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I CONIUGI SI SEPARANO. ALLELUIA!

Ultimo Aggiornamento: 25/07/2009 16:56
21/06/2009 09:22
 
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(Il geovismo facilita le separazioni. Altro che “alti principi morali!)

In fatto di diritto coniugale, il geovismo comincia a predicare bene e finisce col razzolare male.
Tra gli scritti geovisti nei quali i capi della setta, zitti, zitti, piano piano, cominciano con l’affermare una verità per negarla alla fine, c’è anche la pietosa storia del diritto biblico alle separazioni coniugali. Il geovismo comincia a dire che la Bibbia è contro i divorzi e separazioni e poi finisce col decretare divorzi e separazioni a suo gusto e consumo. Addirittura, quando il coniuge non testimone di Geova, per questo detto “incredulo”, se ne andrà via di casa, il geovismo sbotterà in un grido di gioia: Finalmente se n’è andato! Evviva la pace, Allegria! Allegria!
(Cfr. La Torre di Guardia 1/11/1988 p. 27)

Comincio col far vedere come il geovismo conosca bene il pensiero della Bibbia contro le separazioni. Scrive:

“Non era certo nelle intenzioni di Geova che il matrimonio portasse alle esperienze traumatizzanti della separazione o del divorzio. Il matrimonio doveva essere un vincolo durevole che rendesse i coniugi ‘una sola carne’ … Inoltre, chi agisce in modo ingannevole per sciogliere il vincolo matrimoniale diventa moralmente responsabile di fronte a Dio, che ‘odia il divorzio’”.
(La Torre di Guardia 1/11/88 p. 26)

Esatto!

E siccome a sciogliere il vincolo matrimoniale in modo ingannevole è proprio il geovismo, i moralmente responsabili dinanzi a Dio sono proprio i capi della setta.
Il geovismo facilita e benedice tante separazioni e tanti divorzi. Una sola parola sui divorzi perché voglio restringere il discorso, questa volta, alle sole separazioni.
Una volta il Corpo Direttivo dei testimoni di Geova, insegnava che si poteva divorziare per sola “porneia” e per porneia intendeva solo l’infedeltà coniugale con un altro uomo o donna. Fu chiesto se poteva dirsi porneia la bestialità e fu risposto di no perché la bestialità, dicevano, non porta procreazione.
“La sodomia (o innaturali rapporti di un maschio con un altro maschio come se fosse una femmina), il lesbismo (o relazioni omosessuali fra donne) e la bestialità (o innaturali relazioni sessuali dell’uomo o della donna con un animale) non sono motivi per ottenere il divorzio”.
(Svegliatevi! 22/9/1958 pp.25, 26)

Più tardi o perché prima il canale delle comunicazioni di Geova non aveva capito, o perché Geova aveva cambiato idea, dissero che anche la bestialità è porneia. In seguito questo concetto è stato riconfermato e si è fatto capire che porneia vuol dire anche tante altre cose, vedi l’omosessualità. Quindi con la storiellina della “porneia” che può voler dire qualsiasi capriccio che passi per la mente di un capetto specialmente quando ci fossero degli interessi, si può far passare qualsiasi divorzio.
Ma fermiamoci alle separazioni.
Posto, come è stato ben detto, l’odio di Geova contro le disgregazioni familiari, il geovismo, zitto zitto, piano piano, passa a disgregare le famiglie trovando cavilli spumeggianti per annacquare la rigidità biblica contro le separazioni. Ma lo fa con furbizia per non farsi scoprire e per non farsi subito rimbeccare. Ragiona con un passo avanti e mezzo indietro. Intende evidentemente difendersi le spalle e comincia il discorso con una premessa che dovrebbe scagionare ogni responsabilità e che invece ingrandisce la sua responsabilità. Premette che non sono i testimoni di Geova a permettere e benedire le separazioni, ma è la Bibbia. Addirittura la Bibbia!
Vedremo come la Bibbia, nelle separazioni, non c’entri per niente! Le separazioni sono mezzucci comodi per certi fini della setta.

Scorrendo così il discorso geovista, veniamo a sapere che Geova dall’odio alle separazioni ha stabilito ben tre chiare motivazioni che se stiracchiate un pochino possono diventano trecento.

Ecco le tre motivazioni bibliche:

1. Deliberato rifiuto di provvedere al sostentamento.
2. Gravi maltrattamenti fisici.
3. Spiritualità compromessa per la parte credente (tdG).

1. RIFIUTO DI SOSTENTAMENTO

E’ il solito ritornello che la parte geovista ripete anche dinanzi al foro civile, un ritornello benedetto anche se falso perché in certi casi il Corpo Direttivo insegna che il credente può raccontare tutte le bugie che vuole, può portare tutte le motivazioni false che vuole, purché ottenga il divorzio civile che facilita e protegge il nuovo matrimonio (= adulterio o concubinato) geovista.
Naturalmente essendo tutto fatto in casa, in congregazione geovista dinanzi a capetti geovisti senza avvocati di difesa per la parte non geovista, la colpa del rifiuto del sostentamento è sempre della parte non geovista, e non, piuttosto, da parte geovista. E poi, il sostentamento, dovendo essere giusto, da chi, come, quando, è definito giusto? Dove sta scritto nella Bibbia chi davvero ha diritto al sostentamento e a quanto?
Tutti sanno che il geovismo per potersi dire un’associazione che si rifà continuamente alla Bibbia, trova citazioni anche per gli starnuti perché passino inosservati quei principi mastodontici sui quali la Bibbia non dice nulla e che sono solo invenzione geovista.
Ma veniamo agli esempi pratici.
Lo schiavo fedele e discreto deve sostenere biblicamente che il mancato sostentamento è motivo valido di separazione.
Ecco la citazione biblica geovista: 1 Tim. 5:8.
Tenete presente che questo è l’unico passo biblico portato dal geovismo per legittimare nientemeno che una separazione coniugale. Ed è talmente importante, perché unico, che viene richiamato catechisticamente nella domanda in nota, così: “In vista di 1Tim. 5:8 qual è un motivo di separazione fra i coniugi?” (La Torre di Guardia 1/11/88 p. 22).
Si tratta – domanda e risposta – di una delle solite magagne geoviste o, se volete, di una benedetta bugia teocratica.

Il testo dice:

“Se poi qualcuno non si prende cura dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua famiglia, costui ha rinnegato la fede ed è peggiore di un infedele”.

Esatto!

San Paolo insegna che se uno non provvede a chi di dovere, è peggiore di un infedele. Ma San Paolo non dice che in questi casi bisogna separarsi o divorziare. Qui la separazione non c’entra. Qui la separazione non è un requisito biblico. E’ un requisito di uomini senza alcuna autorità che si sono messi a Brooklyn a fare il canale (sbagliato) di comunicazione con Geova. Un requisito di uomini fallibili e falliti (eccetto in senso finanziario) che non si accorgono della gravità di un divorzio o di una separazione coniugale.
Ma c’è di più. I dirigenti geovisti invitano a far festa quando il coniuge incredulo se n’è andato.

Bene!

Ma che farebbe il geovismo se il coniuge incredulo non se ne va dalla famiglia o non sostiene perché ha motivi da vendere per non andarsene e per non sostenere?

2. MALTRATTAMENTI FISICI – Il geovismo porta tre citazioni bibliche.

Proverbi 23:29-35:

“Per chi i guai? Per chi i lamenti? Per chi i litigi? Per chi i gemiti? A chi le percosse per futili motivi? A chi gli occhi rossi? Per quelli che si perdono dietro al vino puro. Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nella coppa e scende giù piano piano; finirà con il morderti come un serpente e pungerti come una vipera. Allora i tuoi occhi vedranno cose strane e la tua mente dirà cose sconnesse. Ti parrà di giacere in alto mare o di dormire in cima all’albero maestro. “Mi hanno picchiato, ma non sento male. Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto. Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell’altro”.”

Il lettore comprenderà da solo come Proverbi 23:29-35 non abbia nulla a che vedere con le separazioni coniugali benedette dallo schiavo fedele e discreto. Se poi il Corpo Direttivo voleva solo dimostrare che la Bibbia sa che c’è della gente che si ubriaca, rispondo che non c’era proprio bisogno di scomodare la Bibbia per far sapere (cosa che nessuno nega) che qualcuno si ubriaca. Ad ogni modo il discorso non riguarda chi si ubriaca, ma riguarda le separazioni coniugali. La Bibbia non dice, almeno non lo dice Proverbi 23:29-35, che un coniuge cristiano può separarsi, mettiamo, da un coniuge non cristiano che si ubriaca.

Galati 5: 19-21:

“Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio”.

E anche qui vengono menzionate le ubriachezze accanto a tante altre cose che non erediteranno il regno di Dio.
Ma per favore, ancora una volta, che c’entrano queste cose con le separazioni coniugali benedette dal geovismo?

Tito 1:7:

“Il vescovo, infatti, come amministratore di Dio, deve essere irreprensibile: non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto”.

Ed anche qui il geovismo invece di farci sapere dove la Scrittura ammette le separazioni legali tra coniugi e le benedice, ci fa sapere che i vescovi, i pezzi grossi della setta geovista, non devono bere troppo vino. E dopo tutto questo evidente inganno, dopo tutta questa malafede, dopo tutto questo vaniloquio incappucciato di bibbia vanesia, il geovismo ha il coraggio di fare in nota la domanda catechistica: “Qual è un altro motivo di separazione? Perché le pecore rispondano: un altro motivo di separazione biblica sono i gravi maltrattamenti fisici.
Ma nei tre passi biblici citati, dove si parla di separazioni coniugali?


3. IMPOSSIBILITA’ DI METTERE IN PRATICA LA PURA ADORAZIONE

La terza causa geovista per la separazione tra coniugi, è l’impossibilità, da parte geovista, di praticare la pura adorazione.

Così pontificia lo schiavo fedele e discreto:

“Molto dipende dall’atteggiamento del coniuge non credente. Se egli non ostacola la fede della moglie e le lascia una certa libertà per frequentare le adunanze cristiane e partecipare alla proclamazione del Regno, allora la situazione non è così difficile. Se permette alla moglie di educare i figli negli insegnamenti della Bibbia, così che possono crescere nella via, non c’è un grande problema. Sorgono vere difficoltà quando il marito si oppone all’attività cristiana della moglie e dei figli e pone molti ostacoli davanti a loro”. (La Torre di Guardia 1/3/ 1978 pp. 16, 17)

“Un altro motivo di separazione è anche quando la spiritualità di un coniuge sarebbe altrimenti irrimediabilmente compromessa. Il coniuge credente in una casa religiosamente divisa dovrebbe fare tutto ciò che è in suo potere per valersi dei provvedimenti spirituali di Dio. La separazione è però ammessa se un coniuge incredulo si oppone (forse imponendo anche restrizioni fisiche) al punto di mettere davvero il credente nell’impossibilità di praticare la pura adorazione, mettendone in effetti il pericolo la spiritualità”. (La Torre di Guardia 1/11/1988 p. 22)

“… sappiamo che sarebbe stolto smettere di frequentare le adunanze di congregazione o astenersi dal partecipare al ministero di campo per mantenere la pace col coniuge o con i parenti”.
(Scrittura del giorno – 1988, 28 novembre)

E qui il geovismo si è regalato il motivo per separare i coniugi a suo completo piacimento dal momento che soltanto lui e i suoi capi sanno che cosa sia “pura adorazione” e quando, dove, come, perché, se c’è pura adorazione. Se poi pura adorazione significa sparire da casa tutti i giorni per diverse ore, per andare alle frequenti adunanze, per andare in giro di casa in casa, per fare lo studio a questo e a quello, per cento altri motivi si capirà senza ovviamente legittimare il crimine, come una persona come Calogero Graci (un esempio su mille) sia potuto arrivare a uccidere la moglie testimone di Geova adducendo unicamente la motivazione “Ero arrivato a non sopportarla più”. (Cronaca Vera – 30/12/1992)
Nelle famiglie non c’era più spazio per la pace, l’arroganza, il ricatto, il non rispetto, il disamore del marito verso la moglie e viceversa, dei figli contro i genitori ecc. ecc; La Torre di Guardia aveva creato l’inferno in quelle case che uno dei coniugi non pensava di diventare schiavo della Torre di Guardia.

Ecco che alcune signore testimoni di Geova si sentono legittimate ad abbandonare il marito, a disgregare una famiglia e a compiere azioni che, quando non erano tdG, non si sognavano minimamente di compiere.

Se la “pura adorazione” significa diventare “insopportabili”, il geovismo non soltanto si addosserà una certa responsabilità di innumerevoli separazioni, ma ancora di più le tragedie di non pochi suicidi, omicidi ed altri delitti.

DIFENDETE LA VOSTRA FAMIGLIA

Il matrimonio è la prima cellula del genere umano è intima comunione di vita e di amore di un uomo e di una donna, nata dal consenso con cui due si donano e si ricevono reciprocamente per sempre; è un patto di alleanza e di reciproca appartenenza aperto alla procreazione e all’educazione dei figli, liberamente assunto e pubblicamente dichiarato, elevato per i cristiani a sacramento.
Ma nel movimento geovista, non è sacramento, anzi nel periodo fascista furono messi fuorilegge proprio perché rovinavano le famiglie.

Dalla circolare del Ministero dell’Interno indirizzata a tutti i Prefetti del Regno del 13 marzo 1940 a pagina due si legge:

“… Assumono un atteggiamento tra l’idiota e l’ascetico e alle prime domande loro rivolte rispondono che non appartengono più a questo mondo e che attendono fiduciosi il prossimo avvento di Gesù Cristo sulla terra, quando saranno copiosamente remunerati per gli attuali sacrifici, perché vivranno una vita materiale di eterna beatitudine. … Quando non riescono a persuadere diventano ossessionati fino alla crudeltà, specialmente con i congiunti, talchè alcuni di essi sono stati condannati dai tribunali per maltrattamenti in famiglia e si sono dati casi di coniugi divenuti pazzi per la continua opera di suggestione da parte dell’altro rispettivo coniuge, alle cui opinioni religiose non volevano aderire”.

Attualmente le cose sono peggiorate di molto. Dopo l’annunzio della fine del mondo non avvenuta del 1975, alla maggioranza dei proclamatori erano rimasti solo gli occhi per piangere riguardo all’abbandono della proprietà. Lasciavano l’organizzazione e ritornavano da dove erano venuti, e queste migrazioni di proclamatori si dovevano fermare. Ecco che La Torre di Guardia del 1° settembre 1977 faceva presente che Cristo consigliò il divorzio.
Nello stesso periodo il Corpo Direttivo divulgò dei DOSSIER da dare ai propri avvocati per preparare il minore a metterlo o contro il padre o contro la madre non geovista per ingannare il giudice. (Ministero del Regno 5/1991 p. 7)

Nel 1987 stamparono una nuova Traduzione del Nuovo Mondo, e fra i tanti rimaneggiamenti del testo, in Matteo 5 e 19 in grassetto viene riportato Divorzio, ma nel rimaneggiamento viene aggiunto: Base per il divorzio.

E’ bene ricordare che il geovismo ha predicato il demonismo intorno agli anni cinquanta, il libro di studio biblico “Questo significa Vita Eterna” a pagina 190-91 fa la domanda: “A chi dobbiamo essere sottomessi?” La risposta è: “Alle autorità superiori, agli uomini e ai diavoli. La sottomissione a loro significa vita eterna”.

Tornando alla famiglia, l’onnipresente “Società”, che entra in ogni angolo della vita del singolo tdG ha sempre accusato la Chiesa Cattolica sul celibato e dimenticando poi che il primo a proibire il matrimonio, e non soltanto ai preti, anziani, sorveglianti, li chiamassero come vogliono, ma a tutti i tdG., e di non avere figli, fu proprio il secondo rifondatore del geovismo, perché per la fine del mondo mancavano pochi mesi. (Children=Fanciulli 1941, p. 312; cf. pp. 310-319; pp. 313 e 333-367 edizione inglese). Mi sono sempre chiesto: quanti giovani tdG dal 1941 non contrassero matrimonio, rinunciando all’amore, non formarono una famiglia, non ebbero figli per soddisfare i capricci di un incosciente? Forse ci sono ancora dei giovani, oggi, che obbedendo a comandi umani di gente fallibile e fallita non hanno una famiglia.

Fino a qualche anno fa esisteva tra i tdG il “Voto di Fedeltà” (Vedi il modellino della domanda in La Torre di Guardia del 1/9/1977 p. 535) permetteva ad una persona di “convivere” con un’altra persona sino al momento in cui il matrimonio ufficiale si sarebbe potuto celebrare. Ora non è più possibile. Per la cessione dell’atto di fedeltà ci sono delle rare eccezioni, altrimenti si deve aspettare il divorzio ufficiale, pena sanzioni da parte degli anziani.
(Circolare del 20 ottobre 2000, indirizzata a tutti i corpi degli anziani)


Conclusione

Il Corpo Direttivo dei testimoni di Geova, inventi tutti i motivi che vuole per separare i coniugi, distruggere le famiglie e pensare ai suoi comodi settari, ma non vada a dire, neppure alle “altre pecore”, che questi motivi sono biblici. Qui non c’è assolutamente nulla di biblico.
E poi non venga a dirci che i suoi principi morali sono “alti”.
Sono principi mercantili come scarta mercanzia sono tutti i suoi prodotti.
La famiglia si basa solo sull’amore se veramente amate vostra moglie, vostro marito, i vostri figli credetemi lasciate che la farneticante dottrina dei testimoni di Geova resti fuori dalla vostra casa un giorno potrebbe uccidere non solo l’amore e il vostro matrimonio, ma anche la vita dei vostri cari.
La famiglia è il porto di tutti gli esseri umani, e noi la dobbiamo difendere da tutti gli attacchi dei demoni. Se siamo luce dobbiamo smascherare l’errore e indicare la salvezza, la gioia, la pace che è Cristo Nostro Signore agli erranti.

Ciao, Ilnonnosa.





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