Mi dispiace per il tuo panegirico della sempliciottagine ma io sono di parare del tutto opposto. Non solo chi critica la Chiesa ne ignora la storia, ma per di più quello che consoce ha solo una visione monocromatica. Come già spiegato per ogni prelato simoniaco si può citare un santo, e io continuo a non capire come i protestanti possano così beceramente ignorare il comando di Cristo “non giudicate”. Quella frase ha un solo senso: voi non conoscete abbastanza per farlo.
Io non mi limito a distinguere la gerarchia dalla massa per dare colpe solo alla gerarchia, dico anche che la gerarchia ha avuto palesemente più luci che ombre. Non basta citare la corte decadente si un Alessandro VI quando gli si possono contrapporre altri innumerevoli esempi di papi come San Gregorio Magno. Citare sempre quella decina di scandali e dimenticare tutte le opere di carità, o le riforme operate dalla Chiesa, è per l’appunto la conferma della più classica delle teorie sociologiche: cioè che il bene non fa notizia.
Io espongo in tutto il vostro paradigma interpretativo perché è di una arroganza e supponenza colossale. Né faccio sofismi, il fatto che la responsabili pensale sia personale è un’acquisizione del diritto, leggiti l’articolo 27 della costituzione. Se tu pretendi di poter giudicare duemila anni di storia della Chiesa tanti auguri, evidentemente sei pronto per un master in storia.
Da ultimo la libra non è “un libro per tutti”, anzi tu, esattamente come Agabo, la Bibbia non l’avete mai letta. Ne sai il motivo? Perché la Bibbia la sua traduzione: il concetto stesso di traduzione è impossibile, e i filologi lo sanno bene. Leggere il Vangelo in italiano è esattamente come leggere la Divina Commedia in tedesco. E’ questo il motivo per cui esiste la Chiesa: per portare la parola di Dio agli uomini al di là delle beghe che puntualmente sorgono su cosa dica la Scrittura, su come tradurla, ecc. Tu confondi la semplicità di cuore evangelica con l’ignoranza rivendicata come valore: fosse per quelli come te non potresti neppure leggerlo il Nuovo Testamento, visto che tanto disprezzate i grecisti che ve lo traducono.
Da ultimo: Giovanni Paolo II non ha mai chiesto scusa per “le colpe della Chiesa”… questa frase infatti non avrebbe voluto dire nulla, e il papa lo sapeva, la Chiesa non ha colpe più di quante ne abbiano “gli italiani” o “i siciliani”, cioè nomi collettivi. Il documento del papa chiede perdono per le colpe di alcuni “figli della Chiesa”, pregasi leggere il documento.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)