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Fini: leggi razziali, la Chiesa non si oppose.

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2009 12:34
19/12/2008 19:01
 
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L'accusa agli ebrei di ''Deicidio''
l'ha inventata l'Europa
che entro trentanni permetterà il matrimonio fra uomini e animali [SM=x570868]
mica i cristiani eh(ecclesiastici, distinguiamo capperi)
ah cavoli ma dove sono finiti i valori
sono tutti rifugiati nello stato del vaticano [SM=x570868]

mi sposerei volentieri con la mia micia però
un matrimonio casto e astinente s'intende [SM=x570896]
solo una strizzatina di trippa sette otto volte al dì condita da una tiratina di baffi
e tanti baci quelli non devono mancare
si arrabbierebbe parecchio se je li facessi mancare
[SM=x570874]


[Modificato da helenhelen 19/12/2008 19:07]
19/12/2008 20:12
 
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Da Wikipedia ''l'enciclopedia libera ''(ho controllato la casa editrice Kaos non vi è implicata in compartecipazione alla stesura di questo testo ;o)

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Leggi_razziali_fasciste#Il_Vaticano_e_le_leggi_razziali

Per approfondire, vedi la voce Chiesa e antisemitismo.

 

Il Vaticano accettò nel complesso una linea discriminatoria verso gli ebrei, a condizione di «ottenere dal governo la modifica degli articoli che potevano ledere le prerogative della Chiesa sul piano giuridico concordatario specialmente per quanto riguardava gli ebrei convertiti».[6]
Ed anzi La Civiltà Cattolica, organo ufficiale dei gesuiti, commentando il Manifesto degli scienziati razzisti, vi rilevò una notevole differenza rispetto al razzismo nazista:

  « Chi ha presente le tesi del razzismo tedesco, rileverà la notevole differenza di quelle proposte da questo gruppo di studiosi fascisti italiani. Questo confermerebbe che il fascismo italiano non vuol confondersi col nazismo o razzismo tedesco intrinsecamente ed esplicitamente materialistico ed anticristiano. »
 
(La Civiltà Cattolica, 1938, fasc. 2115, pagg. 277-278)

Secondo lo storico Renzo De Felice, se la Santa Sede non approvò un razzismo di stampo puramente materialistico e biologico, «al tempo stesso, non era contraria ad una moderata azione antisemita, estrinsecantesi sul piano delle minorazioni civili.»[7]

Tra le altre reazioni delle gerarchie ecclesiastiche vi fu quella di padre Agostino Gemelli, che nel corso di una conferenza tenuta a Bologna il 9 gennaio 1939, definendo "deicida" il popolo ebraico, così commentò le leggi razziali:

  « Vediamo attuarsi quella terribile sentenza che il popolo deicida ha chiesto su di sé e per la quale va ramingo per il mondo, incapace di trovare la pace di una patria, mentre le conseguenze dell'orribile delitto lo perseguitano ovunque e in ogni tempo.[8] »
   

E il giovane scrittore cattolico Gabriele De Rosa nel 1939 pubblicò il volumetto razzista ed antigiudaico La rivincita di Ario, pronunciandosi contro "il focolaio ebraico" nella Palestina.[9]

Sarà nel 1943, durante oramai il declino dell'unità dello stato fascista, che le principali gerarchie cattoliche presenti in Italia si mobilitano per orientare le nuove scelte politiche e pastorali nella penisola. La questione delle leggi razziali viene affrontata direttamente dal Vaticano ad opera del cardinale Luigi Maglione.

Maglione accoglie principalmente le proposte del gesuita Luigi Tacchi Venturi riguardo la posizione politica della chiesa di Roma in vista di una possibile riforma giuridica in Italia, riforma che avrebbe interessato anche le leggi razziali. Tacchi Venturi infatti ritiene che si sarebbero dovute modificare solo le clausole relative alla discriminazione degli ebrei convertiti al cristianesimo e non già di tutti gli aderenti alla religione ebraica.

Lo stesso Tacchi Venturi inoltre, nel ricevere delle lettere da parte della comunità ebraica italiana che lo invitavano ad intercedere perché le leggi antiebraiche italiane fossero abolite del tutto, nega il suo sostegno affermando:

  « guardandomi bene dal pure accennare alla totale abrogazione di una legge (le leggi razziali) la quale secondo i principii e le tradizioni della Chiesa cattolica, ha bensì disposizioni che vanno abrogate, ma ne contiene pure altre meritevoli di conferma.[10] »
   

L'unico ecclesiastico che, dopo la promulgazione delle leggi razziali, discusse delle stesse con Benito Mussolini, fu monsignor Antonio Santin, vescovo di Trieste e Capodistria. Dopo l'approvazione delle leggi, chiese udienza a Mussolini[11].

  « Perorai la loro causa; in seguito aiutai moltissimi che venivano da me in cerca di protezione »
   

Quando vide che sulla scrivania di Mussolini era scritto: "Per favore, siate brevi", si alzò per andar via. Mussolini subito levò l'avviso e lo fece di nuovo accomodare. Mons. Santin disse che quelle leggi erano ingiuste e non si limitò a parlare dei matrimoni misti, ma difese gli Ebrei, asserendo che c'era tanta povera gente.

19/12/2008 21:30
 
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scusate un pochettino....
ma gli interventi publici in difesa delle leggi razziali da parte MUSULMANA , ORTODOSSA , PROTESTANTE, BUDDISTA , DOVE STANNO MI PIACEREBBE LEGGERNE QUALCUNA ,cosa fecero i capi di queste religioni ?dov 'erano? GRAZIE.
19/12/2008 22:13
 
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Re: scusate un pochettino....
M.B.C., 19/12/2008 21.30:

ma gli interventi publici in difesa delle leggi razziali da parte MUSULMANA , ORTODOSSA , PROTESTANTE, BUDDISTA , DOVE STANNO MI PIACEREBBE LEGGERNE QUALCUNA ,cosa fecero i capi di queste religioni ?dov 'erano? GRAZIE.




Bè guarda sarebbe interessante,
le cose funzionano così
ogni trehad ha una tematica portante
per esempio, la tematica di questo trehad è
''Fini: leggi razziali, la Chiesa non si oppose.''
se tu hai o cerchi delle informazioni hai due opzioni
1) apri un trehad sulla tematica che ti interessa e cominci a discuterne
2) puoi farlo quì attaccandoti all'argomento pur fuori tema
considerando che ci possa essere un attinenza,
se qualcuno vende patate non significa che tu non possa vendere purè in fiocchi
poi decideranno i moderatori no?
Comincia tu che hai avuto l'idea [SM=g1543794]
[Modificato da helenhelen 19/12/2008 22:15]
19/12/2008 23:14
 
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"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



20/12/2008 00:44
 
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"Da Wikipedia ''l'enciclopedia libera ''(ho controllato la casa editrice Kaos non vi è implicata in compartecipazione alla stesura di questo testo ;o)"

Spero tu ti renda conto che nel testo che hai citato non c'è una solo documento del magistero della Chiesa ma solo pareri di singoli ecclesiastici, o peggio, di singoli cattolici, cosa di cui non ci potrebbe importare di meno. Al contrario chi sostiene che il magistero cattolico si oppose al razzismo ha citato degli stralci illuminanti di un'enciclica di Pio XI, la "Con viva ansia", dove la dottrina razzista è condannata a chiare lettere.

PS Wikipedia non è una fonte scientificia, in quanto può scriverla chiunque.

Ad maiora
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
20/12/2008 01:21
 
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Re:
Polymetis, 20/12/2008 0.44:

"Da Wikipedia ''l'enciclopedia libera ''(ho controllato la casa editrice Kaos non vi è implicata in compartecipazione alla stesura di questo testo ;o)"

Spero tu ti renda conto che nel testo che hai citato non c'è una solo documento del magistero della Chiesa ma solo pareri di singoli ecclesiastici, o peggio, di singoli cattolici, cosa di cui non ci potrebbe importare di meno. Al contrario chi sostiene che il magistero cattolico si oppose al razzismo ha citato degli stralci illuminanti di un'enciclica di Pio XI, la "Con viva ansia", dove la dottrina razzista è condannata a chiare lettere.

PS Wikipedia non è una fonte scientificia, in quanto può scriverla chiunque.

Ad maiora




la solita dicotomia della chiesa
tra quello che si scrive e quello che si fà
strategia antica bellapposta
alla bisogna
si chiama revisionismo storico,
dai poly è innegabile
gli ebrei erano accusati di deicidio e per questo
hanno passato i loro guai tramite ''il gerarca vaticanense''
rispondi
l'ha inventata il dalai lama l'accusa di deicidio?

ci sono delle citazioni sul testo prodotto
questi e altri tizzi parlavano a nome della chiesa
pure che non l'anno scritta sul catechismo
non prestiamoci alla solita ''mistificazione dialettica''
che quello che vale per i TdG non vale per la chiesa


20/12/2008 01:45
 
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"la solita dicotomia della chiesa
tra quello che si scrive e quello che si fà
strategia antica bellapposta
alla bisogna
si chiama revisionismo storico"



Ma quale revisionismo? Ti ho chiesto le prove del fatto che la "Chiesa" appoggiò l'antisemitismo, e tu mi riporti citazioni di dichiarazioni verbali di alcuni esponenti? Ma ti sembra un metodo argomentativo? Io cosa devo fare per risponderti? Scendere al tuo livello argomentativo inesistente e mettermi a citare le frasi di P. Mazzolari e dei suoi libri antifascisti? Non avrebbe senso, come non ha seno il tuo modo di argomentare del resto. Da cosa, sulla base di dichiarazioni di privati, pretendi di dedurre cosa facesse non dico la Chiesa, ma anche il solo clero, nella sua totalità? Guidicare migliaia di persone sulla base di singole dichiarazioni, alle quali se ne potrebbero opporre facilmente molte prese dal cattolicesimo antifascista, è ridicolo.


"dai poly è innegabile
gli ebrei erano accusati di deicidio e per questo
hanno passato i loro guai tramite ''il gerarca vaticanense''
rispondi
l'ha inventata il dalai lama l'accusa di deicidio? "



L'accusa di deicidioè certamente esistita, sebbene non a livello di magistero dogmatico. Non è ancora stato mostrato però che questo avrebbe fatto sì che la gerarchia cattolica abbia approvato le leggi razziste del fascismo.


"ci sono delle citazioni sul testo prodotto
questi e altri tizzi parlavano a nome della chiesa "



Perché? per tua informazione se qualcuno dice un'eresia non parla a nome della Chiesa, fosse anche il papa. Infatti la storia conosce papi che sono stati scomunicati e condannati come eretici, ad es. papa Onorio. Inoltre, perché estendi il parere di questi singoli al parere di tutto il clero, come se fosse un insieme uniforme?


"pure che non l'anno scritta sul catechismo "



Come già scritto, un anno prima delle Leggi razziali, papa Pio XI, nell'Encicilica "Mit brennender sorge" (Con viva ansia), scrisse chiaramente contro il razzismo. Ergo, se dovessi usare il tuo criterio, pare proprio che questo testo, non solo per il caratteri di ufficialità, ma sopratutto per la fonte, cioè il papa, sia ben più rappresentativo del parere della Chiesa. Alcuni stralci:


Se la razza o il popolo, se lo Stato o una sua determinata forma, se i rappresentanti del potere statale o altri elementi fondamentali della società umana hanno nell’ordine naturale un posto essenziale e degno di rispetto; chi peraltro li distacca da questa scala di valori terreni, elevandoli a suprema norma di tutto, anche dei valori religiosi e, divinizzandoli con culto idolatrico, perverte e falsifica l’ordine, da Dio creato e imposto, è lontano dalla vera fede in Dio e da una concezione della vita ad essa conforme.
(...)
Solamente spiriti superficiali possono cadere nell’errore di parlare di un Dio nazionale, di una religione nazionale, e intraprendere il folle tentativo di imprigionare nei limiti di un solo popolo, nella ristrettezza etnica di una sola razza, Dio, Creatore del mondo, re e legislatore dei popoli, davanti alla cui grandezza le nazioni sono piccole come gocce in un catino d’acqua.
(...)
La rivelazione culminata nell’Evangelo di Gesù Cristo è definitiva e obbligatoria per sempre, non ammette appendici di origine umana e, ancora meno, succedanei o sostituzioni di « rivelazioni » arbitrarie, che alcuni banditori moderni vorrebbero far derivare dal così detto mito del sangue e della razza. Da che Cristo, l’Unto del Signore, ha compiuto l’opera di redenzione, infrangendo il dominio del peccato e meritandoci la grazia di diventare figli di Dio, da allora non è stato dato agli uomini alcun altro nome sotto il cielo, per diventare beati, se non il nome di Gesù.
(...)
Rivelazione, in senso cristiano, significa la parola di Dio agli uomini. Usare questo stesso termine per suggestioni provenienti dal sangue e dalla razza, per le irradiazioni della storia di un popolo, è, in ogni caso, causare disorientamento. Tali false monete non meritano di passare nel tesoro linguistico di un fedele cristiano. (...)
La Chiesa di Cristo non può cominciare a gemere e a deplorare solo quando gli altari vengono spogliati e mani sacrileghe mandano in fiamme i santuari. Quando si cerca di profanare il tabernacolo dell’anima del fanciullo, santificata dal battesimo, con un’educazione anticristiana, quando viene strappata da questo vivo tempio di Dio la fiaccola della fede e viene posta in suo luogo la falsa luce di un succedaneo della fede, che non ha più nulla in comune con la fede della Croce, allora la profanazione spirituale del tempio è vicina ed è dovere di ogni credente di scindere chiaramente la sua responsabilità da quella della parte contraria e la sua coscienza da qualsiasi peccaminosa collaborazione a tale nefasta distruzione. E quanto più i nemici si sforzano di negare od orpellare i loro tetri disegni, tanto più necessaria è una diffidenza oculata e una vigilanza diffidente, stimolata da un’amara esperienza.



Questa era la posizione del magistero espressa con enciclia, il parere dei singoli in disaccorso con esso resta il parere di privati.

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20/12/2008 01:58
 
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Ma io vorrei sapere a chi cavolo a chi chiesto scusa Giovanni Paolo secondo,

Fini non mi piace probabilmente è un opportunista ma ha ragione
la chiesa nella sua totalità gerarchica non si oppose alle leggi razziali, ho già detto allinizio che c'è un contesto storico da valutare
ma da quì a negare ce ne passa di acqua,,,
è questo che non piace
non saper accettare i propri errori del passato
questo serve alla chiesa
come serve a tutto il resto del mondo
spesso il passato si ripresenta sotto nuove forme
che sono riconoscibili
e allora perchè ripetere ripetere ripetere..
negare è la parola d'ordine revisionare distruggere e nascondere la verità
20/12/2008 02:15
 
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Re:

"pure che non l'anno scritta sul catechismo "

Come già scritto, un anno prima delle Leggi razziali, papa Pio XI, nell'Encicilica "Mit brennender sorge" (Con viva ansia), scrisse chiaramente contro il razzismo. Ergo, se dovessi usare il tuo criterio, pare proprio che questo testo, non solo per il caratteri di ufficialità, ma sopratutto per la fonte, cioè il papa, sia ben più rappresentativo del parere della Chiesa. Alcuni stralci:




Se la razza o il popolo, se lo Stato o una sua determinata forma, se i rappresentanti del potere statale o altri elementi fondamentali della società umana hanno nell’ordine naturale un posto essenziale e degno di rispetto; chi peraltro li distacca da questa scala di valori terreni, elevandoli a suprema norma di tutto, anche dei valori religiosi e, divinizzandoli con culto idolatrico, perverte e falsifica l’ordine, da Dio creato e imposto, è lontano dalla vera fede in Dio e da una concezione della vita ad essa conforme.
(...)
Solamente spiriti superficiali possono cadere nell’errore di parlare di un Dio nazionale, di una religione nazionale, e intraprendere il folle tentativo di imprigionare nei limiti di un solo popolo, nella ristrettezza etnica di una sola razza, Dio, Creatore del mondo, re e legislatore dei popoli, davanti alla cui grandezza le nazioni sono piccole come gocce in un catino d’acqua.
(...)
La rivelazione culminata nell’Evangelo di Gesù Cristo è definitiva e obbligatoria per sempre, non ammette appendici di origine umana e, ancora meno, succedanei o sostituzioni di « rivelazioni » arbitrarie, che alcuni banditori moderni vorrebbero far derivare dal così detto mito del sangue e della razza. Da che Cristo, l’Unto del Signore, ha compiuto l’opera di redenzione, infrangendo il dominio del peccato e meritandoci la grazia di diventare figli di Dio, da allora non è stato dato agli uomini alcun altro nome sotto il cielo, per diventare beati, se non il nome di Gesù.
(...)
Rivelazione, in senso cristiano, significa la parola di Dio agli uomini. Usare questo stesso termine per suggestioni provenienti dal sangue e dalla razza, per le irradiazioni della storia di un popolo, è, in ogni caso, causare disorientamento. Tali false monete non meritano di passare nel tesoro linguistico di un fedele cristiano. (...)
La Chiesa di Cristo non può cominciare a gemere e a deplorare solo quando gli altari vengono spogliati e mani sacrileghe mandano in fiamme i santuari. Quando si cerca di profanare il tabernacolo dell’anima del fanciullo, santificata dal battesimo, con un’educazione anticristiana, quando viene strappata da questo vivo tempio di Dio la fiaccola della fede e viene posta in suo luogo la falsa luce di un succedaneo della fede, che non ha più nulla in comune con la fede della Croce, allora la profanazione spirituale del tempio è vicina ed è dovere di ogni credente di scindere chiaramente la sua responsabilità da quella della parte contraria e la sua coscienza da qualsiasi peccaminosa collaborazione a tale nefasta distruzione. E quanto più i nemici si sforzano di negare od orpellare i loro tetri disegni, tanto più necessaria è una diffidenza oculata e una vigilanza diffidente, stimolata da un’amara esperienza.




Questa era la posizione del magistero espressa con enciclia, il parere dei singoli in disaccorso con esso resta il parere di privati.

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mi devi spiegare dove si parla di Ebrei quà
e cosa prova questo magistero,
non prova un bel nulla
l'accusa di deicidio agli ebrei era sostanzialmente accettata dal clero gerarchico
il quale;

''Solo alla fine del XX secolo la Chiesa Cattolica iniziò ad assumere un atteggiamento di apertura verso gli Ebrei. Il Concilio Vaticano II (ottobre 1965) abolì con il decreto "Nostra Aetate" la definizione di Ebrei deicidi.''

''Il percorso verso una riconciliazione tra le due religioni, non sgradito agli Ebrei, è proseguito con papa Giovanni Paolo II che è stato il primo pontefice a visitare una sinagoga (1986) ed a riconoscere ufficialmente il moderno stato d’Israele (1992).''

HANNO AVUTO BISOGNO DI UN CONCILIO TI RENDI CONTO?

altrimenti...e perchè..


''L'accusa è stata uno dei principali motivi di distanza fra le religioni interessate, ed è stata addotta a vario titolo come asserita ragione, a titolo di responsabilità collettiva, di un trattamento differenziale in qualche modo risarcitorio, se non proprio punitivo, nei confronti degli Ebrei; se ne trasse reiterato spunto ad esempio nell'esercizio del potere temporale del papato, per introdurre misure restrittive anche della libertà personale (con la creazione dei ghetti), azioni per la conversione forzosa (affidate all'Inquisizione) e consentendo di fatto la commissione di violenze fisiche e psicologiche da parte dei cristiani.

Nel XX secolo, dopo che l'argomento affiorò anche a margine della Shoah, la questione è stata riesaminata alla luce dei mutamenti culturali intervenuti.''
it.wikipedia.org/wiki/Deicidio

[Modificato da helenhelen 20/12/2008 02:24]
20/12/2008 09:48
 
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Propongo di fare una pausa, magari leggendo o rileggendo qualcosa:




Una nuova indagine intorno al ruolo della Chiesa cattolica durante la deportazione e il massacro degli ebrei da parte dei nazisti nella seconda guerra mondiale. Goldhagen intende gettar luce sul coinvolgimento delle gerarchie ecclesiastiche nel più grande crimine contro l'umanità perpetrato nel XX secolo, mostrando come la loro complicità nella persecuzione degli ebrei sia stata ben più profonda di quanto si sia mai compreso. Pio XII e i più alti prelati romani furono del tutto consapevoli della follia nazista, e non denunciarono né fecero nulla per arginarla. Secondo Golhagen in molte occasioni ne furono addirittura complici, e alcuni sacerdoti presero perfino parte attiva ai massacri di massa.



Agabo. [SM=x570892]
Visita:

"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
20/12/2008 10:43
 
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Per helenhelen


“Ma io vorrei sapere a chi cavolo a chi chiesto scusa Giovanni Paolo secondo”



Come già detto continui a sbagliare soggetto. Giovanni Paolo II non ha chiesto scusa per la Chiesa, cosa impossibile oltre che ridicola dal punto di vista della filosofia del diritto, bensì ha chiesto scusa, e sono le parole esatte, per le colpe di “alcuni figli della Chiesa”. Questo significa che le colpe che tu additi, cioè l’antisemitismo, esistono, ma non sono attribuibili né alla Chiesa né al clero in generale, ma solo ad alcuni prelati.


“la chiesa nella sua totalità gerarchica non si oppose alle leggi razziali”



Sì, è una cosa tanto ovvia quanto irrilevante. Ciò non permette di dire che, siccome non tutti le respinsero, allora la maggior parte le appoggiò. C’è un salto logico notevole. Un po’ come: “alcuni siciliani sono mafiosi, ergo i siciliani in genere sono mafiosi”.


“ma da quì a negare ce ne passa di acqua,,,”



Io non sto negando nulla, sto correggendo i tuoi soggetti d’imputazione.


“non saper accettare i propri errori del passato”



Ma gli errori di chi? Perché attribuisci a noi cattolici o alla Chiesa di oggi errori di singoli prelati del passato? Non esiste ereditarietà della colpa, e, anche se esistesse, non ci sarebbe nulla da ereditare, perché né la Chiesa né il clero sono il soggetto imputabile, in quanto queste adesioni all’ideologia nazifascista non dipendono in alcun modo dal magistero papale, e sono semplicemente opera di privati prelati.


“mi devi spiegare dove si parla di Ebrei quà
e cosa prova questo magistero”



Questa enciclica precede di un anno le leggi razziali, e condanna il concetto di razza. Siccome gli ebrei sono discriminati a partire da fattori razziali, una critica ad ampio respiro al concetto di razza è anche una critica a chi discrimina gli ebrei. Questa enciclica fu scritta contro il nazismo, che non discriminava solo gli ebrei, ma qualunque razza non ariana, ergo la menzione generica all’idolatria del concetto di razza raggruppa sotto di sé ogni forma di razzismo, comprese le leggi razziali per l’appunto.


“l'accusa di deicidio agli ebrei era sostanzialmente accettata dal clero gerarchico
il quale; ''Solo alla fine del XX secolo la Chiesa Cattolica iniziò ad assumere un atteggiamento di apertura verso gli Ebrei. Il Concilio Vaticano II (ottobre 1965) abolì con il decreto "Nostra Aetate" la definizione di Ebrei deicidi.”


1)La dichiarazione “Nostra Aetate” non ha abolito un bel nulla. In quel documento non si dice da nessuna parte “aboliamo qualcosa”. Il documento fa una riflessione sulla “teologia della sostituzione”, e la dichiara illegittima, ma questo non ha avuto bisogno di abolire alcunché di precedente, perché l’accusa di deicidio non era articolo di fede prima del Concilio, bensì solo un parere diffuso.
2)Se anche l’accusa di deicidio era diffusa, da ciò non se ne evince necessariamente che allora il clero cattolico volesse sostenere leggi razzisti.

Per Agabo


“Secondo Golhagen in molte occasioni ne furono addirittura complici, e alcuni sacerdoti presero perfino parte attiva ai massacri di massa.”



Che singoli esponenti del clero siano stati complici dei nazisti è indubbio quanto irrilevante. Qui si è chiesto dove questo sarebbe dipeso da direttive del magistero, perché altrimenti sarebbe stata l’iniziativa di singoli privati. Inoltre questa frase è interessante: “Pio XII e i più alti prelati romani furono del tutto consapevoli della follia nazista, e non denunciarono né fecero nulla per arginarla. Secondo Golhagen in molte occasioni ne furono addirittura complici”. Dove Pio XII si sarebbe mostrato complice? Un episodio solo a mo’ di esempio si può avere?

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Carissimi foristi

il discorso sulle responsabilità della chiesa cattolica non porta a nulla di concreto, mentre l'esame delle responsabilità dei singoli uomini, laici o consacrati può avere un senso. Riprendendo alcuni casi emblematici:

a) Pio XI fu un ingenuo, firmando il concordato con il Reich nel 1933, ma capì ben presto l'errore e nel 1937 produsse un'enciclica di dura condanna al razzismo ed al nazismo (la Mit Brennender Sorge);

b) Pio XII si trovò in campo quando l'Europa era già sotto la dominazione nazifascista, fece pochissime parole e cercò di aiutare tutti (nell’enciclica Summi Pontificatus del 1939 condannò comunque duramente sia la guerra che l’invasione alla cattolicissima Polonia). Se abbia avuto iniziali simpatie verso il nazismo o un odio tanto viscerale verso il comunismo da ridurne le capacità di giudizio nessuno lo sa.....renderà comunque conto a Dio delle sue scelte e del suo sistema di valori;

c) All’arcivescovo cattolico di Bratislava Josef Tiso, negli anni ’20 membro del partito popolare ed in seguito sempre più allineato ai “nobili ideali” del nazionalsocialismo, venne data nel 1938 la Presidenza del Consiglio della Repubblica Slovacca. Con vari decreti governativi, firmati personalmente da Tiso, gli ebrei vennero progressivamente esclusi da tutti i settori della vita economica del paese, per poi essere costretti ai lavori forzati con una legge del maggio del 1940. Nel settembre del 1941 entrò poi in vigore un Codice anti-ebraico pensato sul modello delle leggi di Norimberga. Il Codice prevedeva alcune deroghe per gli ebrei convertiti e battezzati, oltre alla possibilità per il Presidente della Repubblica di concedere dispense e fornire protezione ai nuclei familiari ebraici particolarmente meritevoli. Il Codice fu immediato oggetto di proteste da parte degli ambienti cattolici: nell'ottobre 1941 la Conferenza Episcopale della Chiesa Cattolica Slovacca si concluse con l'adozione di un documento, inviato al Presidente della Repubblica sotto forma di memorandum, in cui si dichiararono anti-cristiane le disposizioni del Governo. Una nota della Santa Sede dello stesso tenore venne inviata al Ministero degli Esteri slovacco nel novembre 1941, non sortendo però alcun effetto.

d)Il regime ustascia fu sostenuto da larga parte dei cattolici e finì per coinvolgere anche moltissimi religiosi. Mentre in Polonia migliaia di sacerdoti venivano fucilati o spediti nei campi di concentramento nazisti, in Croazia, nonostante le continue proteste di Stepinac, bande criminali appoggiate dal Governo procedevano a massicce operazioni di pulizia etnica soprattutto contro gli ebrei, gli zingari e gli ortodossi. Il cardinale Stepinac intervenne duramente contro i massacri ed i crimini del Governo e soprattutto contro il programma di conversioni forzate al cattolicesimo. Ciononostante l’adesione dei croati alla politica filo-nazista fu imponente e non mancarono cattolici e sacerdoti che, accecati dall’odio verso gli ebrei e dal disprezzo verso gli scismatici, finirono per collaborare attivamente con la dittatura di Pavelic. Finita la guerra, la dittatura comunista accusò il cardinale Stepinac di collaborazionismo con il precedente regime e lo rinchiuse in prigione per lunghi anni. Negli ultimi tempi la figura di Stepinac è stata oggetto di accurate indagini sia da parte degli alleati Anglo-Americani sia da parte della Santa Sede. L’integrità morale del cardinale è chiaramente emersa dalle lettere private in favore dei perseguitati, dall’analisi dei sermoni tenuti nella cattedrale di Zagabria, dagli appelli umanitari, dalle pubbliche denunce e dalle iniziative pietose a favore dei perseguitati. Durante il processo di beatificazione, oltre le testimonianze ed i documenti scritti, vennero recuperati alcuni brani delle omelie dell’Arcivescovo (contro il razzismo e a difesa della dignità dell’uomo), trasmesse da Radio Londra e fatte circolare stampate tra i partigiani iugoslavi nascosti nei boschi. La beatificazione di alcune figure particolarmente sante ed illuminate (come Stepinac) non riduce e non diminuisce comunque le gravi responsabilità di molti cattolici croati che aderirono alla dittatura ustascia macchiandosi di feroci delitti e rendendosi spregevoli ed abietti perfino di fronte alle SS tedesche.

e) Nel 1933 Papa Pio XI nominò Von Galen Vescovo di Münster. Questi iniziò immediatamente a contestare, attraverso le sue prediche, le azioni del nazionalsocialismo, criticandone in particolare la politica religiosa e razziale. Nonostante le continue minacce ed intimidazioni, Von Galen proseguì fino alla fine della guerra a denunciare i crimini del nazismo. Nel 1941 attraverso le sue prediche, riuscì a costituire un ampio blocco di opposizione, formato da autorevoli esponenti della Chiesa tedesca, al progetto di eutanasia degli handicappati che i nazionalsocialisti stavano all'epoca realizzando. Nel timore di perdere il consenso dell'opinione pubblica, che sensibilizzata da questa iniziativa iniziava anch'essa a contestare l’opera di bonifica razziale, Hitler si convinse a sospendere "ufficialmente" il progetto. Nel febbraio 1946 Von Galen fu nominato Cardinale da Papa Pio XII, morendo però appena un mese dopo.


f) verso la fine di luglio del 1941, quando per ordine del capo del campo di concentramento di Auschwitz si fecero mettere in fila i prigionieri destinati a morire di fame, Massimiliano Maria Kolbe, si presentò spontaneamente, dichiarandosi pronto ad andare alla morte in sostituzione di uno di loro. Questa disponibilità fu accolta, e al padre Massimiliano, dopo oltre due settimane di tormenti a causa della fame, fu infine tolta la vita con un’iniezione mortale, il 14 agosto 1941.


A questo punto, vorrei solo permettermi di notare che:

1. una larga fascia del protestantesimo tedesco si comportò peggio della chiesa cattolica . Molti luterani, fin dall’inizio degli anni ’30, si organizzarono in una "Chiesa del Reich", chiaramente filonazista, apostata ed ariana. Solo in seguito, in opposizione all’indirizzo politico-religioso della Chiesa del Reich, all’interno del protestantesimo si sviluppò la cosiddetta “Chiesa Confessante”, movimento religioso di resistenza e di rinnovamento cristiano che annoverò tra i suoi seguaci Martin Niemöller, Karl Barth e Dietrich Bonhoeffer. I sinodi di Barmen (maggio 1934) e di Dahlem (ottobre 1934) attaccarono duramente la falsa dottrina “secondo cui la chiesa possa e debba ammettere altri eventi, forze, figure e verità, diversi dalla parola di Dio” e chiesero alle comunità cristiane di rifiutare ogni forma di collaborazione con i nazisti.

2. nel giugno del 1933 i testimoni di Geova, sotto grave minaccia di persecuzione, presentarono ad Hitler una discutibile lettera ed un’ambigua dichiarazione nella quale, mentre da un lato si riaffermava la neutralità e l’impegno religioso della società Torre di Guardia, dall’altro si plaudeva alla causa antisemita, alla perversione del popolo ebraico ed ai nobili valori del governo nazista. Solo in seguito, nonostante le crudeli persecuzioni, i testimoni di Geova mostrarono ferma opposizione alla barbarie nazista, denunciandone coraggiosamente i crimini e rifiutando di imbracciare le armi.

3. forse oggi sarebbe il caso di riflettere anche sugli attuali silenzi dell'Europa laica e cristiana (e dei testimoni di Geova) nei confronti delle porcherie che lo stato d'Israele e l'internazionale ebraica stanno combinando in Palestina e nel mondo intero.....tentando di trascinare nell'odio, nell'illegalità e nella guerra anche i cristiani, un tempo tanto odiati e disprezzati....ma oggi tanto idioti, utili e comodi....


enrico

[Modificato da domingo7 20/12/2008 12:27]
20/12/2008 13:42
 
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ANSA - Roma - 20 dicembre 2008

Il Segretario di Stato S.E.R. Tarcisio Bertone ha dichiarato ai giornalisti presenti nella sala stampa vaticana che nella mattinata di oggi papa Benedetto XVI ha emanato il motu proprio "Vehemente cum ira" nel quale si dispone che da ora in poi ogni papa in carica, e in caso di sua assenza il Segretario di Stato, ha l'obbligo, onde evitare polemiche di non sufficiente azione della Chiesa, di tagliare immediatamente e personalmente la gola a qualsiasi dittatore, razzista, pedofilo, stupratore, mafioso, evasore fiscale, ecc. che gli capiti a tiro. Il cardinale ha inoltre espresso il vivo compiacimento per il luminoso adeguamento della Chiesa ai tempi moderni, augurandosi la fine di annose polemiche.
In mattinata è giunto anche il giudizio dell'UAAR e dei Radicali sul motu proprio: "Peccato, ci aspettavamo qualcosa di più".


******************************

"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
20/12/2008 13:50
 
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Re:
Vazda Vjeran, 20/12/2008 13.42:

ANSA - Roma - 20 dicembre 2008

Il Segretario di Stato S.E.R. Tarcisio Bertone ha dichiarato ai giornalisti presenti nella sala stampa vaticana che nella mattinata di oggi papa Benedetto XVI ha emanato il motu proprio "Vehemente cum ira" nel quale si dispone che da ora in poi ogni papa in carica, e in caso di sua assenza il Segretario di Stato, ha l'obbligo, onde evitare polemiche di non sufficiente azione della Chiesa, di tagliare immediatamente e personalmente la gola a qualsiasi dittatore, razzista, pedofilo, stupratore, mafioso, evasore fiscale, ecc. che gli capiti a tiro. Il cardinale ha inoltre espresso il vivo compiacimento per il luminoso adeguamento della Chiesa ai tempi moderni, augurandosi la fine di annose polemiche.
In mattinata è giunto anche il giudizio dell'UAAR e dei Radicali sul motu proprio: "Peccato, ci aspettavamo qualcosa di più".




[SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867]

beh, un tentato colpo di stato ci fu realmente e ne erano a conoscenza anche prelati tedeschi e forse il vaticano.

www.storialibera.it/epoca_contemporanea/nazionalsocialismo/nazismo/articolo.php...



[Modificato da predestinato74 20/12/2008 13:50]






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



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Re:
domingo7, 20/12/2008 10.57:

Carissimi foristi

il discorso sulle responsabilità della chiesa cattolica non porta a nulla di concreto, mentre l'esame delle responsabilità dei singoli uomini, laici o consacrati può avere un senso. Riprendendo alcuni casi emblematici:

d)Il regime ustascia fu sostenuto da larga parte dei cattolici

non diciamo idiozie, il sostegno agli ustascia, che già era scarso (e infatti fu una soluzione di ripiego visto il rifiuto del Partito Contadino Croato, il maggior partito dell'epoca)) alla fine del 1941, dopo pochi mesi, era a percentuali vicino allo zero.



e finì per coinvolgere anche moltissimi religiosi.

pochissimi, certo se si prendono i processi montati del regime comunista...


Mentre in Polonia migliaia di sacerdoti venivano fucilati o spediti nei campi di concentramento nazisti, in Croazia, nonostante le continue proteste di Stepinac, bande criminali appoggiate dal Governo procedevano a massicce operazioni di pulizia etnica soprattutto contro gli ebrei, gli zingari e gli ortodossi. Il cardinale Stepinac intervenne duramente contro i massacri ed i crimini del Governo e soprattutto contro il programma di conversioni forzate al cattolicesimo. Ciononostante l’adesione dei croati alla politica filo-nazista fu imponente

idem come sopra, gli stessi ustascia non si consideravano filo-nazisti. Ma queste cose le leggete su topolino?


e non mancarono cattolici e sacerdoti che, accecati dall’odio verso gli ebrei e dal disprezzo verso gli scismatici, finirono per collaborare attivamente con la dittatura di Pavelic.

quello che generalmente non viene detto è che nel movimento ustascia vi erano anche mussulmani, ebrei e ortodossi in posizioni importanti, generali e ambasciatori. Di per se il movimento ustascia non era un movimento confessionale ma politico.


Finita la guerra, la dittatura comunista accusò il cardinale Stepinac di collaborazionismo con il precedente regime e lo rinchiuse in prigione per lunghi anni. Negli ultimi tempi la figura di Stepinac è stata oggetto di accurate indagini sia da parte degli alleati Anglo-Americani sia da parte della Santa Sede. L’integrità morale del cardinale è chiaramente emersa dalle lettere private in favore dei perseguitati, dall’analisi dei sermoni tenuti nella cattedrale di Zagabria, dagli appelli umanitari, dalle pubbliche denunce e dalle iniziative pietose a favore dei perseguitati. Durante il processo di beatificazione, oltre le testimonianze ed i documenti scritti, vennero recuperati alcuni brani delle omelie dell’Arcivescovo (contro il razzismo e a difesa della dignità dell’uomo), trasmesse da Radio Londra e fatte circolare stampate tra i partigiani iugoslavi nascosti nei boschi. La beatificazione di alcune figure particolarmente sante ed illuminate (come Stepinac) non riduce e non diminuisce comunque le gravi responsabilità di molti cattolici croati che aderirono alla dittatura ustascia

affermazione priva di senso. Chi aderiva la movimento ustascia non lo faceva perchè cattolico, ma perchè nazionalista. Le due cose non sono sovrapponibili.
[Modificato da Vazda Vjeran 20/12/2008 13:53]


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Re:
Polymetis, 20/12/2008 10.43:

Per helenhelen


“Ma io vorrei sapere a chi cavolo a chi chiesto scusa Giovanni Paolo secondo”



Questo significa che le colpe che tu additi, cioè l’antisemitismo, esistono, ma non sono attribuibili né alla Chiesa né al clero in generale, ma solo ad alcuni prelati.






Io credo che propriamente l'atteggiamento della Chiesa andrebbe definito con "antigiudaismo", piuttosto che "antisemitismo razziale" (sebbene vi siano studiosi contemporanei che non siano daccordo).
Le discriminazione della Chiesa nei riguardi degli ebrei sino a quanto studiato, continua a sembrarmi tale, ovvero dovuto a motivazioni teologico-dottrinali: l’ebreo era il "maledetto da Dio" a motivo del suo accecamento per non aver riconosciuto il Messia. Se convertito, lo si riconosceva come membro della società cristiana, diversamente era condannato ad una condizione di emarginazione sociale. Ovviamente, non è possibile escludere che singoli cattolici o singoli prelati potessero nutrire in cuor loro, forme più o meno radicate di antisemitismo razziale, ideologia che andò sviluppandosi nei primi anni del Novecento, professate poi da nazismo e dal fascismo. Così come non è possibile escludere che singoli ecclesiastici non condividessero neppure le motivazioni teologiche che di fatto discriminavano gli ebrei.
E' cmq da rilevare che se a queste ideologie razzistiche gran parte dei cittadini di Germania e Italia non oppossero una dura e decisa condanna, lo si deve alla circostanza per la quale per secoli la minoranza ebraica era stata oggetto di forme ben radicate di antigiudaismo che aveva reso piuttosto deboli le coscienze degli individui.
Rileggendo la storia contemporanea della nostra civiltà non di rado torno a chiedermi se, anche la mia coscienza oggi non sia resa debole da qualche condizionamento culturale/dottrinale/teologico di troppo, di cui non ho ancora consapevolezza, a motivo del quale dei gruppi umani magari stiano subendo discriminazioni, o cmq siano oggetto di una nostra diffusa indifferenza.

[Modificato da Topsy 20/12/2008 15:43]
20/12/2008 16:01
 
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qualche differenza c'è
Vazda Vjeran


i comunisti hanno fatto le loro in Croazia
e tutti dovrebbero conoscere la storia del massacro di Bleiburg
o i ripetuti e meticolosi tentativi di avvelenamento del Cardinale Stepinac....

Però una cosa è Stepinac ed una cosa è Pavelic

Erano cattolici tutti e due, ma forse uno dei due lo era ....un pochino di meno.....

Vero è che Giovanni Paolo II ha saputo fare un distinguo
e di Stepinac sono stati riconosciuti i meriti e l'onestà
oltre alle persecuzioni ed alla buona fede nel salvare i poveri, gli oppressi ed i perseguitati....

Quanto ai nazionalisti cattolici implicati nella dittatura ustascia, stai pur sicuro che ce ne furono parecchi ed anche .....con il saio ed il mitra....

Che poi i comunisti abbian fatto di peggio.....nessuno lo nega....
lo dice la storia e non topolino.....


enrico

[Modificato da domingo7 20/12/2008 16:03]
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"Rileggendo la storia contemporanea della nostra civiltà non di rado torno a chiedermi se, anche la mia coscienza oggi non sia resa debole da qualche condizionamento culturale/dottrinale/teologico di troppo, di cui non ho ancora consapevolezza, a motivo del quale dei gruppi umani magari stiano subendo discriminazioni, o cmq siano oggetto di una nostra diffusa indifferenza."



Me lo chiedo anch'io incessantemente. Posso solo pregare e chiedere a Dio di aprirmi il cuore.

Ad maiorq
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
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(Κ. Καβάφης)
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tutti comunisti?
Carissimi foristi


questa è una pagina da leggere e da far leggere

digilander.libero.it/ortodossia/Martiri.htm


enrico
20/12/2008 17:10
 
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Scusate l'intromissione.

Non ho documenti storici da proporre, ma mi pare che qui si stiano cercando molti colpevoli e non vorrei che si scadesse nel solito luogo comune:

molti colpevoli = nessun colpevole.

Il dato nincontrovertibile è che, almeno in Italia, stato di cui posso parlare per appartenenza e resoconti di persone a me vicine, dato incontrovertibile, ripeto è che nel bagno di sangue che è stata la seconda guerra mondiale ognuno può dire di aver avuto almeno un lutto, da entrambe le parti contrapposte.

Ora, in memoria almeno di quei morti, che senso ha il continuare a cercare colpevoli?

E' chiaro che nessuno recederà dalle proprie opinioni e questo rafforzerà il , vogliamo chiamarlo "fastidio" ? reciproco.

Lasciamo spazio agli studiosi che, per professione devono scandagliare i recessi storici e noi cerchiamo di voltare pagina.

Con rispetto delle vostre opinioni, s'intende.

20/12/2008 18:02
 
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carissima vecchia marziana
Non ho documenti storici da proporre, ma mi pare che qui si stiano cercando molti colpevoli e non vorrei che si scadesse nel solito luogo comune:

molti colpevoli = nessun colpevole.


è un rischio grosso e tu cogli nel segno con questa tua osservazione....

Ora, in memoria almeno di quei morti, che senso ha il continuare a cercare colpevoli?

Ogni criminale o colpevole ha le sue ragioni o, almeno, le sue attenuanti...

Non ci sono però ragioni o attenuanti per chi si è bagnato le mani in nome di Dio .......

E' chiaro che nessuno recederà dalle proprie opinioni e questo rafforzerà il , vogliamo chiamarlo "fastidio" ? reciproco.

E' vero, ma questo fastidio è benefico.... Sta infatti scritto "La tristezza secondo Dio produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza, mentre la tristezza del mondo produce la morte" (2 Corinzi 7,10) e anche "Dio ci corregge per il nostro bene, allo scopo di renderci partecipi della sua santità. Certo, ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati" (Ebrei 12,10-11).

In caso contrario c'è solo la rimozione e l'insabbiamento...

enrico
20/12/2008 18:04
 
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carissima vecchia marziana
Hai ragione su tutto

quanto al fastidio non mi sembra però così malvagio

Sta infatti scritto "La tristezza secondo Dio produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza, mentre la tristezza del mondo produce la morte" (2 Corinzi 7,10) e anche "Dio ci corregge per il nostro bene, allo scopo di renderci partecipi della sua santità. Certo, ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati" (Ebrei 12,10-11).

enrico
20/12/2008 18:16
 
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Non ci sono però ragioni o attenuanti per chi si è bagnato le mani in nome di Dio .......



credo che su questo siamo tutti d'accordo.
Credo che l'oggetto del contendere è la "generalizzazione";

la Chiesa ha fatto.....
la gerarchia ha commesso.....

come si può condannare tutto un popolo o l'insieme dei "pastori" di oggi, per colpe fatte da cattolici e chierici del passato?
Dinanzi a Dio, ognuno risponderà dei propri peccati.

per noi, Chiesa di oggi, per noi Pastori di oggi, il passato è un monito affinchè non cadiamo nei peccati di coloro che ci hanno preceduto.
Siamo chiamati a pregare per le anime dei defunti perchè perdonati, possano abbracciare la causa ed il fine della loro esistenza; Dio.

Ma si può delegittimare la Chiesa di oggi, i pastori di oggi per i peccati di coloro che ci hanno preceduto?

o per usare l'esempio dei siciliani, debbono loro stracciarsi le vesti e rinnegare la loro "sicilianità" per il fatto che alcuni siciliani, mafiosi, hanno commesso crimini in tutto il mondo?

Ce ne doliamo,
veglieremo su di noi per non commettere le stesse cose,
pregheremo per queste persone!
[Modificato da predestinato74 20/12/2008 18:17]






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
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Ezechiele



20/12/2008 18:43
 
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Potete dire tutto quello che desiderarate
del resto anche io all'inizio parlai di contesto storico...
però resta nonostante i pareri discordanti

il fatto storico; il decreto approvato durante il secondo concilio
per cancellare questa infamante accusa,
mi sembra palese dunque che l'alta gerarchia solo per questo è parte non neutra di quell'infamia che furono le leggi razziali

l'esempio dei siciliani non c'azzecca nulla
il singolo individuo è responsaile solo delle proprie azioni
non emana decreti mediante il quale puo decidere se un popolo è colpevole di qualcosa o meno, non fa concilii , non fa leggi ne governa qualcuno se non se stesso
il concilio è un fatto storico che riguarda tutta la chiesa
in un concilio si decide cio che i cattolici devono credere e ciò che gli ecclesiastici devono insegnare

detto ciò dunque..
buonasera

[Modificato da helenhelen 20/12/2008 18:44]
20/12/2008 18:52
 
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Re:
Polymetis, 20/12/2008 10.43:

Per helenhelen

1)La dichiarazione “Nostra Aetate” non ha abolito un bel nulla. In quel documento non si dice da nessuna parte “aboliamo qualcosa”. Il documento fa una riflessione sulla “teologia della sostituzione”, e la dichiara illegittima, ma questo non ha avuto bisogno di abolire alcunché di precedente, perché l’accusa di deicidio non era articolo di fede prima del Concilio, bensì solo un parere diffuso.
2)Se anche l’accusa di deicidio era diffusa, da ciò non se ne evince necessariamente che allora il clero cattolico volesse sostenere leggi razzisti.





al mio paese si dice ''non è merda u' cane cacò''
è un ''detto popolare''
[SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867]
ha ragione Agabo quando parla di ''mistificazione dialettica''
[SM=g1543902]
20/12/2008 19:13
 
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Per helel


"il fatto storico; il decreto approvato durante il secondo concilio
per cancellare questa infamante accusa"



Come già detto il termine cancellare è inesatto. Quel testo si limita a dire che gli Ebrei non sono accusabili di deicidio, ma non rettifica alcun documento precedente. Si potrebbe parlare di cancellazione di qualcosa solo se prima del Concilio Vaticano II l'accusa di deicidio fosse stata un articolo di fede cattolico, ma nessuno è ancora riuscito a mostrarmi testi del magistero che lo comproverebbero. L'accusa di deicidio era un parere teologico in circolo nella Chiesa (che poteva essere condiviso o meno), non un articolo di fede.


"mi sembra palese dunque che l'alta gerarchia solo per questo è parte non neutra di quell'infamia che furono le leggi razziali "



Come già detto, non solo il fatto che la Chiesa abbia preso posizione contro quest'accusa non implica che prima di questa presa di posizione la Chiesa, a livello di magistero, caldeggiasse quest'idea del deicidio; ma per di più, se anche ex ipothesi l'avesse caldeggiata a livello di magistero, come si potrebbe derivare da questo che allora questi prelati sarebbero stati anche d'accordo con le leggi razziali?


"non emana decreti mediante il quale puo decidere se un popolo è colpevole di qualcosa o meno, non fa concilii , non fa leggi ne governa qualcuno se non se stesso "



E infatti aspettiamo ancora in grazia di sapere dove la gerarchia cattolica avrebbe approvato documenti razzisti o antisemiti durante il ventennio, documenti che permetterebbe dunque di dire che la posizione ufficiale della Chiesa era quella. Al contrario s'è vista un'enciclica di Pio Xi che condanna apertamente l'ideologia della razza.
Per usare il tuo esempio comunque, che sembra sostenere che i governanti implichino coi loro atti la responsabilità di tutto il popolo, sarebbe come dire che se Mussolini era fascista allora era fascista tutta l'Italia. Tutti i tedeschi erano nazisti perché Hitler era al potere?


"il concilio è un fatto storico che riguarda tutta la chiesa
in un concilio si decide cio che i cattolici devono credere e ciò che gli ecclesiastici devono insegnare "



E infatti non c'è nessun Concilio dove si dica che bisogna essere razzisti o approvare le leggi raziali.

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_Polymetis scrive:
__________1)Non ho ancora capito cosa faccia eretikus in questo forum sui TdG, visto che interviene solo per aprire discussioni contro la Chiesa cattolica___________________

Un attento moderatore ti avrebbe immediatamente fatto notare che, nonostante il tuo interrogativo sia di fine intelletto, vuoi portare il dibattito OT.

Sono malignamente convinto che se ti rispondessi, a me, verrebbe fatto immediatamente presente.

Saluti
20/12/2008 19:35
 
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Re: qualche differenza c'è
domingo7, 20/12/2008 16.01:

Vazda Vjeran


i comunisti hanno fatto le loro in Croazia
e tutti dovrebbero conoscere la storia del massacro di Bleiburg
o i ripetuti e meticolosi tentativi di avvelenamento del Cardinale Stepinac....

Però una cosa è Stepinac ed una cosa è Pavelic

Erano cattolici tutti e due, ma forse uno dei due lo era ....un pochino di meno.....

che Pavelic fosse cattolico ce ne sarebbe da discutere visto che ha istituito la Chiesa ortodossa croata e in più di un'occasione ha manifestato l'idea di convertirsi all'ortodossia perchè più vicina agli interessi nazionali. Così come ha manifestato interesse per l'islam (tranne poi rimanerne deluso). Per cui per me il tuo discorso continua a non avere molto senso.


Vero è che Giovanni Paolo II ha saputo fare un distinguo
e di Stepinac sono stati riconosciuti i meriti e l'onestà
oltre alle persecuzioni ed alla buona fede nel salvare i poveri, gli oppressi ed i perseguitati....

Quanto ai nazionalisti cattolici implicati nella dittatura ustascia, stai pur sicuro che ce ne furono parecchi ed anche .....con il saio ed il mitra....

la questione è l'adesione in massa, da te prospettata, e non il fatto che vi fossero dei simpatizzanti del regime, e se tale adesione era dovuta al cattolicesimo o piuttosto trovava proprio nel cattolicesimo il suo ostacolo. E' noto che all'interno della cerchia di Pavelic la parte cattolica era contraria alle leggi razziali. Così come è noto che i sacerdoti effettivamente coinvolti furono pochissimi e sospesi a divinis proprio per questo. A meno che tu non intenda per "implicato" anche il parroco di campagna che benedice la casa del popolo dinanzi al gerarca locale.


Che poi i comunisti abbian fatto di peggio.....nessuno lo nega....
lo dice la storia e non topolino.....

non è che i comunisti siano sbarcati da marte


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"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
20/12/2008 19:37
 
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Re: Re:
Topsy, 20/12/2008 15.17:

Polymetis, 20/12/2008 10.43:

Per helenhelen


“Ma io vorrei sapere a chi cavolo a chi chiesto scusa Giovanni Paolo secondo”



Questo significa che le colpe che tu additi, cioè l’antisemitismo, esistono, ma non sono attribuibili né alla Chiesa né al clero in generale, ma solo ad alcuni prelati.





Rileggendo la storia contemporanea della nostra civiltà non di rado torno a chiedermi se, anche la mia coscienza oggi non sia resa debole da qualche condizionamento culturale/dottrinale/teologico di troppo, di cui non ho ancora consapevolezza, a motivo del quale dei gruppi umani magari stiano subendo discriminazioni, o cmq siano oggetto di una nostra diffusa indifferenza.


embrioni? La butto lì [SM=x570868] [SM=x570865]




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