04/01/2009 22:21 |
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ilnonnosa, 04/01/2009 18.17:
Alcune mie considerazioni:
Finita la costruzione e quando tutto è a posto, la Sala del Regno viene intestata alla Congregazione Centrale della Società Torre di Guardia. Lettera circolare del 15/12/87 § 4 e 5: “Al presente il solo ente morale a cui si possono intestare beni immobili è la Congregazione Centrale, in quanto è l’unico ente a cui è stata attribuita dallo Stato Italiano la personalità giuridica. Le varie associazioni locali di studenti biblici, anche se sono state costituite con atto notarile, non possiedono la personalità giuridica. … Attualmente non è consentito ottenere l’attribuzione della personalità giuridica per le congregazioni. Se nel futuro ce ne sarà concessa la facoltà, come speriamo, singole congregazioni potranno intestarsi proprietà immobiliari; ma al presente questo non è consentito.
§ 5: “la Congregazione Centrale può concedere prestiti dal “Fondo costruzione o acquisto Sale del Regno” soltanto ove per il terreno o il locale da acquistare sia possibile ottenere la suindicata destinazione urbanistica. Inoltre la disponibilità dello stesso Fondo è attualmente limitata e, prima di progettare la realizzazione di una Sala del Regno, le congregazioni devono basare il relativo programma di spesa sulla loro effettiva disponibilità economica che deve raggiungere almeno il 60/70 per cento dell’intero costo dell’impresa”.
Ora mi chiedo: dal momento che l’immobile viene intestato alla Congregazione Centrale (che ne diviene proprietaria), perché i tdG di quella congregazione dopo tanti anni devono ancora pagare il debito per estinguere il prestito quando la loro Sala del Regno è intestata alla Congregazione Centrale, e tutta la manodopera è stata prestata gratuitamente dai fratelli? Non era meglio averla presa in affitto? Almeno i lavori di manutenzione venivano eseguiti dal proprietario e non dovevano essere fatti da volontari non retribuiti come specifica la circolare del 27/7/97.
Così, i tdG , ora hanno un pugno di mosche e un… debito su un immobile non suo, un assicurazione contro il rischio di furti e incendi e contro i danni causati da eventi socio-politici e atmosferici, ecc., richiesta dalla Congregazione Centrale. (Circolare 2/6/88) Ma quale compagnia scegliere? No, non c’è scelta: “E’ stato stabilito che le congregazioni che utilizzano le Sale del regno intestate alla Congregazione Centrale stipulino le polizze assicurative con la compagnia prescelta dalla Congregazione Centrale stessa (circolare 2/6/88).
Ora, l’assicurazione non c’è più ed è stata rimpiazzata dal “Programma di assistenza” che è sostenuto dal “Fondo costruzione o acquisto Sale del Regno” (circolare 16/12/91)
§ 2, 3 e 4 della circolare del 19 febbraio 1993:
“Il Programma stesso non è assolutamente da intendersi come una copertura di natura assicurativa. L’assicurazione è un contratto mediante il quale l’assicuratore, dietro il pagamento di una somma (detta premio), si obbliga a tenere indenne l’assicurato dagli effetti dannosi di un evento futuro ed incerto. Le compagnie assicuratrici perseguono quindi scopi di lucro.
L’organizzazione mondiale dei testimoni di Geova persegue scopi completamente diversi: il Programma di assistenza trae origine dai nostri principi di amore cristiano e di collaborazione fraterna, perché appunto serve ad assistere le congregazioni bisognose che da sole non possono far fronte ad eventi disastrosi che compromettono l’uso delle Sale del Regno e delle Sale delle Assemblee o l’incolumità fisica dei conservi che prestano la loro opera gratuita per l’esecuzione dei lavori collegati all’uso dei nostri luoghi di adunanza. Non c’è quindi un rapporto contrattuale, né tantomeno il versamento di un premio, cioè di una somma che obblighi la Congregazione Centrale a risarcire i danni conseguenti al verificarsi di rischi previsti ed assicurati.
Il Programma di assistenza quindi non ha carattere assicurativo, è interno alla nostra organizzazione ed è diretto ad utilizzare le contribuzioni dei proclamatori per aiutare le congregazioni che subiscono danni alle Sale del Regno o delle Assemblee, oppure assistere i conservi che subiscono incidenti in occasione di lavori di costruzione e di ristrutturazione”.
Nel 1986, quando si parlava del tasso di interesse del 6%, il “Fondo della Società per le Sale del Regno” esisteva già. (Vedi Ministero del Regno 12/86 § 12) perciò erano interessi che non richiedeva la banca.
Poi, come si fa a dire che l’utilizzo del fondo congregazioni porta al solo risarcimento del capitale quando questo capitale è intestato alla Congregazione Centrale?
A voi ulteriori commenti.
Ciao, Ilnonnosa.
Ora mi chiedo: dal momento che l’immobile viene intestato alla Congregazione Centrale (che ne diviene proprietaria), perché i tdG di quella congregazione dopo tanti anni devono ancora pagare il debito per estinguere il prestito quando la loro Sala del Regno è intestata alla Congregazione Centrale, e tutta la manodopera è stata prestata gratuitamente dai fratelli? Non era meglio averla presa in affitto? Almeno i lavori di manutenzione venivano eseguiti dal proprietario e non dovevano essere fatti da volontari non retribuiti come specifica la circolare del 27/7/97.
Così, i tdG , ora hanno un pugno di mosche e un… debito su un immobile non suo, un assicurazione contro il rischio di furti e incendi e contro i danni causati da eventi socio-politici e atmosferici, ecc., richiesta dalla Congregazione Centrale. (Circolare 2/6/88) Ma quale compagnia scegliere? No, non c’è scelta: “E’ stato stabilito che le congregazioni che utilizzano le Sale del regno intestate alla Congregazione Centrale stipulino le polizze assicurative con la compagnia prescelta dalla Congregazione Centrale stessa (circolare 2/6/88).
Ora, l’assicurazione non c’è più ed è stata rimpiazzata dal “Programma di assistenza” che è sostenuto dal “Fondo costruzione o acquisto Sale del Regno” (circolare 16/12/9
Ed io mi chiedo:quando viene venduto l'immobile(ad esempio ultima sala della Assemblee in Sicilia) che e'stato comprato con in sacrifici dei fratelli ,perche' non vengono restituiti i denari alla congregazione e si concorda insieme alla congregazione che ha pagato le spese cosa fare dell'utile,se eventualmente donarlo alla Societa'?
La Societa' fa cacciare i soldi ai fratelli poi quando vende si acchiappa utile e spesa insieme,tanto e' intestato a loro!Capito i furboni?
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