.Marco70. ha scritto:
Ognuno è libero di fare come crede, le contraddizioni sono evidenti.
Una religione che impone l'ostracismo a chi dissente, che ricatta con gli affetti familiari, che impone il divieto ai vaccini, poi toglie il divieto e lo sposta al sangue...
Se non esistesse alcuna sanzione o pressione nei confronti di chi decide in coscienza di accettare una trasfusione, si potrebbe davvero parlare di libera scelta. Scelta che riguarderebbe comunque solo gli adulti in grado di intendere e di volere. Nei confronti dei minori le trasfusioni verrebbero imposte nonostante la "libera scelta" dei genitori.
Ma le pressioni che vengono esercitate per fare in modo che i TdG si mantengano fedeli all'organizzazione sono fortissime.
Sono stato testimone di un caso recente: una donna anziana e vedova, che deve sottoporsi ad un intervento, è stata ripetutamente visitata da "anziani" che hanno insistito in maniera esasperante affinché compilasse e firmasse il modulo in cui dichiara di non volere il sangue. Questi "anziani" hanno insistito in maniera esasperante affinché la donna si ricoverasse nell'ospedale scelto da loro, dove "rispettano le nostre convinzioni". Hanno insistito in maniera esasperante per parlare con il chirurgo che dovrà operarla, per spiegare al medico che "la paziente" non vuole essere trasfusa.
Questa donna - che è poi mia madre - mi ha detto fra le lacrime che non ne può più di queste visite e di queste pressioni e che lei si affiderà alla competenza e alle cure dei medici. Addirittura per sfuggire a queste visite ossessive, ogni volta che suonano il campanello guarda prima dallo spioncino e se sono gli "anziani" non apre la porta.
In questo caso mia madre ha potuto contare sull'appoggio mio e dei miei fratelli.
Ma che dire di tutti quei casi in cui i TdG devono fare delle "scelte personali"? Possono davvero fare delle scelte
diverse da quelle volute dall'organizzazione?
Vedi alcuni miei commenti anche qui:
www.infotdgeova.it/sangue/imperia.php
Achille