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sono in crisi

Ultimo Aggiornamento: 30/07/2008 14:44
23/07/2008 11:15
 
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Ormai la mia fase religiosa è giunta a un bivio.

Sono stanco e stufo di tutto. Non credo più in nulla. Sono insofferente verso ogni tipo di credo religioso. E sono stanco della congregazione, in cui di tanto in tanto vado ancora.

La mia famiglia, invece, è saldamente ancorata alla congregazione: uno più intrepido e fedele dell'altro, tutti convinti e felici, sempre pronti al sacrificio.

Vorrei essere sincero con loro. Vorrei poter dire: "vi voglio bene, ma io non sono come voi... Io non ci credo più".

Cosa devo fare? Darmi all'inattività completa, così da preservare i rapporti? O tagliare di netto?
23/07/2008 11:28
 
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Ciao mi spiace molto, io probabilmente non sono la persona più adatta nel dare consigli perchè non sono mai stata tdg ma li conosco molto bene avendo una sorella là dentro.

Io ti consiglio di staccarti lentamente, diventare inattivo, almeno in un primo momento per non perdere la tua famiglia.

Poi non farti vedere triste davanti a loro, cerca di vivere la tua vita, oggi, allontanati in silenzio.

Ognuno è libero di scegliere no ?
Spero vivamente che non ci siano problemi con la tua famiglia e ti isolino..pregherò per te !!

In bocca al lupo, forse qualche gg di vacanza possono essere di aiuto non credi ?
[SM=g1537336]
23/07/2008 11:37
 
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Credo di poterti capire,

non è una situazione facile, prima di prendere una decisione forse potresti sondare un pò il terreno, capire se veramente i tuoi familiari sono così convinti,

sono decisioni personali e ognuno deve capire cosa è meglio per sè,
analizza i pro e i contro di ogni eventuale scelta...

[SM=g1538177] [SM=g1538177]


Speranza

"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant)
23/07/2008 11:37
 
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..purtroppo nessuno puo' darti una risposta giusta. anche io vivo la tua stessa situazione, ma ognuno deve valutare cosa perde. RESTARE=NON PERDERE LA FAMIGLIA? io ho fatto questa scelta. giusta o sbagliata nessuno puo' dirlo. comunque non sei solo indipendentemente dalla tua decisione. qui tutti accettano le decisioni degli altri e le rispettano. (nel mondo tdg no). con affetto alex [SM=g1543902]
23/07/2008 11:45
 
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Re: Sono in crisi

Mi ritrovo anche io in una situazione simile alla tua con la famiglia divisa esattamente a metà.

Mia moglie e mia figlia continuano a frequentare la congregazione mentre mio figlio ed io ne siamo usciti ed ora siamo inattivi da diversi anni.

Capisco che la tentazione di mandare tutti al diavolo sia forte ma ti consiglio grande prudenza; coloro che rimangono all'interno credono fermamente di essere nel vero ed, anche se tempestati da informazioni che fanno luce sulle reali motivazioni della società Torre di Guardia, non sarebbero mai disposti a considerarle come "verità alternativa".

Credo fermamente che per far sgranare gli occhi ad un Testimone non ci sia che una sola condizione possibile ovvero che lo stesso riceva un provvedimento personale negativo dalla congregazione, (ovviamente ritenuto non motivato), e che quindi, andando alla ricerca delle motivazioni "dell'ingiustizia" subita, approdi alla "verità alternativa".

Questo per dirti di non rompere totalmente i rapporti con i tuoi ma di mantenere quello che è possibile salvare dal naufragio di un'esistenza.

Confidando che il buon Dio, prima o poi, faccia chiarezza e ci restituisca la dignità di persone e l'integrità delle nostre famiglie, ti invio i miei fraterni saluti

ASP
Gruppo di auto mutuo aiuto per ex TdG
Identificativo Skype = "ronnye88"
23/07/2008 11:55
 
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Mah..decisione difficile...facile per chi è fuori o non è mai stato TG dire di dare un taglio netto, ma chi ha la famiglia nella verità purtroppo deve soppesare bene la cosa. Io ad esempio non ho genitori, sorelle o zii nella verità, ma ho mia moglie, per ora attiva dopo essere stata disassociata un paio di anni fa e riassociata da 10 mesi circa...E se io uscissi completamente dalla verità vorrebbe dire tagliare le gambe anche a mia moglie..almeno cosi, anche se sono inattivo, ogni tanto i fratelli ci chiamano, i suoi parenti anche...Poi che questa sia solo una ipocrisia e una facciata lo so perfettamente, cosi come lo sa mia moglie che per lo meno ha il pregio di non stressarmi circa la mia decisione..Se poi devo dirla tutta ammetto che è vero che mia moglie frequenta regolarmente ma anche se lei non lo ammette molte delle convinzioni che aveva prima della sua disassociazione, soprattutto nei confronti dei fratelli, sono venute a mancare e sono straconvinto che se non fosse per sua madre, TG vecchio stampo che ha sempre Geova sulla bocca, forse anche lei sarebbe nella mia situazione..Quindi che dire...secondo me resta per cosi dire alla finestra, uscire completamente non so se ti gioverebbe, poi col tempo magari sarai più convinto e prenderai la decisione, cosi come me del resto...Io ho smesso di frequentare ogni forma di attività teocratica dall'ottobre dello scorso anno...ho riallacciato i rapporti con qualche mio amico, mi sento spesso con un paio di fratelli schifati dalla verità ma che non hanno il coraggio di staccare, ho ripreso a giocare a calcetto... [SM=x570889] gli anziani non mi rompono, sembra che nessuno mi faccia pedinare [SM=g27832] quindi chi me lo fa fare di complicarmi la vita o complicarla a chi mi sta vicino?
23/07/2008 12:07
 
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Re: Re: Sono in crisi
AverloSaputo Prima, 7/23/2008 11:45 AM:



Credo fermamente che per far sgranare gli occhi ad un Testimone non ci sia che una sola condizione possibile ovvero che lo stesso riceva un provvedimento personale negativo dalla congregazione, (ovviamente ritenuto non motivato), e che quindi, andando alla ricerca delle motivazioni "dell'ingiustizia" subita, approdi alla "verità alternativa".


ASP


Caro amico e lontano ... parente!

Quanto descrivi è proprio ciò che è successo anche a me, come del resto molti di noi qui.

Purtroppo, non è sempre vero!

Ho un carissimo amico, direi il mio migliore amico TdG da quasi 40.
Ha ricevuto proprio un "provvedimento personale negativo" che non meritava, sono passati anni da quanto accaduto, e continuano ad umiliarlo, è schifato di tantissime cose che ormai si scrivono sulle pubblicazioni, si dicono dal podio in sala e alle assemblee, non ha più amici dentro, arriva all'ultimo minuto con la moglie, saluta coloro che gli stanno attorno, si siede e si sorbisce tutta l'adunanza. Alla fine se ne va in fretta salutando coloro che gli stanno accanto. Va in servizio da solo, facendo perfino il pionier, non risponde più alle adunanze,eppure .... non c'è nulla che lo smuove: "questa è l'Organizzazione di Dio" dice, ed è normale che, come nel primo secolo i cristiani non erano perfetti .... e vai con sto verso!

Ecco perché ho poi aperto quell'altra discussione sul soggetto della ragione per cui alcuni non arrivano a vedere che questa non è l'Organizzazione di Dio.

Pazienza, sono sempre suo amico, fino a quando non lo so.
Gli ho solo ricordato che un vero amico lo si perde solo quando muore!

Nick!
.........................................................
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23/07/2008 12:14
 
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Caro Daniel,
come vedi sono in molti su questo forum ad avere le tue stesse perplessità.

Anche io ho avuto un lungo momento di esitazione.
Anche e mia moglie abbiamo dei famigliari e dei cari amici che sono rimasti dentro.
Ho scelto per il momento di non dissociarmi, e se non mi danno fastidio, preferisco per il momento il mio stato di “inattivo” che mi permette di vedere e parlare con alcuni.

Ti devo però confessare che in questi ultimi mesi, a poco a poco, alcune delle relazioni che avevamo con famigliari e fratelli stanno arrivando “a maturazione”.
Se continua così, ben presto potrò venire allo scoperto.
Ma non intendo farlo in maniera vaga.
Mi sto preparando e spero di poterlo fare in maniera spettacolare, dando un duro colpo alla WT, perlomeno nella mia regione.
Sto lavorando al mio progetto di “USCITA”.

Oltre questo non so cosa dirti se non che ti compatiamo e comprendiamo qui sul forum.
Fatti coraggio amico mio. [SM=x570897]

Nick!
.........................................................
La dove regna l'impostura, non c'è posto per me ! (Vincenzo Vela)
23/07/2008 13:55
 
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Re: UNICO RIMPIANTO
elghorn84, 23/07/2008 11.15:

Ormai la mia fase religiosa è giunta a un bivio.

Sono stanco e stufo di tutto. Non credo più in nulla. Sono insofferente verso ogni tipo di credo religioso. E sono stanco della congregazione, in cui di tanto in tanto vado ancora.

La mia famiglia, invece, è saldamente ancorata alla congregazione: uno più intrepido e fedele dell'altro, tutti convinti e felici, sempre pronti al sacrificio.

Vorrei essere sincero con loro. Vorrei poter dire: "vi voglio bene, ma io non sono come voi... Io non ci credo più".

Cosa devo fare? Darmi all'inattività completa, così da preservare i rapporti? O tagliare di netto?




Ciao, come saprai io mi sono dissociata nel 2001 dopo 4 mesi di inattività ed 11 anni spesi nell'opera di pioniera regolare.
L'unico mio rimpianto è quello di ESSERE USCITA IN SILENZIO.
Ripensando a quel periodo ciò che mi era capitato era molto grave, ed andava portato allo scoperto, non rinchiuso in una saletta degli anziani.
Forse avrebbe aperto gli occhi a chi volevo bene, c'erano sorelle che stimavo che erano molto intelligenti ma che ad oggi forse non sanno neanche perchè me ne sono andata... e questo mi dispiace.
Tornassi indietro preparerei come ha detto Cerebrale la mia uscita, non coi PAPARAZZI chiaro, ma parlerei con tutti, in fondo dopo tanti anni di servizio e avendo cambiato diverse congregazioni conoscevo tanta gente... chissà!!!
Cmq prima di fare il salto pensaci bene, la scelta è tua.
p.s. io sono molto più felice ora, però.
23/07/2008 13:56
 
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Celebrale, quoto con te al 100% ciò che hai detto......

se devi fare una cosi detta waterloo spirituale con tanto di morte teocratica, che sia un grande morte ed una grande battaglia...... [SM=g1537154]

Per lo meno che non escano dalla famosa saletta dell'inquisizione tutti sorridenti e dopo aver fatto solo 10 minuti di conversazione processuale....

io fossi in te gli farei sputare talmente tanto il sangue nel dibattito ideologico, a tal punto che le lettere tra congregazione e betel per il da farsi dovrebbero essere cosi fitte che poste italiane gli farebbero lo sconto......

io ho sempre questo sentore che prima o poi anche io da inattivo dovrà prepararmi per la battaglia finale come te e come molti altri, e prima di andarmente vorreti togliermi non qualche sassolino dalla scarpa, ma un'intera cava di ghiaia......

per quanto riguarda elghorn, che dirti, cerca di sopportare più che puoi e cerca di avere quella plomb inglese....

non è facile, ma se devi giocarti la carta del tutto per tutto, giocatela bene e con la testa, non con la coda tra le gambe....
se ci dovrà essere questo famoso distacco con la religione, ed haimè le conseguenze che questo comporta con l'avere una famiglia spaccata, che almeno la WTS abbia anche i suoi caduti spirituali ed i suoi dubbi.......

Comunque non è facile, e finchè puoi tenere i piedi in due staffe fallo, tanto la WTS ti ha dimostrato che fare l'idealista ed il martire per tutta la vita non ti ha portato niente di buono, allora cambia metodo e vivi in questo tuo spazio fin che puoi...... [SM=x570864]
[Modificato da Deliverance1979 23/07/2008 13:58]
23/07/2008 14:13
 
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Re:
elghorn84, 23/07/2008 11.15:

Ormai la mia fase religiosa è giunta a un bivio.

Sono stanco e stufo di tutto. Non credo più in nulla. Sono insofferente verso ogni tipo di credo religioso. E sono stanco della congregazione, in cui di tanto in tanto vado ancora.

La mia famiglia, invece, è saldamente ancorata alla congregazione: uno più intrepido e fedele dell'altro, tutti convinti e felici, sempre pronti al sacrificio.

Vorrei essere sincero con loro. Vorrei poter dire: "vi voglio bene, ma io non sono come voi... Io non ci credo più".

Cosa devo fare? Darmi all'inattività completa, così da preservare i rapporti? O tagliare di netto?



Elghorn sei arrivato al momento X ovvero il momento che la tua insofferenza e' superiore alle aspettative.

Il tuo di dentro non ce la fa piu' a sopportare certe cose e andare di tanto in tanto ti sembra un macigno ma anche un atto contro te stesso.

Tanti Tdg devono pervenire a questo momento ,perche' per amicizia si scansano pensieri nostri reconditi che si spingono giu' come
quando si cerca di schiacciare una palla sott'acqua.

E la palla ad un certo punto esce fuori ,rapida e rumorosa.

Io all'inizio cercavo di tollerare il fatto dell'inattivita'
ma le circostanze personali mi hanno spinto ad andare via.

Ognuno sa qual'e' la sua situazione ,l'unico consiglio che ti posso
dare e' di fare cio ' che adesso ti puo' dare serenita'.

Se hai voglia di andare vai ,se non hai voglia non ci andare.

Tanto i veri amici ,ma quelli VERI sarai costretti a vederli da ora in poi.....

[SM=g1537159]

23/07/2008 14:27
 
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Bravi ragazzi!
Vedo che già alcuni hanno approvato il mio progetto di USCITA clamorosa dall'Organizzazione e che non solo la trovano buona, ma perfino vorrebbero fare altrettanto.

Sono felice di avere seminato il vento della resa dei conti!

Molti di noi ci siamo trovati o ci troviamo nel dubbio, nella disperazione, nel terrore che ora che siamo usciti dall'Organizzazione tutto ciò che hanno detto di noi si avvererà: bastonati come i cani, soli come i cani, derisi quando si ricordano di noi o che ci incontrano per le vie, beffeggiati e indicati con l'indice.

Ora BASTA! Non lasciamoci abbattere!
Abbiamo la nostra dignità!!!

Invece di disperarci, rattristarci, buttarci per terra, diamoci una mossa, alziamoci, laviamoci il viso e togliamoci sti stracci di cenere e polvere che ci hanno voluto fare indossare e con serenità, intelligenza, sangue freddo e strategia, lavoriamo arduamente al nostro progetto clamoroso di USCITA.

No, non deve essere come Sansone, forse come potrei comprendere leggendo Deliverance che parla di “grande morte”, stile “muoia Sansone con tutti i filistei”.
No, noi non dobbiamo morire né di morte piccola né di una "grande morte".
Noi abbiamo bisogno di tenerci bene vivi e combattere la “grande battaglia”.
Noi abbiamo il dovere morale di aiutare quelli che si trovano come noi fuori e dentro dell'Organizzazione.
Perciò resteremo vivi.

Le uniche cose che dovranno morire, sono gli insegnamenti deleteri propinati dall'Organizzazione.
Noi siamo qui per liberarci e per liberare.

Chi se la sente, perciò, invece di piangere disteso al suolo, alzati! E vai a preparare la tua battaglia che ti permetterà di uscire a capo alto da questa Organizzazione, lasciando molti perplessi, nello stupore, nel dubbio che qualche cosa ci deve essere per averti fatto reagire della sorta.
Lo dovranno notare non solo gli oppositori, ma i nostri cari, i nostri amici, quelli che sono ancora prigionieri di questa Organizzazione che si fa passare per l'unica Organizzazione approvata da Dio.

Coraggio!
Avanti!




[Modificato da Cerebrale 23/07/2008 14:30]
Nick!
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23/07/2008 14:29
 
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Io ho scelto il "profilo basso", dopo riflessioni.

Il vantaggio è che piano piano tutti accettano che sei inattivo e non frequenti, ma puoi continuare ad avere relazioni personali, ed anche esprimerti con franchezza sui tuoi punti di vista.

Altro vantaggio è che non crei imbarazzo e disagio alla tua stretta cerchia famigliare, perchè come ben sai vivere con un dissociato, sopratutto in casa, crea numerosi problemi di relazioni anche per loro .

Lo svantaggio è che devi rinunciare del tutto a indagare in altre direzioni per soddisfare tue eventuali necessità spirituali (ammesso che uno ne senta la necessità).

ciao , buona scelta e non aver fretta.

------------------------------------------------
Il MALE sono quelli che impongono la propria autorità come verità assoluta e non si dispongono alla verità come autorità assoluta.



23/07/2008 16:01
 
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Sicuramente fuori ad ogni costo
Ti parla una che ha tagliato di netto quando non era nemmeno maggiorenne.

Tutta la mia famiglia, genitori zii nonni paterni e materni cugini, tutti tdg.

Io l'ho fatto, come più volte ho scritto, per motivi personali e non per ragioni dottrinali.

Insomma in quei momenti ero davvero molto amareggiata ma sentivo che dovevo tagliarmi fuori.

Non mi vedevo nei panni di una ragazza con una doppia vita e non ero disposta a diventarlo. Cominciai a fare le mie esperienze e la mia vita 'fuori' solo quando non ero più Tdg.

E' stata dura ma ne è valsa la pena.

Io non so quanti anni tu abbia (se 84 sta per il tuo anno di nascita è presto fatto il conto, ma non so se sia così...) ma ti dico che, a differenza di tante persone che sono qui, tu non hai figli moglie e impedimenti tali da farti desistere dall'essere fedele a te stesso.

La cosa che dovrebbe smuoverti e che ti fa essere in vantaggio rispetto a quella che è stata la mia di storia - DAVVERO in vantaggio - è che tu non ci credi più.

Io mi feci dissasociare credendoci ancora e ho continuato a crederci ancora per molti anni. Ciò che criticavo era la maniera in cui IO ero stata trattata ma non ero ancora cosciente di tutto il resto.

Se ti serve una spinta aggiuntiva, che è ciò che finalmente ha salvato me dai sensi di colpa, leggi il libro " Crisi di Coscienza". Leggilo se non l'hai ancora fatto.

E sii forte. Sii fedele a te stesso. Fuori c'è un'altra vita che ti aspetta.

Non serve a nulla aspettare.

[SM=g1613923]
[Modificato da Vivaforever 23/07/2008 16:40]



"Lei si dipinge il viso per nascondere il viso. I suoi occhi sono acqua profonda."
23/07/2008 16:23
 
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sicuramente dentro
Dopo i miei 9 anni da che sono stato disassociato, ti dico tranquillamente che se hai la famiglia tdg è molto meglio rimanere inattivi che disassociarsi, eviterai (eviterete) sofferenze inutili e potrai mantenere i rapporti con chi ritieni degno.
Disassociarsi è come dargliela vinta, permettergli di isolarti e ostracizzarti, non dargliela vinta.
Ciao Mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
23/07/2008 16:59
 
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Innanzitutto grazie per i molteplici consigli.

Entrambe le opzioni hanno le loro valide, anzi validissime, ragioni.

Per mia natura sarei portato a tagliare di netto: troppi anni di compromessi e cose non dette. Sarebbe bello liberarsi di questo macigno ed essere solo e semplicemente me stesso.

Poi penso a tante cose, la famiglia in primis. Non capirebbero mai, li conosco bene, so come vivono la "Verità", cioè senza riserve e senza compromessi.

Anche io penso, poi, a non dargliela vinta: perchè rimetterci la mia famiglia per regole assurde decise così, per il gusto di fare i becchini delle vite altrui?

Ci penserò. Ho alcuni mesi davanti in cui devo per forza mantenere buoni contatti familiari. Poi deciderò. O una via o l'altra.

Uscita fragorosa? Sinceramente mi interessa poco. Anzi, la vedo controproducente: saresti ancora meno capito. Più fai discorsi articolati e più vieni preso per pazzo.

Ragazzi, è dura.

Grazie ancora.

VIVAFOREVER: '84, sì, anno di nascita
23/07/2008 19:10
 
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Ciao.
Non so se quando parli di credo religioso, tu intenda denominazione religiosa o in Dio.
Così, se reputi che Dio sia in ascolto, mettiti in ginocchio e pregalo di tirarti fuori da una situazione che ti sta distruggendo.

Fallo con fede, come forse non hai mai fatto. Gettati ai suoi piedi e imploralo. Dio risponde sempre. Anche i silenzi sono risposte.
Secondo me le soluzioni sono davvero tante, ma a volte ne vediamo davvero poche.

Forse la strategia per uscire è quella che qualcuno ti ha suggerito, o forse no. Quello che so, e che credo profondamente, è che la tua vera soluzione, sia comunque quella di affidarti a Gesù Cristo risuscitato dai morti.
Gesù Cristo è il tuo vero Salvatore.
Non è retorica. Milioni di persone si affidano a Lui e vedono o sentono davvero il suo sostegno.
Gesù sarà il tuo successo.
Nella mia vita, mi sono accorto che più uso le mie sole forze personali e meno risultati ottengo, rispetto a quei risultati ottenuti quando mi affido al Dio vivente, al Dio al di fuori e al di dentro dei tempi, passato presente e futuro.

Il segreto del cristianesimo, non è quello di seguire o meno una denominazione religiosa, ma di avere una relazione con Dio;
una relazione che ti porta non come vorrebbe la società a divenire un uomo indipendente da tutto e da tutti, un uomo che non ha bisogno di niente o di nessuno, bensì, a divenire dipendente da lui in ogni cosa. E' una delle poche dipendenze positive che conosco.
Ciao.

[Modificato da |cocco| 23/07/2008 19:12]
23/07/2008 19:11
 
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Caro Elghorn, ho letto con attenzione il tuo post, ho cercato di immedesimarmi nella tua situazione devo dirti sinceramente che mi si è stretto il cuore.

Molti foristi hanno dato i suggerimenti, consigli, cosa avrebbero fatto al tuo posto, ma vedi nessuno può stare al tuo posto, tu solo lo occupi e tu solo sei gravato da difficili decisioni, un suggerimento molto utile può essere dato da coloro che vivono la tua medesima situazione, ma permettimi di dialogare con te su alcuni aspetti da considerare.

Il comportamento da valutare è dettato da due tipi di situazioni ossia:
C’è il tdg che insieme al suo coniuge(ma che non hanno figli) decidono di comune accordo di uscire dall’organizzazione, il problema è risolto al minimo, forse si interromperanno i rapporti con qualche “amico” ma il nucleo famigliare rimane unito, non viene lacerato da comportamenti diversi o da prese di posizioni antagoniste.
C’è poi il tdg singolo, non deve rendere conto a nessuno se non a se stesso, può uscire come vuole, anche in un modo “spettacolare” si può diciamo togliere sassi e sassolini dalle scarpe, la sua vita procede relativamente tranquilla.

Ci sono poi iTdG come te e tanti altri, hanno moglie, figli, che fare?, come si dovrebbero comportare?, quali sono le priorità da considerare? ed altre interrogativi, come vedi la situazione di queste persone come è anche la tua, vi costringe a valutare bene ciò che deciderete, poiché le medesime hanno un forte impatto nella propria famiglia.

Caro Elghorn, essendo tu giovane d’età(come mio figlio)non credo che tu sia sposato ne che hai figli(posso sbagliarmi), ma hai la tua famiglia forse i genitori, fratelli o sorelle nella”verità”, ben sai come ad un tdg ortodosso sia duro iniziare certe”conversazioni”, innalzano subito una barriera difensiva precludendo qualsiasi dialogo.
Quello che dovresti chiederti, ma sicuramente lo hai già fatto, è di valutare la profondità del tuo amore verso la tua famiglia, cosa saresti disposto a fare o cosa saresti disposto a rinunciare affinché questo affetto, questa necessità della loro presenza verso di te non venga distrutta?.

Vedi i TdG ubbidiscono PRIMA al CD, poi considerano i rapporti affettivi, ma in tutta onestà, si rendono essi conto di questo? No, come anche noi, come anche io non ci rendevamo conto del nostro comportamento.

La tua famiglia ti ama ti dona affetto, come detto sopra è condizionata, tu ora non lo sei, hai la capacità di ragionare liberamente, ti sei liberato da certe pesanti catene, ora puoi valutare più obiettivamente le varie circostanze che ti si presentano e questo anche se ancora sei un TdG.

In certi casi il fine giustifica i mezzi, vuoi essere inattivo ?sii inattivo forse in modo graduale, cosi che la famiglia a tempo per adattarsi, poi non mi pare che gli anziani vengono a controllare, forse qualche telefonata ogni tanto, perché sei inattivo? Sto passando un momento delicato, nessuno insiste più di tanto, e finché la tua forza interiore te lo permette agisci in modo da salvaguardare gli affetti della tua famiglia, è vero ora sei solo tu che soffri, ma una decisione avventata ne fa soffrire molti di più.

Ho letto il tuo ultimo post, e mi rallegro della tua decisione, anche se sei un ragazzo giovane, dimostri di essere un uomo fatto. Ciao

Franco
23/07/2008 19:30
 
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Caro Elghorn... mi permetti di dirti che ti capisco BENISSIMO?

Solo un consiglio.... non tagliare il cordone!

Dopo sarà sempre troppo tardi per pentirtene... così come ora ci pentiamo io e mia moglie.

Fai il raffredato spirituale, come ti ha detto anche Ancient, se non hai particolari seti spirituali... ma chi te lo fa fare di perdere gli affetti più cari per una falsa organizzazione che di religione poi non ha proprio nulla, seppure la ha?

Forza e coraggio. Ciao....
23/07/2008 19:55
 
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Re:
elghorn84, 23/07/2008 11.15:

Ormai la mia fase religiosa è giunta a un bivio.

Sono stanco e stufo di tutto. Non credo più in nulla. Sono insofferente verso ogni tipo di credo religioso. E sono stanco della congregazione, in cui di tanto in tanto vado ancora.

La mia famiglia, invece, è saldamente ancorata alla congregazione: uno più intrepido e fedele dell'altro, tutti convinti e felici, sempre pronti al sacrificio.

Vorrei essere sincero con loro. Vorrei poter dire: "vi voglio bene, ma io non sono come voi... Io non ci credo più".

Cosa devo fare? Darmi all'inattività completa, così da preservare i rapporti? O tagliare di netto?





Cosa ti fà soffrre di più?

L'ostracismo che ti faranno

oppure

Essere preoccupato che Dio non possa esistere.




Isaia 29:13...‘Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me.  Invano continuano ad adorarmi, perché insegnano dottrine e comandi di uomini’”...



24/07/2008 01:21
 
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Caro Elghorn 84, mi dispiace molto per la situazione che stai vivendo e posso capirti perfettamente.

Io e mia moglie siamo usciti dai TDG circa due anni fa dopo ben 30 anni! Nel mio caso è stato più facile perchè mia moglie è uscita con me e i miei figli ci hanno seguito molto felicemente.

Noi abbiamo scelto la via dell'inattività perchè per noi è la via più semplice, avendo ancora genitori, fratelli e sorelle lì dentro. In questo modo preserviamo i rapporti con loro ed evitiamo inutili sofferenze.

Ognuno deve decidere in base alle proprie circostanze e alla propria situazione familiare.

L'inattività è un limbo in cui si sta un po' più comodi e si ha sempre il tempo di decidere per la dissociazione. Nel frattempo puoi parlare con tutti e con cautela insinuare in loro qualche dubbio.

Non è una posizione soddisfacente ma ti permette di vivere un po' più tranquillamente.

Non avere fretta nelle tue decisioni, c'è sempre tempo.

Ciao, a presto! [SM=g1537145]
24/07/2008 08:46
 
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Re:
elghorn84, 23/07/2008 16.59:

Innanzitutto

VIVAFOREVER: '84, sì, anno di nascita




Non mollare!!

[SM=g1537336]




"Lei si dipinge il viso per nascondere il viso. I suoi occhi sono acqua profonda."
24/07/2008 09:49
 
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Un saluto caro elghorn, di più non posso fare. Non ho mai vissuto un'esperienza simile e qualsiasi consiglio da parte mia sarebbe fuori luogo.
Questo post è solo la manifestazione della mia solidarietà.

Un saluto a tutti, TDG e non.
24/07/2008 12:08
 
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Ancora grazie a tutti per le bellissime e intense risposte.

Vi ringrazio di cuore. Mi fate sentire meno solo in questa situazione.

Mi fanno paura tante cose: diventare "orfano" (perchè tale diventi) non è bello. Tanti amici fraterni non rimarrebbero tali, e non li condanno nemmeno perchè so che tipo di ragionamento sono costretti a fare. Questo più di tutto.

Come scriveva Zygmunt Bauman la vita di uno sceglitore è una vita immensamente più difficile e pericolosa rispetto a quello di chi vive tra le confortevoli mura del fondamentalismo, delle risposte già preconfezionate e una vita su binari fissi e sicuri. Anche questo mi inquieta. Ma lo vivo già da adesso, perchè già ora ho smesso di credere nell'esistenza di una Verità.

Avrei immensamente voglia di scrivere ai miei genitori, dire loro cosa penso, dire loro quanto ho sofferto in questi anni, dire loro che ho bisogno di ripartire da zero e capire davvero chi sono, dire loro che ho bisogno di fare tabula rasa col passato e guardare finalmente solo e semplicemente avanti. Ma per ripartire davvero urge taglio netto.

Non so cosa farò. Ci penserò tanto.

Grazie a tutti
24/07/2008 12:34
 
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Re:
elghorn84, 24/07/2008 12.08:

Ancora grazie a tutti per le bellissime e intense risposte.

Vi ringrazio di cuore. Mi fate sentire meno solo in questa situazione.

Mi fanno paura tante cose: diventare "orfano" (perchè tale diventi) non è bello. Tanti amici fraterni non rimarrebbero tali, e non li condanno nemmeno perchè so che tipo di ragionamento sono costretti a fare. Questo più di tutto.

Come scriveva Zygmunt Bauman la vita di uno sceglitore è una vita immensamente più difficile e pericolosa rispetto a quello di chi vive tra le confortevoli mura del fondamentalismo, delle risposte già preconfezionate e una vita su binari fissi e sicuri. Anche questo mi inquieta. Ma lo vivo già da adesso, perchè già ora ho smesso di credere nell'esistenza di una Verità.

Avrei immensamente voglia di scrivere ai miei genitori, dire loro cosa penso, dire loro quanto ho sofferto in questi anni, dire loro che ho bisogno di ripartire da zero e capire davvero chi sono, dire loro che ho bisogno di fare tabula rasa col passato e guardare finalmente solo e semplicemente avanti. Ma per ripartire davvero urge taglio netto.

Non so cosa farò. Ci penserò tanto.

Grazie a tutti




Siccome e' una scelta di vita pensaci tanto davvero! [SM=g1537159]

24/07/2008 23:58
 
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Re: sicuramente dentro
(Mario70), 23/07/2008 16.23:

....ti dico tranquillamente che se hai la famiglia tdg è molto meglio rimanere inattivi che disassociarsi, eviterai (eviterete) sofferenze inutili e potrai mantenere i rapporti con chi ritieni degno. Disassociarsi è come dargliela vinta, permettergli di isolarti e ostracizzarti, non dargliela vinta. Ciao Mario



Io sono stato disassociato per circa un anno e sono rientrato in ottobre dell'anno scorso.

Ci sono nato in questa religione e ora ho 35 anni. Non ho ne moglie ne figli ma ho i genitori nella "verità" e un sacco di fratelli a cui voglio bene e che sono ancora adesso la mia vita!
Anche io come molti che hanno postato ho scelto la strada dell'inattività! Non voglio di nuovo trovarmi escluso da tutti.
Qulacuno potrebbe obiettare che chi si comporta così non è un vero amico.
Forse è vero ma sappiamo a quale manipolazione mentale siamo stati sottoposti tutti e probabilmente anche noi anzi anche IO sicuramente mi sarò comportato nella stessa maniera verso un disassociato.
(CHIEDO UFFICIALMENTE SCUSA PER QUESTO! [SM=g1543784] )

E poi dopo aver scoperto che i primi a non stare nelle regole sono stati proprio loro della WTS perchè dargliela vinta??

Alla luce di quello che abbiamo scoperto QUALE VALORE HANNO LE LORO IMPOSIZIONI!!!!

Il mio suggerimanto quindi è resta dentro [SM=g1537145]
...................................................................................
Da un grande potere derivano grandi responsabilità. [...Lo zio di Spiderman]
25/07/2008 10:55
 
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Re: Re: sicuramente dentro
KENNA, 24/07/2008 23.58:



Io sono stato disassociato per circa un anno e sono rientrato in ottobre dell'anno scorso.

Ci sono nato in questa religione e ora ho 35 anni. Non ho ne moglie ne figli ma ho i genitori nella "verità" e un sacco di fratelli a cui voglio bene e che sono ancora adesso la mia vita!
Anche io come molti che hanno postato ho scelto la strada dell'inattività! Non voglio di nuovo trovarmi escluso da tutti.
Qulacuno potrebbe obiettare che chi si comporta così non è un vero amico.
Forse è vero ma sappiamo a quale manipolazione mentale siamo stati sottoposti tutti e probabilmente anche noi anzi anche IO sicuramente mi sarò comportato nella stessa maniera verso un disassociato.
(CHIEDO UFFICIALMENTE SCUSA PER QUESTO! [SM=g1543784] )

E poi dopo aver scoperto che i primi a non stare nelle regole sono stati proprio loro della WTS perchè dargliela vinta??

Alla luce di quello che abbiamo scoperto QUALE VALORE HANNO LE LORO IMPOSIZIONI!!!!

Il mio suggerimanto quindi è resta dentro [SM=g1537145]



La domanda che mi sorge e' MA COME FATE?
Mi spiego ,non e'un giudizio.Anche essendo inattivo totale sei comunque nel mirino di tutti.

La sera se te ne vuoi stare a fare una passeggiata con una ragazza non lo puoi fare perche' e' automatico che fai fornizione.

Se la sera stai con gli amici in un pub fai "gozzoviglie nelle tenebre".

Ogni cosa e' controllata ,che vita puoi fare nell'inattivita'? [SM=x570885]


25/07/2008 12:06
 
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Qualunque scelta tu faccia, spero guarderai sempre e solo alla tua felicità.
Io sono stato sia Inattivo che Dissociato (e lo sono ancora) eppure ciò che mi preoccupava quando ero inattivo era che continuassi a sentirmi condizionato. Era impossibile che ciò non accadesse. Sempre legato a quel mondo, alle loro scelte, non potevo indagare nella mia vita e nel mio vero io perchè ovunque la gente si aspettava, anche se raffreddato, che rispecchiassi la vita di un tdg.
Per quelli di fuori ero il tdg da beffeggiare, e per quelli di dentro non ero un tdg esemplare.

Perchè farsi odiare da due mondi solo per rimanervi dentro in entrambi?

E poi fai attenzione alle scelte!! Non te ne accorgi ma poco alla volta eviti questo, ebviti quest'altro e poi arrivano scelte più onerose e continui a compromettere i tuoi desideri per non dare nell'occhio.. e alla fine che cosa ci hai guadagnato? Frustrazioni, rimpianti e amarezza.

Mi chiedo poi, come mi chiesi al'epoca per me, Se mia madre mi ama e mi tratta come una madre solo nella misura in cui io sono un tdg, allora che razza di amore nutre per me? Io non lo volli quest'amore condizionato. E l'ho spezzato. E sai la sospresa? Mi dice di più adesso ti voglio bene che un tempo. E le soddisfazioni arrivano per tutti quando si fanno le scelte che ci stanno a cuore.

Spero tu capisca qual è la migliore per te.
Io ti appoggerò comunque. Un bacio
[Modificato da Aquarius83 25/07/2008 12:10]
25/07/2008 13:46
 
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Mi sto preparando e spero di poterlo fare in maniera spettacolare, dando un duro colpo alla WT, perlomeno nella mia regione.
Sto lavorando al mio progetto di “USCITA”.



devo fare tanto di cappello a cerebrale per la sua fermezza.
io sono stato molto ingenuo aprendomi con qualche "amico" e persino con il sorvegliante perche volevo far uscire il "rospo" credendo che avrei ricevuto dei chiarimenti.
i chiarimenti non li ho avuti,ma in compenso sono un "sorvegliato speciale" [SM=g1543783]

--------------------------------------------------
Un uomo con un orologio sa che ore sono. Un uomo
con due orologi non e' mai sicuro. (Segal)
25/07/2008 14:20
 
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Re: Re: Re: sicuramente dentro
rocket74, 25/07/2008 10.55:



La domanda che mi sorge e' MA COME FATE?
Mi spiego ,non e'un giudizio.Anche essendo inattivo totale sei comunque nel mirino di tutti.

La sera se te ne vuoi stare a fare una passeggiata con una ragazza non lo puoi fare perche' e' automatico che fai fornizione.

Se la sera stai con gli amici in un pub fai "gozzoviglie nelle tenebre".

Ogni cosa e' controllata ,che vita puoi fare nell'inattivita'? [SM=x570885]





Ovviamente dipende da dove abiti.
In una grande metropoli, se riesci a ritagliarti il tuo spazio nessuno ti viene a cercare.
Perchè complicarsi di proposito la vita ?
Stai tranquillo ?
Rimani tranquillo.

Se invece ne fai un a questione ideologica e vivere una "doppia vita" ti fa sentire a disagio, se ti ferisce non poter gridare il tuo diritto ad essere semplicemente te stesso, allora buttati.
Questa è la strada più tortuosa, non è la mia per esempio, ma tanti qui ti potranno aiutare anche in questo percorso.

Un abbraccio,
Bruno
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