sarai con me in paradiso...oggi o quando?

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Sonnyp
00martedì 2 novembre 2004 07:14
Re: logica e coerenza... ma Sea non capisce o fa finta

Scritto da: Supremo Vindice 29/10/2004 20.09

In perfetto stile WTBTS, il caro Sea accetta la logica e coerenza solo quando parte dai suoi scritti. Sea scrive, e ritiene di essere logico e coerente, mentre accusa gli altri di non esserlo. Questo è proprio ciò che fa la WTBTS. Accusare gli altri di incoerenza ed illogicità, quando è essa stessa a fare simili errori. [SM=g27826] Questo conferma sempre di più quanto io vado dicendo in giro oramai da un tot di anni. Da 6 anni circa.
Argomento ot - quando qualcuno ti accusa di avere un difetto, stanne certo che in primis, quel difetto appartiene a colui che ti accusa! [SM=g27830] Mò, pè usà sta frase, me dovete da pagà li diritti d'autore. Chiaro? [SM=g27828] (A volte capita anche a me, raramente ma capita, di accusare qualcuno. Ma almeno io ho il coraggio di ammettere il mio errore. Ma c'è qualcuno che non ha il coraggio e l'umiltà di capire quando è ora di smetterla di togliere la pagliuzza nell'occhio altrui e non volersi prima togliere la trave nel proprio!)

Saluti fraterni a tutti!



Secondo me: entrambe le ipotesi! Non capisce, fa finta e NON vuole capire!

Vedi caro amico, anch'io ho avuto la tua stessa impressione, e proprio perchè non mi accontento delle spiegazioni del mio CD che comunque finora ho trovato altamente falso proprio nelle riviste torri di guardia dove sono piene di citazioni con i maledetti puntini di sospensione, le frasi troncate a proprio comodo, oppure addirittura alterate ad arte per fare dire e pensare cose che gli autori, (oltre tutto ignari di essere citati! £' corretto questa manovra secondo te?) non hanno mai detto ne pensato, ebbene, ho deciso di documentarmi da solo, così come ha fatto Carl Olof Jonsson e da li ho trovato numerose pecche nelle pubblicazione della WTS. A proposito di Lu23:43, citato da Achille in inglese, eccoti la versione in italiano.
Gli esperti eruditi biblici allora sotto la SAPIENTE guida divina di Rutherford, addirittura ponevano un punto interrogativo alla fine del versetto! Evidentemente la luce intermittente non l'aveva ancora raggiunto al nostr caro esuberoso giudice! Ma noi siamo scenza, non fantascienza, vero?


Seabiscuit
00martedì 2 novembre 2004 09:33
E meno male che ci sei tu che hai capito tutto Sonny [SM=g27823]

Allora visto che non soffri della luce intermittente ma sei illuminato, illumina anche me e rispondi a qualche domanda.

Gesù credeva di ereditare il suo regno e di essere in qualche specie di Paradiso immediatamente dopo morto, in quello stesso giorno?
Come mai allora in Luca 9:22 si legge: "Il Figlio dell'uomo deve subire molte sofferenze ed esser rigettato dagli anziani e dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed essere ucciso, e il terzo giorno esser destato".

Le scritture non ci lasciano nel dubbio dove Gesù andò dopo la sua morte, dicono chiaramente che andò per 3 giorni nel Ades. Quindi visto che c’è chi dice che l'Ades non è la comune tomba del essere umano, credo sia opportuno esaminare più dettagliatamente cosa sia davvero l'Ades o Sceol (magari dopo).

Atti 2:27 (CEI)
"Perché tu non abbandonerai l'anima mia negli inferi,
né permetterai che il tuo Santo veda la corruzione."

Sonny allora mi dici dove si trovava l'anima di Cristo?
Sonny magari mi dici pure cosa stava facendo Gesù durante quei 3 giorni negli inferi? Eccoti qualche altro indizzio:
Ecclesiaste 9:5 (CEI)
"I vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla; non c'è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce."
Ecclesiaste 9:10 (CEI)
"Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare."

In Atti 24:15 si legge: "Vi sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti". Anche questa scrittura è chiara, il malfattore da persona "ingiusta" sarebbe stato risuscitato e avrebbe ricevuto l'opportunità di apprendere intorno ai propositi e alle esigenze di Dio. Di certo non meritò di essere "unto" e di andare in cielo quel giorno! Quindi in piena armonia con tutto il contesto è chiaro che il malfattore andò nel Ades lo stesso giorno che ci andò Gesù, ma come promesso da Gesù sarebbe stato risorto e avrebbe avuto l'opportunità di essere nel paradiso restaurato qui sulla terra.

Abbiamo dei chiari indizzi. Del Regno ne abbiamo già parlato, magari possiamo parlare ora di cosa sia l'Ades.


Seabiscuit

[Modificato da Seabiscuit 02/11/2004 9.34]

Seabiscuit
00martedì 2 novembre 2004 10:33
Mi è venuta in mente un altra cosa. Come mai se Gesù quel giorno era in paradiso insieme al malfattore in un'occasione quando Gesù dopo la sua resurrezione appariva diverse volte ai suoi seguaci disse a Maria: "Non sono ancora asceso al Padre". (Giovanni 20:17)

Magari Sonny con la lampadina tascabile a luce diretta non intermittente sa fare luce pure su questo, perchè proprio non lo capisco.


Seabiscuit

[Modificato da Seabiscuit 02/11/2004 15.50]

Polymetis
00mercoledì 3 novembre 2004 13:41
PROLEGOMENI AD OGNI FUTURO MESSAGGIO DI SEA CHE VOGLIA PARLARE DI TEMPO

”Gesù credeva di ereditare il suo regno e di essere in qualche specie di Paradiso immediatamente dopo morto, in quello stesso giorno?”

Stai ragionando in termini temporali. Gesù non è andato in paradiso “dopo morto”, parlare di “dopo” è privo di senso.


”Come mai allora in Luca 9:22 si legge: "Il Figlio dell'uomo deve subire molte sofferenze ed esser rigettato dagli anziani e dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed essere ucciso, e il terzo giorno esser destato".”

Non vedo il problema di questa frase, Gesù fu ucciso ed in seguito resuscitato il terzo giorno. (Ovviamente il terzo giorno terrestre)

“Le scritture non ci lasciano nel dubbio dove Gesù andò dopo la sua morte, dicono chiaramente che andò per 3 giorni nel Ades.”

Non esistono giorni nell’Ades per il semplice motivo che i giorni dipendono dal sole del NOSTRO SISTEMA SOLARE, ora, o tu mi dici che l’Ades si trova su un pianeta del nostro sistema solare, e in questo caso non riuscirei più a prenderti sul serio, oppure non parlare di giorni perché il tempo è solo una convenzione umana, NON ESISTE!

“Atti 2:27 (CEI)
"Perché tu non abbandonerai l'anima mia negli inferi,
né permetterai che il tuo Santo veda la corruzione."

No, non puoi citarlo per ricostruire l’antropologia ebraica in quanto la citazione degli Atti è stata fatta partendo dai LXX, il testo masoretico ha “perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, né lascerai che il tuo santo veda la corruzione (oppure “fossa”)” (Salmo 16,10) Qui sheol metafora per morte.

“Sonny magari mi dici pure cosa stava facendo Gesù durante quei 3 giorni negli inferi?”

Ancora? Potresti usare un’esegesi meno superficiale? Ma come si fa a dire che negli inferi passano i giorni?

“Eccoti qualche altro indizio:
Ecclesiaste 9:5 (CEI)
"I vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla; non c'è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce."
Ecclesiaste 9:10 (CEI)
"Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare."

Nell’Israele arcaico c’era una concezione dell’anima molto simile a quella di Omero, dopo la morte le anime sono solo vane ombre incoscienti. Questa antropologia estremamente arcaica fu superata dagli ebrei già prima di Cristo, al tempo della sua venuta infatti la maggioranza degli ebrei credeva alla vita dopo la morte. Il Nuovo Testamento sceglie questo indirizzo. Comunque già nell’Ecclesiate c’è una speranza infatti in 12,7 si dice che l’anima non va nello scheol ma ritorna a Dio che l’ha data. “E ritorni la polvere alla terra, com’era prima, e lo spirito torni a Dio che lo ha dato” Prove dell’immortalità dell’anima:

-1 Samuele 28 (lo spirito di Samuele salì dal soggiorno dei morti e rimproverò Saul che lo aveva evocato, i TdG sostengono che sia un demone)

-Siracide 46,20 (dopo la sua morte Samuele profetizzò, predicendo al re Saul la sua fine; anche dal sepolcro levò ancora la voce per allontanare con una profezia l’iniquità dal popolo);

·Giobbe 19,26 (Giobbe ebbe fede che, dopo la distruzione del corpo, senza la sua carne, avrebbe visto Dio “Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, senza la mia carne, vedrò Dio.”)

·Giobbe 26,4 (le ombre tremano nel soggiorno dei morti);

·Salmo 22,30 (A Dio solo si prostreranno quanti dormono sotto terra, davanti a Lui si curveranno quanti discendono nella polvere);

·Isaia 14,9-17 (nel soggiorno dei morti, le ombre dei principi della terra si svegliarono, presero la parola, guardarono ed interrogarono il re di Babilonia);

·Ezechiele 32,21 (i principi barbari caduti in battaglia accolsero il faraone nel soggiorno dei morti);

·2 Maccabei 12,38-45 (Giuda Maccabeo offrì un sacrificio per i morti in espiazione)

·2 Maccabei 15,12-13 (il profeta Geremia defunto e il sommo sacerdote Onia assassinato pregarono per il popolo ebraico);

·Sapienza 3-4-5 (parla del giorno del giudizio finale);

·Matteo 17,3 (apparvero Mosé ed Elia: mentre di Elia era atteso il ritorno, Mosé era sicuramente morto da secoli);

·Luca 16,19-31 (Abramo, il ricco e Lazzaro dialogarono tra loro, sebbene morti);

·Luca 23,43 (Gesù promise "oggi" il paradiso al buon ladrone);
·2 Corinzi 5,1-5 (parla della tenda del corpo e del desiderio di non essere spogliati ma sopravvestiti);

·2 Corinzi 5,8-10 (parla della partenza dal corpo, del giudizio sulle opere compiute finché si era nel corpo e della vita presso il Signore dopo la morte);

·Filippesi 1,23 (parla della partenza dal corpo e della vita presso il Signore, dopo la morte);

·1 Pietro 3,19-20 (Cristo morto andò a predicare ai morti, aspetto ancora una risposta di Sea su questo passo);

·1 Pietro 4,6 (Cristo morto andò a predicare ai morti);

·2 Pietro 1,12-15 (parla della partenza dalla tenda del corpo);
·Ebrei 9,27 (dice che dopo la morte viene il giudizio);

·Apocalisse 6,11 (narra come ai tempi delle persecuzioni romane le anime dei martiri sotto l'altare pregassero, gridassero vendetta, chiedessero giustizia a Dio, ricevessero una veste bianca, dialogassero con il Signore ed attendessero con pazienza la fine della prova dei loro fratelli);

·Apocalisse 14,1-7 (davanti al trono di Dio, i 144.000 compagni dell'Agnello redenti dalla terra, cantano un canto nuovo)

Elenco tratto da digilander.libero.it/domingo7/Anima.htm, con alcune mie aggiunte.

“Di certo non meritò di essere "unto" e di andare in cielo quel giorno!”

Questo ragionamento esige come premessa la separazione geovista tra gli unti e le altre pecore. Il buon ladrone non meritò di essere “unto” per la semplice ragione che i 144.000 unti non esistono,meritò di andare in paradiso, non di “essere un unto”.

“Come mai se Gesù quel giorno era in paradiso insieme al malfattore in un'occasione quando Gesù dopo la sua resurrezione appariva diverse volte ai suoi seguaci disse a Maria: "Non sono ancora asceso al Padre". (Giovanni 20:17)”

E’ molto semplice. La Scrittura non dice che Gesù non sia ancora andato in paradiso, ma che non sia ancora asceso al Padre. Sta parlando dell’ascensione in cielo col corpo. Comunque, sia chiaro, anche qui parlare di prima o dopo non ha senso. Gesù non è mai “uscito” dalla Trinità, neanche nell’incarnazione. L’Eternità non ha ne prima né dopo. Dire che Gesù ascese al cielo in un determinato momento mentre “prima” in cielo non c’era, significherebbe affermare che nel cielo passi il tempo, ossia che Dio “prima” abbia avuto al suo fianco qualcuno, poi per una trentina d’anni ne abbia fatto a meno e in cielo sia rimasto un posto vacante, e che passato questo periodo Gesù sia ritornato dal Padre. Questa visione così maledettamente umana implica che nel regno dell’eternità di Dio scorra il tempo, ossia gli anni. Ora, il tempo non esiste, Einstein ha dimostrato che viaggiando a velocità prossime a quelle della luce il tempo rallenta, e che alla velocità della luce il tempo si ferma. Se ne evince che stare qui a fare calcoli temporali su un “prima” e su un “dopo”, ossia metterci a disputare di quando Cristo ascese al cielo come se ci potesse essere un prima e un dopo, è quanto di più ridicolo si possa fare. Dio non sta “in cielo”, non è oltre le nuvole da qualche parte della Galassia, Dio è onnipresente. “Se salirò nel cielo, là sei tu, se scenderò negli inferi, tu sei presente” (Salmo 138,8) E ancora: “Io riempio il cielo e la terra” (Ger.23,24) Ecco perché è doppiamente assurdo pensare che ci sia un “prima” dove Gesù sarebbe stato lontano da Dio, e un “dopo” in cui Gesù tornò al fianco di Dio. Se i Vangeli dicono che Gesù salì al cielo usano un linguaggio figurato. Se fosse salito “al cielo” in senso letterale, giacché nulla può andare più veloce della luce senza causare un’inversione temporale (come ha dimostrato Einstein), a quest’ora sarebbe ancora nella Via Lattea. Gesù inoltre è onnipresente come il Padre (Mt 18,20; Mt 28,20), ecco perché può essere al contempo a predicare ai morti nell’Ades, nel paradiso col buon ladrone, in seno alla Trinità, e sulla terra di corpo e spirito non ancora asceso corporalmente al Padre. La mente prova una vertigine dinnanzi a questi fatti squisitamente metarazionali, “Dio è tutto in tutti”, secondo la celebre definizione di Paolo. Possiamo solo esclamare col libro di Giobbe:
“Puoi forse scandagliare le profondità di Dio,
arrivare a conoscere appieno l'Onnipotente?
Si tratta di cose più alte del cielo;
tu che faresti? Di cose più profonde del soggiorno dei morti; come le conosceresti?
La loro misura è più lunga della terra,
più larga del mare.” (Gb 11, 7-9)

Già, l’intimo Logos di Dio è più profondo dello Scheol, la sua Ragione è ovunque ed imperscrutabile perché i pensieri di Dio non sono i nostri pensieri.

Per pura curiosità riporto la spiegazione che diede Sant’Agostino nel De Trinitate:

“Era necessario dunque che fosse sottratta ai loro sguardi la natura di servo la cui vista faceva loro credere che Cristo non fosse nient’altro che quello che vedevano. Ecco perché Gesù dice: "Se mi amate, vi rallegrerete con me che io vada al Padre, perché il Padre è più grande di me", che era quanto dire: bisogna che io vada al Padre perché fino a quando mi vedete in questa condizione e, basandovi su ciò che vedete, mi giudicate inferiore al Padre e pertanto, distolti dalla creatura che sono e dall’aspetto esterno da me assunto, non potete comprendere la mia uguaglianza con il Padre. È per questo che il Signore dice: "Non mi toccare, ancora non sono salito al Padre mio". Infatti il tatto in un certo modo segna il limite della nostra conoscenza; pertanto il Signore non voleva che lo slancio del cuore verso di lui si fermasse a quello, così da ritenere vero solo ciò che si vedeva. Invece l’ascendere al Padre equivaleva per lui ad apparire uguale al Padre, così com’è, per divenire in cielo l’oggetto di quella visione che ci basta."

A presto
Seabiscuit
00mercoledì 3 novembre 2004 15:21

Gesù credeva di ereditare il suo regno e di essere in qualche specie di Paradiso immediatamente dopo morto, in quello stesso giorno?”

Stai ragionando in termini temporali. Gesù non è andato in paradiso “dopo morto”, parlare di “dopo” è privo di senso.


R
Sto ragionando in termini biblici ed umani..come ragioni tu non lo so...ma avvolte ragionare con un filosofo come te mi sembra di ragionare con un bambino. Per esempio mia figlia è tornata a casa con un disegnino che una sua amichetta ha fatto. Il sole lo ha dipinto di giallo. Mia figlia di 5 anni mi chiede: Papà come mai il sole sul disegno l’ha fatto giallo se io invece quando guardo al cielo lo vedo bianco?

Non so se mi sono spiegato :-)

Comunque torniamo al altro bambino...hemm a Polymetis ;-) (battutiiiiiiinaaaaaaa, ogni tanto le devo fare)

Scusa se ti do del bambino, ma se ti devo spiegare che è chiaro che l’Ades non ha tempo, ma il tempo non è l’Ades a darlo ma chi ne parla. Per gli esseri umani che descrivono i giorni di Gesù trascorsi nel Ades sono e rimangono 3...sole o non sole che tramonta nel Ades :-))))))



”Come mai allora in Luca 9:22 si legge: "Il Figlio dell'uomo deve subire molte sofferenze ed esser rigettato dagli anziani e dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed essere ucciso, e il terzo giorno esser destato".”

Non vedo il problema di questa frase, Gesù fu ucciso ed in seguito resuscitato il terzo giorno. (Ovviamente il terzo giorno terrestre)



R
Ma vaaaaaaaaa ovviamente???



“Le scritture non ci lasciano nel dubbio dove Gesù andò dopo la sua morte, dicono chiaramente che andò per 3 giorni nel Ades.”

Non esistono giorni nell’Ades per il semplice motivo che i giorni dipendono dal sole del NOSTRO SISTEMA SOLARE, ora, o tu mi dici che l’Ades si trova su un pianeta del nostro sistema solare, e in questo caso non riuscirei più a prenderti sul serio, oppure non parlare di giorni perché il tempo è solo una convenzione umana, NON ESISTE!



R
L’Ades è la comune tomba del genere umano. I 3 giorni si riferiscono a giorni terrestri, per misurare il tempo che Gesù non era presente sulla terra ma che si trovava appunto nel Ades. Quasi quasi ti adotterei come secondo figlio :-)))



“Atti 2:27 (CEI)
"Perché tu non abbandonerai l'anima mia negli inferi,
né permetterai che il tuo Santo veda la corruzione."

No, non puoi citarlo per ricostruire l’antropologia ebraica in quanto la citazione degli Atti è stata fatta partendo dai LXX, il testo masoretico ha “perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, né lascerai che il tuo santo veda la corruzione (oppure “fossa”)” (Salmo 16,10) Qui sheol metafora per morte.



R
Cosa cosa cosa? Mi stai dicendo che la CEI ha commesso un errore di traduzione??? Certo che a girarti la frittata come ti pare sei un campione :-) Ma per me va benissimo, infatti l’anima per me non è immortale ;-)



“Sonny magari mi dici pure cosa stava facendo Gesù durante quei 3 giorni negli inferi?”

Ancora? Potresti usare un’esegesi meno superficiale? Ma come si fa a dire che negli inferi passano i giorni?



R
Idem a quello che ho detto sopra



E’ molto semplice. La Scrittura non dice che Gesù non sia ancora andato in paradiso, ma che non sia ancora asceso al Padre. Sta parlando dell’ascensione in cielo col corpo.



R
Questa è una deduzione tua o della CC. Direi davvero infantile pensare che Gesù sarebbe andato in cielo col corpo. La parola “ascendere” non implica il corpo!

Il dizionario italiano dice: ascéndere: ascéndere

v. 2ª intr. e tr., irr. (Ind. pres. ascéndo; per la coniug. V. scéndere) intr. (aus. essere), salire in alto, andare in su.
Gesù disse che non era ancora andato in cielo...che si riferisce al corpo lo stai aggiungendo tu e non la scrittura.



Della trinità, di Einstein, Sant’ Agostino ne possiamo parlare in un altro thread, stai diventando leggermente OT ;-)



Seabiscuit



Polymetis
00mercoledì 3 novembre 2004 16:03
“Per gli esseri umani che descrivono i giorni di Gesù trascorsi nel Ades sono e rimangono 3...sole o non sole che tramonta nel Ades”

Gesù non trascorre tre giorni nell’Ades, è questo il problema, nell’Ades non c’è il tempo. Tu stai tentando di stabilire un’impossibile corrispondenza tra quello che accade sulla Terra in un momento preciso e quello che accade nell’Ades, come se ci fosse una corrispondenza biunivoca. Mentre passano tre giorni sulla terra nell’Ades non passa nulla, non c’è corrispondenza biunivoca tra un istante sulla terra e un istante negli inferi. Non puoi dire “dov’era Cristo mentre nella Terra passavano tre giorni” perché quel “mentre” non ha senso, implicherebbe una corrispondenza tra il tempo e l’assenza di tempo. Cristo non ha passato tre giorni nell’Ades, sulla Terra sono passati tre giorni. Cristo è tutto in tutti, sempre e ovunque, nel seno del padre, sulla terra, ed in ogni altro angolo del cosmo.

“per misurare il tempo che Gesù non era presente sulla terra ma che si trovava appunto nel Ades.”

Come già detto dire che per un periodo di tempo Gesù stia da una parte anziché da un’altra è privo di senso. Il tempo non esiste e i limiti spaziali neppure, anche perché l’anima non occupa né uno spazio né un tempo, quindi non può trovarsi né in un determinato luogo né in un determinato istante.

“Cosa cosa cosa? Mi stai dicendo che la CEI ha commesso un errore di traduzione?”

No, semplicemente ti ho citato la traduzione della CEI del Salmo 18. Come potrei dire che la CEI ha fatto un errore di traduzione se ho citato la sua versione? Non sai che nel NT la traduzione è fatta a partire alla citazione presa dai LXX mentre nell’AT la traduzione è fatta a partire da testo masoretico? E’ ovvio che sono diverse.

“infatti l’anima per me non è immortale”

Dopo tutto quello che ti ho postato ci vuole un bel coraggio per sostenerlo. Aspetto ancora una risposta all’elenco da me riportato.

“Questa è una deduzione tua o della CC.”

A differenza di voi la nostra Chiesa non ci dice come interpretare ogni singolo versetto, noi abbiamo libertà di pensiero. Non esiste una direttiva ufficiale.

“Direi davvero infantile pensare che Gesù sarebbe andato in cielo col corpo.”

Ovviamente è il corpo glorificato della resurrezione. Poiché è resuscitato col corpo, non vedo perché dovrebbe essersene liberato prima di salire al cielo. La WTS fa una manipolazione semantica di “corpo spirituale” per sostenere che quello di Cristo non sarebbe un vero corpo ma una specie di fantasma, Gramaglia esamina in modo dettagliato queste sciocchezze, ampiamente confutate da Lc 24,39: “Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho”.

“Della trinità, di Einstein, Sant’ Agostino ne possiamo parlare in un altro thread, stai diventando leggermente”

E tu salti sempre 3/4 delle argomentazioni del tuo interlocutore.

A presto
Seabiscuit
00giovedì 4 novembre 2004 09:34

Gesù non trascorre tre giorni nell’Ades, è questo il problema, nell’Ades non c’è il tempo. Tu stai tentando di stabilire un’impossibile corrispondenza tra quello che accade sulla Terra in un momento preciso e quello che accade nell’Ades



R
Vedi Polymetis, tu non contraddici quello che io dico, ma contraddici le scritture stesse. Quello che io dico l’ha detto l’apostolo Luca. Vorresti dire che anche quello che ha descritto Luca non ha senso?
Luca ha scritto: “....e al terzo giorno risusciti" (La Bibbia Concordata).

In Atti 2:27 si legge: "poiché tu non lascerai l’anima mia nell’ Ades…"

Il versetto 30 e 31 dicono: “30Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli avea con giuramento promesso che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, 31 antivedendola, parlò della risurrezione di Cristo, dicendo che non sarebbe stato lasciato nell'Ades...

Come mai sta parlando come me di giorni? Come mai dice che Gesù si trova nel Ades e che il TERZO giorno sarebbe risorto? Non avrà senso per un filosofo come te, ma allora non ti proclamare cattolico se dici che le scritture non hanno senso, perchè è questo che stai dicendo.

Luca dice chiaramente che Gesù era nel Ades, il terzo giorno sarebbe risorto. Il corso di Logica non andarlo a consigliare ad altri, caro Polymetis.


Seabiscuit
Polymetis
00giovedì 4 novembre 2004 21:59
“Vedi Polymetis, tu non contraddici quello che io dico, ma contraddici le scritture stesse. Quello che io dico l’ha detto l’apostolo Luca. Vorresti dire che anche quello che ha descritto Luca non ha senso?
Luca ha scritto: “....e al terzo giorno risusciti" (La Bibbia Concordata).”

E’ il terzo giorno sulla terra, non sta dicendo che nell’Ades passi il tempo. Ripetiamo: il tempo non esiste, né qui né tanto meno negli inferi.

“Il versetto 30 e 31 dicono: “30Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli avea con giuramento promesso che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, 31 antivedendola, parlò della risurrezione di Cristo, dicendo che non sarebbe stato lasciato nell'Ades...”

Non ho mai detto il contrario. Sono stato proprio io a dirti che andò a predicare agli spiriti che erano in prigione (il che dimostra l’immortalità dell’anima). Il tuo errore è considerare l’Ades come un luogo e dunque dire che l’Ades si trovi effettivamente da qualche parte nel nostro continuum spazio-tempo. Con queste premesse se ne dedurrebbe che se Gesù era lì non poteva essere altrove. Tutto ciò ovviamente è preistorico perché Cristo è onnipresente e dunque può essere tanto nell’Ades quanto nel seno del Padre suo, essendo Dio ovunque. L’inferno è uno stato spirituale dell’anima, non ci sono fiamme, non ci sono né gironi né bolgie di dantesca memoria. Non ha senso dire “Gesù stava lì quindi non stava là” semplicemente perché il “lì” non esiste. L’inferno non ha coordinate.

"Come mai sta parlando come me di giorni?"

Idem come sopra. Stanno parlando di giorni terresti. E' una delle acquisizioni della fisica più recenti che il tempo non scorre alla stessa velocità in tutti i luoghi del nostro continuum spazio-tempio (E' la celebre relatività generale di Einstein). Voler fare corrispondenze biunivoche tra un luogo temporale e l'atemporalità è privo di senso.

A presto
berescitte
00venerdì 5 novembre 2004 13:21
L'anima? ma lo sanno tutti che è mortale!
La WT e i suoi fedeli dicono che l'anima non è immortale.

Confermo! L'anima non è immortale neanche secondo me SE...

SE per anima si intende l'uomo, così come vuole il CD che si intenda.

Ma per sapere tale "verità" non serviva la Bibbia.
Basta e avanza il telegiornale della sera!


Quindi da qualche parte c'è un equivoco. E se non lo si risolve è inutile continuare. Il dialogo diventa tra sordi.
Io l'ho dipanato l'equivoco. Ecco perché qui non intervengo.

Prego accomodarsi nel sito al link

www.infotdgeova.it/anima.htm
Achille Lorenzi
00venerdì 5 novembre 2004 17:30
I TdG e l'anima: seconda parte

Scritto da: Achille Lorenzi 01/11/2004 18.25
Si tratta, come ho già detto altre volte, di questa pagina: http://www.infotdgeova.it/anima.htm.
Penso che questo studio di Berescitte risponda in maniera davvero eccellente alle argomentazioni dei TdG. Vi si cita fra l'altro anche il passo preferito dai Testimoni di Ez. 18:4.
E' una pagina non solo da leggere ma da studiare.

Ed è in preparazione anche la seconda parte, che conto di inserire nel sito nei prossimi giorni.
...

Ho completato la seconda parte: http://www.infotdgeova.it/anima1.htm

Saluti
Achille
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