elghorn84, 23/07/2008 11.15:
Ormai la mia fase religiosa è giunta a un bivio.
Sono stanco e stufo di tutto. Non credo più in nulla. Sono insofferente verso ogni tipo di credo religioso. E sono stanco della congregazione, in cui di tanto in tanto vado ancora.
La mia famiglia, invece, è saldamente ancorata alla congregazione: uno più intrepido e fedele dell'altro, tutti convinti e felici, sempre pronti al sacrificio.
Vorrei essere sincero con loro. Vorrei poter dire: "vi voglio bene, ma io non sono come voi... Io non ci credo più".
Cosa devo fare? Darmi all'inattività completa, così da preservare i rapporti? O tagliare di netto?
Ciao, come saprai io mi sono dissociata nel 2001 dopo 4 mesi di inattività ed 11 anni spesi nell'opera di pioniera regolare.
L'unico mio rimpianto è quello di ESSERE USCITA IN SILENZIO.
Ripensando a quel periodo ciò che mi era capitato era molto grave, ed andava portato allo scoperto, non rinchiuso in una saletta degli anziani.
Forse avrebbe aperto gli occhi a chi volevo bene, c'erano sorelle che stimavo che erano molto intelligenti ma che ad oggi forse non sanno neanche perchè me ne sono andata... e questo mi dispiace.
Tornassi indietro preparerei come ha detto Cerebrale la mia uscita, non coi PAPARAZZI chiaro, ma parlerei con tutti, in fondo dopo tanti anni di servizio e avendo cambiato diverse congregazioni conoscevo tanta gente... chissà!!!
Cmq prima di fare il salto pensaci bene, la scelta è tua.
p.s. io sono molto più felice ora, però.