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Dove vanno a finire i soldoni del Vaticano ?

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2006 22:19
11/01/2006 10:23
 
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Contestiamo la religione dei T.d.G. x carità non voglio difenderli hanno tantissimi difetti.....ma quella cattolica non è da meno......senza offesa.......mi sono sempre chiesto dove vanno a finire i soldi dello stato del Vaticano,sappiamo tutti che la chiesa e molto ma molto ricca.....ultimamente su Studio Aperto (tg Italia 1) hanno fatto vedere come soffrono gli abitanti di Calcutta (x non parlare di altri paesi poveri) soprattutto i bambini e le donne.....sono rimasto molto scioccato da queste immagini e ho capito l'amore che aveva Maria Teresa di Calcutta x questa gente......cmq il filmato di Studio Aperto dopo queste Immagini raccapriccianti si è spostato sul Vaticano....ho visto 2 mondi completamente diversi....e mi sono detto: ma Gesù Cristo in questo momento dove sarà a Calcutta o nel Vaticano ? cmq non si fa niente x queste persone,e vero che la chiesa in questi luoghi sperduti manda dei missionari ma a livello economico non fa un bel niente.....una cosa che mi fà tanto incavolare sono le macchine papali....Mercedes,Ferrari etc.. sapendo che Gesù camminava a piedi o con l'asinello....vi chiederete va bene a quel tempo non c'erano mezzi e la tecnologia non esisteva.....ma secondo voi se a quel tempo se esisteva tutto il bel di Dio che abbiamo oggi....secondo voi Gesù cristo andava in mercedes e in Ferrari ? cmq parlando delle ricchezze della chiesa mi viene in mente la scrittura di Rivelazione 18:7 a qualcuno questa scrittura deve pur corrispondere o no ? a chi si riferiva l'apostolo Giovanni ? Aspetto con ansia le vostre repliche....
11/01/2006 10:40
 
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11/01/2006 11:02
 
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Re:
Ciao,

ho letto il link che Cinuzza ha postato.

Nel link, si paragonano i bilanci vaticani con quelli di altre chiese o sette.

A parte che sappiamo benissimo tutti che i bilanci non rappresentano la reale potenza economica di un'azienda, figuriamoci di uno stato.
Per i dati relativi alle altre congregazioni non ci sono documenti che li attestano, sono solo parole senza documenti.
In più nel link si legge (riporto testualmente): "Ma si: proviamo a venderli - a beneficio, che so?, dei poveri negretti (il grassetto è mio)- i tesori del Vaticano. Cominciamo, per esempio, dalla Pietà di Michelangelo che è in San Pietro. lì prezzo d'asta, stando a chi ha provato ad azzardare una valutazione, non potrebbe essere inferiore al miliardo di dollari. Solo un consorzio di banche o di multinazionali americane o giapponesi potrebbe permettersi un simile acquisto [..........] Bellezza, poi, che - cessando di dar gloria a Dio in San Pietro - darebbe gloria, in qualche bunker blindato, al potere della finanza, cioè a ciò che la Scrittura chiama "Mammona". Il mondo avrebbe, forse, un ospedale in più nel Terzo Mondo: ma sarebbe davvero più ricco e più umano?"

Non credo servano commenti "morali", mi limito a quelli oggettivi.

Nello stesso articolo si dice che la chiesa cattolica è più povera delle altre sette, bè se possiede un solo bene artistico che vale qualche miliardo di dollari, solo per questo, il suo livello partimoniale è quanto meno altino o no ? Come si fa a dire che è meno ricca ?

Ma il bello è che non è questo il punto !!!
Perchè, a parte i conti in tasca alla chiesa o ad altre congregazioni, se posso permettermi di interpretare il messaggio di Sal77, quello che non piace è l'ostentazione e lo sfarzo in contrasto con la vita che fu di Gesù.

Credo sia evidente anche ai meno acculturati che se si confronta il "Vicario di Cristo" con Cristo, bè diciamo che lo stile di vita mi sembra un pochino diverso.

In conclusione, vorrei ricordare, per chi lo ha visto, un film a mio avviso bellissimo "Fratello Sole, Sorella Luna", nella scena finale San Francesco si reca da Papa Innocenzio III.

Ad un certo punto, ispirato, inizia a parlare a tutti i presenti (Papa, Cardinali ecc...) e li definisce "incrostati dalla loro ricchezza". Ecco, questo rappresenta il mio pensiero, eravamo nel 1200, ma la frase è ancora più attuale oggi.

11/01/2006 11:22
 
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ciao amici foristi...
..l'anno scorso sono stata a roma e visto con i miei occhi le ricchezze vaticane di cui tutti parlano...specialmente i TDG....che accusano la chiesa per questo...come tutti sanno....
ma in realtà queste ricchezze sono materiali...anche se le mettono in vendita...chi le comprerebbe ?? nessuno....a mio avviso.

Io penso invece a tutte le opere missionarie per il Terzo mondo finanziate dalla chiesa per aiutare i più bisognosi...e sono parecchie....
Gesù dice : aiutatevi gli uni e gli altri...siete tutti fratelli...come mai i TDG non lo mettono in pratica ?
loro si aiutano SOLO tra loro e non fanno pubblicità....così mi ha risposto un TDG....o meglio testimone del CD....

Cosa fanno loro per aiutare i più bisognosi ?
Cosa fa il CD per aiutare la gente che muore di fame nel mondo e per la pace ??????


e i loro soldi dove vanno a finire ?
mia sorella TDG dice che si sa sempre tutto tra Entrate/Uscite nella Sala del Regno...è tutto trasparente e tutti i TDG possono controllare come si amministrano i soldi....ma sarà vero ?

ci sono magari inganni anche lì....tutto poi va a Roma...alla fine...

cosa ne pensate ?


11/01/2006 11:49
 
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Re:
Credo tu abbia sostanzialmente ragione sui tdg e anche su tante altre sette o organizzazioni.

Ma se la maggio parte sbaglia non vedo perchè debbano sbagliare tutti. Anzi proprio per questo occorrerebbe distinguersi.

11/01/2006 12:38
 
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Il Vaticano è uno stato e incassa tanti soldi,soprattutto dal suffragio e dalle indulgenze dei fedeli,x non parlare di offerte,l'uno x mile etc..etc....le macchine papali Ferrari-Mercedes etc.. non le regalano...le comprono x fare un esempio [SM=g27816]
11/01/2006 13:31
 
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ciao carissima (emiro)........

e i loro soldi dove vanno a finire ?
mia sorella TDG dice che si sa sempre tutto tra Entrate/Uscite nella Sala del Regno...è tutto trasparente e tutti i TDG possono controllare come si amministrano i soldi....ma sarà vero ?


invece mia sorella TdG, anni fa, quando abbiamo fatto un "confronto".......parlando appunto della ricchezza del Vaticano, ha detto che i loro "capi" a Brooklyn, testimoni delle persone che ci erano state........vivevano con quello che produceva il loro orticello!!!!!! [SM=g27816] Chissà se la pensa ancora così????? [SM=x570868]

Un abbraccio [SM=x570865]
"un sorriso"........se qualche volta incontri qualcuno che non sa più sorridere....sii generoso, dagli il tuo....perchè, nessuno ha mai bisogno di un sorriso, quanto colui che non può regalarne agli altri....
11/01/2006 13:39
 
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I bilanci del vaticano vengono pubblicati annualmente e pertanto non sono un segreto. Circa il 50% se ne va in opere di beneficenza, il resto a sostegno delle parrocchie e delle iniziative parrocchiali o delle varie congregazioni (stipendi, bollette ecc. ecc.).
Se qualcuno ha un miliardo di dollari da spendere per comprare la Pietà di Michelangelo e poi tenerla in un bunker, affinchè così il Vaticano abbia soldi da dare ai poveri, facciamo molto prima a lasciare la Pietà dov'è e che quel miliardo il riccone lo dia direttamente lui ai poveri, perchè fare tutto questo giro?

La Chiesa non nasce per combattere la povertà ma per tramandare accuratamente e annunciare il vangelo. Che sia povera o ricca nulla cambia dell'essenza del messaggio e nella trasmissione dello stesso. Se il mio prof di matematica è ricco o povero, 2+2 fa sempre 4, così come se è simpatico o antipatico. Certo tutti preferiamo un prof simpatico, ma la matematica è sempre la stessa. Pensare alle ricchezze e non al messaggio e farsi sviare dalle prime a considerare sbagliato il secondo è, perdonatemi, atto di superficialità. E' il tipico errore di chi, quando gli indicano la luna, guarda invece il dito. E magari si indigna pure: stai mentendo! Non è rotondo e luminoso! [SM=g27828] [SM=g27828]

Tra l'altro il discorso su una chiesa povera è stato affrontato secoli fa e risolto già allora.

Ciao a tutti [SM=g27823]


******************************

"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
11/01/2006 13:56
 
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Re:

Scritto da: Vazda Vjeran 11/01/2006 13.39
Pensare alle ricchezze e non al messaggio e farsi sviare dalle prime a considerare sbagliato il secondo è, perdonatemi, atto di superficialità.

Tra l'altro il discorso su una chiesa povera è stato affrontato secoli fa e risolto già allora.

Ciao a tutti [SM=g27823]



Non si tratta del messaggio ad essere discusso in questo form, ma del messaggero e delle sue "interpretazioni" del messaggio.

Mi vuoi dire che occorre seguire chi predica bene e poi razzola male ? e dove lo mettiamo il passo bibblico relativo ai ricchi e al cammello che dovrebbe passare per la cruna di un ago ?

Credo che per divulgare un messaggio occorra PRIMA DARE L'ESEMPIO, come del resto fece Gesù che diede innanzi tutto l'esempio, facendosi POVERO NEL MONDO !!


[Modificato da spirito!libero 11/01/2006 13.57]

11/01/2006 14:14
 
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vazda ha scritto [SM=x570893]

La Chiesa non nasce per combattere la povertà ma per tramandare accuratamente e annunciare il vangelo.

Concordo pienamente con quanto hai detto. Additare le ricchezze del Vatiicano per screditare una religone mi sembra una polemica fine a se stessa.
[SM=x570892] ciao Sal,
potresti dire che però abbiamo contestato il patrimonio della WTS. Questa che si nasconde sotto le vesti di una organizzazione religiosa possiamo ben dimostrare che è una società ad attività commerciale, la Chiesa cattolica non manipola le Sacre Scritture per fare i propri interessi (se così non è potete documentarlo). Molte organizzazioni umanitarie sono finanziate dalla chiesa cattolica, Sal ti invito a guardare il sito di Compassion www.compassion.it che si occupa delle addozioni a distanza, ci sono tanti piccoli bambini che questa organizzazione cattolica sta aiutando.
Perché non fai una adozione anche tu?
Se gli ecclesiastici viaggiassero su un asinello non si risolverebbe il problema della povertà, però il loro insegamento dice di aiutare il prossimo non solo i cattolici, a differenza di quanto fa la WTS (si aiutano solo i fratelli),
Mi sono dilungata troppo, scusatemi
Siria [SM=x570865]
11/01/2006 14:19
 
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Leggendo i vari post mi rendo conto che l'argomento non è di facile soluzione, cioè credo che ogni punto di vosta abbia la sua parte di ragione.
Allora non mi resta che fare una domanda: che vantagio ne può avere il messaggio di Cristo dalle ricchezze e ostentazioni che ci sono in vaticano?
Perchè esistono e non se ne liberano?
Esiste qualche scrittura che autorizzi una qualsiasi religione cosidetta cristiana ad avere tutte quelle ricchezze?

Ciao [SM=x570892]
11/01/2006 14:47
 
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Se la Chiesa possiede
"se possiede un solo bene artistico che vale qualche miliardo di dollari, solo per questo, il suo livello partimoniale è quanto meno altino o no ? Come si fa a dire che è meno ricca ?"

Si fa così, come io ho fatto con i miei giovani che ritenevano di essere più poveri di Onassis ma, proponendoglielo, non avrebbero mai scambiato le sue ricchezze con il loro cosino...
Si tratta di una ricchezza reale ma, appunto, non commerciabile.

___________________________________________________
La verità vi renderà liberi (Gv 8:32) - La libertà vi renderà veri (Kate)
11/01/2006 14:53
 
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Re: Re:

Scritto da: spirito!libero 11/01/2006 13.56


Non si tratta del messaggio ad essere discusso in questo form, ma del messaggero e delle sue "interpretazioni" del messaggio.

Mi vuoi dire che occorre seguire chi predica bene e poi razzola male ? e dove lo mettiamo il passo bibblico relativo ai ricchi e al cammello che dovrebbe passare per la cruna di un ago ?

Credo che per divulgare un messaggio occorra PRIMA DARE L'ESEMPIO, come del resto fece Gesù che diede innanzi tutto l'esempio, facendosi POVERO NEL MONDO !!


[Modificato da spirito!libero 11/01/2006 13.57]




Siamo perfettamente d'accordo sulla necessità dell'esempio, tuttavia quando Gesù disse a Pietro "tu es Petrus", non gli disse anche che sarebbe stato esonerato dal peccato, tanto è vero che poi Pietro rinnega Cristo per tre volte. Dunque la pretesa che la Chiesa sia un luogo di perfetti non ha molto senso. Già i padri della chiesa si lamentavano della cosa:
Oggi godiamo di una pace profonda ma siamo caduti nel rilassamento e nella dissolutezza, seminando guai in tutta la chiesa" (Giovanni Crisostomo: Comm. a 2Cor - Om. XXVI, 4)
Dunque la cosa si porta avanti da secoli, da qui la necessità di riforme continue nell'ambito della chiesa stessa. Nemo nostrum non peccat, siamo tutti peccatori, tranne Cristo, dice il NT, dunque anche il papa, anche i cardinali, i vescovi, i preti e i fedeli tutti. Tuttavia la colpa è sempre personale e la Chiesa è santa. Ed è santa perchè corpo mistico di Cristo non perchè sono santi gli uomini che la compongono. Come possono infatti gli uomini rendere santo qualcosa? Solo Dio può farlo! E come possono gli uomini desantificare qualcosa? Solo Dio può farlo! La chiesa ha dunque due nature, una umana e l'altra trascendente. Se dunque l'ecclesia è chiamata ad essere un popolo di santi, perchè tutti gli uomoni sono chiamati ad esserlo, è anche vero che tutti gli uomini sono fallaci e deboli, per cui una chiesa umana perfetta non sarà possibile se non nei tempi ultimissimi. Io poi ho a che fare con il vaticano, e tutte queste ricchezze non le vedo, vedo anzi molti "monsignori" che danno buona parte del proprio stipendio in beneficenza. ma queste son scelte personali di cui ognuno risponderà dinanzi a Dio.
La Verità se è tale, lo è a prescindere dagli esempi. Io non sono chiamato a seguire il papa o i cardinali, ma a seguire Cristo, a riconoscere in Lui la verità a prescindere dal comportamento degli altri,altrimenti questo rinfacciare il comportamento degli altri si potrebbe configurare semplicemente come un mio alibi per non seguire quello che so intimamente essere la verità ed essere il bene.

Ciao [SM=g27822]


******************************

"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
11/01/2006 14:59
 
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ciao gandhi [SM=x570892]

che vantagio ne può avere il messaggio di Cristo dalle ricchezze e ostentazioni che ci sono in vaticano?

R. Credo che il messaggio di Cristo sia al di sopra di tutte le ricchezze non ha bisogno di organizzazioni che creino per esso un qualcosa di vantaggioso.
Io non sono cattolica ma quando vado in chiesa per qualche occasione, nel rispetto del credo di chi mi invita, non guardo se il sacerdote arriva con la ferrari, ma ascolto quello che mi comunica con le sue parole.

Perchè esistono e non se ne liberano?

R. La ricchezza e la povertà fanno parte di questo mondo come tanti altri opposti. Quando se ne fossero liberati cosa avrebbero risolto? Avrebbero sfamato molti ma il problema della povertà è ben più grande delle ricchezze del Vaticano.
ciao Siria [SM=x570865]
11/01/2006 15:45
 
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Re:

Scritto da: Sal77 11/01/200612.38
Il Vaticano è uno stato e incassa tanti soldi,soprattutto dal suffragio e dalle indulgenze dei fedeli,x non parlare di offerte,l'uno x mile etc..etc....le macchine papali Ferrari-Mercedes etc.. non le regalano...le comprono x fare un esempio [SM=g27816]



Rispondo prendendo spunto dal libro Giovanni Paolo II privato di Caroline Pigozzi, una giornalista che e' stata a stretto contatto con il Papa.

pag. 104-105: Contrariamente a quanto si immagina, il Capo della Chiesa non possiede una flotta aerea, mentre il piu' misero dei presidenti ha almeno un jet transatlantico. La Santa Sede affitta un aereo dell'Alitalia a ogni viaggio.
...L'ammontare del noleggio e' in realta' simbolico. L'Alitalia manda le fatture alla Santa Sede ma, a ogni fine anno, si dice, offre una donazione che corrisponde all'ammontare dell'assegno emesso dal Vaticano. E' una forma di ringraziamento per l'incredibile pubblicita' che la compagnia ricava dai viaggi del Santo Padre.

pag. 112: Riguardo alla papamobile, ecco quanto mi ha raccontato il cardinale Tucci che, al ritorno da Cuba, mi aveva invitata un momento in classe business: "Non si tratta certamente di una necessita' supplementare di bagni di folla, come qualcuno fa notare, ma di rispondere al bisogno popolare di un contatto fisico con il Sommo Pontefice. E la papamobile - quasi una versione moderna della sedia gestatoria- non e' un'invenzione Vaticana, ma una vettura blindata reclamata dalle stesse autorita' locali.
In realta', al di la' del suo aspetto di mezzo di trasporto del futuro, la 4x4 sulla quale viene montata una specie di gabbia di vetro a prova di proiettile non ha nulla di lussuoso o trionfale. La sua protezione, poi, non e' assoluta, perche' in occasione delle grandi messe all'aperto, il pontefice e' costretto a tirarsi fuori dal veicolo, che somiglia piu' a un furgone dei pompieri dipinto di bianco che alla poetica carretta fiorita tirata da mule candide dei tempi di Avignone.
Ed e' poi cosi' straordinario che l'uomo piu' celebre e piu' fotografato del pianeta, l'uomo che nel 1995, ha riunito nelle Filippine quattro milioni di persone per una sola messa, circolasse dentro a un'auto blindata? Succede a tutti gli uomini di Stato."

pag. 116-117: Giovanni Paolo II ha ricevuto diverse automobili di lusso per i suoi spostamenti sempre piu' impegnativi. Tra le ultime, una papamobile Mercedes nel 2002 e, nel 2003, una Lancia Thesis blu blindata con un solo, comodo sedile posteriore, offerta da Umberto Agnelli.
Quando soggiornava all'estero, ricchi industriali cattolici si affrettavano a finanziare una quota del viaggio..Tra i donatori, in prima fila la Coca Cola, seguita dal gruppo Axa, Nestle', Air France, Apple, France Galop (che presto' l'ippodromo di Longchamps) e Renault.

E voglio finire con una affermazione fatta da Giovanni Paolo II, in occasione della prima visita a New York (ottobre 1979), fatta ad un giornalista che aveva alluso davanti al Papa alle spese ingenti provocate dai suoi viaggi:
"Ritengo, che non bisognerebbe fare dei conti se si pensa che noi, gli uomini, siamo stati riscattati a un prezzo inestimabile. Non ci sono spese calcolabili per quello. E' stupido. Si parla delle spese per cercare di fermare il Papa. Si dice che costa piu' della regina d'Inghilterra. Per fortuna, dato che il messaggio che porta e' trascendente".
11/01/2006 16:26
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: Vazda Vjeran 11/01/2006 14.53


Siamo perfettamente d'accordo sulla necessità dell'esempio, tuttavia quando Gesù disse a Pietro "tu es Petrus", non gli disse anche che sarebbe stato esonerato dal peccato, tanto è vero che poi Pietro rinnega Cristo per tre volte. Dunque la pretesa che la Chiesa sia un luogo di perfetti non ha molto senso. Già i padri della chiesa si lamentavano della cosa:
Oggi godiamo di una pace profonda ma siamo caduti nel rilassamento e nella dissolutezza, seminando guai in tutta la chiesa" (Giovanni Crisostomo: Comm. a 2Cor - Om. XXVI, 4)
Dunque la cosa si porta avanti da secoli, da qui la necessità di riforme continue nell'ambito della chiesa stessa. Nemo nostrum non peccat, siamo tutti peccatori, tranne Cristo, dice il NT, dunque anche il papa, anche i cardinali, i vescovi, i preti e i fedeli tutti. Tuttavia la colpa è sempre personale e la Chiesa è santa. Ed è santa perchè corpo mistico di Cristo non perchè sono santi gli uomini che la compongono. Come possono infatti gli uomini rendere santo qualcosa? Solo Dio può farlo! E come possono gli uomini desantificare qualcosa? Solo Dio può farlo! La chiesa ha dunque due nature, una umana e l'altra trascendente. Se dunque l'ecclesia è chiamata ad essere un popolo di santi, perchè tutti gli uomoni sono chiamati ad esserlo, è anche vero che tutti gli uomini sono fallaci e deboli, per cui una chiesa umana perfetta non sarà possibile se non nei tempi ultimissimi. Io poi ho a che fare con il vaticano, e tutte queste ricchezze non le vedo, vedo anzi molti "monsignori" che danno buona parte del proprio stipendio in beneficenza. ma queste son scelte personali di cui ognuno risponderà dinanzi a Dio.
La Verità se è tale, lo è a prescindere dagli esempi. Io non sono chiamato a seguire il papa o i cardinali, ma a seguire Cristo, a riconoscere in Lui la verità a prescindere dal comportamento degli altri,altrimenti questo rinfacciare il comportamento degli altri si potrebbe configurare semplicemente come un mio alibi per non seguire quello che so intimamente essere la verità ed essere il bene.

Ciao [SM=g27822]



Caro Vazda,

se la metti così sono d'accordo al 100% con te !! e soprattuto quando dici:
"Dunque la pretesa che la Chiesa sia un luogo di perfetti non ha molto senso."

Io infatti non pretendo che siano perfetti, anzi, dico solo che questo suo aspetto (la ricchezza) è appunto inseribile nell'ambito dei suoi errori.


Poi quando dici :"Dunque la cosa si porta avanti da secoli, da qui la necessità di riforme continue nell'ambito della chiesa stessa" mi trovi se si può ANCORA PIU' D'ACCORDO !!!!


Ed infine il punto cruciale che condivido è quando scrivi :" La Verità se è tale, lo è a prescindere dagli esempi. Io non sono chiamato a seguire il papa o i cardinali, ma a seguire Cristo, a riconoscere in Lui la verità a prescindere dal comportamento degli altri."

ed è per questo che io credo non debbano esistere intermediari tra noi e Cristo !
11/01/2006 16:32
 
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premesso che...
...questo non è il luogo delle critiche alla chiesa cattolica e che ci sono altri forum riservati a questo argomento e premesso che chi scrive lo sa bene,mi preme comunque fare una piccola osservazione.

ogni volta che mi pongo il "problema" del cattolicesimo e mi interrogo chiedendomi se questa può essere una valida via da seguire mi trovo a domandarmi:

ma i palazzi (bellissimi)
le opere d'arte (meravigliose e io solo sò quanto le ami)
gli arazzi
le basiliche
il lusso ereditato dalle epoche passate (che è innegabile)
che c'entrano con il messaggio di Cristo ?

vi domandate se è morale o meno vendere la pietà di michelangelo per salvare la vita di un bambino...

...dipende...da chi sei,da cosa vuoi,da quale credi sia il tuo scopo,da quale credi sia la natura del tuo ministero.

veramente credete che gesù quando pronunciava il sermone del monte o resuscitava lazzaro ipotizzasse che i suoi seguaci avrebbero costruito la bellissima basilica di san pietro ? e avrebbero "fondato" uno stato sovrano ?

io non riesco a crederlo.

un saluto [SM=x570892]

bruno

[Modificato da giainuso 11/01/2006 16.35]

11/01/2006 17:49
 
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Re: premesso che...
[SM=x570864] Premesso che sei intelligente sono pochi in ogni dove a farsi simili domande. Per me non sei OT ma TO (tutto onnisciente) Ciao CIAO =omegabible= [SM=x570892]

Scritto da: giainuso 11/01/2006 16.32
...questo non è il luogo delle critiche alla chiesa cattolica e che ci sono altri forum riservati a questo argomento e premesso che chi scrive lo sa bene,mi preme comunque fare una piccola osservazione.

ogni volta che mi pongo il "problema" del cattolicesimo e mi interrogo chiedendomi se questa può essere una valida via da seguire mi trovo a domandarmi:

ma i palazzi (bellissimi)
le opere d'arte (meravigliose e io solo sò quanto le ami)
gli arazzi
le basiliche
il lusso ereditato dalle epoche passate (che è innegabile)
che c'entrano con il messaggio di Cristo ?

vi domandate se è morale o meno vendere la pietà di michelangelo per salvare la vita di un bambino...

...dipende...da chi sei,da cosa vuoi,da quale credi sia il tuo scopo,da quale credi sia la natura del tuo ministero.

veramente credete che gesù quando pronunciava il sermone del monte o resuscitava lazzaro ipotizzasse che i suoi seguaci avrebbero costruito la bellissima basilica di san pietro ? e avrebbero "fondato" uno stato sovrano ?

io non riesco a crederlo.

un saluto [SM=x570892]

bruno

[Modificato da giainuso 11/01/2006 16.35]


11/01/2006 23:50
 
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“ello stesso articolo si dice che la chiesa cattolica è più povera delle altre sette, bè se possiede un solo bene artistico che vale qualche miliardo di dollari, solo per questo, il suo livello partimoniale è quanto meno altino o no ?”

Quel patrimonio è “ad maiorem Dei gloria”. Inoltre non è vendibile, sia perché di valore incalcolabile sia perché patrimonio dell’umanità e deve stare dove si trova: in un museo.

“quello che non piace è l'ostentazione e lo sfarzo in contrasto con la vita che fu di Gesù.”

Il papa non è ricco, è in una gabbia dorata. Semplicemente quella è la sede del vescovo di Roma, ma lo stile di vita che conduce ha ben poco a che fare con le quattro mura in cui risiede.

“Credo sia evidente anche ai meno acculturati che se si confronta il "Vicario di Cristo"”

Veramente tutti i vescovi sono vicari di Cristo.

“Mi vuoi dire che occorre seguire chi predica bene e poi razzola male ?”

Se la sua predica è giusta allora certo. Per la teologia cattolica se un prete fosse un mafioso e un pedofilo celebrerebbe comunque i sacramenti in modo valido facendo sì che i fedeli ne ricevano la grazia, poiché non è lui a far funzionare quei sacramenti ma Dio. (Sacramentorum validitas ex opere operato, non ex opere operantis.)

“dove lo mettiamo il passo bibblico relativo ai ricchi e al cammello che dovrebbe passare per la cruna di un ago ?”

Stai confondendo due cose, l’abitazione con chi vi abita. Il papa non usa le ricchezze vaticane per fare vacanze ai carabi. All’interno di quelle quattro mura conduce una vita non da miliardario ma da uomo qualunque.

“Io infatti non pretendo che siano perfetti, anzi, dico solo che questo suo aspetto (la ricchezza) è appunto inseribile nell'ambito dei suoi errori.”

Forse non hai capito quanto Vazda ti sta dicendo. Non è la Chiesa ad avere queste ricchezze, al massimo è ex ipothesi il clero. Sono due cose diverse. Noi puoi dire “la Chiesa sbaglia” o “la Chiesa è ricca”, perché la Chiesa non è né il papa è il resto del clero, bensì è tutto il popolo di Dio, laici e defunti compresi. Chiesa viene dal greco ekklesia e significa “assemblea”. Poiché la responsabilità penale è personale, mentre “Chiesa” è un insieme di persone, frasi come “la Chiesa ha sbagliato” sono del tutto prive di senso, perché equivarrebbero a dire che tutti i cattolici hanno sbagliato. Non esistono errori della Chiesa ma dei figli della Chiesa.

Ad maiora

---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
12/01/2006 00:10
 
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Re:



“quello che non piace è l'ostentazione e lo sfarzo in contrasto con la vita che fu di Gesù.”

Il papa non è ricco, è in una gabbia dorata. Semplicemente quella è la sede del vescovo di Roma, ma lo stile di vita che conduce ha ben poco a che fare con le quattro mura in cui risiede.



Infatti non mi rivolgo al Papa ma a tutti i vescovi e cardinali che non mi sembra proprio che vivano in "santa povertà"


Credo sia evidente anche ai meno acculturati che se si confronta il "Vicario di Cristo"”

Veramente tutti i vescovi sono vicari di Cristo.



E infatti quasi tutti i vescovi vivono nell'agio e nell'abbondanza.



“Mi vuoi dire che occorre seguire chi predica bene e poi razzola male ?”

Se la sua predica è giusta allora certo. Per la teologia cattolica se un prete fosse un mafioso e un pedofilo celebrerebbe comunque i sacramenti in modo valido facendo sì che i fedeli ne ricevano la grazia, poiché non è lui a far funzionare quei sacramenti ma Dio. (Sacramentorum validitas ex opere operato, non ex opere operantis.)



Questo è opinabile, hai detto bene, per la teologia cattolica (e comunque non tutti i cattolici la pensano così), per me chi predica una giusta via deve essere il primo a seguirla. E come ho detto (frase che non hai riportato dal mio post) Gesù DIEDE L'ESEMPIO !

Poi vorrei una delucidazione, Dio farebbe funzionare i propri sacramenti anche attraverso un prete pedofilo ? Be questa me la segno e me la tengo per il futuro mi potrà essere utile da raccontare ad una mamma il cui figlio...non riesco nemmeno a scriverlo !

E poi vorrei tanto sapere quale studio teologico derivato dalle Sacre Scritture ha portato la Chiesa Cattolica Apostolica Romana (è giusto così se mi riferisco ai vertici del Vaticano ?) a formulare : "Sacramentorum validitas ex opere operato, non ex opere operantis"



“dove lo mettiamo il passo bibblico relativo ai ricchi e al cammello che dovrebbe passare per la cruna di un ago ?”

Stai confondendo due cose, l’abitazione con chi vi abita. Il papa non usa le ricchezze vaticane per fare vacanze ai carabi. All’interno di quelle quattro mura conduce una vita non da miliardario ma da uomo qualunque.



Ti riferisci sempre al Papa, io mi riferisco più in generale al Clero. E poi c'è Papa e Papa, forse (perchè non vivo in Vaticano) qualche Papa viveva in poverà in una gabbia dorata, altri e a mio parere la maggioranza, vivevano nell'agio e nell'opulenza.



“Io infatti non pretendo che siano perfetti, anzi, dico solo che questo suo aspetto (la ricchezza) è appunto inseribile nell'ambito dei suoi errori.”

Forse non hai capito quanto Vazda ti sta dicendo. Non è la Chiesa ad avere queste ricchezze, al massimo è ex ipothesi il clero. Sono due cose diverse. Noi puoi dire “la Chiesa sbaglia” o “la Chiesa è ricca”, perché la Chiesa non è né il papa è il resto del clero, bensì è tutto il popolo di Dio, laici e defunti compresi. Chiesa viene dal greco ekklesia e significa “assemblea”. Poiché la responsabilità penale è personale, mentre “Chiesa” è un insieme di persone, frasi come “la Chiesa ha sbagliato” sono del tutto prive di senso, perché equivarrebbero a dire che tutti i cattolici hanno sbagliato. Non esistono errori della Chiesa ma dei figli della Chiesa.



Faccio ammenda se ho usato un termine non corretto. Però sai a volte scrivendo di fretta (magari in ufficio mentre il capo non vede [SM=g27829] ) non ho il tempo di precisare ogni minima parola. Ma da oggi in poi cercherò di essere più preciso, scusami.

Mi sembra però ovvio che non intendevo per Chiesa il suo significato letterale riferito a tutti i cristiani (non tutti i cattolici, tutti i cristiani se dobbiamo essere davvero precisi). Mi riferivo ai vertici del Vaticano, ai cardinali, ai vescovi e via dicendo, cioè coloro che sono a capo dell'istituzione Cattolica e dello stato del Vaticano.


saluti

12/01/2006 02:20
 
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premesso che...
...questo non è il luogo delle critiche alla chiesa cattolica e
che ci sono altri forum riservati a questo argomento e premesso
che chi scrive lo sa bene


Ciao Giainuso....io ho riportato il mio post nella sezione fuori
tema...in questa sezione hanno parlato di tutto è di +....non
vedo cosa c'è di male a inserire una critica alla chiesa
cattolica.....
Rivelazione 18:7 a qualcuno questa scrittura deve pur corrispondere o no ? a chi si riferiva l'apostolo Giovanni ?

ma i palazzi (bellissimi) 
le opere d'arte (meravigliose e io solo sò quanto le ami)
gli arazzi 
le basiliche 
il lusso ereditato dalle epoche passate (che è innegabile) 
che c'entrano con il messaggio di Cristo ? 


io ti rifaccio la domanda che mi sono posto guardando le
immaggini di Calcutta e subito dopo quelle del
Vaticano...secondo te Gesù e in mezzo alla gente di Calcutta o
in mezzo al vaticano ?

veramente credete che gesù quando pronunciava il sermone 
del monte o resuscitava lazzaro ipotizzasse che i suoi seguaci
avrebbero costruito la bellissima basilica di san pietro ? e
avrebbero "fondato" uno stato sovrano ? 


Sicuramente gesù sapeva che questa bellissima basilica veniva
costruita prendendo in giro e rubando i soldi hai poveri fedeli
di quel tempo....inventanto una forma paganista come quella
dell'indulgenza e del suffragio.... [SM=g27813] Notte [SM=x570892]

[Modificato da Achille Lorenzi 12/01/2006 5.53]

12/01/2006 14:06
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: spirito!libero 11/01/2006 16.26
ed è per questo che io credo non debbano esistere intermediari tra noi e Cristo !


Ed invece è proprio per questo che sono necessari intermediari, come Cristo è stato intermediario del Padre. Ci sarà pure un motivo se il cristianesimo è trinitario! [SM=g27823] Senza intermediari rischieresti ben presto di cadere in un psicologismo autoreferenziale e nel crearti un cristianesimo su misura, che altro non è che una forma idolatrica. L'intermediario serve proprio a rendere "oggettiva", quindi aperta al Cristo reale, la tua fede e il tuo rapporto con lui, che altrimenti si richiuderebbe in un solipsismo interpretativo e a-relazionale.
Ovviamente a questo punto sorge il problema di chi sia l'intermediario. Ma è un falso problema, in quanto Cristo stesso, ben consapevole dei rischi di un personalismo eslusivista (anche il dove due si riuniranno nel mio nome ha questo senso), ha stabilito questo intermediario: "tu es Petrus...". Se poi uno vuole ignorare arbitrariamente le parole di Cristo, è ovviamente libero di farlo, però l'intero edificio concettuale cristiano crolla, non a casi il protestantesimo ha difficoltà teologiche enormi e insormontabili, e sempre di più si rifugia nel fideismo, come gli evangelicals americani.
Ciao [SM=g27835]


******************************

"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
12/01/2006 14:37
 
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Re:

Scritto da: spirito!libero 12/01/2006 0.10
Poi vorrei una delucidazione, Dio farebbe funzionare i propri sacramenti anche attraverso un prete pedofilo ? Be questa me la segno e me la tengo per il futuro mi potrà essere utile da raccontare ad una mamma il cui figlio...non riesco nemmeno a scriverlo !

E poi vorrei tanto sapere quale studio teologico derivato dalle Sacre Scritture ha portato la Chiesa Cattolica Apostolica Romana (è giusto così se mi riferisco ai vertici del Vaticano ?) a formulare : "Sacramentorum validitas ex opere operato, non ex opere operantis"



Arieccomi! [SM=g27828] [SM=g27828]
E' un semplice fatto di logica, prima ancora che di teologia.
L'idea che i sacramenti possano essere amministrati (e già il termine spiega tutto) solo da persone pure e prive di peccati, appartiene all'eresia donatista e poi catara. Ma è un'idea priva di senso. Innanzitutto perchè, come abbiamo già detto prima, nessuno di noi è senza peccati (penso che su questo concordiamo), solo Cristo lo è, per cui se questa idea fosse valida, non vi potrebbero essere più sacramenti nè il culto liturgico ed eucaristico che è il cuore della spiritualità cristiana. Ci ridurremmo dunque all'impossibilità totale di seguire l'esempio di Cristo che ha istituito la celebrazione eucaristica come memoriale efficace del suo mistero pasquale. E poichè noi siamo chiamati invece da Cristo stesso a farlo in memoria di lui ("fate questo in memoria di me") ne consegue che Cristo, che ci sapeva e ci sa peccatori, ci ha detto di farlo anche se siamo peccatori e che il sacramento è perfettamente valido (altrimenti perchè celebrarlo?). Se dunque i sacramenti possono essere celebrati da peccatori, perchè un pedofilo no e un bugiardo si? In base a cosa si decide chi escludere? Facciamo la classifica dei peccati? In una colonna mettiamo quelli che lo permettono e nell'altra quelli che non lo permettono? Mettiamo anche le percentuali e le frequenze di peccato? E chi decide questa specie di classifica? Il papa? il vescovo diocesano? i fedeli? Già me lo immagino il prete che, mentre si appresta dire messa si ricorda che mentre andava verso la chiesa ha visto un manifesto di pubblicità di lingerie femminili e si è fatto venire qualche pensierino, e così davanti all'altare si mette sfogliare il manualetto dei peccati per vedere se può celebrare oppure no, e poi tira fuori la calcolatrice per calcolare quanta percentuale di pensieri impuri sono permessi e quanti invece sono invalidanti. Non mi sembra fattibile. La sospensione a divinis proibisce in determinati casi l'amministrazione di sacramenti, ma non li invalida, infatti si sono avuti casi di preti che hanno celebrato anche sospesi a divinis.
Il senso di tutto quanto detto sopra è che Dio agisce sempre attraverso gli uomini (profeti, santi, sacerdoti, semplici fedeli, lo stesso Logos si è incarnato in un uomo), e lo fa anche se sono peccatori, poichè altrimenti anche Lui sarebbe ridotto all'impotenza. Ma se Dio è onnipotente, come può essere ridotto all'impotenza da un uomo e dai suoi peccati? Forse che il peccato è più forte di Dio? Ma non è forse scritto che "laddove è abbondato il peccato ha sovrabbondato la Grazia" (Rom 5,20)? Dunque il peccato, anche il più ripugnante, non può fermare e limitare la Grazia di Dio, neanche nella celebrazione dei sacramenti, poichè altrimenti avremmo un caso in cui Dio non è onnipotente, il che è assurdo. Ne consegue che i sacramenti amministrati devono trascendere dalla parsona che li amministra e quindi sono validi in se stessi per il fatto che vengono amministrati e in essi vi è la grazia di Dio non per la persona che li amministra.
[SM=g27823] [SM=g27822]


******************************

"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
12/01/2006 17:46
 
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Ariciao !

Scrivi:
Senza intermediari rischieresti ben presto di cadere in un psicologismo autoreferenziale e nel crearti un cristianesimo su misura, che altro non è che una forma idolatrica. L'intermediario serve proprio a rendere "oggettiva", quindi aperta al Cristo reale, la tua fede e il tuo rapporto con lui, che altrimenti si richiuderebbe in un solipsismo interpretativo e a-relazionale.


Rispondo:
Ti contraddici perché nel tuo post precedente scirvi:
Io non sono chiamato a seguire il papa o i cardinali, ma a seguire Cristo, a riconoscere in Lui la verità a prescindere dal comportamento degli altri.

Insomma li segui o non li segui i cardinali ecc… quali intermediari (che brutta parola !) tra te e Cristo ?


Io dal canto mio, non appartengo a nessuna religione “precostituita” ma accolgo di ognuna di esse i messaggi e gli insegnamenti che ritengo mi possano far crescere e vivere in equilibrio e in pace.
Quando dico ciò, la prima obiezione che subito mi si presenta è che così è troppo facile, che in questo modo si segue solamente quello che fa comodo e ci si crea una religione ad hoc.
Ed allora io chiedo: è più difficile seguire delle regole scritte, precise, chiare, dirette, oppure è più difficile meditare su ogni parola, sentire, in coscienza, ogni insegnamento che i Maestri nella storia hanno lasciato e poi farlo proprio o meno ?

Credo che la seconda strada sia la più difficile e complessa nonché la più diretta verso la crescita spirituale. E’ troppo facile seguire delle regole senza nemmeno chiedersi cosa si stia facendo, senza chiedersi: ma nel mondo le altre persone a cosa credono e perché ?

Se si ha la possibilità di informarsi sugli insegnamenti che i grandi Saggi e Maestri nella storia ci hanno lasciato, si può notare come vi siano dei princìpi di base comuni a tutte le grandi religioni.
Se tutti noi seguissimo semplicemente questi, il nostro amato mondo sarebbe un mondo di pace e fratellanza, senza bisogno di divisioni dovute a sofismi interpretativi di quella o quell’altra scrittura.

Scirivi:
Ma è un falso problema, in quanto Cristo stesso, ben consapevole dei rischi di un personalismo eslusivista (anche il dove due si riuniranno nel mio nome ha questo senso), ha stabilito questo intermediario: "tu es Petrus...". Se poi uno vuole ignorare arbitrariamente le parole di Cristo, è ovviamente libero di farlo, però l'intero edificio concettuale cristiano crolla, non a casi il protestantesimo ha difficoltà teologiche enormi e insormontabili, e sempre di più si rifugia nel fideismo, come gli evangelicals americani.


Rispondo:
Si Pietro, ma chi lo dice che i vertici Vaticani e i famosi padri della Chiesa Cattolica del famoso Concilio siano i diretti discendenti di Pietro ? non vi è nessuna prova storica !
Dei “presunti” discendenti di Pietro a partire dal mitologico Lino non si sa proprio nulla !!!
Anzi, io sostengo proprio che i vertici dell’odierno vaticano NON SONO AFFATTO i discendenti di Pietro. Non vi è alcuna prova storica che sia morto a Roma, lo racconta solo la tradizione cattolica che si autoalimenta.



PER IL SECONDO POST SCRIVI:
Arieccomi!
E' un semplice fatto di logica, prima ancora che di teologia.
L'idea che i sacramenti possano essere amministrati (e già il termine spiega tutto) solo da persone pure e prive di peccati, appartiene all'eresia donatista e poi catara. Ma è un'idea priva di senso. Innanzitutto perchè, come abbiamo già detto prima, nessuno di noi è senza peccati (penso che su questo concordiamo), solo Cristo lo è, per cui se questa idea fosse valida, non vi potrebbero essere più sacramenti nè il culto liturgico ed eucaristico che è il cuore della spiritualità cristiana. Ci ridurremmo dunque all'impossibilità totale di seguire l'esempio di Cristo che ha istituito la celebrazione eucaristica come memoriale efficace del suo mistero pasquale. E poichè noi siamo chiamati invece da Cristo stesso a farlo in memoria di lui ("fate questo in memoria di me") ne consegue che Cristo, che ci sapeva e ci sa peccatori, ci ha detto di farlo anche se siamo peccatori e che il sacramento è perfettamente valido (altrimenti perchè celebrarlo?). Se dunque i sacramenti possono essere celebrati da peccatori, perchè un pedofilo no e un bugiardo si? In base a cosa si decide chi escludere? Facciamo la classifica dei peccati? In una colonna mettiamo quelli che lo permettono e nell'altra quelli che non lo permettono? Mettiamo anche le percentuali e le frequenze di peccato? E chi decide questa specie di classifica? Il papa? il vescovo diocesano? i fedeli? Già me lo immagino il prete che, mentre si appresta dire messa si ricorda che mentre andava verso la chiesa ha visto un manifesto di pubblicità di lingerie femminili e si è fatto venire qualche pensierino, e così davanti all'altare si mette sfogliare il manualetto dei peccati per vedere se può celebrare oppure no, e poi tira fuori la calcolatrice per calcolare quanta percentuale di pensieri impuri sono permessi e quanti invece sono invalidanti. Non mi sembra fattibile. La sospensione a divinis proibisce in determinati casi l'amministrazione di sacramenti, ma non li invalida, infatti si sono avuti casi di preti che hanno celebrato anche sospesi a divinis.
Il senso di tutto quanto detto sopra è che Dio agisce sempre attraverso gli uomini (profeti, santi, sacerdoti, semplici fedeli, lo stesso Logos si è incarnato in un uomo), e lo fa anche se sono peccatori, poichè altrimenti anche Lui sarebbe ridotto all'impotenza. Ma se Dio è onnipotente, come può essere ridotto all'impotenza da un uomo e dai suoi peccati? Forse che il peccato è più forte di Dio? Ma non è forse scritto che "laddove è abbondato il peccato ha sovrabbondato la Grazia" (Rom 5,20)? Dunque il peccato, anche il più ripugnante, non può fermare e limitare la Grazia di Dio, neanche nella celebrazione dei sacramenti, poichè altrimenti avremmo un caso in cui Dio non è onnipotente, il che è assurdo. Ne consegue che i sacramenti amministrati devono trascendere dalla parsona che li amministra e quindi sono validi in se stessi per il fatto che vengono amministrati e in essi vi è la grazia di Dio non per la persona che li amministra.


Rispondo:

Ciao !

Qui non si sta parlando dei sacramenti e della loro efficacia o meno ! Si sta parlando di messaggio di insegnamento di esempio ! Di seguire colui che predica un messaggio e poi commette degli atti abominevoli !
E questo è LOGICAMENTE assurdo.

Penso ci sia una leggerissima differenza tra la bugia e l’abuso su bimbi, certo che c’è una classifica dei peccati, e non l’ho fatta io, l’ha fatta la Chiesa Cattolica !!! Anzi ne ha fatta più di una ! Tra le tante quella che definisce quando e per quali atti uno può essere scomunicato o quando e per quali atti un prete può essere sospeso !

Comunque partiamo da due basi diverse, tu nei tuoi ragionamenti parti sempre dal postulato che la Chiesa cattolica detenga il mandato di Cristo io non lo penso affatto e quindi tutto il ragionamento cade.

Ciao.
12/01/2006 18:02
 
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a proposito di regole e comportamenti
Ecco a cosa mi riferivo, tra le altre cose, nel post precedente:

Da: la Repubblica, sabato 7 novembre 1998
INTERVISTA A UN "ERETICO"
Il Vaticano licenzia Luigi Lombardi Vallauri insegnante di filosofia del diritto alla Cattolica con un processo degno di altri tempi
I Nuovi Inquisitori
di Giovanni Maria Pace
Milano
Il dissidio covava da tempo. E infine, con la prudente lentezza dei processi per eresia, è arrivata la sentenza: Luigi Lombardi Vallauri, professore di filosofia del diritto e pensatore tra i più originali di questi anni, viene definitivamente allontanato dall'università Cattolica del Sacro Cuore. Motivo: il contrasto tra alcuni aspetti del suo insegnamento e la dottrina della Chiesa. L'espulsione giunge al termine di un processo istruito, per ordine del cardinale Pio Laghi, nel silenzio e nell'ombra, senza possibilità di contraddittorio. Un processo segreto, insomma, che cade paradossalmente nel momento in cui la Chiesa istituisce una commissione di studio sull'Inquisizione e suoi misfatti, e in genere sugli errori della Chiesa, per i quali il Papa chiederà perdono urbi et orbi il Mercoledì delle Ceneri del 2000. La dismissione di Lombardi Vallauri per delitto d'opinione - dopo il celebre caso di Emanuele Severino - è un atto d'imperio che viola, secondo la lettura in chiave giuridica che ne dà lo stesso protagonista, i più elementari diritti civili. E, al di là di questo, induce a qualche ulteriore riflessione sui rapporti tra Chiesa e Stato in materia di istruzione.
Professor Lombardi Vallauri, col processo all'Inquisizione la Chiesa riconosce gli errori compiuti nel passato. Ma quelli del presente?
Nelle ultime settimane, oltre al mio licenziamento c'è stato quello di don Leonardo Zega da direttore di Famiglia cristiana e l'allontanamento del padre benedettino Christopher Zielinski, colpevole di organizzare nella fiorentina basilica di San Miniato incontri aperti a psicologi, monaci buddisti e altri personaggi "devianti". E' stata anche emanata un'istruzione ai vescovi per bloccare la pubblicazione degli scritti del gesuita indiano Anthony De Mello. Che ciò accada mentre si chiede perdono per l'Inquisizione ricorda il trucco che consiste nel dirti: "guarda l'uccellino", e nel frattempo sfilarti il portafoglio.
Di che cosa la si accusa?
Di preciso non lo so, perché gli "errori" che ho commesso non mi sono mai stati contestati in modo puntuale. In una lettera vengono indicati sinteticamente: dottrina sull'Inferno, peccato originale, autorità del Magistero, morale sessuale. Cosa ho detto sull'Inferno che irrita la Chiesa? Secondo proclami solenni di Concili ecumenici approvati dal Papa, tutti gli esseri umani, bambini compresi, sono destinati all'Inferno per via del peccato originale, a meno che non ricevano la salvezza attraverso il battesimo. Inoltre vanno all'Inferno tutti coloro che hanno compiuto peccati "attuali" (per distinguerli dal peccato originale) quali il bacio che non porta alla copula o non andare in chiesa la domenica. Ora, come filosofo del diritto, osservo che il peccato originale è contrario al principio della responsabilità personale, cioè a un principio cardine del diritto; e che una pena eterna è, da un lato, sproporzionata a qualunque delitto uno possa avere compiuto e, dall'altro, inadatta alla rieducazione del condannato, due caratteristiche che la rendono giuridicamente inammissibile.
C'è altro?
Tra le cose strane che la Chiesa ha detto e che mi sono permesso di far notare c'è ad esempio la seguente. Nel 1520 papa Leone X ha condannato solennemente come contraria alla verità cattolica la frase di Lutero: "Ereticos comburi est contra voluntatem Spiritus", bruciare gli eretici è contro la volontà dello Spirito santo. Ciò significa che, secondo la verità cattolica, lo Spirito santo approva, se non comanda, la combustione degli eretici. Non mi risulta che la Chiesa abbia mai smentito questa posizione dottrinale.
Il suo allontanamento è possibile per il fatto che i professori della Cattolica non godono di salvaguardie analoghe ai colleghi delle università dello Stato. Entriamo qui nella polemica su scuola pubblica e scuola privata. Il regime concordatario vigente in Italia crea situazioni anomale?
Non è normale, per esempio, la condizione degli insegnanti della religione cattolica nella scuola pubblica, i cosiddetti IRC. Sono circa ventimila, impartiscono trecentosessantamila ore di insegnamento cattolico interamente pagato dallo Stato e, per Concordato, non possono diventare di ruolo. Ciò significa che l'incarico viene loro dato e tolto dalla Curia, limitandosi il Preside della scuola a svolgere una notarile funzione di avallo di decisioni altrui. Privi di indipendenza, questi insegnanti cercano di indovinare ciò che il vescovo avrebbe piacere che insegnassero, per mantenere il posto di lavoro. Il risultato è uno scadimento della qualità dell'insegnamento.
E' giusto o sbagliato che lo Stato finanzi la scuola privata?
Credo che il principio liberale della concorrenza debba valere anche nell'istruzione. Quindi lo Stato dovrebbe sostenere in modo paritario ogni tipo di scuola, laica o confessionale, cattolica o buddista, purché la scuola finanziata funzioni secondo regole conformi alla costituzione. In altre parole lo Stato non deve finanziare enti che, non rispettando la libertà d'insegnamento o i principi generali del diritto sostanziale o procedurale, o infine non assicurando un livello qualitativo sufficiente, non rientrano negli standard costituzionali.
Per quanti anni ha insegnato alla Cattolica?
Vi entrai nel 1976 sotto lo shock procuratomi dallo scoprire che sadismo ("considera l'altro come mezzo e non come fine") e nichilismo ("se Dio non esiste, tutto è permesso") si erano insediati nel pensiero europeo moderno. E ho cominciato a uscirne, al principio degli anni Novanta, sotto un altro shock, simmetrico al primo: quello della scoperta dei soprusi intellettuali - starei per dire delle mostruosità teoriche e pratiche - del cattolicesimo romano.
Che cosa manda a dire ai suoi allievi?
Pensando a questi ventidue anni di insegnamento in Cattolica, dico loro che quello che è stato bello deve rimanere tale e che bisogna saper rimanere leali ai ricordi, senza deformarli nell'ottica di come le cose sono andate a finire.
_________________________________

UN'ISTRUTTORIA SVOLTA IN SEGRETO, SENZA DIRITTO ALLA DIFESA
Il processo è stato avviato dal cardinale Pio Laghi, prefetto della Congregazione per l'educazione cattolica. L'imputato non ha avuto il testo dei capi d'imputazione che gli avrebbero consentito una difesa. Fuori dunque dal patto internazionale sui diritti civili, peraltro mai sottoscritto dalla Santa Sede.
L'istruttoria è stata svolta in segreto dal domenicano Georges Cottier, responsabile del comitato che ora indaga sull'Inquisizione. Vi ha partecipato anche don Velasio De Paolis, l'unico che l'imputato ha incontrato.
L'espulsione è stata notificata con la lettera del rettore della Cattolica Adriano Bausola del 4 novembre 1998 e giunta a Lombardi poche ore prima del Consiglio di facoltà.
_________________________________

PER LE SUE TESI SUL VALORE DELLE ALTRE RELIGIONI ANCHE PADRE DUPUIS VA DAVANTI AL SANT'UFFIZIO
Cade un'altra testa sotto i colpi dei guardiani dell'ortodossia vaticana. Il gesuita Jacques Dupuis, docente alla Pontificia Università Gregoriana e direttore della rivista "Gregorianum", non potrà più tenere il suo corso nell'anno accademico appena iniziato. Dupuis, esperto di religioni orientali e per un certo periodo consulente del Consiglio vaticano per il dialogo interreligioso, è stato convocato dall'ex Sant'Uffizio per rispondere del suo libro "Verso una teologia cristiana del pluralismo religioso", edito da Queriniana. Il teologo, che ha insegnato per trentasei anni alla facoltà di teologia cattolica di Dehli, sostiene che non è possibile che un'anima si salvi soltanto all'interno della Chiesa cattolica: nel piano salvifico di Dio (questa è la sua tesi) a tutte le religioni dev'essere riconosciuta in certo modo pari dignità, perché fine di Dio è la salvezza di tutti e bisogna cercare "il significato del pluralismo (religioso) nel disegno di Dio per l'umanità". Dopo un'iniziale accoglienza favorevole dell'opera di Dupuis - alla Gregoriana fu organizzata nel 1997 una presentazione ufficiale con la partecipazione di esponenti del Consiglio vaticano per il dialogo interreligioso e del presidente dell'Associazione teologi italiani padre Giacomo Canobbio - è scattata la macchina accusatrice. L'Avvenire, dopo una prima assai positiva recensione di Enzo Bianchi, ha pubblicato un duro articolo del teologo ufficiale Inos Biffi. Contemporaneamente è apparso un intervento critico di padre De Rosa anche sulla rivista dei Gesuiti, Civiltà Cattolica, articolo da cui la Segreteria di Stato vaticana ha voluto che fosse tolta una frase di elogio complessivo dell'indagine di Dupuis. Secondo l'agenzia Adista, in Vaticano, dove esaminano le bozze della rivista in anteprima, avrebbero rafforzato la parte dei rilievi (ma a Civiltà cattolica negano). Di fatto la Congregazione per la dottrina della fede, guidata dal cardinale Ratzinger, ha aperto un procedimento su Dupuis e l'insegnamento gli è stato tolto.

E questi sono coloro che hanno il MANDATO di Cristo ?

VIVA LA LIBERTA' !
13/01/2006 11:32
 
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Troppa legna al fuoco!...
dirò solo che eventuali esagerazioni non possono vanificare il diritto e il dovere della Chiesa di controllare ciò che si dice contro la fede e sanzionarlo se ciò avviene ad opera dei suoi figli.

Ad esempio che De Mello abbia usato dei ragionamenti ed esempi che si prestano ad ambiguità e ove il soprannaturale è accuratamente eluso traspare chiaramente dalle sue opere. E in tempi in cui impazza la New Age è stato cosa prudente che la Congregazione della fede negnalasse il pericolo di un insegnamento simile veicolato dalle sue opere.

Anche l'accenno di Dupuis (posto che sia come lo riporta il giornale, che di solito gioca a porre le questioni con l'accetta trascurando le sfumature) può essere ambiguo e contrario alla verità rivelata secondo cui solo in Cristo (e la Chiesa è appunto il suo corpo) si ha la salvezza. Invece sarebbe passabilissimo se dicesse che alla Chiesa si può appartenere anche in maniera informale (con quello che fu definito da secoli il battesimo di desiderio). Infatti la Chiesa è convinta che lei è tenuta, in quanto istituzione visibile, a trasmettere la grazia utilizzando i sacramenti (segni visibili), ma sa anche che Dio può bypassare ogni sacramento. E se la Chiesa ha detto (e questo sta scritto nel Concilio) che Dio non disdegna di utilizzare altre religioni per dare la sua salvezza e che in assenza di religione tutto si basa sulla coscienza personale, questa verità di fede non può confliggere con la necessità di essere inenstati nella Vite/Gesù che solo dà la vita soprannaturale.
Quindi chiunque è in regola con la sua coscienza è innestato nella Chiesa/Corpo-di-Cristo.
Se Dupuis negasse l'appartenenza a Cristo di ogni persona salvata (umana o angelica che sia) allora la Chiesa avrebbe tutto il diritto e il dovere di sconfessarlo.
E' così che è andata?
Riparliamone dopo la lettura del suo libro "La fede cristiana" SAN PAOLO e della valutazione critica fattane dalla Congregazione, prima di affidarci (scondo un comodo andazzo scandalistico) al giudizio sommario di un giornale.

PS sul Dupuis
Ma non è per caso che in certi giornalisti c'è una nostalgia della infallibilità, sottratta alla Chiesa? Come spiegare altrimenti la pretesa di una impeccabilità totale su un libro di 1100 pagine così da prendersela da matti se viene fatto all'Autore un appunto relativo ad una maggiore precisione del modo di esprimersi solo su un punto ti tutto quel monumento?
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est modus in rebus
17/01/2006 12:35
 
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Re:


Ariciao !

Scrivi:
Senza intermediari rischieresti ben presto di cadere in un psicologismo autoreferenziale e nel crearti un cristianesimo su misura, che altro non è che una forma idolatrica. L'intermediario serve proprio a rendere "oggettiva", quindi aperta al Cristo reale, la tua fede e il tuo rapporto con lui, che altrimenti si richiuderebbe in un solipsismo interpretativo e a-relazionale.


Rispondo:
Ti contraddici perché nel tuo post precedente scirvi:
Io non sono chiamato a seguire il papa o i cardinali, ma a seguire Cristo, a riconoscere in Lui la verità a prescindere dal comportamento degli altri.

Insomma li segui o non li segui i cardinali ecc… quali intermediari (che brutta parola !) tra te e Cristo ?



Eddai spirito! Pensavo che questa cosa l'avessimo già chiarita! Evidentemente no, ci riprovo. Nessuna contraddizione perchè, riprendendo l'esempio precedente, se il mio prof di matematica è un adultero o segretamente un pedofilo, forse 2+2 smette di fare 4? E allora a cosa sono chiamato, ad imparare la matematica o imitare il mio prof? Mi sembra banale che il mio compito è imparare la matematica, a prescindere dal prof., il quale rappresenta il momento della trasmissione della conoscenza, ma non è la conoscenza, così come il momento della verifica, affinchè io, dopo ponderata riflessione non me ne esca con 2+2=5! E' ovvio che se il prof. è simpatico e bravo a insegnare, e magari è anche una bella persona, lo studio della matematica è agevolato. Ma così come non posso pretendere che tutti i prof di matematica siano perfetti, così non posso farlo neppure con sacerdoti e vescovi. Se il tuo ragionamento fosse anche solo vagamente corretto la trasmissione della conoscenza non sarebbe possibile, perchè di fatto ogni uomo ha difetti. Mi sembrano concetti banali, per cui davvero de hoc satis.



Io dal canto mio, non appartengo a nessuna religione “precostituita” ma accolgo di ognuna di esse i messaggi e gli insegnamenti che ritengo mi possano far crescere e vivere in equilibrio e in pace.

Insomma ti costruisci una bella religione a immagine e somiglianza di spirito!libero, dunque, di fatto, facendo di te il dio della tua religione autocostruita. Ma a parte questo problema, hai una probabilità su 6 miliardi e passa che la tua "religione" corrisponda a quella vera. Più facile vincere al superenalotto [SM=g27828] [SM=g27828]


Quando dico ciò, la prima obiezione che subito mi si presenta è che così è troppo facile, che in questo modo si segue solamente quello che fa comodo e ci si crea una religione ad hoc.
Ed allora io chiedo: è più difficile seguire delle regole scritte, precise, chiare, dirette, oppure è più difficile meditare su ogni parola, sentire, in coscienza, ogni insegnamento che i Maestri nella storia hanno lasciato e poi farlo proprio o meno ?
Credo che la seconda strada sia la più difficile e complessa nonché la più diretta verso la crescita spirituale. E’ troppo facile seguire delle regole senza nemmeno chiedersi cosa si stia facendo, senza chiedersi: ma nel mondo le altre persone a cosa credono e perché ?


Infinitamente, ma davvero infinitamente più facile la seconda via, nella quale scegli quello che ti piace e scarti quello che ti crea difficoltà, ti cuci insomma addosso un bel vestito. E te lo dico perchè anche io ero come te. Non sono nato cristiano, ero un ateo, razionalista e anticlericale. Studiavo i vangeli per farli a pezzettini. Mi abbeveravo a ogni fonte del sapere, dall'induismo vaishnava all'ermetismo, dalla spiritualità degli indiani d'america al sufismo. Ah! Ero veramente bravo a fare collage di tutta la sapienza prodotta dagli uomini. Ma era semplicemente un porre il mio io su un piedistallo. Per quanto possa sembrare strano, mi sono avvicinato effettivamente al cristianesimo tramite le arti marziali. E' stato grazie al mio senzei, per il quale il wado ryu non è spaccare le ossa al prossimo ma conoscere se stessi per amare gli altri, è stato grazie alle tecniche di respirazione, di concentrazione e di meditazione, che ho conosciuto il trascendente, che ho fatto esperienza dell'universo attorno a me, mentre prima ero concentrato solo su di me e sulle mie riflessioni. E' stato così, nell'esperienza, che ho incontrato Dio, non nei tantissimi libri che ho letto, e quando ho incontrato ho voluto conoscere e quando ho conosciuto ho amato. E più conosco più amo e più amo più voglio conoscere.
Essere cristiani è molto più difficile del fai da te che tu prospetti. Non è un seguire regole senza farsi domande, come banalmente ipotizzi, è un seguire un persona, è un svuotarsi di se stessi per riempirsi di Cristo, così che "non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me!" (Gal 2,20). E' uno spogliarsi delle proprie convinzioni preconfezionate, un abbandonare le proprie sicurezze intellettuali e morali, è un liberarsi di tutte le impalcature che ci si costruisce per difendersi dal mondo, è un denudarsi di fronte all'universo, è un tornare bambini, senza pregiudizi, perchè "in verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli" (Mt 18,3). E' un sostituire l'"io" con "noi". E' quanto di più difficile un essere umano è chiamato a fare. Altro che seguire i saggi!! Quanto facile è la via che hai scelto, io lo so, perchè l'ho percorsa, ma "entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!" (Mt 7,13-14).


Se si ha la possibilità di informarsi sugli insegnamenti che i grandi Saggi e Maestri nella storia ci hanno lasciato, si può notare come vi siano dei princìpi di base comuni a tutte le grandi religioni.
Se tutti noi seguissimo semplicemente questi, il nostro amato mondo sarebbe un mondo di pace e fratellanza, senza bisogno di divisioni dovute a sofismi interpretativi di quella o quell’altra scrittura.



Se da Roma devo andare a Milano, cosa è più logico, che prendo l'autostrada o che percorro tutte le possibili strade che da Roma portano a Milano, mulattiere comprese? A me non interessa più girare per l'Italia, voglio arrivare a Milano. Non mi interessa più la sapienza del mondo, voglio giungere a Dio. Se questo è il mio obiettivo, perchè dovrei girovagare?

Ti invito poi a riflettere che se ci sono stati molti maestri è perchè ognuno riteneva di dire qualcosa di diverso, altrimenti non avrebbe parlato, al massimo avrebbe ripetuto. Dunque l'idea di una religione universale valida per tutti e professata in ogni tempo è una semplice illusione intellettualistica (anche io l'avevo). E non perchè non vi sia del buono in ogni espressione della cultura e della sapienza dell'uomo, ma perchè ognuna di esse è comunque differente rispetto all'altra. Il cristianesimo non è esclusivista, ma include quanto di buono le culture che lo hanno preceduto hanno prodotto, non lo scarta, lo porta a nuove altezze, illuminate dalla verità. Poichè quel buono nasceva dal desiderio di Dio, naturale in ogni uomo. E la ricerca di Dio, anche se attraverso strade secondarie è comunque un bene. Ma l'autostrada è meglio [SM=g27823] [SM=g27822] [SM=g27822]


"Disse Gesù: gli alberi sono molti! Ma non tutti sono fruttiferi. I frutti sono molti! Ma non tutti sono buoni. Le conoscenze sono molte! Ma non tutte sono utili"
(Agrapha di Gesù - Asin y Palacios: Logia et Agrapha I,2)

"Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola cosa è necessaria. Maria si è scelta la parte migliore, e non le sarà tolta" (Lc 10,41-42)

"Rettamente pensate del Signore,
cercatelo con cuore semplice.
Egli infatti si lascia trovare da quanti non lo tentano,
si mostra a coloro che non ricusano di credere in Lui.
I ragionamenti tortuosi allontanano da Dio"

(Sapienza 1,1-3)



Scrivi:
Ma è un falso problema, in quanto Cristo stesso, ben consapevole dei rischi di un personalismo eslusivista (anche il dove due si riuniranno nel mio nome ha questo senso), ha stabilito questo intermediario: "tu es Petrus...". Se poi uno vuole ignorare arbitrariamente le parole di Cristo, è ovviamente libero di farlo, però l'intero edificio concettuale cristiano crolla, non a casi il protestantesimo ha difficoltà teologiche enormi e insormontabili, e sempre di più si rifugia nel fideismo, come gli evangelicals americani.

Rispondo:
Si Pietro, ma chi lo dice che i vertici Vaticani e i famosi padri della Chiesa Cattolica del famoso Concilio siano i diretti discendenti di Pietro ? non vi è nessuna prova storica !
Dei “presunti” discendenti di Pietro a partire dal mitologico Lino non si sa proprio nulla !!!
Anzi, io sostengo proprio che i vertici dell’odierno vaticano NON SONO AFFATTO i discendenti di Pietro. Non vi è alcuna prova storica che sia morto a Roma, lo racconta solo la tradizione cattolica che si autoalimenta.

Di questo se ne è già parlato in altri post, mi sembra, per cui è inutile iniziare qui. Tanto più che è una vecchia polemica protestante che non ha più argomenti mano a mano che procede la ricerca storica e archeologica.




PER IL SECONDO POST SCRIVI:
Arieccomi!
E' un semplice fatto di logica, prima ancora che di teologia.
L'idea che i sacramenti possano essere amministrati (e già il termine spiega tutto) solo da persone pure e prive di peccati, appartiene all'eresia donatista e poi catara. Ma è un'idea priva di senso...

Rispondo:
Ciao !
Qui non si sta parlando dei sacramenti e della loro efficacia o meno ! Si sta parlando di messaggio di insegnamento di esempio ! Di seguire colui che predica un messaggio e poi commette degli atti abominevoli!
E questo è LOGICAMENTE assurdo.

No, si parlava di te che eri "scandalizzato" che i sacramenti avessero comunque efficacia e che hai chiesto in base a quale riflessione teologica era così. Io ho risposto. Per quanto riguarda la questione dell'esempio, vedi sopra. Ne abbiamo già parlato a sufficienza, inutile ripetere sempre le stesse cose.
E poi non è logicamente assurdo, ma semplicemente, desolatamente umano, giacchè da nessuna parte vi è scritta la garanzia che un essere umano sia logico.


Penso ci sia una leggerissima differenza tra la bugia e l’abuso su bimbi

Ovvio, mai detto il contrario


certo che c’è una classifica dei peccati, e non l’ho fatta io, l’ha fatta la Chiesa Cattolica !!! Anzi ne ha fatta più di una ! Tra le tante quella che definisce quando e per quali atti uno può essere scomunicato o quando e per quali atti un prete può essere sospeso!

Parlavamo di peccati che inibiscono e impediscono l'azione di Dio, non del peccato in se. Ti invito a rileggere il mio post per comprenderne meglio il senso.



Comunque partiamo da due basi diverse, tu nei tuoi ragionamenti parti sempre dal postulato che la Chiesa cattolica detenga il mandato di Cristo io non lo penso affatto e quindi tutto il ragionamento cade.

Vero, partiamo da due basi differenti, ma la mia base di partenza non è la Chiesa. E' Cristo. Se Cristo è Dio allora il mandato di Cristo appartiene alla Chiesa Cattolica, per logica e storia. Se Cristo non è Dio... beh... tutto il discorso è privo di senso [SM=g27820]:

Ciao [SM=x570892]


******************************

"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
17/01/2006 13:40
 
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>Se Cristo non è Dio... beh... tutto il discorso è privo di senso

R- Appunto!
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est modus in rebus
17/01/2006 14:31
 
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E poi dicono a me che faccio i post lunghi !!! [SM=x570874]

Scrivi:
Nessuna contraddizione perchè, riprendendo l'esempio precedente, se il mio prof di matematica è un adultero o segretamente un pedofilo, forse 2+2 smette di fare 4? E allora a cosa sono chiamato, ad imparare la matematica o imitare il mio prof?

Rispondo:
Questo è un esempio di come un ragionamento sembra logico ma non lo è perché compara mele con patate ! Può andar bene a chi non è avvezzo ai ragionamenti logici e filosofici non a me ! E ti spiego perché. Tu parli del prof di matematica che è un adultero. Ma il fatto che sia adultero non è in conflitto di interessi con la matematica sono due ambiti completamente diversi. Mentre un prete che insegna la MORALE, e quali comportamenti sono giusti e seguono l’insegnamenti di Cristo, è in conflitto di interessi !!! se è il primo a andare contro la morale e proprio contro gli stessi insegnamenti cristiani che dovrebbe divulgare ! Tu ti faresti insegnare la matematica da uno che sbaglia i conti ????
Come può essere anche solo un relatore uno che non ha capito con le proprie azioni quello che sta insegnando ? Certo che chi insegna può avere difetti, ma non li può avere così sostanziali NELLA MATERIA CHE INSEGNA !
E’ chiaro perché il tuo esempio non regge ?

Passiamo oltre.

Scrivi:
Insomma ti costruisci una bella religione a immagine e somiglianza di spirito!libero, dunque, di fatto, facendo di te il dio della tua religione autocostruita. Ma a parte questo problema, hai una probabilità su 6 miliardi e passa che la tua "religione" corrisponda a quella vera. Più facile vincere al superenalotto

Rispondo:
allora, innanzi tutto vorrei rispetto per quello che credo io, come ho rispetto per quello in cui credi tu ! Non fare come i tdg. Altrimenti anche io potrei sbellicarmi dalle risate solo per il fatto che credi alla favola di Adamo ed Eva. Quindi lascia perdere enalotto e faccine che si divertono, il rispetto è alla base delle discussioni altrimenti è inutile discutere.
Secondo, IO NON MI SONO COSTRUITO nessuna religione ! Non ho una mia religione perché non sono re-legato a nulla se non al mio spirito e a quello che sento. E’ molto semplicistica la tua versione, ma chi credi che io sia ? uno sciocco che fa quello che gli fa comodo ? Be non sono affatto così. Nonostante io non segua i dettami dogmatici di tanti “religiosi” ho dei principi, se si può, ancor più difficili da seguire! Ti sfiderei a seguirli tu !

Scrivi:
Infinitamente, ma davvero infinitamente più facile la seconda via, nella quale scegli quello che ti piace e scarti quello che ti crea difficoltà, ti cuci insomma addosso un bel vestito.

Rispondo:
Allora non leggi tutte le parole di quello che scrivo, te lo riporto :” Ed allora io chiedo: è più difficile seguire delle regole scritte, precise, chiare, dirette, oppure è più difficile meditare su ogni parola, sentire, in coscienza, ogni insegnamento che i Maestri nella storia hanno lasciato e poi farlo proprio o meno ?
Capito ? meditare su ogni parola o azione che si faccia, capire DA SOLI quali siano i veri insegnamenti dei Maestri, andare oltre la morale comune, essere aperti alle idee, essere onesti con se stessi. Certo se poi non si è onesti con se stessi e si fa finta che la via dice che si può rubare peché fa comodo allora il tutto decade, ma ti assicuro non è il mio caso ! E’ una questione di responsabilità personale, delle proprie scelte ! Sai qual è il vero problema ? E’ che non tutti riescono a fare così e allora si affidano ad un manuale piuttosto che a un altro e lo seguono (o dicono di seguirlo come il 90% dei cattolici). Tu segui TUTTI I DETTAMI DELLA CHIESA CATTOLICA ALLA LETTERA ? Be ma tanto anche se non li si segue e si fa peccato, poi ci si confessa ed è tutto apposto ! Pensa che invece io credo che se si sbaglia, bisogna pagarlo e sulla propria pelle l’errore !!! e poi porvi rimedio. Quale delle due vie è più facile ?

Scrivi:
Non sono nato cristiano, ero un ateo, razionalista e anticlericale. Studiavo i vangeli per farli a pezzettini. Mi abbeveravo a ogni fonte del sapere, dall'induismo vaishnava all'ermetismo, dalla spiritualità degli indiani d'america al sufismo. Ah! Ero veramente bravo a fare collage di tutta la sapienza prodotta dagli uomini. Ma era semplicemente un porre il mio io su un piedistallo

Rispondo:
Ed è questo il punto ! Io non sono d’accordo, se la ricerca è onesta, se si fa per conoscere se stessi e le leggi della vita, allora non ci si mette su nessun piedistallo anzi !! Si capisce di essere solamente “parte di una immensa vita” non governata da un Dio personale e interventista, ma che abbraccia il tutto senza intervenire nella materia.
Ma queste sono opinioni personali, tu hai la tua che rispetto ed io ho la mia che voglio sia rispettata.

Scrivi:
mi sono avvicinato effettivamente al cristianesimo tramite le arti marziali. E' stato grazie al mio senzei, per il quale il wado ryu non è spaccare le ossa al prossimo ma conoscere se stessi per amare gli altri, è stato grazie alle tecniche di respirazione, di concentrazione e di meditazione, che ho conosciuto il trascendente, che ho fatto esperienza dell'universo attorno a me, mentre prima ero concentrato solo su di me e sulle mie riflessioni.

Rispondo:
INCREDIBILE !!! come due uomini possano fare le stesse esperienze e trarne lezioni diverse. Io pratico Arti Marziali (cinesi e giapponesi) da 26 anni ! e insegno da 10 ! (per inciso bello il Wado ryu, mi piace molto più dello Shotokan perché si avvicina di più all’origine cinese del Karate stesso) Ed il mio percorso è esattamente opposto. La meditazione mi ha fatto conoscere il trascendente CHE NON E’ il Dio Cattolico, ma tutt’altro. Si avvicina molto di più al pensiero orientale, anche perché la meditazione per la ricerca del trascendente è appunto figlia delle religioni e/o filosofie orientali. Be se non riusciamo a metterci d’accordo sul forum possiamo fare un bell’incontro che ne dici ?? [SM=x570864] scherzo ovviamente.

Scrivi:
E' stato così, nell'esperienza, che ho incontrato Dio, non nei tantissimi libri che ho letto, e quando ho incontrato ho voluto conoscere e quando ho conosciuto ho amato. E più conosco più amo e più amo più voglio conoscere.

Rispondo:
E SU QUESTO CARO AMICO VAZDA SIAMO COMPLETAMENTE D’ACCORDO !!!! al 100%. Quello che mi chiedo è come puoi farti relegare in un unico credo scartando gli altri che hai conosciuto e studiato. Non credi che in essi ci sia tanta verità, se non di più, rispetto a quanta ve ne può essere nella Chiesa Cattolica ?
Non hai capito, come ho capito io, che le basi dell’insegnamento dei grandi saggi è uguale sempre ! E’ immutabile rispetto al nome del Maestro o del credo ! Come puoi non aver visto questo ? E se hai visto questo come puoi credere ciecamente in tutto ciò che viene dalla Chiesa non vedendo che c’è anche la corruzione nella Chiesa stessa. ?
Se hai veramente studiato, come puoi non condividere gli insegnamenti di Siddharta Gautama e di tanti altri Maestri ? Non credi che in essi vi siano tante verità poi esposte anche da Gesù ?
Come puoi credere ad un solo libro, il vangelo che contiene si tante enormi Verità ma anche tante incongruenze e frasi forti e violente ? Tu citi delle frasi ma potrei citarne altre che contrastano con la bontà di quelle da te riferite.

Come puoi dall’infinito passare al finito ?

Io credo che tu abbia studiato le regole delle religioni, non gli insegnamenti spirituali.

Scirivi:
Se da Roma devo andare a Milano, cosa è più logico, che prendo l'autostrada o che percorro tutte le possibili strade che da Roma portano a Milano, mulattiere comprese? A me non interessa più girare per l'Italia, voglio arrivare a Milano. Non mi interessa più la sapienza del mondo, voglio giungere a Dio. Se questo è il mio obiettivo, perchè dovrei girovagare?

Rispondo:
MA è logico che la strada più corta è la migliore. Io credo, però, che rinchiudersi in una istituzione religiosa unica sia prendere la strada più lunga ! anzi lunghissima !

Scrivi:
Ti invito poi a riflettere che se ci sono stati molti maestri è perchè ognuno riteneva di dire qualcosa di diverso, altrimenti non avrebbe parlato, al massimo avrebbe ripetuto. Dunque l'idea di una religione universale valida per tutti e professata in ogni tempo è una semplice illusione intellettualistica (anche io l'avevo). E non perchè non vi sia del buono in ogni espressione della cultura e della sapienza dell'uomo, ma perchè ognuna di esse è comunque differente rispetto all'altra. Il cristianesimo non è esclusivista, ma include quanto di buono le culture che lo hanno preceduto hanno prodotto, non lo scarta, lo porta a nuove altezze, illuminate dalla verità. Poichè quel buono nasceva dal desiderio di Dio, naturale in ogni uomo. E la ricerca di Dio, anche se attraverso strade secondarie è comunque un bene. Ma l'autostrada è meglio

Rispondo:
Non ci sono Maestri che hanno insegnato cose diverse, almeno nei principi universali, ma sono le diverse le interpretazione date dal popolo che li seguiva, diverse in base alla propria cultura, al periodo storico, ecc !! E le interpretazioni sono sempre diverse ! E’ per questo che ognuno deve capire qual è la propria. O mi dici che tu non interpreti la parola ? La segui alla lettera ? Se interpreti c’è del TUO nella TUA religione o no ?
anche nel cristianesimo, inteso come ciò che si è sviluppato dal messaggio di Cristo e non nel messaggio di Cristo stesso intendiamoci, ci sono tante cose che, a mio parere ma non solo mio, non vanno bene e possono far prendere “strade” più lunghe !
Perchè ci sono tanti Maestri ? PERCHE' SIAMO DURI DI COMPRENDONIO !!! [SM=x570867] !! Scherzi a parte perchè l'umanità tende a sviare dagli insegnamenti che portano all'evoluzione spirituale.

Scrivi riportando il mio post:

Si Pietro, ma chi lo dice che i vertici Vaticani e i famosi padri della Chiesa Cattolica del famoso Concilio siano i diretti discendenti di Pietro ? non vi è nessuna prova storica !
Dei “presunti” discendenti di Pietro a partire dal mitologico Lino non si sa proprio nulla !!!
Anzi, io sostengo proprio che i vertici dell’odierno vaticano NON SONO AFFATTO i discendenti di Pietro. Non vi è alcuna prova storica che sia morto a Roma, lo racconta solo la tradizione cattolica che si autoalimenta.
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Di questo se ne è già parlato in altri post, mi sembra, per cui è inutile iniziare qui. Tanto più che è una vecchia polemica protestante che non ha più argomenti mano a mano che procede la ricerca storica e archeologica.


Rispondo:
Io e tanti, ma tanti, ma tanti, studiosi archeologi e storici sostengono una cosa ben diversa. E i protestanti aumentano non diminuiscono. Le nuove religioni neocristiane proliferano proprio per questo.
Tu dici una cosa e io sostengo un’altra. Chi avrà ragione ? Se qualcuno di noi potesse provare incontrovertibilmente l’una o l’altra ipotesi o la Chiesa chiuderebbe i battenti o le altre congregazioni sparirebbero completamente.

Scrivi:
E' Cristo. Se Cristo è Dio allora il mandato di Cristo appartiene alla Chiesa Cattolica, per logica e storia.

Rispondo:
Aridaglie ! E noo oooo ! Non esiste l’assioma Cristo-chiesa Cattolica. Non è dimostrato da nessuna parte, men che meno storicamente !! Anzi è spesso confutato da studiosi e storici e la logica proprio non c’entra in questo ci vuogliono le prove non la logica !!! E soprattutto io credo a chi sostiene e sono tanti che non è così.


Ciaooo ! [SM=x570892]
17/01/2006 14:58
 
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"Aridaglie ! E noo oooo ! Non esiste l’assioma Cristo-chiesa Cattolica. Non è dimostrato da nessuna parte, men che meno storicamente !! Anzi è spesso confutato da studiosi e storici e la logica proprio non c’entra"

E in che cosa consisterebbe questa confutazione? Leggi cosa dice Ireneo(130 d.C) vescovo di Lione sulla Chiesa:

“La tradizione degli apostoli manifestata in tutto quanto il mondo, possono vederla in ogni Chiesa tutti coloro che vogliono riscontrare la verità, e noi possiamo enumerare i vescovi stabiliti dagli apostoli nelle Chiese e i loro successori fino a noi. (…) Prenderemo [come esempio] la Chiesa grandissima e antichissima e a tutti nota, la Chiesa fondata e stabilita a Roma dai due gloriosi apostoli Pietro e Paolo. Mostrando la tradizione ricevuta dagli apostoli e la fede (cf. Rm 1,8 ) annunciata agli uomini che giunge fino a noi attraverso le successioni dei vescovi, confondiamo tutti coloro che in qualunque modo, o per infatuazione o per vanagloria o per cecità e per di pensiero, si riuniscono oltre quello che è giusto. Infatti con questa Chiesa, in ragione della sua origine più eccellente, deve necessariamente essere d'accordo ogni Chiesa, cioè i fedeli che vengono da ogni parte — essa nella quale per tutti gli uomini è sempre stata conservata la tradizione che viene dagli apostoli.
Dunque, dopo aver fondato ed edificato la Chiesa, i beati apostoli affidarono a Lino il servizio dell'episcopato; di quel Lino Paolo fa menzione nelle lettere a Timoteo (cf. 2Tm 4, 21). A lui succede Anacleto. Dopo di lui, al terzo posto a partire dagli apostoli, riceve in sorte l'episcopato Clemente, il quale aveva visto gli apostoli stessi e si era incontrato con loro ed aveva ancora nelle orecchie la predicazione e davanti agli occhi la loro tradizione. E non era il solo, perché allora restavano ancora molti che erano stati ammaestrati dagli apostoli. Dunque, sotto questo Clemente, essendo sorto un contrasto non piccolo tra i fratelli di Corinto, la Chiesa di Roma inviò ai Corinzi un'importantissima lettera per riconciliarli nella pace, rinnovare la loro fede e annunciare la tradizione che aveva appena ricevuto dagli apostoli…
A questo Clemente succede Evaristo e, ad Evaristo, Alessandro; poi, come sesto a partire dagli apostoli, fu stabilito Sisto; dopo di lui Telesforo, che dette la sua testimonianza gloriosamente; poi Igino, quindi Pio e dopo di lui Aniceto. Dopo che ad Aniceto fu succeduto Sotere, ora, al dodicesimo posto a partire dagli apostoli, tiene la funzione dell'episcopato Eleutero. Con quest'ordine e queste successioni è giunta fino a noi la tradizione che nella Chiesa a partire dagli apostoli è la predicazione della verità.
E questa è la prova più completa che una e medesima è la fede vivificante degli apostoli, che è stata conservata e trasmessa nella verità.”(Ireneo di Lione, Contro le Eresie, III, 3,1-3, Jaca Book, Milano 1981, p.218 )

Ad maiora


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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
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