Personalmente credo che, a parte ciò che affermi e mi trova d’accordo, nei tempi attuali le persone ne parlano di più poichè sono maggiormente deluse - e pertanto scettiche - circa le religioni e il Dio che proclamano: terreno fertile per l’atesimo.
Vero.
Certo, ma stiamo parlando dell’ateismo che, ancora oggi, è spesso sinonimo di amoralità.
A torto. Non sono in possesso di statistiche ma faccio fatica a pensare che, in percentuale, gli atei siano più o meno amorali dei credenti.
Non credo nel sovrannaturale.
Sono amorale? Uomo di serie B? In ogni caso, generalizzare é sempre sbagliato.
Per religiosità intendo seguire i dettami di un culto e i valori a cui mi riferisco non sono “tecnici” del tipo stiamo-uniti-che-la-maggioranza-fa-la-forza.
Mi riferisco a quei valori morali del tipo bontà, compassione, empatia, ecc.
D'accordo, ma se io parto dal presupposto che i suddetti valori sarebbero esistiti senza religiosità alcuna, avrebbero, per logica, dovuto evolversi "tecnicamente". Con l'esperienza accumulata nelle generazioni.
Se “il non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te” vigeva agli albori dell’umanità in quanto non erano stupidi, allora oggi (e non solo) c’è stata una sorta di involuzione dato che una grande maggioranza cerca di fregare il suo prossimo infischiandosene altamente.
Non sono d'accordo.
Praticamente stai affermando che almeno il 60% (grande maggioranza) degli italiani (restiamo a casa), sarebbero disonesti.
Non credi di esagerare?
Io sono convinto del contrario. I disonesti sono una minoranza. Il problema é che in prima pagina si sbatte quasi sempre solo il "mostro".O presunto tale.
Ciao
Massimo
Le religioni? Un'abbagliante strada a senso unico. (Max Cava)
" Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione,
e non mi importerà di chi ne fa le leggi" (Mayer Anselm Rothschild)