francocoladarci ha scritto:
Ma come ben sai, e come ben lo sanno molti altri, ciò che può apparire come “ integrità” altro non è che una cieca ubbidienza alle direttive del CD, direttive corroborate secondo il CD dalle scritture, ma che molti TdG, non sanno neanche quali ...Quindi tra la persona e Dio c’è “ l’organizzazione”, il TdG non può accedere a Dio se prima non ubbidisce alla sua organizzazione, se la medesima IMPONE il rifiuto ad una trasfusione il TdG NON HA SCELTA, deve ubbidire anche se questo vuol dire perdere la vita.
Sono d'accordo con queste tue osservazioni. In effetti i TdG in questo caso ubbidiscono a delle direttive, senza aver compreso lo spirito e il senso basilare di certi passi biblici. La proibizione di mangiare il sangue aveva quale scopo fondamentale quello di inculcare il rispetto per la vita, simboleggiata dal sangue. Se i singoli TdG comprendessero questo fatto non arriverebbero di certo al punto di perdere
la vita (la realtà) per rispettare quello che è considerato
un simbolo di tale realtà (il sangue).
Ma tali riflessioni e conclusioni autonome sono loro vietate, pena l'espulsione (dissociazione) dal gruppo. Inoltre il livello di condizionamento mentale è talmente elevato che anche solo pensare che il CD sia in errore suscita nella stragrande maggioranza dei TdG dei forti sensi di colpa, così che tali riflessioni vengono respinte e bloccate non appena dovessero sorgere.
Se vogliamo quindi definire "martiri" i TdG che muoiono per ubbidire a queste direttive, possiamo dire che sono martiri (vittime)
dell'organizzazione e che la loro morte non è certamente un atto di fedeltà alla volontà divina.
"Domani" il CD potrà cambiare le sue regole, come è avvenuto in molti altri casi, e di punto in bianco le "coscienze" dei seguaci di questi uomini si adegueranno, e così anche le trasfusioni (come avvenne con le vaccinazioni e con i trapianti) verranno tranquillamente praticate dai TdG. E magari fra qualche anno si leggerà su qualche rivista: "
Alcuni, un tempo, mossi da uno zelo esagerato e poco equilibrato, rifiutavano le trasfusioni anche se queste erano necessarie per salvare la vita loro o dei loro figli...".
Per quanto riguarda poi il fatto che la massa dei TdG si adegua a delle direttive senza averle realmente comprese, si può citare anche il caso del rifiuto del servizio civile. I TdG rifiutavano tale servizio anche quando era del tutto indipendente dalle strutture militari.
Poi le direttive sono cambiate e il CD ha consentito questo tipo di servizio smilitarizzato.
Però, quando il veto era in vigore, i TdG andavano in prigione
senza avere realmente compreso il motivo per cui tale servizio era vietato: in tale loro "decisione personale" (sic) si limitavano ad ubbidire al CD.
Achille