12/08/2009 15:32 |
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Libero_Pensatore, 12/08/2009 14.36:
non ho avuto la pazienza di leggere tutto...
il problema sorge non quando una religione si impone di essere l'unica portatrice di verità,...
Semmai intendevi dire: "il problema sorge non quando una religione pretenda di essere l'unica portatrice di verità" ma quando si impone.
...ma quando questa impone dei dogmi, ma soprattutto quando un dogma presuppone l'annullamento di ogni speculazione logica e scritturale.
Leggasi infallibilità papale o rivelazione progressiva (dello schiavo). Ciò (per quanto mi riguarda) è sufficiente ad invalidare entrambe le correnti religiose.
Ogni confessione religiosa poggia sui dei principi fondamentali e fondanti e proprio per questo irrinunciabili, che la caratterizzano, la contraddistinguono dalle altre confessioni; il rinnegarli significherebbe snaturarsi.La Chiesa non potrebbe rinunciare al dogma dell'Incarnazione Divina o a quella della Trinità, ne Israele al "dogma" secondo cui, Dio ad un certo punto della storia ha parlato, o quello della sua elezione. L'adeguamento acquiescènte a uno schema collettivo, non è fattibile, ne costituisce la soluzione al nostro problema.
Occorre semplicemente prendere atto delle nostre rispettive diversità, anche in seno ad una medesima comunità religiosa. Evitare di imporsi (semmai proporsi) a mio parere non significa solo evitare di ricorrere all'uso delle armi, ma anche debellare forme di proselitismo aggressivo, che sono "violenza". Sarebbe auspicabile in seno a ciascuna confessione rifuggire il "dogmatismo", che non implica affatto rinunciare ai propri principi religiosi, ma alimentare il pluralismo dialettico e ideologico, pur ispirandosi alla medesima fondamentale visione del mondo e della propria fede.
[Modificato da Topsy 12/08/2009 16:18] |
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