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Fini: leggi razziali, la Chiesa non si oppose.

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2009 12:34
26/12/2008 02:40
 
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Per Domingo


“quoto questa tua perla.
E' lo Stato Città del Vaticano a essere funzionale alla Santa Sede.”



Sine dubio. Ma questo non toglie il fatto che l’accordo con la Santa Sede sia stato formulato con la Santa Sede quale presidenza di uno stato, giacché lo scopo dei Patti Lateranensi era per l’appunto definire quale fosse dopo la breccia di Porta Pia l’estensione dello Stato Vaticano. Si tratta di un accordo tra due stati, come ripeto, e, come già ripetuto, non ha nulla a che fare con un accordo tra Chiesa e Stato. Questa è l’unica cosa che mi preme sottolineare.


“Santa Sede la cui importanza, anche come soggetto di diritto internazionale, nasce dal ruolo millennario che ha,
non certo per essere "la presidenza" di un microstaterello.”



La Santa Sede non deve la sua importanza al fatto che presiede un microstaterello, ma a livello di diritto internazionale può avere un osservatore all’ONU proprio perché è anche il comando di questo microstaterello. Perché altri capi religiosi non hanno il posto del Vaticano? Perché la Chiesa Cattolica ha la particolarità di avere il suo capo che è ANCHE il sovrano di uno stato.

Per Eretikus


“Peccato che a pronunciarle sia un difensore del culto cristiano, il quale culto comportandosi all’opposto, ha condannato tutto un popolo alla persecuzione per duemila anni, non solo su quelle migliaia viventi nel periodo sparsi per tutta la regione, ma a tutte le generazioni a venire fino ai giorni nostri”



Viene da chiedersi quale rilevanza abbia quest’obiezione. La colpa dei cristiani per aver addossato ingiustamente ad un intero popolo l’accusa di deicidio, rende forse più logico il fatto che tu, allo stesso modo vorresti attribuire delle colpe ad un soggetto plurale chiamato Chiesa? Tu fai bene a dire che i cristiani che chiamarono il popolo ebreo deicida sbagliarono, ma non si vede in che modo questo possa portare acqua al tuo mulino, visto che questa stessa argomentazione si basa proprio sul fatto che le colpe sono dei singoli e non collettive, ergo la Chiesa non è responsabile di nulla. Anche la tua frase, da me quotata, ha tale vizio di forma. Attribuisci infatti la colpa di aver accusato gli ebrei di deicidio al “culto cristiano”, riferendoti alle persone che lo praticano evidentemente. Ma, ancora una volta, i cristiani esattamente come gli italiani non sono un soggetto imputabile di alcunché, in quanto sono un’entità composita. Non ha dunque senso dire che io non posso far prediche solo perché altri cristiani hanno commesso lo stesso errore che io rimprovero, giacché io non sono quei cristiani.


“Colpevolizzandolo a partire dai cosiddetti, Testi Sacri, i Vangeli, di avere ucciso Dio.”



Nei Testi Sacri non si dice che il popolo ebraico sia deicida. Quando San Paolo dice che gli ebrei uccisero Gesù, si riferisce a chi lo mise a morte, e non a tutto il suo stesso popolo. E quanto ai Vangeli, visto che li citi, l’unica frase che mi viene in mente alla quale probabilmente vorresti appellarti è quello che urla Pilato alla folla: “il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli”. Una tipica automaledizione, che nel mondo antico si pronunciava per prendersi la responsabilità di quello che veniva fatto. Ma il Vangelo, sebbene dica che questa frase fu pronunciata, non la avvalla minimamente. Anzi, l’Antico Testamento, si pensi ad Ezechiele 18, stabilisce che le colpe non sono ereditabili di padre in figlio. Ergo il fatto che il Nuovo Testamento si limiti a registrare il fatto che alcuni ebrei urlarono questa frase, non ha nulla a che fare con l’idea che l’agiografo consideri questa frase vera, cioè che creda veramente che quegli ebrei urlanti potessero maledire i propri discendenti per l’eternità. Riportare i discorsi dei peccatori non significa approvarli.


“La gerarchia storica del culto cattolico lo ha fatto, e risponde all’interrogativo.”



No, altro soggetto plurale.


“Ecco una serie di provvedimenti persecutori contro gli ebrei nel DIRITTO CANONICO:”



Caro amico, la paccottiglia internettiana mi interessa poco. Se vuoi citarmi dei canoni, abbi la decenza di dirmi il numero del canone, perché nessuno ha tempo di leggersi tutti gli Atti di un Concilio per rintracciarsi dei provvedimenti (che tu ovviamente non hai mai letto, e ti limiti a copiare). Sia chiaro che non sto negando che quei provvedimenti esistano, perché alcuni di essi li ho trovati nel corso dei miei studi citati in fonti scientifiche. Semplicemente senza i riferimenti precisi non mi è possibile dire quanti di quei provvedimenti citati siano veri, e quanti siano fasulli. In realtà, la cosa non ha nessuna rilevanza. Secondo la teologia cattolica sono articoli di fede cui tutti i cattolici debbono obbedienza le definizioni dogmatiche in materia di fede e morale pronunciate dai Concili Ecumenici o dal Sommo Pontefice ex cathedra. Non so dunque che farmene di quella lista, è solo un elenco, che non costituisce colpe della Chiesa o articoli di fede della Chiesa. I sinodi provinciali possono contraddirsi a vicenda quanto vogliono, perché non sono infallibili. In conclusione, io non ho sulle spalle alcunché, non più di quanto i tedeschi di oggi abbiano colpe per il nazismo.

Ad maiora
[Modificato da Polymetis 26/12/2008 02:45]
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
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