:Marco70. ha scritto:
Ricordo quando ci fu il cambiamento che io rimasi molto turbato, perchè al tempo del carcere, discussi più volte con chi mi faceva lo studio, e mi venne detto che era compromesso senza portare una vera argomentazione. Ricordo pure che cercai nelle pubblicazioni del tempo una qualche spiegazione che non trovai. Di fatto però se un giovane avesse fatto il servizio civile sarebbe stato disassociato, ragion per cui tutti i tdg facevano il carcere.
Appena cambiò intendimento, subito tutti fecero il servizio civile e le carceri militari si svuotarono...per poco tempo perchè poi in seguito arrivo il servizio militare volontario.
Ho avuto anch'io la stessa esperienza. Non riuscivo a capire il motivo per cui non si poteva svolgere il servizio civile smilitarizzato. Di fronte alle mie richieste di spiegazioni mi veniva detto di rispondere semplicemente: "Perché è un compromesso".
Cito su questo argomento dal sito:
«Per illustrare quanto la questione non venisse compresa dai TdG in generale si può riportare anche la testimonianza autorevole di Raymond V. Franz (ex componente del Direttivo mondiale dei TdG). Franz ha fatto conoscere l’esistenza di un rapporto riservato dei vertici della filiale italiana del Movimento, inviato all’Organizzazione-madre statunitense alla fine degli anni Settanta, in cui si asseriva tra l'altro: "Da contatti diretti avuti con fratelli (Testimoni di Geova italiani) che affrontavano il problema del servizio militare, abbiamo notato che nella maggioranza dei casi essi non comprendevano il motivo per cui non avrebbero potuto accettare di fare il servizio civile alternativo". Sorge quindi spontanea la domanda su come tale rifiuto potesse essere considerato "obiezione di coscienza": la coscienza di chi? Dei giovani TdG che andavano in carcere senza comprendere pienamente le ragioni del loro rifiuto? o la coscienza del Corpo Direttivo che aveva emanato tali 'intendimenti' incomprensibili?»
Vedi
www.infotdgeova.it/modifiche/servizio.php
Achille