Willy.Wonka, 07/04/2008 21.39:
mi esprimo meglio, diciamo che se oggi Dio mi affidasse una missione pubblica e io gli chiedessi quale è il suo nome, non mi accontenterei di una risposta "io sono colui che sono". a queste condizioni gli direi "fattelo da solo"
C'è molta arroganza in ciò che dici e poco amore per la verità propria di questo racconto biblico.
Willy.Wonka, 07/04/2008 21.39:
scusa ma io per prendere gli esami del sangue della mia fidanzata devo avere delega e fotocopia del documento e Dio invece mi manda in giro con sta frase che non vuol dire niente? (avrà anche 1000 significati importanti, ma il punto è che se vado da qualcuno e gli dico "lascia andare questo popolo se no il mio dio ti uccide" è ovvio che lui mi chieda il nome di chi mi manda. e io cosa gli dovrei dire? mi manda colui che è? non scherziamo
Comincia con il portare rispetto per chi ci crede, se vuoi capire chiedi, non accusare di scempiaggini ciò che non conosci, non che tu non possa capirlo, ma non certo in questo modo.
Mari
Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi