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eluana ce l'ha fatta

Ultimo Aggiornamento: 09/02/2009 17:20
22/11/2008 15:09
 
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Una risposta doverosa...anche se tardiva!
Carissimo Freddie,
scusami se solo adesso mi permetto di risponderti.
Innanzitutto quando ho detto questa frase,non pensavo assolutamente
al signor Beppe Englaro,
ma ce l'ho con una giustizia,che tutto mi sembra fuorchè giustizia.
Credo che tu non conosca bene la vicenda per parlare così,
vorrei ricordarti che il Signor Englaro,è dal lontano 1999,
che cerca di aggrapparsi alla giustizia,per riuscire a
far levare il sondino che nutre,e lo ripeto,NUTRE E DISSETA sua figlia.
Io non giudico il signor Beppino,come tu affermi,
esprimo solo il mio parere,come tu esprimimi il tuo.
Sò perfettamente anch'io che lui avrà sofferto,nel vedere sua
figlia in quella situazione,che avrà pianto per questo,ma riaffermo che è sua figlia,e non è una sua proprietà come può essere una casa,o un pezzo di terreno,o un qualsiasi altro oggetto,
quindi LA VITA DI SUA FIGLIA NON E' UNA SUA PROPRIETA'.
Ti consiglierei di leggere,prima di parlare,perchè non è il Signor Englaro,che alza dal letto sua figlia,per farla sedere sulla
poltrona,non è il Signor Englaro che accompagna sua figlia
a fare la terapia,nonè il signor Englaro che tutti i giorni
lava e pulisce sua figlia.
Carissimo,te lo ripeto ancora,
mi vergogno di essere italiano,
dove una persona,come me e come te,
si permette di credere di avere il potere di far morire
una persona di fame e di sete,solo perchè è un magistrato.
Vedi se tu credi che un medico debba "uccidere",anzichè
far guarire,sei libero di pensarlo,ma sei in disaccordo con la professione stessa,quando io vado dal medico non penso certo che stò andando dal macellaio.
Io ho quattro figli,e non perderei mai la speranza,
e certamente,mi rivolgerei più a Dio che a un magistrato.
La mia fede è in Dio,nel Dio della vita e non della morte.
Vi saluto in Cristo Signore.
Ciao da Filippo65.



Carissimo Filippo,
ci sono alcuni punti che mi permetto di ribattere riguardo la tua risposta:
innanzitutto, ritengo che la mia conoscenza sul cosiddetto “caso Englaro” non sia inferiore a quella della maggioranza degli italiani che hanno letto giornali, settimanali, riviste specializzate (cattoliche e non ), ascoltato dibattiti ad hoc, seguito i vari speciali televisivi quale aiuto alla formazione di una personale opinione. Dubito fortemente che una folla numericamente consistente abbia seguito l’evolversi degli avvenimenti fin dal lontano 1999; forse qualcuno si è imbattuto nella vicenda seguendo il Maurizio Costanzo Show o qualche approfondimento televisivo che certamente è andato in onda durante questi quasi 17 anni di calvario, i più lo hanno appreso quando il caso è esploso. Pertanto, il mio intervento, per quanto fuori dal coro, non è privo di adeguata documentazione sebbene giunga a conclusioni che possono far storcere il naso a qualcuno... [SM=g27829]

Come ho ribadito più volte, sono per la tutela della vita dal suo nascere fino alla sua conclusione senza però avere la pretesa che le mie convinzioni debbano essere quelle di coloro che non la pensano come me. Certo, non mi sottraggo al non facile compito di essere il più possibile coerente nelle mie scelte di vita con quanto sottolineato qualche riga più sù suggerendo e testimoniando una visione differente da quella che dà il mondo su alcune tematiche alla luce del Vangelo. Ma non dimentico una regola fondamentale: che il Vangelo va proposto, non imposto! E quando prevalgono visioni negative o risposte di morte la colpa non è (soltanto) di coloro che quelle risposte danno, ma anche (e soprattutto) di noi “cristiani” che non siamo riusciti ad essere credibili, non abbiamo saputo proporre efficacemente il messaggio di vita e di speranza che ci ha lasciato il Maestro. In definitiva, invece di battere il petto del vicino recitando: “per tua culpa...” dovremmo rivolgere il pugno verso il nostro petto e batterlo fino a farci venire i lividi! Sì, perché il fallimento di Beppe Englaro (se tale dovesse essere) è il nostro fallimento, il fallimento anche di chi si fregia dell’appellativo di “cristiano”, ma che poi scarica responsabilità e colpe opportunamente sugli altri!!!! [SM=x570888]

Come ho scritto nel mio precedente post, nessuno di noi è in grado di leggere nel cuore di un uomo, possiamo solo pregare e sperare che il Signore apra i cuori ed illumini le menti...magari anche col nostro aiuto senza, però, essere invasivi e sforzandoci di rimanere accanto - fisicamente o spiritualmente - a quanti disperano in un simile aiuto o lo rifiutano addirittura. Soprattutto, occorre fare anche silenzio quando occorre senza avere la pretesa di giudicare e pontificare (perché si è fatto particolarmente questo, a mio avviso, nei discorsi del cittadino della strada). Tu ti vergogni che un uomo, solo perché magistrato, possa decidere di far morire una persona? Eppure, nei giorni scorsi ho visto molte persone ergersi (abusivamente) a magistrati e dare un giudizio sul signor Englaro; tra i tanti appellativi lanciatigli contro spicca quello di “assassino” dimenticando, questi ferventi “cristiani”, che nel momento stesso in cui hanno pronunciato un simile giudizio essi stessi sono diventati degli assassini, se vogliamo dar retta alle parole di Gesù e non prendere solo quello che ci fa comodo o che sostenga le nostre tesi!!! [SM=x570872]

Riguardo la tua affermazione secondo cui il signor Englaro di fatto non accudisce personalmente la propria figlia (e, forse, si vuole insinuare che non abbia un amore propriamente paterno per la stessa o, quanto meno, abbia scarso interesse verso di lei, se non toglierla dal mondo al più presto e con poco clamore possibile), ribatto che essa è “leggermente” demagogica e qualunquista, senza offesa.
A voler seguire quel ragionamento dovrei pensare che chi ha un proprio caro in terapia intensiva o nel reparto di cardiologia d’urgenza o al centro “grandi ustionati” per il solo fatto che non può accudirlo di persona (sebbene il familiare sia assistito da personale specializzato e competente) ne consegue che ha meno amore, sente meno dolore, soffre di meno rispetto a chi assiste un caro congiunto a casa propria o è in grado di collaborare attivamente nell’esecuzione della terapia. Assurdo!!!! [SM=g1543783]

Per certi versi è proprio il contrario; credo che una persona si strugga di più vedendo colui o colei che ama da dietro un freddo vetro o attraverso un monitor (non è il caso del padre di Eluana, ovvio) e non poter fare alcunchè. Eppoi, sei tanto sicuro che Beppe Englaro non stringa la mano di sua figlia quando è con lei? Che non colga ogni minimo momento per starle vicino (ha lasciato perfino il suo lavoro)? Che non l’accompagni a fare la terapia? Che non nutra, nel profondo del suo cuore, la piccolissima speranza di un piccolissimo cenno di miglioramento delle condizioni cliniche di Eluana che lo possa fermare dal percorrere fino in fondo il tragico sentiero su cui si è incamminato? [SM=x570868]

Siamo di fronte ad una linea sottilissima di confine dove non è possibile distinguere nettamente il bianco dal il nero (sennò non ci sarebbero tante discussioni). E’ una zona grigia in cui ognuno agisce secondo coscienza e secondo la sua cultura di provenienza (cattolica, laica, agnostica, atea...). Non è un voler gettare la spugna o un condividere certe soluzioni, ma è la consapevolezza che ognuno di noi è chiamato in alcuni casi a prendere decisioni difficili ed estreme e non sempre si ha la fortuna di trovarsi nelle migliori condizioni per poter scegliere o di sapere che si può contare sull’aiuto e sul sostegno amorevole di uno straordinario compagno di viaggio che ha promesso di starci accanto per tutti i giorni della nostra vita!!!! [SM=g1543784]

“Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”.

Quanto abisso c’è tra le parole di misericordia che Gesù pronunciò in favore dei suoi carnefici (e di coloro che a tutt’oggi fanno scelte di morte...compresi i “ben pensanti” e coloro che si ritengono fedeli seguaci di Cristo) e le tante parole di condanna lanciate da troppi “cristiani” all’indirizzo di un padre che ha preso una decisione non condivisa da tutti, ma che in coscienza ritiene giusta. In proposito, invito te ed altri a leggere cosa sostiene la dottrina cattolica al riguardo (pur salvando il principio del rispetto per la vita)!!!!! [SM=g27829]

Per la cronaca, ho anch'io dei figli; due, per la precisione, di quattro e sei anni. Spero che il Signore possa ispirarmi sempre le giuste azioni perchè crescano alla Sua ombra e siano degni cittadini del mondo tanto nel bene quanto nelle difficoltà! Soprattutto, confido di non abbandonare le sue vie nel momento della prova pur nella certezza che, qualora sbagliassi, la misericordia del Signore supera di gran lunga il legalismo dei suoi figli...


Un fraterno saluto. [SM=x570892]


Freddie
-------------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.




[Modificato da !Freddie! 22/11/2008 16:40]
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