E' successo in Cile.
Questo il senso dell'articolo da me parzialmente tradotto:
La morte di una donna nel luglio dello scorso anno, non solo ha scioccato l'opinione pubblica, ma anche aperto un forte dibattito sul diritto alla vita e le convinzioni di una religione.
La tragedia si è ripetuta lo scorso mercoledì.
Dopo l'incidente (è stato schiacciato dal proprio camion), l'autista Sixto Alfonso Velasquez Santana, 47 anni, non ha ricevuto le trasfusioni di sangue. Il medico di famiglia aveva detto che era necessaria una trasfusione di sangue, ma tale possibilità è stata respinta dai parenti TdG.
L'Ospedale Regionale, insieme con la sorella del defunto aveva immediatamente reagito presentando una domanda di intervento davanti alla Corte d'Appello, al fine di garantire una procedura necessaria per la sopravvivenza del paziente.
La Corte d'appello che delibera in base alla gravità del caso, ha dato una risposta immediata: "Ci sono i ricorsi da parte della sig.ra Claudia Iavarone Nocera, direttore dell'Ospedale Regionale di Punta Arenas e Doña Lidia del Carmen Santana Velásquez, rispettivamente, a favore di Sisto Alfonso Velasquez Santana, a condizione che i medici sono responsabili per il rinvio in questione di rendere i trattamenti di cui necessita, tra cui le trasfusioni di sangue"
Il direttore dell'ospedale, Claudia Nocera, ha detto che è la prima volta che si trovano in una situazione in cui la volontà della famiglia compromette la possibilità di dare le cure necessarie al paziente. Inoltre i parenti erano divisi sull'autorizzazione della trasfusione, la moglie TdG ha rifiutato, e non ha firmato l'autorizzazione. Tuttavia, i suoi fratelli, la madre, non della stessa fede, volevano che si facesse tutto ciò che era necessario per salvare la sua vita. Il paziente stesso non ha potuto esprimere il proprio desiderio di essere trasfuso.
Mentre medici, parenti e giudici discutevano sul da farsi, le condizioni del paziente si sono comunque ulteriormente aggravate e alla fine è deceduto.
Qui l'articolo in lingua spagnola:
www.laprensaaustral.cl/lpa/noticia.asp?id=33292