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eluana ce l'ha fatta

Ultimo Aggiornamento: 09/02/2009 17:20
03/02/2009 15:58
 
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In una discussione sul "caso Englaro" mi furono poste queste riflessioni che giro a voi, in quanto, in tutta onestà, non sono ancora riuscita a dare una risposta.

1) I mass media ci hanno presentato il padre di Eluana come un genitore disperato teso esclusivamente ad ottenere l’esaudimento della richiesta fatta da sua figlia prima dell’incidente, quand’era ragazza. Per ottenere ciò si è impegnato in diverse battaglie giudiziarie che hanno alla fine portato alla sentenza della Corte di Cassazione. Ora, sappiamo bene i costi legali delle battaglie giudiziarie, soprattutto quando vengono respinte; di conseguenza ci poniamo la seguente domanda. Non sarebbe stato meglio per il padre che, come ripeto voleva esaudire il desiderio della figlia, portare la medesima in qualche clinica di un vicino paese Europeo in cui viene praticata l’eutanasia (prima per un preventivo controllo relativo alla possibilità di un risveglio della figlia e poi, in caso di esito negativo, per l’iniezione eutanasica lecita in quel paese)? Tale scelta gli sarebbe costata meno delle battaglie legali intraprese in Italia per ottenere (sotto altre spoglie) quanto poteva facilmente conseguire in tale Paese europeo senza farla morire, con terribili dolori, di fame e di sete come accadrà invece in Italia se tale sentenza verrà eseguita .

2) In conseguenza della sentenza della Corte di Cassazione (a sezioni unite) è facile immaginare per uomini e donne nelle condizioni di Eluana la medesima fine, anche se non richiesta preventivamente. Basta che un coniuge o uno stretto familiare del paziente dichiari, in assenza di controprova, che il loro congiunto aveva affermato di non voler rimanere in uno stato vegetativo per ottenere lo scopo, mediante ricorso al giudice con tanto di allegata sentenza della Suprema Corte.

3) Se invece qualche personaggio politico dichiara pubblicamente d’aver intrapreso un digiuno totale per piegare alle sue richieste le istituzioni, subito si mobilita "l’universo mondo" per scongiurare il pericolo di una sua imminente dipartita da questa terra. Come mai? Non è libero (seguendo la logica di certi laicisti e libertari) di morire (di fame e di sete, , secondo alcuni medici) come è stato sentenziato per Eluana?

03/02/2009 17:24
 
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L'eutanasia in Italia c'è, eccome. Ma, ipocritamente, tutti si fa finta di nulla e tutti scelgono la via più facile, quella del silenzio, del "si fa ma non si dice".

Englaro, invece, merita un plauso perché ha scelto di fare una battaglia civile e nel pieno rispetto delle regole, per creare un precedente che possa salvare dalle sofferenze centinaia di Eluane invisibili costrette dal vuoto legislativo a rimanere in quelle condizioni (o a morire, sì, ma con l'eutanasia di sottobanco).

Ribadiamo, infine, sennò si dicono fesserie, che qui non si parla neanche di eutanasia: Eluana è tenuta in vita ARTIFICIALMENTE. Si parla di testamento biologico: lei desiderava non essere tenuta forzatamente in vita in quelle condizioni.
03/02/2009 18:04
 
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Re:
elghorn84, 03/02/2009 17.24:



Ribadiamo, infine, sennò si dicono fesserie, che qui non si parla neanche di eutanasia: Eluana è tenuta in vita ARTIFICIALMENTE.




Sei proprio sicuro di ciò che dici?


www.avvenire.it/Cronaca/Eluana+vita+quotidiana.htm


03/02/2009 18:22
 
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Re: Re:
Mariasole17, 03/02/2009 18.04:




Sei proprio sicuro di ciò che dici?


www.avvenire.it/Cronaca/Eluana+vita+quotidiana.htm






Siamo esterefatti.
Noi credavamo, come molti, che Eluana fosse tenuta in vita artificialmente, mentre scopriamo adesso che tutte le sue funzioni sono vive.

C'è solo una parola per questo: omicidio di Stato con mandante il padre. [SM=x570869]

Altro che testamento biologico; se ne avesse avuto intenzione di lasciarlo lo avrebbe messo per iscritto, insieme ad uno olografo.

Speriamo soltanto che ne possa rispondere un giorno a chi di dovere.

Mauro e Alessandra.
03/02/2009 18:38
 
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Re: Re: Re:
masterbox, 03/02/2009 18.22:




Siamo esterefatti.
Noi credavamo, come molti, che Eluana fosse tenuta in vita artificialmente, mentre scopriamo adesso che tutte le sue funzioni sono vive.





Allora forse non sapevate neanche a ad Eluana, proprio nei giorni in cui si emetteva la sua sentenza a morte, è ritornato il ciclo mestruale dopo 17 anni!


www.avvenireonline.it/NR/exeres/CB75AA67-1C3D-4D43-89DB-26D9F3E7...


03/02/2009 19:09
 
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Re: Re: Re: Re:
Mariasole17, 03/02/2009 18.38:




Allora forse non sapevate neanche a ad Eluana, proprio nei giorni in cui si emetteva la sua sentenza a morte, è ritornato il ciclo mestruale dopo 17 anni!


www.avvenireonline.it/NR/exeres/CB75AA67-1C3D-4D43-89DB-26D9F3E7...






Non credo esistano parole...

Come può un padre, di fronte ad un piccolo miracolo di rinascita biologica, continuare imperterrito a volere la morte dela figlia.

[SM=g1537334]

Mauro e Alessandra
03/02/2009 20:18
 
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Re: Re:
elghorn84, 03/02/2009 14.19:




complotto pluto-giudaico-massonico.






non mettiamo in bocca agli altri delle fantasie, non ho parlato di giudei né di lucertoloni provenienti da Marte o di Biancaneve e sette nani.






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



03/02/2009 20:30
 
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Re: Re:
Mariasole17, 03/02/2009 18.04:




Sei proprio sicuro di ciò che dici?


www.avvenire.it/Cronaca/Eluana+vita+quotidiana.htm





Si, vabbè, e cosa volevate dicesse Avvenire? Ci manca solo che guarda un po' la notte Eluana passeggia nel cortile dell'ospedale ma quella carogna del padre la vuole morta a tutti i costi...

Siamo seri, carità cristiana sì, ma verso le sofferenze degli altri. Taciamo tutti e facciamo sì che la legge faccia il suo corso.


03/02/2009 21:09
 
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Scusami elghorn,ma...........
Carissimo elghorn84,
vedi,non voglio risponderti male,
perchè non ne vale la pena,e mi dispiacerebbe,non sono in guerra con nessuno,e d'altronde nessuno può forzare nessuno,
e non sarò io a dirti ciò che devi pensare.
Ma da quello che scrivi vedo che sei altamente disinformato,
evidentemente a te come a quei giudici,non interessa sapere come stia effettivamente Eluana,
però anche tu per questo sei pronto a dare sentenze,
come hanno fatto quei giudici che si sono sostituiti ai medici,
e hanno decretato che Eluana,può morire di fame e di sete,
sostituendo la loro laurea in giurisprudenza(mi piacerebbe sapere quale prudenza),con quella di medicina.
Quello di cui io non riesco a capacitarmi,è come faccia un padre a
volere questo!
Io padre di quattro bambini,non mi sognerei mai di fare una cosa del
genere,grazie a Dio.
Quello che mi sento di dire è che in questa nostra umanità,stà sparendo il vero significato della parola AMORE.
L'AMORE,è condivisione,è aiuto,è il rispetto della persona umana,
è la fiducia verso il prossimo.
Vedi,il medico,che smette di curare e assistere un paziente,
che tu lo voglia o nò,non è più un medico,ma è un boia!
Tutti i più feroci assassini,altrimenti sono dei medici,se questo diventa la medicina.
Faresti di molto bene prima scrivere con la tastiera del computer,
a informarti meglio della situazione attuali di Eluana,
e ti puoi informare anche da altri giornali,che non sia "avvenire",
naturalmente quelli che ti informano correttamente della sua
situazione.
Scusatemi ragazzi,ma ormai,siamo allo sbando.
Vi saluto in Cristo Gesù,sperando che illumini quelli che hanno deciso di fare ciò.
Ciao da Filippo65.

04/02/2009 10:10
 
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Intervista alla vedova Coletta che ha incontrato Eluana e Beppino
A chi fosse interessato a leggerla:

www.avvenire.it/Cronaca/Vi+racconto+Beppino+ed+Eluana.htm
04/02/2009 10:29
 
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Sinceramente su questo caso limite, come su altri tipo Welby, mi è difficile prendere posizione. Per me è meglio tacere, dal momento che non conosco fino in fondo la vicenda e tutte le sue implicazioni.

Al di là di tutto, comunque è evidente che c'è un vuoto legislativo in merito alla questione.


04/02/2009 12:33
 
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Non di tutto ci si può fare un'opinione

E' triste leggere su Eluana, soprattutto in questi giorni

Per il padre deve essere terribile ....da anni

Nessuno lo può giudicare...a tutti sarebbero saltati i nervi molto prima

ma....

ma Eluana non soffre....
ma Eluana non ha detto chiaramente di voler morire....
ma Eluana la stanno curando le suore (non mi sono mai state simpatiche le suore ma in questo caso devo proprio ricredermi)...
ma Eluana non sta dando noia a nessuno, neppure al papà che la va a trovare, si e no, una o due volte il mese.....

ma Eluana potrebbe soffrire un casino morendo di sete....
ma Eluana soffrirebbe tantissimo per non soffrire più....

L'eutanasia in mano ai padri mi piace poco

qualche giorno fa un povero tossico in terapia mi ha detto: "speriamo bene, qui fanno fuori i figli.....devo assolutamente guarire ma ho un incubo ....se non ci riuscissi e ....un giorno mio padre potesse farmi fuori perché non sono tornato da un "trip" o sono in "coma da overdose" o sono diventato ....uno "zombie"????"

ma non potrebbe toccare qualche cosa di simile un giorno a tanti vecchi babbei, oggi tanto insofferenti, sicuri e determinati.....????


enrico
05/02/2009 19:30
 
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dinanzi a questa testimonianza mi sento solo UN VERME.

www.salvatorecrisafulli.it/testimonianze.htm
05/02/2009 19:45
 
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Re:
Al Nair, 04/02/2009 10.29:

Sinceramente su questo caso limite, come su altri tipo Welby, mi è difficile prendere posizione. Per me è meglio tacere, dal momento che non conosco fino in fondo la vicenda e tutte le sue implicazioni.

Al di là di tutto, comunque è evidente che c'è un vuoto legislativo in merito alla questione.





Un... "pieno" legislativo, in clima di pensiero debole, potrebbe essere peggio che l'attuale regola di coscienza che, per chi è coerente con un'etica laica degna di questo nome, impone che nel dubbio bisogna stare per la scelta operativa che tutela dal danno. E questa non è certo quella della sottrazione degli alimenti che porta il danno maggiore possibile.

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est modus in rebus
06/02/2009 18:29
 
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L'intervista di Margherita Coletta è riportata anche dalla rivista IL TIMONE, con tanto di commento:

Newsletter del 04 Febbraio 2009

CASO ELUANA ENGLARO

SE QUESTA E' UNA DONNA
Riccardo Cascioli

“Lei è una donna. Una donna di trentotto anni: ha la mia stessa età. Ha il ciclo mestruale come ogni donna. Apre gli occhi di giorno e li chiude la notte. Respira benissimo e da sola, serenamente. Il suo cuore batte da solo, tenace e forte. Ci sono momenti nei quali forse sorride e altri nei quali forse socchiude gli occhi. Ma quanti sanno davvero che Eluana non è attaccata a nessuna macchina? Quanti sanno che nella sua stanza non c’è un macchinario, ma due orsacchiotti di peluche sul suo letto? Che non ha una piaga da decubito? Che in diciassette anni non ha preso un antibiotico?”.

Così ha parlato Margherita Coletta, la vedova di un carabiniere ucciso nell’attentato di Nassiriya (Iraq) il 12 novembre 2003, che negli ultimi mesi ha visitato più volte Eluana Englaro nella clinica di Lecco dove era ricoverata da 15 anni e che ha intessuto un rapporto di amicizia con Beppino, il padre di Eluana. Margherita Coletta ha parlato in una intervista pubblicata da Avvenire oggi, 4 febbraio 2009, in in cui racconta la sua esperienza con Beppino ed Eluana. Un’intervista tutta da leggere, ma quelle parole citate all’inizio sono da meditare e riproporre ovunque perché spezzano quel muro di ipocrisia e malignità che un gruppo di sciacalli ha eretto intorno alla famiglia Englaro, sfruttando il dolore di un padre evidentemente disorientato: “Credo sia soprattutto lui in uno stato simile a quello vegetativo”, ha detto di lui Margherita Coletta, con una espressione di filiale affetto.

Ieri sera al TG1 abbiamo assistito al vertice di questa “danza del male”, con l’intervista al primario anestesista della clinica “La Quiete” di Udine, Amato Da Monte, l’uomo che ha coordinato la “deportazione” di Eluana dalla clinica della vita alla camera della morte. Di notte; l’habitat naturale del “principe delle tenebre”. Alla domanda della giornalista che chiedeva sulla possibile sofferenza di Eluana, Da Monte ha risposto: “Eluana è morta 17 anni fa”. Rileggiamo quanto detto da Margherita Coletta: risulta al professor Da Monte che le persone morte aprano gli occhi di giorno, sorridano, abbiano il ciclo mestruale, respirino senza problema, abbiano il cuore che batte autonomamente? E se è così convinto che Eluana sia già morta, perché pensa di somministrarle dei sedativi durante il procedimento di sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione?

Solo chi è morto dentro può capovolgere la realtà fino a questo punto. E proprio lui aveva detto all’inizio dell’intervista che vedendo Eluana per la prima volta si sentiva “devastato”, perché era così diversa dalle foto che da mesi scorrono in tv e sui giornali e che si riferiscono ad Eluana prima dell’incidente. Certo che è molto diversa, così come lo stesso dottor Da Monte è diverso rispetto a 17 anni fa. E’ ciò che accade ai vivi: si cresce, si invecchia. Dei morti, invece, dopo 17 anni restano soltanto le ossa. Ma per Da Monte, Eluana è morta 17 anni fa.

La responsabilità di questa barbarie però, non si può scaricare evidentemente sul solo dottor Da Monte. Egli è soltanto l’immagine fedele di questa nostra società composta di “morti che camminano”, incapaci di dare o almeno di cercare un senso alla realtà, alla sofferenza come alla gioia, al lavoro come al riposo, incapaci di essere uomini e donne. E’ l’immagine dei tanti sciacalli che si sono avventati su Eluana, come prima avevano fatto con Welby, per imporre un’ideologia di morte, a cominciare dai militanti del Partito radicale e i loro avvocati che hanno spinto Beppino Englaro a portare fino in fondo un atto che lo tormenterà fino alla fine dei suoi giorni.

E’ l’immagine dei tanti Ponzio Pilato che affollano gli scranni dei tribunali italiani - e non solo -, che davanti a una evidente invasione di campo di qualche giudice militante, si preoccupano soltanto di stabilire la legittimità formale delle sentenze: la frase è corretta, l’inchiostro è giusto, si proceda all’esecuzione. E ci si permetta qui di correggere il presidente Napolitano, che ha invocato subito una legge sul testamento biologico perché i magistrati della Cassazione si sono inseriti in un vuoto legislativo. Caro presidente, non c’era alcun vuoto legislativo in Italia a proposito di eutanasia: essa è vietata, punto e basta. I giudici hanno compiuto un vero e proprio colpo di mano, e l’unica legge buona sarà quella che impedirà ad altri giudici di perseguire la stessa strada.

Tornando al discorso precedente, il dottor Da Monte è anche l’immagine nauseante di tanti politici incapaci di chiamare le cose con il loro nome e che si trincerano dietro il “rispetto per il dolore della famiglia” per avallare un atto che segna la condanna a morte, non di Eluana, ma dell’intera nostra società di cui dovrebbero essere loro i primi difensori.

E’ infine anche una domanda su ciascuno di noi, se abbiamo fatto tutto il possibile per affermare il Bene, per rispettare la vita di Eluana e sostenere il padre Beppino nella sofferenza.

E’ vero comunque che in tutta questa vicenda sono emersi anche segnali di speranza: abbiamo visto una grande mobilitazione di persone comuni sdegnate per questa barbarie, mobilitate nell’estremo tentativo di salvare Eluana. Segno che la sensibilità per la vita non è morta nel nostro popolo. E abbiamo visto anche dei politici fare il loro possibile per fermare la deriva di questa società, a cominciare dal ministro Sacconi e dal governatore della Lombardia Formigoni

Questo ci aiuta anche a vedere che la partita ancora non è finita. Abbiamo ancora tutti la possibilità di fare qualcosa.

Anzitutto pregare. Pregare perché il Signore apra il cuore a Beppino Englaro, che lo faccia rinsavire e comprendere la gravità del gesto che sta per compiere.

E poi fare pressione con tutti i mezzi possibili: manifestazioni, ma anche lettere a giornali, tv. E soprattutto a coloro che stanno per alzare la mano su Eluana: i responsabili della clinica La Quiete e il Comune di Udine che ha fatto da ponte.
Per facilitarvi, ecco alcuni recapiti:

Clinica:
indirizzo e-mail: segreteria@laquieteudine.it
Per il telefono telefonare a: Ufficio Segreteria dell'Asp "La Quiete", la
responsabile dell'ufficio è la sig.ra Barbara Duriavig, tel. 0432-8862216
oppure 0432-8862214, fax. 0432-26460

Comune:
indirizzo e-mail: urp@comune.udine.it
Fax: 0432 - 271355


Sandro

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Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia (Matteo 5,11)
07/02/2009 13:06
 
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Alle 17 sarò presente ad un sit-in in piazza del parlamento per contestare il decreto legge del Governo.
07/02/2009 14:59
 
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Re:
carlomagno1955, 07/02/2009 13.06:

Alle 17 sarò presente ad un sit-in in piazza del parlamento per contestare il decreto legge del Governo.




Io se riesco passo
07/02/2009 15:51
 
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anzitutto pregare. Pregare perché il Signore apra il cuore a Beppino Englaro, che lo faccia rinsavire e comprendere la gravità del gesto che sta per compiere.



Sono senza parole... Non sono mai stato così felice di essere ateo...
Immagino che coloro che si oppongono così tanto alla sentenza della cassazione e considerino il padre di eluana una sorta di mostro senza cuore, siano d'accordo con il pensiero di Berlusconi secondo cui "Eluana puo' avere dei figli"...

Se la smettessimo (Anzi se la smetteste) di giudicare i sentimenti di un padre, che conosce meglio di voi quella ragazza (o no?) e la finiste di portare ancora avanti la stupida ed illusoria tesi secondo cui "eluana è una ragazza di 38 anni sana e normale", che non tiene conto del fatta che questa sana ragazza non vede, non sente, non parla, non è cosciente, in pratica non c'è (ma "miracolosamente" non vive grazie ad una macchina...), forse agireste nel modo più cristiano possibile...

Ma forse sono io che mi illudo che essere cristiani sia compatibile con l'usare la ragione e il non imporre delle arbitrarie vedute agli altri, in perfetto stile tdg...

Spero proprio che eluana e beppino vincano questa battaglia contro l'ignoranza, il fanatismo e la volgarità di chi lede così apertamente la dignità altrui in nome di un dio quanto mai crudele e incomprensibile...

Davide
07/02/2009 16:53
 
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Caro Davide

Sono senza parole... Non sono mai stato così felice di essere ateo...
Immagino che coloro che si oppongono così tanto alla sentenza della cassazione e considerino il padre di eluana una sorta di mostro senza cuore, siano d'accordo con il pensiero di Berlusconi secondo cui "Eluana puo' avere dei figli"...

Se la smettessimo (Anzi se la smetteste) di giudicare i sentimenti di un padre, che conosce meglio di voi quella ragazza (o no?) e la finiste di portare ancora avanti la stupida ed illusoria tesi secondo cui "eluana è una ragazza di 38 anni sana e normale", che non tiene conto del fatta che questa sana ragazza non vede, non sente, non parla, non è cosciente, in pratica non c'è (ma "miracolosamente" non vive grazie ad una macchina...), forse agireste nel modo più cristiano possibile...

Ma forse sono io che mi illudo che essere cristiani sia compatibile con l'usare la ragione e il non imporre delle arbitrarie vedute agli altri, in perfetto stile tdg...

Spero proprio che eluana e beppino vincano questa battaglia contro l'ignoranza, il fanatismo e la volgarità di chi lede così apertamente la dignità altrui in nome di un dio quanto mai crudele e incomprensibile...



siamo un po' tutti senza parole....

qualche riflessione da uomini (e non da cristiani) viene però da fare (a meno di non voler sposare posizioni pre-costituite e pre- confezionate)

Le riflessioni sono:

1) l'eutanasia sarebbe meglio della morte per fame e sete; non dico che sarebbe un bene...dico che tra due mali l'eutanasia sarebbe quasi sicuramente il male minore (una puntura e via .....);

2) la morte per sete e fame mi sembra veramente ....la più infame;

3) i cristiani che pregano Dio perché lasci Eluana in questo stato, già che ci sono perché non pregano in modo liturgico, impegnativo e solenne per un vero e proprio miracolo??? Se Dio è Onnipotente non dovrebbe esserci una gran differenza tra un miracolo piccolo ed un miracolo un pochino più grande....

4) i laici e gli atei perché mostrano così poca fiducia nella scienza e nei suoi progressi??? forse che l'epoca dei lumi è già finita? forse che alla fede nel progresso hanno sostituito la fede nel dubbio e nel nulla??? ventanni fa larga parte dei malati di cancro erano condannati....oggi per gran parte di loro ci sono grandi speranze....

5) non faccio politica ma nessuno sa se il signor Berlusconi sia mosso da umana pietà, gusto del paradosso o voglia di accattivarsi l'elettorato cattolico....nessuno lo sa...fare ipotesi mi sembra giudizio temerario e soprattutto ....tempo buttato....

[Modificato da domingo7 07/02/2009 16:57]
07/02/2009 18:18
 
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Il caso Englaro ha riaperto in me una profonda crisi di coscienza.
Ho vissuto, all'acqua di rose al confronto del signor Englaro, lo stesso strazio con il mio papà.
Ancor oggi, pur avendo fede, non so cosa sceglierei.
Allora, mi mordevo le mani a sangue, nel vedere il suo strazio e l'accanimento per prolungarne la vita, ma a parte pregare Dio e i medici affinchè gli fossero risparmiate sofferenze ormai inutili, non ho avuto il coraggio di ribellarmi.
Riconosco che non è dato a nessuno togliere la vita, ma vorrei che, almeno in questo caso, si rispettasse la dignità di Eluana e del suo coraggioso padre.
Risparmiate loro anche il disdicevole "balletto" dei politici.
Gabriella Prosperi
07/02/2009 18:51
 
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Il parere del padre? Che diavolo c'entra con la ricerca del vero?

Fino a prova contraria il padre, se non si pone sul piano dell'argomentare razionale (non dico sul piano di dire il suo "parere" che lo può dare anche chi non ragiona ma di un parere argomentato, dimostrante la verità), potrà testimoniarci solo i suoi sentimenti. E fino a prova contraria i sentimenti in tema di accertamento della verità portano dritto dritto fuori strada.
Una madre, per sentimento, difende e assolve il figlio assassino; l'interesse economico o affettivo spingono a mentire e a rubare; la sofferenza psicologica e lo stress spingono a fidarsi di chiunque prometta un sollievo, anche dei ciarlatani che si fanno passare per maghi; un padre che ho conosciuto io, sicuramente seguendo il cuore, diceva al figlio poliziotto di lasciare che altri colleghi (stupidi non è vero?) si esponessero alle azioni rischiose e che, alla peggio, era meglio che moriva la vittima piuttosto che rischiare la vita di un "tutore dell'ordine" per difenderla, eccetera...

Il problema di Eluana non è primariamente un problema di alleviamento di sofferenze; né delle sue fisiche, né del padre, psichiche. E' un problema etico relativo al diritto di vita e di morte sugli altri, che è gravido di immense conseguenze.* Se c'è gente ottusa che non le vede, ci sono altri che le prevedono e perciò si "accaniscono" (accanirsi per il bene è meritorio) per difendere quella che ritengono essere la verità etica, questa: che uccidere un innocente non è lecito per nessun motivo al mondo.

E non è lecito neanche aiutarlo a uccidersi se lo chiedesse. Si deve presupporre che chi vuole uccidersi, dal momento che fa una scelta contraria al valore massimo che esiste, la fa spinta da stress, emozione, sofferenza, cioè contro la sua volontà perché è irrazionale sia l'autolesionismo che il suicidio. E riprova ne sia che i salvati da questo gesto estremo, poi, aiutati psicologicamente ci ripensano e ringraziano.
Altrimenti succederà che la mossa di Totò che, salvato dal fiume, colpevolizza il salvatore costringendolo a mantenerlo, cessa di essere una barzelletta e diventa davvero pena contro un reato. E chissà, potremmo avere anche che chi è salvato dai pompieri farà loro causa se sono stati loro stessi a dar fuoco alla casa per suicidarsi. [SM=g27829]

E queste cose non vanno decise neanche a maggioranza. Si devono decidere sulla base della maggiore o minore ragionevolezza degli argomenti, e non sempre la maggioranza segue gli argomenti, anzi, è sicuro che la massa si lascia influenzare più dalle emozioni, dagli slogan, dalle reclami, dalle suggestioni, dall'interesse politico (leggi, di potere).
La stima della nostra Costituzione, difesa giustamente a spada tratta da molti, deriva proprio dalla sua equilibrata saggezza. Guai se cedessimo a un parere revisionista basato sulla maggioranza, oggi, chiaramente afflitta dal disorientamento del "pensiero debole". Questo disorientamento, nel caso, consiste anche nel confondere ritenendoli sinonimi, mentre non lo sono affatto, libertà e liceità, legalità e eticità (non tutto ciò che è legale è etico) e dall'aver inculcato l'idea che i diritti hanno più importanza etica che i doveri, mentre pesano esattamente allo stesso modo. Ma se non riusciremo più a distinguere e ad ammettere che, seguendo prevalentemente il sentimento incorriamo in scelte irrazionali, se vorremo cioè difendere la legittimità di scelte che non hanno alcuna giustificabilità sul piano dei valori, allora siamo proprio allo sbando e non ci resta che aspettare un altro Messia. O tornare a scuola di logica e di etica, che sono entrambe (ahimé) materie filosofiche.
Ed ho parlato da "laico". I cristiani la luce etica, su tale vicenda, ce l'hanno già. Luana per loro non è un peso, ma un dono di umanizzazione per tutta la società. E non è neanche escluso che un giorno la scienza sarà "schiaffeggiata" da quacuno che ri riprenda da analoga situazione che per ora si ritiene irreversibile. Già questa possibilità, questo dubbio, destituisce di liceità l'atto di omissione di soccorso che, negando ad Eluana l'alimentazione, è e resta un reato, anche se nella fattispecie è stato legalizzato dalla nostra magistratura.
_______________________________________
* Ci sono state persone che, come profeti, avevano avvertito che la violenza e la pornografia nei mass-media avrebbero provocato disastri mentali sull'idea del valore della vita e dell'amore. Si è voluto procedere. Oggi stiamo raccattando i cocci di questa impostazione post sessantottina, e con la caparbietà di non voler ammettere che abbiamo sbagliato. Andiamo a consolarci dall'esperto criminologo o dallo psichiatra che, con una freddezza da matti, spiegano il fenomeno spesso deresponsabilizzando la società diseducante degli adulti e non risolvendo alcun problema.
E l'idea dell'eutanasia come "rimedio" a una vita "non più degna d'essere vissuta" da cosa deriva se non dall'aver inculcato, con l'idolatria del corpo, il consumismo, il protagonismo, che è vita umana solo quella vissuta alla massima espressione? Poi, naturalmente si fa eccezione abbattendo le barriere architettoniche per i disabili e creando strutture per la oro tutela, perché la società invecchia e le malattie e gli handikap aumentano, ma quei soggetti sono una gran fonte di reddito... Li eutanasizzeremo quando il loro conto in banca si sarà esaurito.
----------------------
est modus in rebus
07/02/2009 19:59
 
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Ragazzi,
mi spiace dirvi che rimango IO SENZA PAROLE,
riguardo a certe affermazioni.
Vorrei chiedervi molte cose,ma sarò essenziale.
Allora per prima cosa vorrei chiedervi:
1°)Mi sapreste dire qual'è il compito del medico,e per quale motivo
esso eserciti questa professione da centinaia d'anni?
La sua assistenza è assistenza di vita o di morte?Per la cura o cos'altro?
2°)Chi stabilisce a che punto si ha la fine della vita?
Eluana,che ha un cuore che batte da solo senza l'ausilio delle macchine,
respira autonomamente,per quale motivo gli si deve negare la
nutrizione e l'idratazione?
3°)Come mai questi giudici,visto che non sono dei luminari della
medicina,hanno ascoltato solamente le testimonianze delle
persone,che affermano che Eluana ,nello stato in cui è,avrebbe voluto morire,mentre non hanno ascoltato,altre testimonianze,che dicevano l'esatto contrario?
Come mai,questi "volontari" della medicina(chiamiamola così,anche se per me restano solamente dei boia),hanno accellerato la sottrazione dell'alimentazione e idratazione,in base a ciò che era stato prestabilito da loro e dal giudice?
Vedete ragazzi,non me ne vogliate,ma essere atei,non significa non
rispettare la vita,perchè in questo senso dovremo essere tutti uguali,
credenti e no,questa è etica morale.
Io ho un'impressione,e credo di non essere tragico,ma reale
nelle considerazioni.
Mi sembra di vedere:avete presente un cavallo che si è azzoppato,
e non può più correre?Diventa un animale da macello!
Chi può misurare il grado di handicap,per cui una persona può
essere considerata "da eliminare"?
Spero che capiate la gravità della situazione!!!
Vi saluto in Cristo Gesù.
Ciao da Filippo65. [SM=g1543902]









07/02/2009 20:04
 
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Carissimi,

Nella vicenda di Eluana io vedo sia il dramma della sua morte, che il dramma della sua esistenza,

A tutto questo che gia' e' bastante si aggiunge quello che che ci fa notare Gabriella: "Risparmiate loro anche il disdicevole "balletto" dei politici." Concordo con la "misura" usata in queste sue parole, ma non sarebbe fuori luogo usarne anche di piu' pesanti.

Un caro saluto a voi tutti.
Matisse

La verita' non danneggia mai una giusta causa. M. K. GANDHI
07/02/2009 21:05
 
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Bisogna sempre difendere i più deboli,anche a costo dell'impopolarità.
Lasciamo perdere i politici,
che lasciano il tempo che trovano.
Qui il dramma non stà nella sua esistenza,
ma il dramma è che si stà facendo morire una persona come me
e come voi di fame e di sete.STOP!!!
Eluana non è un malato terminale,che stà morendo dal dolore.
Questo ragazzi non è solo che l'inizio.
Ormai l'uomo continua imperterrito,ciò che fece inizialmente,
sostituirsi a Dio.
Bisogna fare dei figli che non abbiano difetti,
magari alti 1,90 con gli occhi azzurri.
Questo può vivere,questo no,perchè è una larva umana.
Ieri sera,dalla rabbia,ho scritto alla presidenza della reppublica,
non sò se il nostro presidente leggerà mai il mio messaggio,
ma ho chiesto gentilmente,cosa fosse più anticostituzionale,
far morire una persona di fame e di sete,o impedirne questo
omicidio!!!
L'Italia si è sempre mostrata quale nazione che era sempre pronta
ad aiutare chi era più debole e chi avesse subito dei soprusi,
vedo che col tempo anche lei si adegua all'andazzo generale!!!
Scusatemi ma non sopporto le ingiustizie,e questa è veramente
grande.
Vi saluto in Cristo Gesù.
Filippo65.
07/02/2009 21:28
 
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A mio avviso quello che dovrebbero capire quelli che vorrebbero lasciare ai genitori di Eluana la libertà di decidere sulla vita o sulla morte, è che la vicenda di quella povera creatura ci riguarda tutti. Riguarda il futuro della legislazione italiana e forse un decreto di morte per noi stessi che, anche se avremo stabilito col testamento biologico di voler essere aiutati a vivere, potrebbe essere raggirato verso l'eutanasia se non saremo in grado di esprimerci in quel momento.
Su questo episodio insomma si sta formulando una convinzione che sfocerà in leggi future. E le leggi non toccano solo i privati ma il pubblico. Eluana è come se fosse nostra parente. Il nostro parere conta e ha diritto di esprimersi.

Ma poi che siamo in un periodo buio, relativamente alla lucidità dell'etica, lo vediamo tutti da come ragiona la nostra gioventù disorientata. Sono figli del nostro tempo. Non ci vedono chiaro né loro né le famiglie che li hanno allevati.

Faccio solo un esempio che per fortuna il gruppetto dei miei giovani, nessuno escluso, ha capito e lo condivide. Che logica etica c'è da parte dello Stato se da un lato mantiene tra i doveri matrimoniali quello della fedeltà, e dall'altro ha depenalizzato l'adulterio? Il venir meno a un dovere sancito dalla Legge non è un reato? e come mai diventa un diritto il trasgredirlo?
E l'infedeltà non è neanche un reato da poco se lo Stato stabilisce che in forza di essa si definisce il coniuge adultero "colpevole" e lo si sanziona assegnando al coniuge innocente la casa e gli alimenti.
E, sempre per coerenza (coerenza "laica" perché il diritto matrimoniale di cui si parla non è confessionale) non si dovrebbe anche punire chi attenta al matrimonio insidiando uno o l'altro dei coniugi? Non attenta costui a distruggere un bene che è l'unità del nucleo familiare eche lo Stato riconosce essere un bene per la società? E non si dovrebbero vietare quelle trasmissioni televisive ove si inneggia o si presenta come naturale, inevitabile, e "diritto" della persona l'infedeltà?
E i giovani, dietro questa incoerenza, non sono ridotti a pappagalli se ripetono ad eco che "l'amore è cieco" e che "al cuore non si comanda" quando è di evidenza che per mantenere la fedeltà sia l'uomo che la donna sposati sia chi si invaghisce di uno dei due partner devono comandare al loro cuore di stare al suo posto?
Non è evidente qui lo sbalestramento che fa confondere nella mente dei giovani il "sentire del cuore" che è spontaneo inevitabile e incolpevole dallo "acconsentire" che, essendo un atto umano, deve essere regolato dalla ragionevolezza e se invece è assecondato verso persone legate da vincolo matrimoniale e perciò oggetto illecito diventa azione colpevole?
E' o non è il sentimento e la passione a condurre fuori strada facendo sragionare la nostra gioventù che passa da un tentativo all'altro senza mai trovare la strada dell'amore che non è una cosa che "si fa" ma che è costituito dal dono di sé e va a braccetto con il senso del dovere, della giustizia, del rispetto per gli altri, della serietà, tutte cose che formano i doveri dei coniugi?
___________________________________________________
La verità vi renderà liberi (Gv 8:32) - La libertà vi renderà veri (Kate)
07/02/2009 22:26
 
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già, se per il cristiano, l'Uomo realizzato é colui che con l'Intelletto illuminato dalla Rivelazione, comanda la propria Volontà e questa l'Istintività, per la cultura moderna, avviene esattamente il contrario;


Modello Cristiano

1)La Rivelazione
2)L'Intelletto
3)La Volontà
4)La Sensibilità (Istintività)

Modello Moderno

1)L'Io
2)L'Istintività
3)La Volontà
4)L'Intelletto
[Modificato da predestinato74 07/02/2009 22:27]






"Darò loro un cuore nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro."
"Formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo."

Ezechiele



08/02/2009 01:20
 
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Come si vede sui giornali e sulla cattiva informazione anche sui luoghi virtuali ognuno, con questa 'Destra di dittatura', come viene definita dalla sinistra, continua a dire ed ad inventare quello che vuole e io sono il primo che si dica ciò che si voglia in un paese libero.

Però chiedo una cosa a questi amanti della pseudo-laicità: uccidetela voi. Perché quando siete stati al Governo, cari sbandieratori della libertà di sinistra, non avete preso le iniziative del caso?

Io preferisco non uccidere e non perché lo dice il Vaticano ma perché lo decido io.

Ed ho votato uno che NON UCCIDE!


Uccidetela voi, se questo vi fa sentire in pace con voi stessi.
08/02/2009 07:59
 
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misterx78, 08/02/2009 1.20:

Come si vede sui giornali e sulla cattiva informazione anche sui luoghi virtuali ognuno, con questa 'Destra di dittatura', come viene definita dalla sinistra, continua a dire ed ad inventare quello che vuole e io sono il primo che si dica ciò che si voglia in un paese libero.

Però chiedo una cosa a questi amanti della pseudo-laicità: uccidetela voi. Perché quando siete stati al Governo, cari sbandieratori della libertà di sinistra, non avete preso le iniziative del caso?

Io preferisco non uccidere e non perché lo dice il Vaticano ma perché lo decido io.

Ed ho votato uno che NON UCCIDE!


Uccidetela voi, se questo vi fa sentire in pace con voi stessi.



Ti ho già risposto qui:
[CUT]
omega [SM=g27823]

Visto che la discussione si trova in questo forum, se si ha qualcosa da dire o se si hanno delle risposte da dare a qualcuno, si risponde o si argomenta in questo forum, senza rimandare a discussioni che avvengono altrove.

Achille/mod
[Modificato da Achille Lorenzi 08/02/2009 08:32]
08/02/2009 17:14
 
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Uno dei tanti articolo sul caso. Vi si menzionano anche i testimoni di Geova:

De Septis: fermiamo la strage degli innocenti

«Serve una legge subito: altre famiglie, nella stessa situazione degli Englaro, si stanno preparando»

Domenica 8 Febbraio 2009,
di Mauro Giacon

«La vita di Eluana ora dipende solo dalla volontà di suo padre. Ma il nodo principale della vicenda è la sentenza della Cassazione sul suo caso perché apre la strada ad un grave e rischioso piano inclinato, che può condurre alla legalizzazione dell’eutanasia anche nel nostro Paese. Io credo che sia necessaria una legge sul “fine vita” che eviti che il caso possa ripetersi e che sancisca, senza ombra di dubbio, il dovere di tutelare i malati e di prendersi cura di loro, anche quando non è più possibile curarli, sostenendo opportunamente le loro famiglie. È indispensabile, per evitare uno strisciante rischio eutanasico».
È l’opinione di Elisabetta de Septis, docente al biennio di specializzazione in Bioetica e la Facoltà di Diritto canonico San Pio X del "Marcianum" di Venezia e autrice di un recentissimo libro che riporta le legislazioni europee in tema di eutanasia.
Che cosa potrà succedere dunque in Italia?
«È inevitabile che altre famiglie nella stessa situazione si stiano preparando. Con una pronuncia senza precedenti i giudici hanno riconosciuto effetti giuridici alla volontà che Eluana avrebbe dichiarato quando stava bene. Una volontà mai espressa per iscritto, ma “ricostruita” attraverso il suo stile di vita ed elementi tratti dal suo “vissuto”, ben lontana e diversa dal consenso informato che la legge impone in ambito medico. Tutto questo dimostra la fragilità dell’impostazione giuridica delle pronunce giudiziali, senza una legge di supporto che almeno disciplini il testamento biologico».
Il tema principe è l’irreversibilità dello stato vegetativo. Chi la stabilisce e come?
«Ci si sta concentrando sulla autodeterminazione del malato che in questo caso poi sarebbe stata espressa molti anni fa e in maniera poco chiara e non si parla di questo aspetto che è decisivo. Ma lo sa che c’è una sentenza della Cassazione di settembre che riguarda un testimone di Geova a cui è stata fatta una trasfusione anche se in tasca aveva un foglietto con scritto: "no sangue"? Il giudice ha detto che la volontà non era chiara...»
Ci vuole una legge, appunto...
«Che precisi che nutrizione e idratazione non sono oggetto di disponibilità, che precisi la dignità della vita a prescindere dalle condizioni contingenti ma che nel testo affronti come prendere in carico un malato inguaribile, favorendo la crescita delle cure palliative».
In questo caso puntare sulla nutrizione staccando il sondino che cosa significa?
«La nutrizione non é una terapia né tanto meno una forma di accanimento. E’ un mezzo di sostegno vitale, interrompendo il quale si configura, così come in caso di interruzione di cure necessarie, una forma di eutanasia passiva».
Lei dunque sostiene che andando avanti di questo passo si aprirebbe una deriva pericolosissima?
«La tutela della vita, specialmente dei soggetti più deboli, è messa in evidente pericolo. In Olanda e in Belgio, dove è stata legalizzata l’eutanasia su richiesta del paziente, viene indiscriminatamente praticata anche a chi non può chiederla, come i neonati, i bambini, gli incapaci, talvolta anche con lunghe aspettative di vita, a seguito di valutazioni sulla loro “bassa qualità di vita”. Vi sono perfino proposte di legge che mirano a praticare l’eutanasia ai malati mentali. Tutto questo è tanto aberrante quanto inaccettabile. Se non si rispetta la vita, crolla anche l’ultimo baluardo e subentra il rischio che il diritto possa essere usato contro l’uomo».
E sul decreto del governo per impedire l’esecuzione della sentenza?
«C’è una sentenza passata in giudicato, dunque la situazione è delicata dal punto di vista giuridico ma bisogna considerare che c’è una vita di mezzo e qualsiasi cosa sia possibile fare per evitare ciò che sta succedendo, ben venga».

Fonte: carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto.php?TokenOggetto=330783&Data=20090208&Cod...
08/02/2009 19:19
 
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Tratto da Libero di Domenica, 8 febbraio 2009, pag. 9.
IL TEMPO DELLA MORTE
Così si sta spegnendo il corpo di Eluana
Di Alessandra Stoppa.

La previsione della scienza è che Eluana possa resistere fino a giovedì. Anche se la morte sopraggiungerà dopo, entro una dozzina di giorni da ieri, giovedì sarebbe il limite massimo. Oltre cui, se anche si riprendesse a darle cibo e acqua, sarà troppo tardi. -I danni sarebbero già troppo gravi. Prima può essere invece recuperabile.-, dice Giuliano Dolce, neurologo e direttore scientifico della clinica Sant’Anna di Crotone. Lo dice sapendo che -per fortuna nessuno, proprio nessuno, può affermare con sicurezza i tempi e le reazioni- del corpo di Eluana. Ripete, -per fortuna-. Perché -non ci sono sperimentazioni sulla morte per fare e sete di un uomo. In nessun luogo del mondo-.
L’unica cosa che orienta in questa vicenda è il diario clinico della morte di Terri Schiavo. -Da quello conosciamo cosa accade all‘organismo-, spiega Dolce, ma poi ogni caso dipende -dalle condizioni cliniche della paziente-, è imprevedibile e strettamente personale. Soprattutto quello di Eluana. Perché è una donna -in ottime condizioni di salute-. Dolce l’ha vista e visitata quando ancora era ricoverata a Lecco. Dice che è sana, -non ho mai avuto bisogno di terapie e medicine per tutto questo tempo: è sana in tutti gli organi tranne che nel cervello-. Il quale però -non è mai stato studiato-. Fatto -grave, perché di quel cervello non sappiamo quali atrofie abbia, se è devastato anatomicamente o meno, non si sa nulla-. O si sa poco. Come per esempio che -permette a Eluana le mestruazioni-. Quindi regola gli ormoni.
Tenendo fermo il fatto che Eluana è piuttosto forte, si può solo dire quali sono le complicazioni della mancanza di cibo e acqua dentro di lei: si asciuga il sangue, si asciuga il cervello, l’organismo è portato a mangiare i muscoli. Si accumulano le tossine e nel corpo cominciano a circolare i veleni. La pelle si raggrinzisce, gli occhi si affossano, il dimagrimento è velocissimo. -Perderà i lineamenti e la mimica-. E dopo l’insufficienza renale, -i disturbi provocati a tutti gli organi interni-, spiega Dolce, -porteranno Eluana al coma metabolico, molto probabilmente entro una settimana. Ma potrebbero avere effetti devastanti nel giro di più breve tempo-. Anche se i farmaci di cui è prevista l’assunzione(un ansiolitico e un antiepilettico), e la sedazione profonda e continua, rallenteranno i processi. -questo è un paradosso ancora più agghiacciante, perché si cura lo stato di male di chi è condotto alla morte, prolungando la sofferenza. Che, benché si dica il contrario, è indubbia-.
Non si muore di stato vegetativo. Si muore -per le complicazioni di mancata nutrizione: è l‘unica cosa certa anche per la scienza-, conclude il neurologo che ha dimesso 600 pazienti passati dallo stato vegetativo post traumatico conclamato, lo stesso di Eluana. -I dati a disposizione della comunità scientifica dicono che il 75% di questo tipo di pazienti riprende lo stato di coscienza-.


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