Prays, scusa se mi permetto , ma hai sbagliato linea di difesa.
Potevi rifugiarti nel distinguo tra
pubblico &
privato
Mi spiego.
La WatchTower scrive nelle sue
pubblicazioni che l'ONU si identifica con l'emanazione satanica della "bestia selvaggia": questo è il risvolto
pubblico, ufficiale della questione.
Altra cosa è se la WatchTower ritiene di dover usufruire dei servizi che l'ONU mette a disposizione della collettività, come per esempio le tessere per accedere alle biblioteche, (o anche tessere per la raccolta punti, per l'ingresso in piscine e i centri fit-ness ect. etc.)
Se lo ha fatto (e sottolineo
SE), se ha davvero usato le
"wild beast card" , lo ha fatto con riservatezza.
Non lo ha mica sbandierato ai quattro venti !
Era suo diritto che questa cosa rimanesse riservata,
privata appunto.
E a tal proposito aggiungo ancora.
Quello che ritengo davvero immorale, o quantomeno eticamente riprovevole, sono quei giornalisti del Guardian che nel 2001 si permisero di diffondere notizie relative alla sfera
privata delle attività della WatchTower, col chiaro intento diffamatorio.
Per non parlare di quel tale Paul Hoeffel, che si auto-definisce Capo del Dipartimento di Pubblica Informazione sulle NGO, che pubblicò sul sito una lettera firmata (si presume) da lui medesimo in cui dichiarava che la WatchTower (addirittura) ha aderito ai principi della carta delle Nazioni Unite.
Se anche l'avesse fatto ?
E' una questione chiaramente
privata, non
pubblica, perchè la WatchTower non ha mai scritto sulle
pubblicazioni di aderire all'ONU e di condividere i principi che lo ispirano !!
Chissà , magari una argomentazione del genere trovava più consensi.
Siamo in Italia, sappiamo che
pubblico &
privato non si mischiano ...
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Il MALE sono quelli che impongono la propria autorità come verità assoluta e non si dispongono alla verità come autorità assoluta.