Costringere una persona in una situazione che aveva dichiarato di non volere non mi sembra molto rispettoso!
Per parafrasare quel Kant con una cui citazione ti firmi, potremmo dire che ogni ente razionale va sempre considerato come un fine in se stesso e mai come un mezzo (ed in questo Kant aveva perfettamente ragione, anche se fondava questa affermazione su un terreno parecchio scivoloso). Ora, secondo Kant, la volontà di uccidersi va contro questa massima, perché tale volontà comporta il voler ridurre l’ente razionale (la persona) quale mezzo per il raggiungimento di un fine (il termine delle sofferenze della persona medesima). Ergo, il rispetto delle persone trascende la volontà delle stesse e costituisce un valore morale, lì dove la volontà e le azioni delle persone sono spesso “immorali”, avendo la libertà di andare contro la ragione, la verità ed il bene.
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)