomo. Attraverso la profonda compassione della croce, nella quale il Figlio incarnato si consegna alla morte accettando di essere fatto peccato e maledizione per noi, il Dio lontano si fa vicino ai senza Dio e ai maledetti da Dio. Assumendo la loro lontananza per abbattere il muro dell'inimicizia e rendere vicini i lontani. La riconciliazione pasquale che si compie nell'evento della risurrezione del Crocifisso e dell'effusione dello Spirito su ogni carne, ricolma i lontani, a cui il Figlio si è fatto prossimo nel nascondimento della passione, della luce e della forza della vita nuova veniente dall'alto. Attraverso la vicenda pasquale Dio Padre "porta fuori" i peccatori dalla loro condizione di separazione e di morte e li "e-duca" conducendoli verso i pascoli della vita mediante l'illuminazione del Risorto.
La Pasqua è la rivelazione e l'esperienza più alta dell'azione educativa di Dio, che libera il suo popolo e lo riconcilia a sè. In essa (la Pasqua) si manifesta il "mistero", cioè il disegno divino di salvezza che viene realizzandosi nel tempo, la pedagogia divina che porta l'uomo a partecipare della vita di amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.


Se questo è poco.... [SM=x570868]

Alla luce di queste profonde riflessioni, leggere che la domenica non è "segno" di niente non fa che rafforzare la gioia di essere un cristiano cattolico. [SM=g27823]


Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
-------------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
[Modificato da !Freddie! 24/03/2009 11:16]
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Re: Ma è davvero così?
!Freddie!, 24/03/2009 11.10:


La domenica non ha avuto tale onore da Dio, non fu mai "segno" di niente tra Dio e il Suo popolo

Affermare che il "primo giorno dopo il sabato" non è mai stato "segno" di niente quando, in verità, esso sancisce la definitiva vittoria della Vita sulla Morte (messaggio centrale e catalizzante del cristianesimo); sostenere che quel giorno non è assurto ad alcun onore o ad alcuna dignità quando, in verità, esso è stato scelto da Dio (ricordiamolo un pò più spesso che GESU' E' DIO) a manifestazione della sua Gloria e Potenza: la Sua Resurrezione, l'evento più grande e straordinario attorno al quale si fonda il cristianesimo tutto e senza il quale il cristianesimo non avrebbe alcun senso al punto da riviverla e celebrarla ogni otto giorni; affermare e sostenere, dicevo, questo ha davvero dell'incredibile!!!!!!!!!!!

Alle mie misere parole intendo aggiungere alcune riflessioni di un uomo il cui amore per Cristo è di una profondità tale da trascinare il lettore in un vortice di passione per Dio: il cardinale Carlo Maria Martini.

La Pasqua di Gesù è l'evento in cui ha il suo culmine il grande itinerario educativo di Dio nei confronti dell'uomo. Attraverso la profonda compassione della croce, nella quale il Figlio incarnato si consegna alla morte accettando di essere fatto peccato e maledizione per noi, il Dio lontano si fa vicino ai senza Dio e ai maledetti da Dio. Assumendo la loro lontananza per abbattere il muro dell'inimicizia e rendere vicini i lontani. La riconciliazione pasquale che si compie nell'evento della risurrezione del Crocifisso e dell'effusione dello Spirito su ogni carne, ricolma i lontani, a cui il Figlio si è fatto prossimo nel nascondimento della passione, della luce e della forza della vita nuova veniente dall'alto. Attraverso la vicenda pasquale Dio Padre "porta fuori" i peccatori dalla loro condizione di separazione e di morte e li "e-duca" conducendoli verso i pascoli della vita mediante l'illuminazione del Risorto.
La Pasqua è la rivelazione e l'esperienza più alta dell'azione educativa di Dio, che libera il suo popolo e lo riconcilia a sè. In essa (la Pasqua) si manifesta il "mistero", cioè il disegno divino di salvezza che viene realizzandosi nel tempo, la pedagogia divina che porta l'uomo a partecipare della vita di amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.


Se questo è poco.... [SM=x570868]

Alla luce di queste profonde riflessioni, leggere che la domenica non è "segno" di niente non fa che rafforzare la gioia di essere un cristiano cattolico. [SM=g27823]

Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
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Agabo:Si è soliti dire che la religione cristiana è la religione rivelata. Non è una religione "inventata" dall'uomo e nemmeno una filosofia, ma scaturisce dal Dio che si rivela all'uomo attraverso la Parola.

Il giorno della nascita di Cristo non è meno importante di quello della sua morte e di quello della sua risurrezione. Eppure nessuno sa quando egli sia nato esattamente. Nessuno nega il valore della Pasqua cristiana. La predicazione cristiana ha come base la risurrezione del Cristo, Vittoria sulla morte per ogni credente.

Tutto questo è comunque estraneo alla questione dei Dieci Comandamenti. Non discuto la sensibilità e i sentimenti di chi osserva la domenica con tali intenti. Dico che la religione rivelata è tale proprio perché è Dio che rivela le Sue leggi e i suoi comandamenti che sono fatti per la pace e la felicità dell'uomo e non il contrario.

Il Sabato è segno tra Dio e il Suo popolo ed è rivelazione di Dio. La domenica è qualcosa che l' UOMO ha stabilito. Fin qui il problema non sarebbe grave, ciò che lo rende tale è che l'uomo non si è limitato a creare un'istituzione religiosa e basta, ma ha avuto la presunzione di sostituire tale istituzione a quella stabilita da Dio stesso fin dalla creazione del mondo.

Ricambio il tuo saluto fraterno. [SM=x570892]
Franco.

[Modificato da Agabo 24/03/2009 16:40]
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"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
24/03/2009 17:16
 
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Scusa un po' Agabo mi meraviglio ancora che insisti nonostante ti sono state date sufficiente prove che Dio non pretende affatto di osservare il sabato dai cristiani.
Poly ha diverse volte spiegato che l'osservazione per i goym (gentili) non era richiesto.
Perciò anche se, dico se perchè cosi non è, dovessi dare per buono che tale obbligo d'osservanza dovrebbe continuare a valere per i cristiani, allora valerebbe soltanto per i cristiani-giudei, tu sei un cristiano- giudeo? No e allora.?

Nessuno ha cambiato il decalogo ebraico o ti risulta che nelle traduzioni bibliche cattoliche protestanti c'è scritto domenica o festa anzichè sabato nel AT?
Non so se mi spiego.
I 1o comandamenti per gli ebrei è una cosa quelli per i cristiani è tutt'altra cosa cioè tu poi trovare tutti quei 10 comandamenti per i cristiani anche nei principi espressi nel NT non uccidre non commettere adulteri e cosi via ma da nessuno parte tu troverai il comando di osservare il sabato nel AT.

In più la testimonianza biblica ed extra-biblica dice che i primi cristiani osservavano la domenica e celebravano la santa cena voi per esempio quante volte all'anno celebrate la santa cena? E' solo una domanda buttata cosi se vogliamo trattare anche questa andremo davvero OT.

In più se vuoi escludere nessun comandamento dato da DIo al "suo popolo" cioè agli ebrei allora osserva anche tutto il resto della legge e te lo ha fatto notare topsy, non ti pare? [SM=x570874]



[SM=g1543902]
Veronika





[Modificato da Luteranamanier 24/03/2009 17:27]
24/03/2009 17:20
 
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Luteranamanier, 24/03/2009 17.16:

Scusa un po' Agabo mi meraviglio ancora che insisti nonostante ti sono state date sufficiente prove che Dio non pretende affatto di osservare il sabato dai cristiani.
Poly ha diverse volte spiegato che l'osservazione per i goym (gentili) non era richiesto.
Perciò anche se, dico se perchè cosi non è, dovessi dare per buono che tale obbligo d'osservanza dovrebbe continuare a valere per i cristiani, allora valerebbe soltanto per i cristiani-giudei, tu sei un cristiano- giudeo? No e allora.?

Nessuno ha cambiato il decalogo ebraico o ti risulta che nelle traduzioni bibliche cattoliche protestanti c'è scritto domenica o festa anzichè sabato nel AT?
Non so se mi spiego.
I 1o comandamenti per gli ebrei è una cosa quelli per i cristiani è tutt'altra cosa cioè tu poi trovare tutti quei 10 comandamenti per i cristiani anche nei principi espressi nel NT non uccidre non commettere adulteri e cosi via ma da nessuno parte tu troverai il comando di osservare il sabato nel AT.

In più le testimoninaze extra-bibliche dicono che i primi cristiani osservavano la domenica e celebravano la santa cena voi per esempio quante volte all'anno celebrate la santa cena? E' solo una domanda buttata cosi se vogliamo trattare anche questa andremo davvero OT.

In più se voi escludere nessun comandamento dato al "suo popolo" cioè agli ebrei allora osserva anche tutto il resto della legge e te lo ha fatto notare topsy, non ti pare? [SM=x570874]



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Il Sabato è segno tra Dio e il Suo popolo ed è rivelazione di Dio. La domenica è qualcosa che l' UOMO ha stabilito. Fin qui il problema non sarebbe grave, ciò che lo rende tale è che l'uomo non si è limitato a creare un'istituzione religiosa e basta, ma ha avuto la presunzione di sostituire tale istituzione a quella stabilita da Dio stesso fin dalla creazione del mondo.

E' questo che rispettosamente contesto; il Sabato è segno tra Dio e il Suo popolo, ed è Sua rivelazione. Ma anche la domenica è segno e rivelazione di Dio, come ho già scritto. Io posso dire di voler bene a qualcuno in diversi modi: con lo sguardo (l'espressione degli occhi), con le parole (ti voglio bene), con un gesto (una carezza sulla guancia); tutte queste espressioni rivelano la stessa cosa e hanno identica valenza. Ora, Dio ha scelto il primo giorno dopo il sabato per manifestare la Sua Gloria, la Sua potenza, la nuova liberazione (Pasqua=passaggio) del Suo popolo che non riguarda più solo il passaggio dall'Egitto alla Terra Promessa e non ha più solo come protagonista il popolo ebraico,ma tutto assume una valenza più piena, più universale. La Pasqua è ancora quel passaggio che porta gli Ebrei dalla schiavitù dell'Egitto alla liberazione nella Terra Promessa, ma con Gesù (Dio) assume un significato più ampio, più universale, appunto. Pasqua ora è il passaggio, la liberazione dell'uomo (di tutti gli uomini) dalla Morte alla Vita, il compimento finale e più alto della riconciliazione dell'uomo con Dio. In questa nuova ottica voluta da Dio anche il Sabato viene trasformato; non abrogato, ma trova il compimento del suo significato (come la stessa Pasqua). Nel N.T. c'è il completamento della Legge, il pieno compimento di tutta la Legge.
A Dio non servivano altre parole è bastato il gesto per santificare quel primo giorno dopo il sabato anche perchè come è scritto nel Vangelo: non si mette il vino nuovo in otri vecchi, ma in otri nuovi. Ora quel giorno si è compiuto qualcosa di nuovo che non poteva essere contenuto in "otri vecchi" (senza offesa); l'uomo non ha avuto la presunzione di sostituire nulla, ha semplicemente accolto ciò che Dio aveva indicato con la Sua azione, senza, per questo, abrogare il passato. E' il nuovo che ingloba, trasforma, arricchisce, include e supera l'antico. [SM=g27823]


Un fraterno saluto. [SM=x570892]

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[Modificato da !Freddie! 24/03/2009 17:48]
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Re:
Luteranamanier, 24/03/2009 17.16:



In più se vuoi escludere nessun comandamento dato da DIo al "suo popolo" cioè agli ebrei allora osserva anche tutto il resto della legge e te lo ha fatto notare topsy, non ti pare? [SM=x570874]






Osservare tutta la Legge? Povero Agabo :-) e chi glielo fa fare?
Scherzi a parte, io non suggerivo affatto ad Agabo di osservare tutta la Legge Mosaica, ma che il pio ebreo non contrappone i Dieci Comandamenti, estrapolandoli dal resto della Legislazione (quale documento unico) alla Torah, poichè essi "riasumono" tutta la Legge. Ad esempio, nello stesso Shemà, la coscienza religiosa ebraica vi scorge le Dieci Parole. Ma che Agabo desideri rendere onore allo Shabbat, non può che farmi vero piacere :-)))
[Modificato da Topsy 24/03/2009 18:05]
24/03/2009 18:32
 
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Re: Re:
Topsy, 24/03/2009 18.04:




Osservare tutta la Legge? Povero Agabo :-) e chi glielo fa fare?
Scherzi a parte, io non suggerivo affatto ad Agabo di osservare tutta la Legge Mosaica, ma che il pio ebreo non contrappone i Dieci Comandamenti, estrapolandoli dal resto della Legislazione (quale documento unico) alla Torah, poichè essi "riasumono" tutta la Legge. Ad esempio, nello stesso Shemà, la coscienza religiosa ebraica vi scorge le Dieci Parole. Ma che Agabo desideri rendere onore allo Shabbat, non può che farmi vero piacere :-)))



Sì ok, ma gli ebrei che non conrappongono i dieci comandamenti alla Torah osservano o piuttosto dovrei dire si sforzano di osservare la legge?
Cioè ci sono per esempi delle restrizioni alimentari?
A questo mi riferivo.
Se Agabo ci rinfaccia di non osservare un comandamento dei dieci comandamenti dato al popolo ebraico bisogna dire anche lui è nel difetto.
Beh anch'io no ho niente al contrario che lui osserva lo Shabbat ma non dovrebbe nemmeno rimproverare il fatto che non lo osserviamo.



[SM=g1543902]


24/03/2009 18:53
 
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Luteranamanier, 24/03/2009 18.32:



Sì ok, ma gli ebrei che non conrappongono i dieci comandamenti alla Torah osservano o piuttosto dovrei dire si sforzano di osservare la legge?
Cioè ci sono per esempi delle restrizioni alimentari?
A questo mi riferivo.
Se Agabo ci rinfaccia di non osservare un comandamento dei dieci comandamenti dato al popolo ebraico bisogna dire anche lui è nel difetto.
Beh anch'io no ho niente al contrario che lui osserva lo Shabbat ma non dovrebbe nemmeno rimproverare il fatto che non lo osserviamo.



[SM=g1543902]






Effettivamente è una questione prettamente cristiana questa :-)


PS. Chissà poi perchè allorchè si nomini la Legge Mosaica vengono alla mente ai più, le restrizioni alimentari o la lapidazione, e non l'obbligo della Tzedakàh (giustizia sociale) a favore dell'orfano, della vedova, del malato e dello straniero (l'immigrato), o anche "Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete dagli da bere".
Un vero mistero!

[SM=x570865] Shalom!



24/03/2009 18:59
 
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certo che è curioso che data la presunta importanza dell' osservazione del Sabato per il nuovo popolo costituitosi col Cristo, nel NT non troviamo un comando esplicito a riguardo.

eppure nell'AT, i profeti mandati da Dio a rinvigorire il culto, ne parlarono chiaramente.

si da tanta importanza, nel NT, a temi come il riconoscere Cristo come Signore, a vivere una vita secondo l'etica del Cristo, all'amore, alla preghiera, all'unità della fede, alla vigilanza contro i falsi profeti, ma niente sul Sabato.

se era così vitale, perchè tanto silenzio?
Il Dio che ha usato gli apostati "babilonesi" per vincolare la fede cristiana al canone del NT, perchè non ha fatto altrettanto per una cosa di capitale importanza come il Sabato?
cosa ci hanno guadagnato i babilonesi, a rigettare il Sabato in favore della domenica, molto prima (I° secolo) di Costantino?

mah, tutta sta questione somiglia molto ai salti mortali che i tdg fanno per la questione dell'uso del nome di Dio, rigettato dai babilonesi in favore dell'aggettivo "Kyrios" [SM=g1678738]
anche lì nasce spontanea l'obiezione, ma se era così importante l'uso del nome, perchè Dio avrebbe permesso questa apostasia, mentre poi ha usato Babilonia per dichiarare in modo infallibile il canone del NT?

che strano Dio, questo, che fa le cose a metà [SM=x570872]
mah, Mistero......
[Modificato da Reietto74 24/03/2009 19:01]
24/03/2009 19:15
 
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In un primo momento ero un sostenitore del Sabato,ma rileggendo la scrittura di Colossesi,mi sono ricreduto e devo dire che facendo ricerche ho potuto trovare dei riscontri al fatto che il sabato anche se inserito nei 10 comandamenti non é vincolante per i cristiani di oggi e porto a sostegno alcune scritture.,facendo una premessa. S.Paolo stava mettendo in guardia i fratelli di Colosse dai cristiani-giudei che volevano far rispettare la Legge Mosaica .(incluso il sabato)e per questo scrisse quanto segue:

Colossesi 2:14
14 Egli ha annientato il documento fatto di ordinamenti, che era contro di noi e che ci era nemico, e l'ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce;

Colossesi 2:16
Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati,

poi ci sono anche queste scritture:

Galati 3:24
Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede.

Galati 3:25
Ma ora che la fede è venuta, non siamo più sotto precettore;

Romani 10:4
poiché Cristo è il termine della legge, per la giustificazione di tutti coloro che credono.

Romani 14:1,2,5,6
1 Accogliete colui che è debole nella fede, ma non per sentenziare sui suoi scrupoli.
2 Uno crede di poter mangiare di tutto, mentre l'altro che è debole, mangia legumi. 3 Colui che mangia di tutto non disprezzi colui che non mangia di tutto; e colui che non mangia di tutto non giudichi colui che mangia di tutto, perché Dio lo ha accolto.
5 Uno stima un giorno più di un altro; l'altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente.
6 Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché ringrazia Dio; e chi non mangia di tutto fa così per il Signore, e ringrazia Dio.


Romani 14:17
perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.

[SM=g1543902]
[Modificato da spirit62 24/03/2009 19:18]
----------------------------------------------------
La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere! Perché io so di sapere più di te, che pensi di sapere.(Socrate)
24/03/2009 19:21
 
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Topsy, 24/03/2009 18.53:




Effettivamente è una questione prettamente cristiana questa :-)


PS. Chissà poi perchè allorchè si nomini la Legge Mosaica vengono alla mente ai più, le restrizioni alimentari o la lapidazione, e non l'obbligo della Tzedakàh (giustizia sociale) a favore dell'orfano, della vedova, del malato e dello straniero (l'immigrato), o anche "Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete dagli da bere".
Un vero mistero!

[SM=x570865] Shalom!






Beh hai ragione è un mistero anche a me ma è stata la prima cosa che mi veniva in mente, la prossima volta terro conto del tuo post.

[SM=x570864]


[SM=g1543902]
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24/03/2009 19:25
 
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Re:
Reietto74, 24/03/2009 18.59:

certo che è curioso che data la presunta importanza dell' osservazione del Sabato per il nuovo popolo costituitosi col Cristo, nel NT non troviamo un comando esplicito a riguardo.

eppure nell'AT, i profeti mandati da Dio a rinvigorire il culto, ne parlarono chiaramente.

si da tanta importanza, nel NT, a temi come il riconoscere Cristo come Signore, a vivere una vita secondo l'etica del Cristo, all'amore, alla preghiera, all'unità della fede, alla vigilanza contro i falsi profeti, ma niente sul Sabato.

se era così vitale, perchè tanto silenzio?
Il Dio che ha usato gli apostati "babilonesi" per vincolare la fede cristiana al canone del NT, perchè non ha fatto altrettanto per una cosa di capitale importanza come il Sabato?
cosa ci hanno guadagnato i babilonesi, a rigettare il Sabato in favore della domenica, molto prima (I° secolo) di Costantino?

mah, tutta sta questione somiglia molto ai salti mortali che i tdg fanno per la questione dell'uso del nome di Dio, rigettato dai babilonesi in favore dell'aggettivo "Kyrios" [SM=g1678738]
anche lì nasce spontanea l'obiezione, ma se era così importante l'uso del nome, perchè Dio avrebbe permesso questa apostasia, mentre poi ha usato Babilonia per dichiarare in modo infallibile il canone del NT?

che strano Dio, questo, che fa le cose a metà [SM=x570872]
mah, Mistero......



Trovo giusto e logico il tuo ragionamento.
Un Testimone convinto degli insegnamenti ricevuti, però ti risponderebbe che è stato Satana ad obnubilare la mente dei "babilonesi", dai primi traduttori fino ai giorni nostri.

Gabriella
24/03/2009 19:34
 
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Siamo giunti ad una conclusione soddisfacente?


In un primo momento ero un sostenitore del Sabato,ma rileggendo la scrittura di Colossesi,mi sono ricreduto e devo dire che facendo ricerche ho potuto trovare dei riscontri al fatto che il sabato anche se inserito nei 10 comandamenti non é vincolante per i cristiani di oggi e porto a sostegno alcune scritture.,facendo una premessa. S.Paolo stava mettendo in guardia i fratelli di Colosse dai cristiani-giudei che volevano far rispettare la Legge Mosaica .(incluso il sabato)e per questo scrisse quanto segue:

Colossesi 2:14
14 Egli ha annientato il documento fatto di ordinamenti, che era contro di noi e che ci era nemico, e l'ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce;

Colossesi 2:16
Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati,

poi ci sono anche queste scritture:

Galati 3:24
Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede.

Galati 3:25
Ma ora che la fede è venuta, non siamo più sotto precettore;

Romani 10:4
poiché Cristo è il termine della legge, per la giustificazione di tutti coloro che credono.

Romani 14:1,2,5,6
1 Accogliete colui che è debole nella fede, ma non per sentenziare sui suoi scrupoli.
2 Uno crede di poter mangiare di tutto, mentre l'altro che è debole, mangia legumi. 3 Colui che mangia di tutto non disprezzi colui che non mangia di tutto; e colui che non mangia di tutto non giudichi colui che mangia di tutto, perché Dio lo ha accolto.

5 Uno stima un giorno più di un altro; l'altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente.
6 Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché ringrazia Dio; e chi non mangia di tutto fa così per il Signore, e ringrazia Dio.



Romani 14:17
perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.



[SM=x570923] [SM=g1660613] [SM=g27823]


Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.


[Modificato da !Freddie! 24/03/2009 19:36]
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X !Freddie!:

Scusami, ma i testi che hai citato non hanno niente a che vedere col sabato settimanale. Se leggi attentamente i contesti nei quali si trovano, scoprirai che la polemica è tuta centrata su questioni che riguardano riti e pratiche con le quali una certa mentalità popolare pensava fossero utili per giungere alla salvezza:

X Veronika & C. :

"E' curioso ricordare che tale osservanza della domenica, che è l'unico culto del protestantesimo, non solo non si fonda sulla Bibbia, ma è in flagrande contraddizione con la stessa Bibbia che prescrive il riposo del sabato. La Chiesa cattolica, con l'autorità di Gesù Cristo, ha trasportato questo riposo alla domenica in ricordo della risurrezione di nostro Signore" ( Monsignor de Ségur -Causeries sur le Protestantisme d'aujourd'hui, 1903, p. 207)

"Potete leggere la Bibbia dalla Genesi fino all'Apocalisse, ha scritto l'arcivescovo Gibbons (La foi de nos pères, trad. francese dell'abate Saurel, 1886, p. 107), e non troverete una sola riga che autorizzi l'istituzione della domenica. Le Scritture ordinano l'osservanza religiosa del sabato, giorno che non santifichiamo mai" (trad. italiana di Maria Ninellone, Ed. Paoline, pag. 89).

La domenica è una "creatura" della Chiesa cattolica? Pare proprio di sì e i protestanti sono in palese contraddizione con la Scrittura e, coscienti o meno, rendono omaggio all'autorità della Chiesa cattolica osservando un comandamento che essa ha mutuato dal paganesimo.

Il tempo suddiviso in settimane è un'opera di Dio. Il Sabato è un giorno sacro, "E' mio!", traduce Gen. 2:3 la Bibbia interconfessionale ABU-LDC.

Agabo. [SM=x570892]
[Modificato da Agabo 25/03/2009 09:58]
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"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
25/03/2009 10:16
 
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Re:
Agabo, 25/03/2009 9.50:




X Veronika & C. :

"E' curioso ricordare che tale osservanza della domenica, che è l'unico culto del protestantesimo, non solo non si fonda sulla Bibbia, ma è in flagrande contraddizione con la stessa Bibbia che prescrive il riposo del sabato. La Chiesa cattolica, con l'autorità di Gesù Cristo, ha trasportato questo riposo alla domenica in ricordo della risurrezione di nostro Signore" ( Monsignor de Ségur -Causeries sur le Protestantisme d'aujourd'hui, 1903, p. 207)




Sinceramente non so perché tu citi questo testo di quest'autore?
Dove'è il nesso?
Questo Monsignore che è evidentemente cattolico non ha studiato nemmeno lui bene le scritture e nemmeno il protestantesimo a me non risulta che l'unico culto che noi luterani abbiamo sia soltanto la domenica.
Ha fatto una brutta generalizzazione che già mette in dubbio i suoi studi.
Poi il Monsigore dice che a Chiesa cattolica, con l'autorità di Gesù Cristo...
Sei d'accordo anche su questo o cosa?
Non credo allora perché dovresti citare una fonte di un autore di dubbia credibilità?

Agabo, 25/03/2009 9.50:




"Potete leggere la Bibbia dalla Genesi fino all'Apocalisse, ha scritto l'arcivescovo Gibbons (La foi de nos pères, trad. francese dell'abate Saurel, 1886, p. 107), e non troverete una sola riga che autorizzi l'istituzione della domenica. Le Scritture ordinano l'osservanza religiosa del sabato, giorno che non santifichiamo mai" (trad. italiana di Maria Ninellone, Ed. Paoline, pag. 89)







Già e quale scritture?
VT ovviamente.
Certo che non trovi esplicitamente il comando di osservare la domenica nel NT ma non trovi nemmeno il comando di osservare il sabato anzì dice nessuno vi giudichi riguarda a sabati ...
Perciò...
Agabo, 25/03/2009 9.50:




La domenica è una "creatura" della Chiesa cattolica? Pare proprio di sì e i protestanti sono in palese contraddizione con la Scrittura e, coscienti o meno, rendono omaggio all'autorità della Chiesa cattolica osservando un comandamento che essa ha mutuato dal paganesimo.





Se per chiesa cattolica intendi chiesa primitiva allora ti dico di sì.
Perciò le chiese protestanti insiemme con la chiesa cattolica (odierna) fanno quello che la "Chiesa" ha sempre fatto.

Agabo, 25/03/2009 9.50:





Il tempo suddiviso in settimane è un'opera di Dio. Il Sabato è un giorno sacro, "E' mio!", traduce la Bibbia interconfessionale ABU-LDC.



Certo lo è per gli ebrei a cui fu dato questo comandamento e non per i cristiani.



[SM=g1543902]
Veronika
[Modificato da Luteranamanier 25/03/2009 10:19]
25/03/2009 10:39
 
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Resto sulla posizione e...resisto!!!

Potete leggere la Bibbia dalla Genesi fino all'Apocalisse, ha scritto l'arcivescovo Gibbons (La foi de nos pères, trad. francese dell'abate Saurel, 1886, p. 107), e non troverete una sola riga che autorizzi l'istituzione della domenica.

Evidentemente, l'arcivescovo ritiene che Dio debba solo parlare; le Sue azioni non contano!!! [SM=g27823]

La stessa citazione è sterile in sè, perchè se ne potrebbero portare altre a confutazione altrettante valide ed autorevoli (senza contare che stiamo parlando di una affermazione tenuta da un arcivescovo - uno, tra le centinaia che c'erano - su una traduzione del 1800...da allora ne è corsa di acqua sotto i ponti e nel frattempo si sono succedute numerosissime, aggiornate e più approfondite riflessioni). Inoltre, e questa è verità testimoniata nel Vangelo, leggere la Bibbia solo ed esclusivamente in modo letterale è diabolico . Considerare solo ciò che è scritto come fondamentale sa di...fondamentalismo! [SM=g1543783]

Si possono esprimere posizioni e comandi non solo con le parole, come ho già scritto, ma anche con gesti, azioni ed altro. Dio ha dato vita ad un evento nuovo e straordinario in un giorno diverso dal sabato e da quel momento quel giorno è santificato dall'opera stessa di Dio. Anche nella famosa lavanda dei piedi Gesù non parla con le parole, ma con i gesti e dice (senza dire) che la futura Chiesa è una comunità del servizio verso gli ultimi, improntata alla carità, una comunità che si umilia invece di esaltarsi; tant'è vero che a Pietro che gli chiedeva il perchè del gesto Gesù gli risponde che per ora non lo avrebbe capito, ma che lo avrebbe capito in seguito; quindi il Maestro stava insegnando senza usare le parole. Sostenere che non disse niente (solo perchè non ha verbalizzato ciò che fece) sa di arrampicamento sugli specchi!!!!!

...Poi se qualcuno si ostina a contestare l'evidenza, si accomodi pure!!!! [SM=g27829]

In Romani:14, 5-6 vi è un mirabile esempio di carità cristiana e tolleranza (brutta parola, ma intesa nel senso più buono ed ampio possibile). Infatti, qualunque fossero questi riti praticati e cibi mangiati verso i quali una certa mentalità popolare credeva fossero utili alla salvezza, come sostieni, Paolo non accusa queste persone di non seguire la Legge (come fai tu), non lancia invettive (come fai tu), non minaccia di porsi contro Dio (come fai tu)...praticamente li incoraggia; nel senso, che se loro credevano in cuor proprio ed onestamente di ringraziare Dio con tali riti, potevano farlo in quanto Dio li aveva accolti (Romani, 14,2) . Ora, se questa è la posizione nei riguardi di riti e cibi "discutibili", quanto più questa è valida riguardo la Domenica, ricordo, SANTIFICATA da Dio stesso!!!!!!!



Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
[Modificato da !Freddie! 25/03/2009 10:56]
25/03/2009 12:54
 
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Per Veronika,

sorella cara, quando si formulano delle frasi che chiamano in causa dei princìpi, tali frasi e/o princìpi sono senza tempo. Il Monsignor de Ségur sapeva bene quello che diceva. Che uno dica una cosa del genere dieci secoli fa o dieci giorni fa è lo stesso. Il concetto è questo: la Bibbia non dice di santificare la domenica, lo dice solo ed esclusivamente la Chiesa cattolica in quanto è una sua invenzione. La "santificazione" domenica (non indurmi a portarti dei documenti, mi verrebbe noia) fu fatta con un decreto imperiale di Costantino. Con una legge imperiale, quindi ... il resto venne di conseguenza.

Inoltre (e vale anche per !Freddie!) ho citato una traduzione moderna, la TILC che rende "E' mio!" il versetto di Gen 2:3. Ma potrei citarti molti commentatori moderni, non qui però, se leggi l'inglese ti posso passare la documentazione.

A proposito, come si scrive "domenica" in tedesco?, in un modo simile all'inglese, "SUNDAY"??? [SM=g1537196]

Ciaaaooo. [SM=x570892]
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"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
25/03/2009 13:32
 
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C’è una linea di demarcazione tra l’amore e la distruzione (odio) ed è la Legge. Se non ci fosse la legge, l’amore e trasgressione si fonderebbero e trasgressione sappiamo che non fa parte del regno di Dio! Noi ci salviamo in Cristo dal peccato e non con i peccati. La grazia e la giustizia (legge) sono due lati della stessa medaglia. Uno non può sussistere senza l’altra! Nella Legge è espressa la volontà di Dio! Amore deve tener conto della volontà di Dio! Un uomo che ama la sua donna, non gli da i schiaffi invece che i baci, non la offende, ma la rispetta, etc. Rispettare la volontà di Dio è fondamentale! Cosa è fare la volontà di Dio se non è il rispetto e l’osservanza della SUA Legge! Non la pronunciata nemmeno un profeta ma LUI STESSO! Perché senza la realtà dell’azione, le promesse d’amore non sono che parole! nell’amore non tutto è permesso! Il male non è permesso! La legge ci permette di distinguere bene dal male, amore dall’odio. Chi la compie attraverso l’amore e la fede passa alla salvezza!

Apostolo Paolo ha fatto una distinzione ben chiara: la legge delle opere dalla legge della fede!
La legge delle opere considera la salvezza non per grazia ma per i meriti! La legge della fede porta il trasgressore così com’è a Gesù, senza che lui si “mette a posto” e che diventi "bravo prima" di venire a Lui! "Salvezza" con la legge delle opere considera Dio un severo giudice (i giudei, tdg per esempio etc) e quindi non tiene in considerazione la misericordia! Quindi l’accettazione di Dio se la devono meritare! E una fede per modo di dire, come è “la fede dei demoni che credono e tremano”!
La legge della fede tiene conto sia dell’amore di Dio sia della giustizia di Dio (Dio come giusto giudice). Se noi adempiamo la legge della fede accettiamo tutte e due lati del carattere di Dio, la misericordia da un lato e la giustizia dall’altro, ma che non escludono l’uno l’altra! E ci sono i cristiani che credono che Dio è solo amore, che tutti saranno salvati a prescindere se pentiti o non pentiti dal peccato! Per pentirsi abbiamo bisogno sempre della Legge! Perché se non sappiamo le nostre trasgressioni e le nostre colpe come facciamo a pentirsi, e se la Legge non c’è come sappiamo di che abbiamo peccato! Se voi dite che la Legge è solo dei ebrei, voi come fate a pentirsi davanti a Dio! Chi velo dice, tranne la vostra coscienza!?
Poi Paolo dice: “Annulliamo dunque la legge mediante fede? No di certo! Anzi confermiamo la legge!” Romani 3,31 Spirito di Dio da forza a compiere la legge e questa forza è AMORE!
Confermando ancora: “mentre Israele, che ricercava una legge di giustizia, non ha raggiunto questa legge. Perché? Perché l’ha ricercata non per fede ma per opere." Romani 9,31

Infatti il «non commettere adulterio», «non uccidere», «non rubare», «non concupire» e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso».
L'amore non fa nessun male al prossimo; l'amore quindi è l'adempimento della legge. Romani 13,9.10

La grazia e la legge dunque non si escludono l’una con l’altra.

Una ubbidienza formale e esteriore senza spirito d’amore alla legge non vale niente! L’ubbidienza per paura dalle conseguenze del pecato non vale niente!

“Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? No di certo!” Romani 6,15
Qui Paolo di nuovo parla della legge delle opere e poi parla dell’ubbidienza all’peccato e dell’ubbidienza che conduce alla giustizia! Romani 6, 16. Di nuovo l’ubbidienza a cosa! Alla legge della fede che produce la vita! La legge delle opere produce solo la morte!

I peccatori sono sotto la legge delle opere, quella meritoria, ciò è quella che condanna alla morte, e noi credenti nel sangue di Gesù che purifica siamo sotto la legge della fede che produce i suoi frutti, in primis amore! Noi amiamo quindi compiamo la legge!

Andate e leggete intera lettera ai Romani! Non rischiate di estrapolare alcuni versetti e interpretarli nella luce nella quale non sono messi!


Matteo 5,18
Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto.

25/03/2009 13:34
 
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Il grande peccato dei giudei era stato il loro rigetto del Cristo; il grande peccato del mondo cristiano sarebbe stato il rigetto della legge di Dio, base del suo governo sia in cielo che sulla terra. E.G.White “Gran Conflitto”.


Si certo anche i farisei investigavano le Scritture! E come no! Come mai hanno rigettato Gesù!?
I giudei non hanno riconosciuto il Messia, perché non hanno investigato le Scritture o le hanno investigate con uno spirito sbagliato! Oggi rigettiamo Gesù rigettando le sue parole, la sua legge e lo spirito di verità che ci convince della volontà di Dio!

25/03/2009 13:37
 
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I farisei sono conosciuti par la loro severa osservanza della legge ma Gesù gli dice lo stesso: Mosè non vi ha forse dato la legge?Eppure nessuno di voi mette in pratica la legge! Giovanni 7,19
25/03/2009 13:40
 
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"Dio non ha certamente bisogno di riposo; se ha istituito il sabato lo ha fatto perchè voleva far riposare l'uomo al termine di ogni settimana. Il "riposo" sabatico è però giustificato in modo diverso nei vari testi biblici (Es 20,11 e Dt 5,15). L'esatta traduzione del termine ebraico shabat è cessare. Il sabato è uno dei cardini della vita ebraica, perché chi osserva il sabato secondo la tradizione ebraica riconosce Dio unico, creatore dell'universo e padrone del creato, che ha cessato la sua opera precisamente nel settimo giorno. Solo pochi seguaci di Cristo continuano pur ora a celebrare il sabato (Avventisti); la maggioranza ha invece sostituito il sabato con "il giorno del Signore Ap 1,10) vale a dire la domenica. Tra costoro alcuni, come i cattolici, seguono gli usi ebraici, vi hanno trasferito, dal tempo di Costantino, anche il riposo sabatico; mentre altri, pur considerando la domenica come un giorno dedicato al Signore, lasciano il riposo settimanale alla libera discrezione del credente" da: La Bibbia Concordata- Mondadori su Gen 2:3.

Un commento interessante anche se impreciso. Il "giorno del Signore" di Apoc. 1:10 non poteva indicare la domenica perchè lo stesso autore di Apocalisse definisce tale giorno nel suo Vangelo (Giovanni) "il primo giorno della settimana", più o meno nello stesso periodo.

Chi non crede che vi sia un Dio dell'Antico Testamento e un Dio del Nuovo Testamento, ma un solo Dio con un solo piano redentivo non opera delle dicotomie tra "Ebrei" e "Cristiani" o tra cristiani/giudei" e cristiani/gentili.

Vi sono dei principi universali è questi sono per l' "UOMO" e non per una etnia, difatti, "il SABATO fu fatto per L'UOMO", non per l'Ebreo o per il vattelapesca.

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25/03/2009 13:50
 
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Re: X Agabo
spirit62, 24/03/2009 19.15:

X AGABO

In un primo momento ero un sostenitore del Sabato,ma rileggendo la scrittura di Colossesi,mi sono ricreduto e devo dire che facendo ricerche ho potuto trovare dei riscontri al fatto che il sabato anche se inserito nei 10 comandamenti non é vincolante per i cristiani di oggi e porto a sostegno alcune scritture.,facendo una premessa. S.Paolo stava mettendo in guardia i fratelli di Colosse dai cristiani-giudei che volevano far rispettare la Legge Mosaica .(incluso il sabato)e per questo scrisse quanto segue:

Colossesi 2:14
14 Egli ha annientato il documento fatto di ordinamenti, che era contro di noi e che ci era nemico, e l'ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce;

Colossesi 2:16
Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati,

poi ci sono anche queste scritture:

Galati 3:24
Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede.

Galati 3:25
Ma ora che la fede è venuta, non siamo più sotto precettore;

Romani 10:4
poiché Cristo è il termine della legge, per la giustificazione di tutti coloro che credono.

Romani 14:1,2,5,6
1 Accogliete colui che è debole nella fede, ma non per sentenziare sui suoi scrupoli.
2 Uno crede di poter mangiare di tutto, mentre l'altro che è debole, mangia legumi. 3 Colui che mangia di tutto non disprezzi colui che non mangia di tutto; e colui che non mangia di tutto non giudichi colui che mangia di tutto, perché Dio lo ha accolto.
5 Uno stima un giorno più di un altro; l'altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente.
6 Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché ringrazia Dio; e chi non mangia di tutto fa così per il Signore, e ringrazia Dio.


Romani 14:17
perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.

[SM=g1543902]



Vedi, discorsi come il tuo mancano di logica. La legge è stata "inchiodata", quindi non è peccato uccidere, rubare o prendersi la moglie di un altro, non è così?
E se pensi che non sia così, perché neghi la validità di UNO SOLO dei Dieci Comandamenti?
Comunque, ti suggerisco di fare una ricerca più seria riguardo ai testi che hai citato, ti accorgerai che hanno un significato esegetico/storico ben diverso. Così la Bibbia la commentano solo i testimoni di Geova.

Ti invito a riflettere piuttosto su questo testo:

1Timoteo 1:9 sappiamo anche che la legge è fatta non per il giusto ma per gl'iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e gl'irreligiosi, per coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi,

Di quale "legge" parla l'apostolo Paolo se, come tu dici, essa ha cessato la sua validità?

Agabo. [SM=x570892]


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25/03/2009 14:30
 
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Re:
santapazienzauno, 25/03/2009 13.37:


I farisei sono conosciuti par la loro severa osservanza della legge ma Gesù gli dice lo stesso: Mosè non vi ha forse dato la legge?Eppure nessuno di voi mette in pratica la legge! Giovanni 7,19




Santapazienzauno, abbi pazienza o i farisei non osservavano la Legge oppure erano scrupolosi nell'osservarla :-)

[Modificato da Topsy 25/03/2009 14:31]
25/03/2009 14:47
 
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Testimonianza contraddittoria...

Potete leggere la Bibbia dalla Genesi fino all'Apocalisse, ha scritto l'arcivescovo Gibbons (La foi de nos pères, trad. francese dell'abate Saurel, 1886, p. 107), e non troverete una sola riga che autorizzi l'istituzione della domenica.

Sempre su questa "famosa" testimonianza, devo dire che c'è una grande contraddizione di fondo che la rende, per ciò stessa, di modesto spessore; un arcivescovo (si presume, cattolico) che afferma di non trovare alcun accenno alla domenica in tutta la Bibbia dubitando, per questo, della sua fondatezza. Ma per lo stesso principio c'è da dire che in tutta la Bibbia non si parla esplicitamente neanche della Trinità; eppure, a questa doveva crederci per forza (sennò che cattolico era?)! Ecco, due situazioni che pur partendo da identiche premesse, trovano diversa conclusione...contraddittoria!!! [SM=g27823]

Ah, dimenticavo...domenica viene da "Dominicum", non da Sunday!!!!!!
Inoltre devo dire, caro Agabo, che le tue ricostruzioni storiche lasciano alquanto a desiderare. A parte il fatto che l'adozione della domenica quale giorno del Signore era praticata dalle comunità cristiane fin dal I secolo, in quel periodo esisteva solo la Chiesa che non aveva alcuna denominazione nè cattolica nè protestante nè evangelica nè quant'altro!!!!!
C'è, inoltre, da aggiungere la testimonianza dei famosi martiri di Abitene che nel 304 furono torturati ed uccisi perchè celebravano il "Dominicum". Essi furono martirizzati sotto Diocleziano,che fu imperatore prima di Costantino. In altre parole, la celebrazione della domenica era un fatto acquisito molto prima che Costantino salisse al trono imperiale!!!!! [SM=g1543794]



Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
[Modificato da !Freddie! 25/03/2009 15:25]
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“? Perchè nel NT non si parla di qualcosa che sia CAMBIATO”



Perché, Come e ti è già stato spiegato, non è cambiato proprio un bel niente. Gli ebrei, sia quelli di allora sia quelli di oggi, ritengono che lo shabbat vada osservato solo dagli ebrei. Ergo, quando fu stabilito che per diventare cristiani non occorresse prima diventare ebrei, di conseguenza non è mai sorta alcuna questione sul fatto che i cristiani gentili dovessero o meno osservare lo shabbat, perché non essendo ebrei non avevano alcun obbligo di farlo, cristiano o meno che fossero.
Inoltre, non mi hai ancora spiegato in base a che cosa deduci che, se anche questa polemica fosse esistita, questa raccolta di testi del IV secolo chiamata NT dovrebbe per forza raccontarcele. Da dove hai evinto che l’unica fonte per conoscere cosa succedeva nel cristianesimo primitivo sia il NT? Continuo a domandarlo ma non ho ancora avuto risposte.


“altrimenti il "cambiamento" avrebbe portato dei grossi problemi perchè i cosiddetti "cristiani" altro non erano che Ebrei”



Non c’è stato alcun problema perché i giudeo-cristiani, in quanto ebrei, hanno continuato ad osservare il sabato, e i cristiani gentili, in quanto non ebrei, hanno continuato a non osservarlo.


“Ricordati del giorno di ... per santificarlo. Che cosa ci mettiamo al posto di questi puntini e perché?”



I dieci comandamenti non esistono. Essi fanno parte, come ha spiegato Topsy, della più ampia legislazione mosaica. In essi vi sono certo anche principi universali, che il cristiano è ben lieto di accogliere, ma, quanto all’osservanza del sabato, essa è riservata solo agli Ebrei, come la Scrittura stessa specifica. Chi trasgredisce un solo punto della legge trasgredisce tutta la legge se quel qualcuno è sotto la Legge, ma questo non è il caso dei cristiani di oggi. A quel tempo esistevano anche giudeo-cristiani, e dunque quella frase dell’epistola di Giacomo, vista la sua collocazione e i suoi destinatari, ha perfettamente senso, ma non ha senso se i destinatari sono altri rispetto ai giudei passati al cristianesimo. Prima di usare un testo, bisogna vedere a chi si indirizza. Accettare il sabato, equivale ad accettare tutto il resto della legge mosaica, perché quel sabato è ciò che sancisce il patto tra YHWH e Israele, con tutte le norme che in tale patto sono prescritte.


“Si dice che si debba osservare la Domenica in onore della risurrezione di Gesù Cristo. Perchè mai? La morte e la risurrezione di Cristo sono parte di un unico progetto.”



Ma è in quel momento che fu vinta la morte, ed è questo l’evento unico, non la morte di Cristo, che è la morte che lo accomuna a qualunque altro uomo.


“l Sabato fu benedetto da Dio e costituito quale memoriale della creazione e segno tra Dio e il Suo popolo”



Il sabato fu stabilito quale memoriale del patto tra Dio e Israele, per ricordare di Padre in Figlio questo patto. Non ha nulla a che fare coi gentili. La tua è un’usurpazione.


“E perché farlo SETTIMANALMENTE e non una volta l'anno?”



La letteratura patristica, sia la Didachè che Giustino, mostrano che sin dal I secolo i cristiani celebravano la resurrezione di Cristo settimanalmente. Questa è la fede della Chiesa sin da allora, da ben prima che avessimo il NT come ripeto.


“(al contrario, fu "segno" di adorazione pagana”


Ma per favore… Molla la letteratura scandalistica sul paganesimo di cui ti nutri… La domenica cristiana con l’idolatria pagana non c’entra un emerito nulla, così come non c’entra nulla il culto del sole, o Costantino. Queste sono boiate internettiane o da letteratura americana…


“non essere per niente convincenti, a non essere coerenti con la Rivelazione scritta e se andiamo alle radici,”



No, è la tua accettazione della Rivelazione Scritta se non accetti la Chiesa ad essere incoerente.


“i è soliti dire che la religione cristiana è la religione rivelata.”



Sì, rivelata dalla predicazione di Cristo. Il cristianesimo non è una religione del libro, Gesù disse “andate e predicate”, non “andate e scrivete”. E’ una religione rivelata perché la Chiesa ha ricevuto e trasmette il depositum fidei degli apostoli, e parte di questo deposito è una creazione ecclesiastica del quarto secolo chiamata NT. O forse vogliamo dire che i cristiani dei primi 4 secoli erano cristiani incompleti perché non avevano il nostro attuale NT con 27 libri?


“Il giorno della nascita di Cristo non è meno importante di quello della sua morte e di quello della sua risurrezione”



La nascita e la morte sono eventi nei quali egli è accomunato alla nostra umanità, la resurrezione invece è una segno della divinità, e della vittoria sulla morte.


“La domenica è qualcosa che l' UOMO ha stabilito.”



E’ un’istituzione della comunità cristiane delle origini, la comunità degli apostoli e dei loro successori, a cui Cristo ha lasciato il compito di guidare la sua comunità. La domenica è stabilita dall’uomo esattamente come il canone del Nuovo testamento, e non s’è ancora capito perché accetti il secondo e non la prima, visto che è pure immensamente più antica, e opera della stessa Chiesa. Se quella Chiesa ha sbagliato a dire di celebrare la domenica, non v’è più alcuna garanzia che fosse nel giusto quando, con un altro atto, ha fissato il canone del NT. Se la Chiesa non è accettata come infallibile in toto, nulla garantisce che lo sia anche in quel particolare atto che è stato la creazione del canone.


“ma ha avuto la presunzione di sostituire tale istituzione a quella stabilita da Dio stesso fin dalla creazione del mondo. “



Non ha sostituito nulla, perché essendo il sabato solo per ebrei i gentili non l’hanno sostituito con nulla.


“La domenica è una "creatura" della Chiesa cattolica? “



Come tutto il cristianesimo, dai dogmi cristologici che anche tu accetti al Nuovo Testamento stesso.


“rendono omaggio all'autorità della Chiesa cattolica osservando un comandamento che essa ha mutuato dal paganesimo. “



Quale paganesimo di grazia? Sono curioso di sapere, visto che di storia delle religioni antiche me ne intendo alquanto, quale miscuglio di citazioni ottocentesche hai in serbo per dirmi che ci sarebbe stato un culto pagano la domenica (quale paganesimo poi, quello greco, quello romano?), e che i cristiani l’avrebbero copiato. I pagani avevano feste quasi ogni giorno dell’anno, basta guardare un calendario liturgico dell’epoca per rendersene conto, e non c’era alcuna festività ciclica la domenica che i cristiani potessero copiare, non più di quanto fosse ciclico festeggiare il giovedì.


“la Bibbia non dice di santificare la domenica,”



La Bibbia ti dice quali sono i libri della Bibbia? No? Allora perché leggi solo quei libri e non altri?


“La "santificazione" domenica (non indurmi a portarti dei documenti, mi verrebbe noia) fu fatta con un decreto imperiale di Costantino”



Immagino già la paccottiglia. Ma è normale, sempre fonti di seconda mano. (Ad esempio una Bibbia di mediocre qualità come la Concordata anziché lo studio delle fonti specialistiche, delle riviste accademiche, ecc. Sempre letteratura divulgativa e mai pubblicazioni scientifiche: questa è la rovina dei dilettanti internettiani) Per tua sfortuna qui c’è gente che la storia antica e tardo-antica l’ha studiata in atenei votati alla ricerca scientifica. Inoltre mio caro Agabo possiamo discutere finché vuoi su quello che tu “credi” di sapere perché l’hai letto su fonti di seconda mano, il punto invece è che se tu dovessi indicarmi sulle fonti coeve a Costantino dov’è l’attestazione di quello che affermi, non sapresti neppure da che parte voltarti, perché ignori del tutto le scienze antichistiche. Ad esempio puoi sapere che Cesare fu pugnalato alle Idi di Marzo, e puoi citarmi un manuale di storia romana che lo dica, ma tu sai quali sono gli storici romani antichi da cui i nostri storici contemporanei hanno preso l’informazione? Tu puoi dirmi quello che vuoi di Costantino, perché in realtà non ne sai nulla. Ti basi solo su fonti di seconda mano senza sapere da dove gli storici contemporanei traggano le loro informazioni, perché non conosci né la storia né la letteratura antica. Ed è per questo che, davanti a due fonti storiche contraddittorie che ti dicono cosa Costantino avrebbe fatto o non avrebbe fatto, tu non sapresti che pesci andare a pigliare per risolvere la cosa, perché non sai lavorare sulle fonti primarie (la maggior parte delle quali non sono neppure mai state tradotte in italiano). Ho già indicato, nel mio primo post sull’argomento del sabato, un bel libretto che raccoglie tutte le testimonianze sul culto della domenica nella Chiesa, e questo ben 4 secoli prima di Costantino. Ergo risparmiami le tue pacchianate americane ottocentesche. Le tue imprecise fonti confondono la legalizzazione statale di una festa con l’inizio della celebrazione della festa medesima. Un conto è discutere quando, con la cristianizzazione dell’impero, le feste cristiane si siano sostituite alle feste pagane come giorni ufficiali di riposo per i cittadini, altro paio di maniche è discutere da quando i cristiani celebrassero queste feste, cioè da 4 secoli, da quando erano ancora una minoranza.


“A proposito, come si scrive "domenica" in tedesco?, in un modo simile all'inglese, "SUNDAY"?”



Quest’argomentazione è veramente ottocentesca, di simili amenità era piena la corrente della Religionsgeschichtliche schule tedesca nel XIX secolo. Innanzitutto un confronto con le lingue germaniche non serve ad un emerito nulla, perché quelle zone sono di cristianizzazione tarda, quando il passaggio dal sabato alla domenica era già compiuto. Il tedesco Sonntag non deriva da alcun culto pagano germanico, ma è un calco del latino. Quella che noi chiamiamo domenica era il dies solis, esattamente come ad esempio giovedì era il giorno dedicato a Giove. I cristiani hanno visto in Gesù il loro sole, e non hanno dunque avuto problemi in alcune zone dell’impero a lasciare un termine che ricordasse etimologicamente il sole.
Ma tutto ciò comunque è irrilevante. Quello che ci interessa è se nel paganesimo che stava attorno ai cristiani dei primi 4 secoli la domenica rivestisse un quale significato speciale, e la risposta è no: era semplicemente un giorno dedicato ad un dio come gli altro sette, così come il venerdì è per Giove e il Venerdì per venere. Il mantenere il nome dei giorni per convenzione amministrativa, non implica in alcun modo una contaminazione cultuale o una prosecuzione del paganesimo: sarebbe come dire che noi veneriamo il dio Marte durante il mese di Marzo… Un’assoluta follia. Questi nomi sono un’eredità del paganesimo, ma questo non c’entra nulla con l’adozione di un culto.


“Vedi, discorsi come il tuo mancano di logica. La legge è stata "inchiodata", quindi non è peccato uccidere, rubare o prendersi la moglie di un altro, non è così?”



Perché per i cristiani la Legge mosaica è stata sostituita con la legge dell’amore agape. Ergo, se anche quella antica Legge per noi non è valida, ne abbiamo avuta un’altra, che non consente di fare le cose da te elencate.


“Chi non crede che vi sia un Dio dell'Antico Testamento e un Dio del Nuovo Testamento, ma un solo Dio con un solo piano redentivo non opera delle dicotomie tra "Ebrei" e "Cristiani" o tra cristiani/giudei" e cristiani/gentili.”



Dunque tu osservi tutti i precetti della legge mosaica?


“Vi sono dei principi universali è questi sono per l' "UOMO" e non per una etnia, difatti, "il SABATO fu fatto per L'UOMO"”



L’interlocutore era un ebreo. In quel caso Gesù stabilisce che l’essere umano vale più delle regole, ma proprio perché è un essere umano questo è vero. Non aveva senso dire “il sabato è fatto per gli ebrei e non gli ebrei per il sabato”, perché Gesù qui fa un discorso più ampio, cioè che l’uomo in quanto tale è così importante che posso anche cessare il mio riposo del sabato per salvarlo, che sia ebreo o meno, proprio perché è un fratello umano. Ma su chi debba celebrare il sabato, l’Antico testamento è chiaro: esso è qualcosa che gli Ebrei devono osservare per commemorare il patto tra Dio e il loro popolo.



“l "giorno del Signore" di Apoc. 1:10 non poteva indicare la domenica perchè lo stesso autore di Apocalisse definisce tale giorno nel suo Vangelo (Giovanni) "il primo giorno della settimana"”



Non ho presente il passo giovanneo cui ti riferisci, ma comunque non capisco l’obiezione. In primo luogo un autore è liberissimo di usare due denominazioni diverse per la stessa cosa. “Giorno del Signore” non era ancora inteso come il nome di un giorno della settimana. Non c’era ancora un calendario a fine I secolo dove esistesse un giorno della settimana col nome “domenica” che sostituisse ciò che precedentemente esisteva. Quindi in Apocalisse Giovanni (sempre che sia lui), può chiamare quel giorno “Giorno del Signore” ma in base ad una denominazione liturgica, senza che per questo da un punto di vista celendariale statale questo giorno avesse un altro nome (diverso per le varie zone dell’impero).

Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
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Come spiegato sopra, il fatto che i giorni della settimana abbiano ereditato il loro antico nome romano (ad es. giovedì è il giorno di Giove), non è perché i cristiani continuassero ad adorare giove, bensì perché la divisione in giorni e mesi è puramente una questione politico amministrativa, che nulla ha a che fare con la religione. I cristiani non sono fioriti nel nulla, bensì sono cresciuti in un impero che aveva la sua lingua e il suo calendario. Non v’era alcun motivo plausibile per mettersi a cambiare il nome dei giorni della settimana o dei mesi dell’anno, così come a nessuno di noi viene in mente che siamo adoratori del dio Giano perché chiamiamo il primo messe dell’anno gennaio…
Vorrei citare, oltre alla testimonianza della Didachè del I secolo già menzionata, nella quale si parlava della riunione dei cristiani di domenica, una testimonianza di poco successiva, scritta una cinquantina d’anni dopo la morte di Giovanni, e cioè verso il 150 d.C. (come ripeto, ben 3 secoli prima che la Chiesa avesse il NT). In questa testimonianza vediamo due cose molto importanti. Sia che i cristiani continuano ad utilizzare la terminologia dei giorni dell’impero in cui abitavano, sia però che l’adozione di quel giorno particolare giorno, come si legge nella fonte stessa, non ha nulla a che vedere col fatto che si voglia onorare il sole. Da Giustino martire, palestinese, che nel 150 scrive nella sua I Apologia:

Nel giorno chiamato del sole si fa l'adunanza di tutti nello stesso luogo, dimorino in città o in campagna, e si leggono le memorie degli apostoli e gli scritti dei profeti, finché il tempo lo permette. Quando il lettore ha terminato, chi presiede con un sermone ci ammonisce ed esorta all'imitazione di quei begli esempi. Poi tutti insieme ci leviamo e innalziamo preghiere; e, avendo noi terminato le preghiere, si porta pane, vino ed acqua e il capo della comunità fa similmente orazioni e azioni di grazie con tutte le sue forze, e il popolo acclama dicendo l'Amen, e si fa a ciascuno la distribuzione e la spartizione delle cose consacrate e se ne manda per mezzo dei diaconi anche ai non presenti. I ricchi, invero, e quelli che vogliono, ciascuno a suo piacere dà ciò che vuole, e quello che si raccoglie viene depositato presso il capo; ed egli soccorre gli orfani e le vedove, e quelli che sono bisognosi per malattia o per altra ragione, quelli che sono carcerati e gli ospiti forestieri, e senza eccezione ha cura di tutti quelli che hanno bisogno. Ci aduniamo tutti nel giorno del sole, perché è il primo giorno in cui Dio, avendo mutato la tenebra e la materia, creò il mondo e Gesù Cristo nostro salvatore nello stesso giorno risuscitò dai morti; infatti la vigilia del giorno di Saturno lo crocifissero e nel giorno dopo quello di Saturno, il quale è il giorno del sole, comparso agli apostoli suoi e discepoli insegnò queste cose, che abbiamo presentate anche al vostro esame [Giustino, Prima Apologia, 67, 3-7)

Come si vede, in barba a qualsiasi americanata, i cristiani celebravano la domenica quale giorno del Signore secoli prima di Costantino, e con motivazioni che non hanno nulla a che fare col culto del sole. Questo si chiama lavorare sulle fonti primarie…
[Modificato da Polymetis 25/03/2009 16:21]
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25/03/2009 17:29
 
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La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine, credette di possedere l'intera verità.


Mevlana Rumi 13° secolo


Pensateci un pò e ditemi se non è vero!!!!!


omega [SM=x1061912] [SM=x1061912] [SM=x1061912]
25/03/2009 17:33
 
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Il "giorno del Signore" di Apoc. 1:10 non poteva indicare la domenica perchè lo stesso autore di Apocalisse definisce tale giorno nel suo Vangelo (Giovanni) "il primo giorno della settimana", più o meno nello stesso periodo.


La domenica è anche chiamata il primo giorno della settimana, perchè nella tradizione ebraica, il giorno di festa settimanale è il sabato e la domenica dunque è il primo giorno dopo il sabato della settimana.
Indicandola come primo giorno viene evidenziata la connessione che esiste tra la Risurrezione e la Creazione; tra il primo giorno della settimana in cui è avvenuta la Risurrezione di Cristo e il primo giorno della settimana cosmica in cui Dio ha creato il mondo. Infatti, la Risurrezione si costituisce come l'inizio di una nuova creazione, della quale il Cristo rappresenta "la primizia", il primogenito di coloro che risuscitano dai morti.

La domenica è anche chiamata l'ottavo giorno, perchè nella tradizione ebraica il sabato risulta essere il settimo giorno della settimana e dunque la domenica è anche l'ottavo giorno.
Con questa definizione si evidenzia il legame della domenica con l'eternità. Infatti, la domenica quale ottavo giorno è posta, rispetto alla successione settenaria dei giorni, in una posizione unica e trascendente, evocatrice non solo dell'inizio del tempo, ma anche dela sua fine nel futuro. Pertanto, questo significa:
-il giorno veramente nuovo, unico, senza termine che non conoscerà nè sera nè mattino e non potrà invecchiare.
-il preannuncio incessante della vita senza fine, della vita eterna verso cui il cristiano è proiettato.
-un anticipo del giorno finale, la Parusìa, anticipata dalla gloria di Cristo nella sua Risurrezione.
-un invito a guardare avanti, proiettati nella speranza e nell'attesa del ritorno del Signore, dello sposo che viene.

Il riposo domenicale e festivo porta a compimento, nella Pasqua di Cristo, la verità spirituale del sabato ebraico, annuncia il riposo dell'uomo in Dio (mentre, nel sabato ebraico ci si concentra sulla cessazione delle attività). Come nell'A.T. il riposo di Dio è in relazione con il compimento della sua attività creatrice e con il suo intervento per la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù di Egitto, così nel N.T. il riposo trinitario e pasquale della domenica è compimento dell'opera redentrice, segno della Nuova Creazione che rimanda al riposo celeste e ad una festa senza fine.
Come ho già scritto, con la Sua Risurrezione Gesù è protagonista di un evento unico e straordinario che compiendosi il primo giorno dopo il sabato lo rende anch'esso unico e straordinario. Lo SANTIFICA e ne fa dono all'uomo nuovo che lo pone al centro della sua vita tout court
[SM=g27823]


Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
[Modificato da !Freddie! 25/03/2009 17:36]
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