Altro articolo sul caso:
www.laprensaaustral.cl/lpa/noticia.asp?id=33302
I TdG si lamentano del fatto che la Corte ha accolto il ricorso dei parenti, autorizzando la trasfusione.
Si osserva che esistono terapie alternative alla trasfusione e che la trasfusione non può essere fatta senza il consenso informato del paziente.
Entrambe queste osservazioni sono vere. Tuttavia si dimentica di osservare che in casi di incidenti e di gravi traumi le trasfusioni di sangue si rivelano assolutamente indispensabili:
«In caso di necessità, cioè quando la persona si trova in pericolo di vita o in stato di totale incoscienza, il ricorso alla trasfusione diventa però inevitabile,
non ci sono alternative di sorta».
Questo è quanto afferma il dott. Ruggero Rocchi, direttore sanitario pro-tempore dell’Azienda ospedaliera di Melegano, struttura che cura i TdG nel rispetto delle loro convinzioni (si veda questo articolo:
www.infotdgeova.it/img/giorno9806.jpg ).
Il TdG cileno inoltre era in stato di incoscienza e quindi la decisione di trasfondere è stata presa dopo che la corte ha accolto le richieste di alcuni familiari.
Nessuno può escludere che se il poveretto fosse stato cosciente avrebbe acconsentito all'indispensabile trasfusione. Molto probabimente avrebbe rifiutato, ma la legge (almeno in Italia) prevede un dissenso attualizzato. Il cartellino da solo non basta.
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 22/03/2009 08:09]