Trianello, 16/04/2008 0.11:
Le interpretazioni sono molte, i condizionalisti (come me) infatti credono che alla morte sia l'anima a rimanere nella condizione di sonno, in attesa della resurrezione in un nuovo corpo, si mantiene l'Io nell'anima e vi è una continuazione tra ciò che si è stati e ciò che ci sarà.
Il fatto è che il concetto stesso di anima dormiente (se per “dormiente” si intende “incosciente”) è metafisicamente contraddittorio. Un'anima disincarnata non cosciente sarebbe un'anima inattiva, quindi inesistente.
Il discorso è piu ampio caro Adriano, tutto dipende da cosa si intende per "cosciente".
Una persona che dorme è cosciente?
Per i condizionalisti solo la persona nella sua totalità di anima e corpo è attiva, una volta che il corpo muore, l'anima da sola si trova in uno stato paragonato al sonno ossia è inattiva, ma mantiene in se la coscienza della persona morta, una volta ricongiunta con un corpo la persona riprende a vivere e l'anima esce dallo stato di sonno nel quale si trovava, può non piacerti come teoria ma è biblicamente fondata e logica.
Ciao Mario
"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)