Diritti e doveri

Ho avuto uno scambio di email in privato con una persona per avere delle spiegazioni in merito a quanto da lui scritto in un altro forum sul comportamento che sarebbe stato tenuto da alcuni ex TdG. A suo dire questi ex TdG, "spinti da un puro spirito di cattiveria", avrebbero "creato dei problemi" ad alcuni TdG "internettiani", al punto che questi hanno dovuto nascondersi nell'anonimato per evitare di subire conseguenze disciplinari dalla loro congregazione.
In sintesi questa persona diceva che degli ex TdG avevano scritto alla Betel, dopo essere venuti a conoscenza del nome e cognome di TdG che postavano in forum e newsgroups, e la Betel avrebbe informato le rispettive congregazioni di quanto questi "fratelli" scrivevano e facevano in rete, e in alcune congregazioni questi TdG avrebbero quindi subìto dei provvedimenti disciplinari a causa della loro condotta.
In realtà a scrivere alla Betel, per quanto io ne sappia, sarebbe stata la moglie di un TdG disassociato, ancora Testimone di Geova, la quale, scandalizzata dai contenuti di messaggi scritti da questi "fratelli", alcuni dei quali sconfinavano nella pura offesa e nella volgarità, e scandalizzata anche dal fatto che questi "fratelli" discutevano e parlavano direttamente con i cosiddetti "apostati", avrebbe stampato ed inviato alcuni di questi messaggi alla sede di Roma, e, come conseguenza di ciò, sarebbero stati presi dei provvedimenti disciplinari nei confronti di questi "fratelli". Quindi i "problemi" non sono stati causati dagli ex TdG, ma tutt’al più da un membro della loro congregazione (la "sorella"), e dalla congregazione stessa, che non ha fatto altro che richiamare - disciplinandoli - al rispetto delle regole questi suoi membri.

In questo mio scambio di email ho soltanto chiesto di sapere a chi si stava riferendo questa persona parlando di “ex TdG spinti da puro spirito di cattiveria”, precisando altresì che i fatti non si erano svolti in questo modo.

Dopo qualche giorno vedo comparire in un forum un messaggio in cui un anonimo TdG mi chiama in causa e rivolge a questo comune conoscente le seguenti domande:

«Ora però dimmi una cosa in tutta sincerità. E' vero che l'amministratore di [Infotdgeova] ti ha fatto pressione affinché tu rivelassi a lui i miei dati personali? E lo ha fatto inviandoti molteplici e-mail fino a che gli hai chiesto chiaramente di smetterla? Potrei sapere cosa tu pensi volesse fare con i miei dati personali e perchè tanta foga per averli?».

Queste sono affermazioni completamente false. In tutte le mie email io non ho mai chiesto nulla in merito all’identità di questo anonimo signore.
Chiedo quindi ulteriori spiegazioni in privato al mio interlocutore, domandando come fosse possibile che non solo questo TdG fosse a conoscenza della nostra corrispondenza privata, ma addirittura si permettesse di stravolgerne in maniera completamente falsa i contenuti. Questa persona mi ha assicurato che si è trattato di un malinteso, che lui non aveva detto nulla di quanto ci eravamo scritti a questo TdG e che, tutt'al più, il TdG avrebbe capito male.

Penso come conseguenza di questa mia richiesta di spiegazioni - di cui evidentemente è stato informato l’anonimo TdG -, la succitata frase nel forum viene cancellata e sostituita da un altra i cui contenuti però sono ancora peggiori della precedente:

«Puoi chiedere al signore di Tione se la moglie è ancora TDG e se ha mai scritto alla Betel dicendo che fratelli come me l'hanno fatta inciampare su Internet?».

Anche questo messaggio è completamente falso, in quanto mia moglie non ha scritto a nessuno, e non è nemmeno interessata a quanto avviene nei vari forum. Quelle volte che le accenno a quanto scrivono in rete certi TdG, lei mi dice addirittura che queste persone non sono veri TdG ma “apostati” che fingono di esserlo.

Io mi domando comunque come si permette questo anonimo signore di chiamare in causa mia moglie, in maniera del tutto gratuita, coinvolgendola nelle sue astiose diatribe.
Anche qui, dopo qualche ora - ed evidentemente dopo essere stato di nuovo informato dal comune conoscente che quanto da lui scritto era falso e che avrei eventualmente preso dei provvedimenti per tutelare il nome e la reputazione di mia moglie - la frase è stata di nuovo cancellata e sostituita con questa:

«Puoi chiedere al signore di Tione se ha amici apostati con mogli ancora TDG e se queste ultime hanno mai scritto alla Betel dicendo che fratelli come me l'hanno fatte inciampare su Internet?».

Questi cambiamenti sono stati apportati senza che vi fosse alcuna rettifica delle precedenti affermazioni calunniose, e senza la benché minima parola di scuse per aver coinvolto anche mia moglie in faccende a cui lei è del tutto estranea.

Penso che di fronte a questi ripetuti attacchi e affermazioni false, che riguardano il sottoscritto - che si è sempre firmato con nome e cognome -, e perfino un mio familiare, la cui identità è quindi altrettanto nota, sia necessario prendere dei provvedimenti.

Ogni messaggio quindi che io riterrò lesivo della mia reputazione o di quella dei miei familiari, ogni messaggio in cui si violi in qualche modo la mia privacy, riportando o riferendo i contenuti di comunicazioni private - per di più alterandone in modo diffamatorio i contenuti -, sarà da me salvato in un’apposita cartella e, se questo comportamento persisterà, informerò di questi abusi per lo meno lo Staff di FFZ. E nel caso gli abusi persistessero mi rivolgerò anche ad un legale.

Non si mette qui in discussione ovviamente la libertà e il diritto di critica, ma quando in ciò che si scrive si sconfina nella calunnia (= affermazioni false, tendenti a screditare) a questo punto diventa necessario e doveroso adottare gli opportuni provvedimenti atti a tutelare la reputazione degli interessati.

Achille