scomunica o disassociazione
Nel momento in cui una persona si battezza in una determinata chiesa cristiana, questa persona diventa parte integrante di quella chiesa (per ora lasciamo stare il discorso del battesimo ai neonati e facciamo finta che nel caso dei cattolici si stia parlando dei cresimati i quali hanno confermato quel battesimo da "adulti") le scritture che parlano della scomunica sono diverse, ai tempi del protocristianesimo chi si battezzava diveniva parte della chiesa cristiana e se questa persona praticava l'immoralità o dissentiva contro
dottrine basilari veniva scomunicata, ovvero se non si pentiva non poteva far più parte della chiesa.
Ma come trattavano gli altri cristiani questa persona?
La bibbia parla di casi particolari in cui Paolo e Giovanni suggeriscono ai fedeli di non mangiare insieme a queste persone (ma non viene specificato per quanto tempo, ne cosa avrebbero fatto gli apostoli verso chi non avesse seguito questo consiglio) e in casi di persone definite "anticristi" perchè rinnegavano Cristo venuto nella carne
predicando nelle case dei cristiani questa eresia) suggerì di non ricevere in casa queste persone ne di salutarle, a parte questi casi estremi, vengono messe in bocca a Cristo stesso queste parole (quasi certamente postume dal momento che si parla di chiesa):
Matteo 18:15-17 "15 "Ora, se il tuo fratello ha peccato contro di te, va' e riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello; 16 ma se non ti ascolta, prendi con te ancora uno o due persone, affinché ogni parola sia confermata per la bocca di due o tre testimoni. 17 Se poi rifiuta di ascoltarli, dillo alla chiesa;
e se rifiuta anche di ascoltare la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano."
Quindi
la lezione generale che dovevano seguire i cristiani verso gli scomunicati era semplicemente quella di prendere atto che tali persone non erano più parte della loro chiesa e l'esempio di Cristo è eloquente infatti come si comportava egli verso i pagani e i pubblicani?
Detto questo per rispondere alla richiesta di Norberto dico che se la scomunica viene applicata in modo tale da ostracizzare chi non è più parte della propria chiesa, allora tale scomunica viola i diritti umani fondamentali, se invece ci si limita a non considerare più parte della propria chiesa questa persona scomunicata,
ma si continua a trattare come essi stessi trattano chi non è della loro religione, allora i diritti umani fondamentali non vengono intaccati assolutamente,
ogni chiesa ha il diritto di decidere chi deve far parte di essa e chi no, ma è il comportamento verso queste persone ad essere determinante.
Ciao
Mario
"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)