"Se leggi con più attenzione, comprendi che non ho specificato il "luogo", potresti incontrarlo OVUNQUE l'ipotetico 'qualcuno' che ti ponesse quella domanda."
Gli farei una
lezione di due ore, con il parlato di riesce molto più speditamente ad inquadrare un argomento, e in seguito sentirei le sue domande.
"Che testo di esegesi raccomanderesti e in base a quale criterio?"
Il più aggiornato in Italia è quello di Lupieri, il criterio è il consenus omnium bonorum accademico.
"spero tu sappia distinguere le "americanate" del fine 1800, le quali erano a tutti gli effetti "europeanate""
Veramente ho seri dubbi in merito. Il fenonemo del III protestantesimo è inscindibile dal clima americano di fine ottocento, che poi riprendano temi del protestantesimo europeo non vuol dire ovviamente nulla, perché il cristianesimo protestante pur avendo dei tratti in comune come il Sola Scriptura ha comunque delle differenze abissali. Inoltre mentre la fase di delirio esegetico per l'Europa sembra giustamente relegata al passato, si direbbe che in America forisca più che mai, e questo è grave nel XXI secolo. Si poteva certo essere anti-evoluzionisti nell'ottocento, in Europa come in America, ma nel XXI secolo è possibile? C'è un grave ritardo culturale nell'esegesi americana in questo senso.
Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)