17/04/2009 04:54 |
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| Registrato il: 24/01/2006
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Ciao a tutti
ho bisogno di scrivere la mia storia.
Non perchè sia particolarmente interessante o speciale.
Almeno per chi la leggerà.
Serve sopratutto a me.
Quindi vi chiedo di sopportarmi almeno per un pò.
"la mia famiglia è entrata in contatto con i testimoni di Geova nel 1973 grazie a mia mamma.
Io avevo solo 3 anni ed ero in braccio proprio a lei quando i testimoni bussarono alla nostra porta.
Si trattava di un uomo di mezza età e di una ragazza.
Il messaggio ebbe un effetto dirompente per la mente di una giovane donna di 21 anni.
Si parlava di vita eterna, amore, uguaglianza, felicità.
Tutti argomenti di forte presa.
Alla fine della conversazione mia madre accettò il libro "la verità conduce alla vita eterna".
Mia mamma era un'accanita lettrice e finì il libro in una notte sola.
Il mattino dopo era convinta: aveva trovato la verità!
Così,alla cosidetta "visita ulteriore" accettò uno studio bliblico a domicilio.
Il suo progresso fu davvero eccezionale: in breve tempo inizio a predicare, sopratutto con i suoi familiari, poi di casa in casa e in breve tempo, convinta di aver trovato la VERITA', si battezzò.
Mio padre amava mia madre davvero.
Era un uomo molto serio.
Lavoratore.
Con un figlio di tre anni e una figlia di uno.
Era figlio di un imprenditore ma rapporti famigliari tesi lo avevano costretto a lasciare l'azienda di famiglia e a trovarsi un lavoro come operaio metalmeccanico presso un'azienda della zona dove viveva.
Amava moltissimo la pesca e la caccia.
Presto mia mamma gli fece un accanita propaganda circa le informazioni che riceveva durante lo studio biblico.
Mio padre,pur con qualche dubbio,cominciò far "progresso" nella "v erità".
Rinunciò alla caccia in quanto pratica che richiedeva l'uso di armi anche se non si liberò subito del fucile.
Ricordo infatti che lo aveva riposto in un armadio, riluttante a liberarsene.
Il suo problema principale era il fumo.
Così, mentre mia madre si battezzava e faceva rapido progresso, mio padre aveva qualche difficoltà in più.
Nel frattempo io cominciavo a crescere.
continua....
Marco Piccioni
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