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Il sabato...

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2007 18:24
05/10/2007 14:25
 
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Re:
Agabo, 04/10/2007 22.52:


però non hai risposto direttamente alla mia domanda:

rispondi direttamente

che differenza passa tra il fatto che sia il primo o il settimo?



L'abbiamo già visto: o si riconosce l'autorità di Dio oppure quella dell'uomo.


mica tanto lo aveva osservato.... non spigarono mica di sabato, Nonostante fosse vietato?



Ti stai riferendo al "modo" di osservare il Sabato. Gesù e gli apostoli infrangevano le regole umane (dei farisei) riguardo al modo di osservare il sabato. La Bibbia è estranea a certe loro regole.




Ma se Gesù dicendo a Pietro che egli avrebbe edificato la sua Chiesa, gli dava autorità e libertà in campo pastorale purché si attenesse, alla conservazione della Verità del Messaggio.

quindi dato che la disputa sul Sabato o la Domenica ha afferenza solamente circa al campo pastorale, e non a quello dogmatico é logica conseguenza che la scelta del Giorno di domenica nel quadro della nuova alleanza sia oppurtuna e non arbitraria soprattutto se suffragata da motivi commemirativi di cui abbiamo già detto.

Per quanto riguarda l'osservanza del Sabato da parte di Gesù e dei suoi discepoli, hai ragione nel dire che quelle regole erano fatte dai farisei e che avevano storpiato il messaggio ricevuto da Mosè, però questo é vero solo se si riconosce che Gesù ha un messaggio nuovo da dare e che quindi può rompere le vecchie regole, proprio perché èstato mandato dal Padre per instaurare una nuova alleanza.
Però al tempo di Gesù la legge veniva fatta dai Farisei e il buon Ebreo osservava anche il non spigare di sabato.
Gesù non facendolo dimostrava la Autorità datagli dal Padre, certamente rimane che in senso Ebraico non rispettò il sabato.

E il suo messaggio era dato ad Ebrei e il significato non può uscire dal quadro Storico in cui viveva, sarà poi opera degli apostoli trasferire quel messaggio alle altre Genti.


05/10/2007 14:39
 
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con quale autorità
per Agabo

dal tuo punto di vista,

con quale autorità la Chiesa stilò l'elenco dei libri sacri? la Bibbia non ne parla.(Dogma del Canone)

con quale autorità la Chiesa si permise quale ,tra le varie correnti teologiche, fosse la visione ortodossa su Gesù e il suo rapporto col Padre e con lo Spirito Santo? (Dogma della trinità,delle 2 nature umana e divina coesistenti nell'unica persona di Gesù, della personalità dello Spirito Santo ecc ecc ecc).

se sai rispondere a queste domande credo che saprai rispondere anche a quella posta da te riguardo la questione del Sabato.

Da parte mia, ovviamente io sono di parte, la risposta sta che l'autorità che la Chiesa ha le proviene da Gesù e dallo Spirito Santo.
Gesù non ci ha lasciato orfani, ma ci ha dato un'altro maestro che guida la Chiesa nelle sue vicissitudini; lo Spirito di Verità che guida la Chiesa alla Verità tutta intera.(Giovanni 16:13)

é lo Spirito di Verità che rende la Chiesa ovunque diffusa, colonna e fondamento della Verità (1Timoteo 3:15)
05/10/2007 16:54
 
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Scusa la franchezza.
Ma ho l'impressione che conosci poco la Bibbia e fai interventi contraddittori.


Ma se Gesù dicendo a Pietro che egli avrebbe edificato la sua Chiesa, gli dava autorità e libertà in campo pastorale purché si attenesse, alla conservazione della Verità del Messaggio.

quindi dato che la disputa sul Sabato o la Domenica ha afferenza solamente circa al campo pastorale, e non a quello dogmatico é logica conseguenza che la scelta del Giorno di domenica nel quadro della nuova alleanza sia oppurtuna e non arbitraria soprattutto se suffragata da motivi commemirativi di cui abbiamo già detto.

DIM]8pt[=DIM]Per quanto riguarda l'osservanza del Sabato da parte di Gesù e dei suoi discepoli, hai ragione nel dire che quelle regole erano fatte dai farisei e che avevano storpiato il messaggio ricevuto da Mosè, però questo é vero solo se si riconosce che Gesù ha un messaggio nuovo da dare e che quindi può rompere le vecchie regole, proprio perché èstato mandato dal Padre per instaurare una nuova alleanza.
Però al tempo di Gesù la legge veniva fatta dai Farisei e il buon Ebreo osservava anche il non spigare di sabato.
Gesù non facendolo dimostrava la Autorità datagli dal Padre, certamente rimane che in senso Ebraico non rispettò il sabato.

E il suo messaggio era dato ad Ebrei e il significato non può uscire dal quadro Storico in cui viveva, sarà poi opera degli apostoli trasferire quel messaggio alle altre Genti.


1) La Chiesa è edificato su Gesù Cristo e non su Pietro. Pietro stesso, in una sua lettera, afferma che la "pietra angolare" sulla quale è edificata la Chiesa è Gesù Cristo.

2)La Chiesa e i cristiani tutti sono tenuti ad osservare i Comandamenti di Dio, non ad abolirli o a modificarli, altrimenti diventano "apostati".

3) Gesù ha invitato i suoi discepoli, in vista della distruzione di Gerusalemme che sarebbe presto sopraggiunta, di pregare che la loro fuga non avvenisse né di inverno né di sabato (Mt 24). Gesù stava quindi riaffermando la validità del Sabato.

Agabo.


[Modificato da Agabo 05/10/2007 16:56]
05/10/2007 17:00
 
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Re: con quale autorità

predestinato74, 05/10/2007 14.39:

per Agabo

dal tuo punto di vista,

con quale autorità la Chiesa stilò l'elenco dei libri sacri? la Bibbia non ne parla.(Dogma del Canone)

con quale autorità la Chiesa si permise quale ,tra le varie correnti teologiche, fosse la visione ortodossa su Gesù e il suo rapporto col Padre e con lo Spirito Santo? (Dogma della trinità,delle 2 nature umana e divina coesistenti nell'unica persona di Gesù, della personalità dello Spirito Santo ecc ecc ecc).

se sai rispondere a queste domande credo che saprai rispondere anche a quella posta da te riguardo la questione del Sabato.

Da parte mia, ovviamente io sono di parte, la risposta sta che l'autorità che la Chiesa ha le proviene da Gesù e dallo Spirito Santo.
Gesù non ci ha lasciato orfani, ma ci ha dato un'altro maestro che guida la Chiesa nelle sue vicissitudini; lo Spirito di Verità che guida la Chiesa alla Verità tutta intera.(Giovanni 16:13)

é lo Spirito di Verità che rende la Chiesa ovunque diffusa, colonna e fondamento della Verità (1Timoteo 3:15)




Mo' sta' a vedere che ha più autorità la Chiesa che, secondo te, ha stabilito il canone, che Dio che ha ispirato le Scritture. [SM=x570876]
05/10/2007 18:07
 
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vi saluto in CRISTO SIGNORE

mio caro fratello "agabo"

comprendo che ti stai affannando a risposndere ad alcuni fratelli...

ma non venirmi a dire che, neanche ti sei accorto dei miei post...

ti accorgi e consideri post relativivamente corti, e fai l'indifferente con post lughi kilometri?

vuoi farmi pensare che non hai abbastanza contenuto da propormi??


oppure credi che basta schivare i post "compromettenti..." per poter restare nella discussione, e non entrare in crisi, e dover ammettere le proprie carenze...???

veramente strano questo tuo modo di dimostrarti Cristiano!

se hai dei contenuti prova a chiarirmi il cuore del mio post :

________________
CRISTO primizia dei Risorti, ci riconduce all’Alfa e l’Omega…

E la Bella Notizia = Buona Novella = VANGELO E’ :
CRISTO E’ RISORTO, Pienezza dei Tempi, in cui tutto è ricapitolato.
Questa è la Bella Notizia
________________


grazie [SM=x570864] [SM=x570892]

ti saluto in CRISTO RISORTO mio caro "agabo"




05/10/2007 18:14
 
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Re: Re: con quale autorità
Agabo, 05/10/2007 17.00:





Mo' sta' a vedere che ha più autorità la Chiesa che, secondo te, ha stabilito il canone, che Dio che ha ispirato le Scritture. [SM=x570876]



Dio ha ispirato le scritture, ma gli uomini con le loro facoltà umane le hanno scritte; esse hanno per autore Dio e l'uomo

Dio mediante, lo Spirito di Verità ,ha fatto riconoscere alla Chiesa, quale erano le scritture da lui ispirate, e quale erano opera di uomini.
Dio perciò li ha ispirati nel riconoscerle, ma gli uomini con le loro facoltà le hanno riconosciute.

Dio, mediante lo Spirito di Verità, ha fatto riconoscere alla Chiesa che il Sabato non è più vincolante per i cristiani (Romani 14)

05/10/2007 18:36
 
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Ho appena terminato di leggere questo lungo 3d e vi ho scorto alcune inesattezze circa l'osseranza dello Shabbat, ma non posso soffermarmi a correggere poichè il tramonto è ormai prossimo e devo andare a ricevere la Sposa con gioia...mi attende l'accensione dei lumi, la recitazione delle benedizioni del pane e del vino(Kiddush)...perchè praticare lo Shabbat nella gioia è una Mitzvah,come precisò il profeta Isaia: "...farete dello Shabbat una delizia" (58:13).

Shabbat Shalom!
Topsy
05/10/2007 19:23
 
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vi saluto in CRISTO SIGNORE

alla cara sorella

vedi Vangelo di Marco 2, 27 :
27 E diceva loro: “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! 28 Perciò il Figlio dell’uomo è SIGNORE anche del sabato”.


credo proprio che nel bisogno dell'uomo forse sarebbe stato meglio
andare incontro ad esso.

ma non apppena avrai terminato le tue "benedizioni..."

noi vorremmo comprendere i tuoi suggerimenti

grazie [SM=x570892] [SM=x570890] [SM=x570864]
ti saluto in CRISTO RISORTO
05/10/2007 19:49
 
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"Dio ha ispirato le scritture, ma gli uomini con le loro facoltà umane le hanno scritte; esse hanno per autore Dio e l'uomo"

Che cosa c'entra?

"Dio mediante, lo Spirito di Verità ,ha fatto riconoscere alla Chiesa, quale erano le scritture da lui ispirate, e quale erano opera di uomini."

Sì, Tant'è che hanno inserito nelle Sacre Scritture anche i libri non ispirati da Dio!

Dio perciò li ha ispirati nel riconoscerle, ma gli uomini con le loro facoltà le hanno riconosciute.

??? [SM=x570872] Che lingua parli?

"Dio, mediante lo Spirito di Verità, ha fatto riconoscere alla Chiesa che il Sabato non è più vincolante per i cristiani" (Romani 14)

Matteo 24:20: Pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno né di sabato;

L'hai letto? A quale tempo si riferiva Cristo?

it.wikipedia.org/wiki/Dieci_comandamenti#Suddivisione_ebraica_e_cattolica.2F...



P.S.:LA LEGGE DI COSTANTINO SULLA DOMENICA - La legge emanata dall'imperatore Costantino il 7 marzo del 321 d. C., relativa a un giorno di riposo dal lavoro, è la seguente:

« Tutti i giudici, i cittadini e gli artigiani si riposino nel venerabile giorno del sole. Coloro che abitano in campagna possono occuparsi liberamente della cura dei campi, poiché spesso nessun altro giorno risulta così adatto per la semina o per la cura delle viti. Non si deve, perciò, trascurare il tempo favorevole e frustrare le benevoli intenzioni del cielo ». J. C. Ayer, A Source Book for Ancient Church History (New York, Ch. Scribner's Sons 1913) div. 2, par. 1, cap. 1, sez. 59, pp. 284, 285.


Agabo.

[Modificato da Agabo 05/10/2007 20:16]
05/10/2007 20:36
 
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mio caro fratello "agabo"

per non rimandarti ai vari testi...ti riporto per facilitarti l'intera lettura, una breve citazione del seguente indirizzo :


www.clerus.org/bibliaclerusonline/IT/vp.htm


151. Le parole di Matteo: Pregate perché la vostra fuga non avvenga d'inverno o di sabato (Mt 24,20), sono da Marco in parte riportate, in parte omesse. Egli scrive: Pregate perché non accadano d'inverno (Mc 13,18). Quanto a Luca, egli non riporta queste parole ma contiene, lui solo, delle note che a mio avviso giovano a chiarire il senso dell'espressione riportata dagli altri, che è in sé piuttosto oscura. Egli scrive: State ben attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento perché abbiate la forza di sfuggire a tutto cio che deve accadere (Lc 21,34-36). Cosi deve intendersi la fuga ricordata da Matteo: quella fuga che non deve avvenire d'inverno o di sabato. Con l'inverno infatti dicono riferimento gli affanni per la vita presente espressamente ricordati da Luca, mentre al sabato si riferiscono le crapule e le ubriachezze. Cio perché gli affanni contengono una nota di tristezza come l'inverno, mentre le crapule e le ubriachezze affogano il cuore in godimenti carnali e specialmente nella lussuria: i quali disordini son qui chiamati col nome di sabato. Il motivo d'una tale denominazione è da collocarsi nella pessima costumanza in voga fra i Giudei di allora, come del resto in quelli di oggi, di immergersi proprio in giorno di sabato - non conoscendo il sabato spirituale - in godimenti carnali. Inoltre, puo anche ammettersi che nelle parole riportate da Matteo e da Marco sia da intendersi una qualche altra cosa e un'altra ancora in quelle riportate da Luca. L'importante per noi è che non ne sorgano problemi di contrapposizione, poiché questo è il compito che ci siamo proposti in quest'opera: difendere i Vangeli dalle calunnie di falsità o di errori, non quello di farne un commento esauriente. Tornando dunque al nostro tema, osserviamo che le altre cose riferite da Matteo e, insieme, da Marco nel contesto di questo discorso, non pongono alcun problema. Ci sono poi particolari che Matteo ha in comune con Luca ma non sono riportati nel contesto di questo discorso, dove Luca si adegua all'ordine di Matteo, ma altrove. Vuol dire che in tal caso egli, ricordando delle parole del Signore, o le descrive in anticipo, cioè prima che il Signore le abbia effettivamente proferite; o si puo anche supporre che il Signore ripeté due volte le stesse cose, una volta conforme narra qui Matteo, un'altra -anteriore - come narra Luca.

mio caro fratello, non serve soffermarsi ai semplici contenuti scritturali,

la Sacrta Scrittura ha bisogno di ben altro....
ti prego ancora una volta,
non rendere la Sacra Scrittura, opera che tutto ha detto - (un DIO che E' PAROLA di VITA, che tutto ha già detto, e che oggi non dice più nulla in quella PAROLA) - no questo è inaccettabile

ma tu puoi ancora a tacere su tutti i quesiti che io ti propongo

tanto ogni interessato al presente 3d trae le debite conclusione dai tuoi silenzi.

grazie [SM=x570864] [SM=x570892]

vi saluto in CRISTO RISORTO



05/10/2007 20:40
 
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Con l'inverno infatti dicono riferimento gli affanni per la vita presente espressamente ricordati da Luca, mentre al sabato si riferiscono le crapule e le ubriachezze. Cio perché gli affanni contengono una nota di tristezza come l'inverno, mentre le crapule e le ubriachezze affogano il cuore in godimenti carnali e specialmente nella lussuria: i quali disordini son qui chiamati col nome di sabato.



Sei sicuro di sentirti bene??? [SM=x570876]

Agabo.
05/10/2007 20:56
 
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mio caro fratello "agabo"

mai sentito meglio.........
a differenza tua
sono rimasto sempre più che sveglio e
accorto a tutte le tue citazioni....


prova a stare nel contesto del'esortazione di CRISTO,
prova a leggere l'intero indirizzo WEB
affinchè ti sia chiaro l'intero contenuto e i giusti paralleli Scritturali del Vangelo.



però se tu fai attenzione al riferimento che dicevi di Matteo 24, 20..

quel riferimeento continua

parlando di fare attenzione...ai falsi cristi e falsi profeti...

ti sei mai chiesto come abbia ricevuto il mandato Apostolico Mattia?

attraverso quale rito?

grazie [SM=x570864] [SM=x570892]

vi saluto in CRISTO RISORTO
[Modificato da cavdna 05/10/2007 21:11]
05/10/2007 23:09
 
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Re:
cavdna, 05/10/2007 19.23:

vi saluto in CRISTO SIGNORE

alla cara sorella

vedi Vangelo di Marco 2, 27 :
27 E diceva loro: “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! 28 Perciò il Figlio dell’uomo è SIGNORE anche del sabato”.


credo proprio che nel bisogno dell'uomo forse sarebbe stato meglio
andare incontro ad esso.

ma non apppena avrai terminato le tue "benedizioni..."

noi vorremmo comprendere i tuoi suggerimenti

grazie [SM=x570892] [SM=x570890] [SM=x570864]
ti saluto in CRISTO RISORTO






Carissimo Cavdna, non ho alcun suggerimento da dare. Solo luoghi comuni da correggere dovuti a fattori di vario genere:
Disinformazione
Diversità di approccio ai propri Testi Sacri
Condizionamenti culturali
ect...

Amo spesso ricordare con piacere le parole di Rav Soloveitchik:
"Ogni fede, nella propria sfera religiosa specifica, possiede delle parole e delle forme che sono solamente sue proprie, che riflettono il suo specifico approccio filosofico e che possono risultare anche totalmente incomprensibili a persone di fede diversa".

Shalom!
[Modificato da Topsy 05/10/2007 23:12]
06/10/2007 09:26
 
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Romani 14:1 Accogliete tra voi chi è debole nella fede, senza discuterne le esitazioni.
Romani 14:2 Uno crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che è debole, mangia solo legumi.
Romani 14:3 Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto.
Romani 14:5 C'è chi distingue giorno da giorno, chi invece li giudica tutti uguali; ciascuno però cerchi di approfondire le sue convinzioni personali.
Romani 14:6 Chi si preoccupa del giorno, se ne preoccupa per il Signore; chi mangia, mangia per il Signore, dal momento che rende grazie a Dio; anche chi non mangia, se ne astiene per il Signore e rende grazie a Dio.


Galati 4:10 Voi infatti osservate giorni, mesi, stagioni e anni!
Galati 4:11 Temo per voi che io mi sia affaticato invano a vostro riguardo.
Galati 4:21 Ditemi, voi che volete essere sotto la legge: non sentite forse cosa dice la legge?

Colossesi 2:16 Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati:
Colossesi 2:17 tutte cose queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo!


alcuni fratelli nella fede cristiana possono citare tali passi per dire che le feste cattoliche, la domenica, i digiuni ed altro non hanno più significato nella Nuova Alleanza.
questo per me è un estremo.

tu caro Agabo, cadi nell'estremo opposto, considerando la prescrizione sul sabato ancora vincolante.

san Paolo non condannava feste, sabati, digiuni, distinzione di cibi come cose assolutamente da evitare e dannose per la salvezza, egli correggeva quei cristiani che ritenevano che tali pratiche fossero necessarie alla salvezza, quasi che la salvezza fosse legata ad un formalismo religioso.

d'altra parte praticare queste cose non compromette la fede purchè si tenga bene a mente che esse non danno la salvezza.
chi è più maturo nella fede non deve condannare chi ancora è legato a tali cose dal momento che "Chi si preoccupa del giorno, se ne preoccupa per il Signore"

sbagliato però è il tuo atteggiamento secondo cui queste prescrizioni siano ancora necessarie alla salvezza, per cui i cristiani tutti dovrebbbero ancora attenersi a tale prescrizione, leggiti bene i passi su citati, i sabati come le altre feste non sono più vincolanti per il cristiano, ma nulla impedisce che tu le prtichi, non ti giudico, ma tu non giudicare gli altri, perchè Dio ci ha accolto!

Gesù, da pio ebreo osservava il sabato, riufiutando le estremizzazioni delle prescrizioni farisaiche, ma da pio ebreo egli celebrava la pasqua ebraica secondo l'usanza ebraica, cantava i salmi dell'Hallel e tante altre cose; dobbiamo quindi seguitare anche noi a praticare queste cose in modo minuzioso per assomigliare al Signore anche in questo?

uno potrebbe anche concludere: ricostruiamo il tempio di Gerusalemme, perchè per la salvezza è necessario fare il pellegrinaggio a pasqua, Gesù lo faceva ogni anno, quindi anche il cristiano lo deve fare!!
ti pare?


06/10/2007 14:26
 
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Conoscete il motivo che vi conduce a porre questo genere di domande?
Mi riferisco a quelle poste inzio discussione sull'osservanza dello Shabbat...se sia lecito che i non ebrei debbano o meno osservalo? Perchè non si tiene in debito conto che, gli ebrei non sono una semplice comunità di credenti, ma un "popolo" con una propria lingua, legislazione (civile, penale) fede, cultura. Inoltre è impossibile separare la fede ebraica dalla centralità della terra di Israele e di Gerusalemme.

La parola "religione" per l'ebraismo va usato con tanta cautela. L'ebraico difatti non possiede alcun termine per indicare la "religione". Diversamente da quanto accade per il cristianesimo, nell'ebraismo non è possibile distinguere fra sfera religiosa e sfera profana della vita, poichè per l'ebraismo tutta la vita è religione; nella vita ebraica tutto è religioso: la lingua ebraica è la lingua santa, Israele è la Terra Promessa, la normativa ebraica è una legislazione divina, ect...Non è dunque possibile separare la religione ebraica dal popolo, dalla lingua, dalla nazione...

L'ebraismo costituisce il frutto di un patto eterno stipulato da Dio con il popolo ebraico. Alla luce di questo Patto, Israele ha delle regole particolari, dei doveri speciali, delle privazioni che lo concernano, una regola monastica (nazione santa e popolo di sacerdoti) che non riguardano che lui. I gentili ne sono esentati. Si osserva lo Shabbat perchè così ci è stato comandato dalla Torah donataci di Dio, e lo si osserva nelle modalità e nei termini in cui, la cultura di riferimento (la cultura ebraica in toto) l'ha tramandata da milleni, lungo il corso dei secoli, di generazione in generazione. Viene detto che più di quanto gli ebrei abbiano osservato lo Shabbat, lo Shabbat ha conservato gli ebrei. Dio ha donato ad Israele dei precetti da osservare garantendogli l'eternità (ma anche le persecuzioni di chi lo detesta). In tanti si sono chiesti quale sia il segreto della sopravvivenza del popolo ebraico al tempo, alle persecuzioni, all'assimilazione. Lessi un tempo: Il popolo d'Israele, eletto dal Padre dell'umanità che è nei Cieli, guarda fisso oltre il mondo e la storia...

Per quale motivo i non-ebrei dovrebbero imitare usi e costumi che caratterizzano l'identità cultura e religiosa di un altro popolo, di cui non condividono il destino, la fede e la filosofia? Da parte ebraica, non vi è alcun imperativo di ordine religioso che incoraggia il tentativo di uniformare i non-ebrei alla religione di Israele. No, ogni nazione è invece invitata a seguire la propria vocazione, a sviluppare il proprio genio religioso e culturale e a perpetuarli. Ogni popolo è chiamato a vivere e ad essere autenticamente se stesso. Gli ebrei amano affermare candidamente che "Dio creò la diversità".

Certe questioni, come ad esempio se continuare a mangiar kasher o osservare lo Shabbat, erano sorte solo per il fatto che i primi cristiani erano ebrei, e quindi appartenevano ad un identità culturale molto particolare, seppure se ne distaccarono progressivamente per fede e precetti religiosi. Questa circostanza ha creato conflittualità e problematiche che andavano senz'altro risolte. Oggi cristiani ed ebrei costituiscono due comunità assai distinte, e non c'è alcuna ragione perchè i primi si sottopongano ad una normativa comportamentale che caratterizza il contenuto di fede dei secondi.


Shalom!
06/10/2007 15:08
 
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Grazie!!!!

Grazie, TOPSY per le tue parole che chiariscono decisamente (almeno per me) il senso del giorno del sabato (senza dimenticare che il sabato rimanda anche all' evento della liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù d'Egitto). Ulteriori eccezioni che si dovessero sollevare sarebbero solo pretestuose e strumentalmente polemiche. Almeno per me!!!

Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
-------------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
[Modificato da !Freddie! 06/10/2007 15:12]
06/10/2007 16:42
 
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mia cara sorella "topsy" che scrivi :

________________________

.................
........
.......................Per quale motivo i non-ebrei dovrebbero imitare usi e costumi che caratterizzano l'identità cultura e religiosa di un altro popolo, di cui non condividono il destino, la fede e la filosofia? Da parte ebraica, non vi è alcun imperativo di ordine religioso che incoraggia il tentativo di uniformare i non-ebrei alla religione di Israele. No, ogni nazione è invece invitata a seguire la propria vocazione, a sviluppare il proprio genio religioso e culturale e a perpetuarli. Ogni popolo è chiamato a vivere e ad essere autenticamente se stesso. Gli ebrei amano affermare candidamente che "Dio creò la diversità".
............
...............................

________________________



R I S P O S T A

mia cara sorella "topsy"

è forse anche questo uno dei motivi per cui l'Ebreo GESU' è stato disconosciuto dal suo stesso popolo?

perché LUI non poneva limiti di confini, LUI apriva ogni prospettiva, ogni altra realtà era ricercata e accettata da LUI.

infatti in Efesini 2, 11 - 22 :

Riconciliazione dei Giudei e dei pagani fra di loro e con Dio

11 Perciò ricordatevi che un tempo voi, pagani per nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi perché tali sono nella carne per mano di uomo, 12 ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele, estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio in questo mondo. 13 Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo.

14 Egli infatti è la nostra pace,
colui che ha fatto dei due un popolo solo,
abbattendo il muro di separazione che era frammezzo,
cioè l’inimicizia,
15 annullando, per mezzo della sua carne,
la legge fatta di prescrizioni e di decreti,
per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo,
facendo la pace,
16 e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo
corpo,
per mezzo della croce,
distruggendo in se stesso l’inimicizia.
17 Egli è venuto perciò ad annunziare pace
a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini.
18 Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli
altri,
al Padre in un solo Spirito.

19 Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, 20 edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. 21 In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; 22 in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito
.


grazie [SM=x570890] [SM=x570865] [SM=x570890] [SM=x570892] [SM=x570864]

vi saluto in CRISTO SIGNORE



06/10/2007 17:51
 
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Re:
cavdna, ha scritto:

mia cara sorella "topsy" che scrivi :



mia cara sorella "topsy"

è forse anche questo uno dei motivi per cui l'Ebreo GESU' è stato disconosciuto dal suo stesso popolo?

perché LUI non poneva limiti di confini, LUI apriva ogni prospettiva, ogni altra realtà era ricercata e accettata da LUI.



Riconciliazione dei Giudei e dei pagani fra di loro e con Dio




Non vi è alcuna frattura tra Dio è l'uomo, per l'ebraismo nessuna riconciliazione è necessaria tra ebrei e non ebrei e con Dio. Chiunque si accosta a Lui con sincerità (ebreo o non) è accolto a braccia aperte. Un "midrash" ci narra come tra le cose che furono create prima del mondo ci fu il Pentimento. Non ci si deve vergognare a pentirsi, esattamente come il figlio non si vergogna di tornare alla casa del padre (non è la Parabola del Figliol Prodigo di Luca ma un commento rabbinico detto Devarim Rabbah). Non erano forse tutti non-ebrei gli abitanti di Ninive che si pentirono della loro condotta malvagia? Essi si ritirarono dal loro agire perverso e furono salvi. Essi prestarono fede all'avvertimento e si impegnarono a cominciare una nuova vita. Nessuno richiese che si convertissero all'ebraismo per ottenere la salvezza. Ciò che accomuna l'umanità agli occhi di Dio è la risposta alle sollecitazioni che vengono dalla coscienza. Egli non chiede che il mondo sia composto di uomini tutti identici e in serie (tutti cristiani, tutti ebrei o altro); nel rispetto della diversità delle nostre rispettive identità culturali, il Dio d'Israele e Padre dell'umanità soccorre tutti i suoi figli dicendo loro: "ApriteMi uno spiraglio di pentimento stretto come la cruna di un ago, ed Io vi spalancherò un portale per cui potranno passare cavalli e carozze" (Shir Ha-Shirim Rabbah, commento ebraico al Cantico dei Cantici). E' detto che Dio, invita i popoli del mondo a pentirsi perchè possa sollevarli a sè, sotto le use ali (Cantico rabbah 6,1); se un solo individuo si pente, il mondo intero è perdonato assieme a lui (Yoma 86a). Tanti popoli distinti, una sola e universale chiamata valida per tutte le nazioni.

Shalom! [SM=x570907]



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Re: Re:
Topsy, 06/10/2007 17.51:

cavdna, ha scritto:
riconciliazione è necessaria tra ebrei e non ebrei e con Dio. Chiunque si accosta a Lui con sincerità (ebreo o non) è accolto a braccia aperte. Un "midrash" ci narra come tra le cose che furono create prima del mondo ci fu il Pentimento. Non ci si deve vergognare a pentirsi, esattamente come il figlio non si vergogna di tornare alla casa del padre (non è la Parabola del Figliol Prodigo di Luca ma un commento rabbinico detto Devarim Rabbah). Non erano forse tutti non-ebrei gli abitanti di Ninive che si pentirono della loro condotta malvagia? Essi si ritirarono dal loro agire perverso e furono salvi. Essi prestarono fede all'avvertimento e si impegnarono a cominciare una nuova vita. Nessuno richiese che si convertissero all'ebraismo per ottenere la salvezza. Ciò che accomuna l'umanità agli occhi di Dio è la risposta alle sollecitazioni che vengono dalla coscienza. Egli non chiede che il mondo sia composto di uomini tutti identici e in serie (tutti cristiani, tutti ebrei o altro); nel rispetto della diversità delle nostre rispettive identità culturali, il Dio d'Israele e Padre dell'umanità soccorre tutti i suoi figli dicendo loro: "ApriteMi uno spiraglio di pentimento stretto come la cruna di un ago, ed Io vi spalancherò un portale per cui potranno passare cavalli e carozze" (Shir Ha-Shirim Rabbah, commento ebraico al Cantico dei Cantici). E' detto che Dio, invita i popoli del mondo a pentirsi perchè possa sollevarli a sè, sotto le use ali (Cantico rabbah 6,1); se un solo individuo si pente, il mondo intero è perdonato assieme a lui (Yoma 86a). Tanti popoli distinti, una sola e universale chiamata valida per tutte le nazioni.

Shalom! [SM=x570907]






per topsy
sono ignorante su questo; anche ai tempi di Gesù si pensavano queste cose o fu uno sviluppo successivo alla diaspora? [SM=x570901]
[Modificato da predestinato74 06/10/2007 18:31]
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predestinato scrive:

"tu caro Agabo, cadi nell'estremo opposto, considerando la prescrizione sul sabato ancora vincolante."



Qui non esistono "estremi" di alcun genere. C'è UN giorno che Dio ha "benedetto e santificato", UNO SOLO, e quello è il Sabato. Non ha benedetto e santificato la Domenica. Soltanto il Sabato è indicato quale segno tra Dio e il Suo popolo.

I testi che hai citato non c'entrano assolutamente col Sabato settimanale:

Romani 14:2 Uno crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che è debole, mangia solo legumi.
Romani 14:3 Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto.
Romani 14:5 C'è chi distingue giorno da giorno, chi invece li giudica tutti uguali; ciascuno però cerchi di approfondire le sue convinzioni personali.
Romani 14:6 Chi si preoccupa del giorno, se ne preoccupa per il Signore; chi mangia, mangia per il Signore, dal momento che rende grazie a Dio; anche chi non mangia, se ne astiene per il Signore e rende grazie a Dio.



Galati 4:10 Voi infatti osservate giorni, mesi, stagioni e anni!
Galati 4:11 Temo per voi che io mi sia affaticato invano a vostro riguardo.
Galati 4:21 Ditemi, voi che volete essere sotto la legge: non sentite forse cosa dice la legge?


Colossesi 2:16 Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati:
Colossesi 2:17 tutte cose queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo!



Proprio tu che, tra gli altri, hai affermato che la Bibbia va letta col metodo "storico-critico", dovresti sapere che i testi che hai ricordato si riferiscono ad usanze (festività) di provenienza in parte pagana e in parte da correnti eretiche gnostiche/giudaizzanti circa le quali l'apostolo Paolo previene i suoi lettori. Se noti bene, sono tutti inseriti in un contesto opposto allo spirito del Vangelo che salva il credente non attraverso le proprie opere (o deteminate pratiche), ma per grazia attraverso la fede.

Le correnti gnostiche e giudaizzanti sviavano i cristiani con degli insegnamenti e delle pratiche (alimentari, cultuali, di purificazione), attraverso l'osservanza delle quali, essi dicevano, si raggiungeva la perfezione. E' oltremodo errato estrapolare un versetto di una epistola che affronta delle problematiche ben precise ed applicarli a ciò che si vuole. Anche perchè si cadrebbe in delle grossolane contraddizioni.
Per esempio:

Se tutti i giorni sono uguali, vuol dire che non ve n'è uno consacrato particolarmente al culto. La conseguenza è che anche l'osservanza della Domenica è superflua. Ma questo è contro l'insegnamento cattolico che pone la Domenica come un precetto fondamentale. Pensa anche a tutte quelle festività che la chiesa cattolica ha istituito!

Chi combatte la validità del Sabato con questi versetti, non solo non comprende la natura del messaggio di Paolo, ma combatte anche contro le istituzioni della propria Denominazione, perché TUTTE le denominazioni cristiane hanno il loro giorno dedicato al culto e le loro ricorrenze festive, come il Natale, la Pasqua ecc.

In conclusione, come la stessa chiesa cattolica insegna, i 10 Comandamenti sono tuttora validi e vincolanti per il cristiano. Il giorno di riposo è UNO di questi, né il più importante né il meno importante perché tutti e 10 i Comandamenti hanno la stessa importanza.

Resta il fatto, comunque, che Dio ha fatto del Sabato la Sua PRIMA istituzione, dopo quella del matrimonio. Un cristiano non può, in tutta coscienza, criticare l'istituzione del Sabato mentre fa di tutto - e a ragione- per difendere, come accade specialmente oggigiorno, l'istituzione del matrimonio.

Agabo.


[Modificato da Agabo 06/10/2007 19:16]
06/10/2007 19:29
 
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vedi Vangelo di Marco 2, 27 :
27 E diceva loro: “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! 28 Perciò il Figlio dell’uomo è SIGNORE anche del sabato”.


Gesù qui non ha contestato l'osservanza dell'sabato ma modo legalistico in cui lo osservavano i farisei. Questo versetto testimonia che ("il sabato è stato fatto") da Dio dell'Antico Testamento che è anche stesso Dio del Nuovo testamento, è che il suo carattere non muta! Perchè tutti sapiamo che "il sabato è stato fatto" dopo la crazione! Questa è soltanto un'affermazione di quello che è stato dato a tutta l'umanità per tutti tempi.
Gesù non ha mai rimproverato il senso del commandamento del sabato ma il su modo fanatico e insensato nel oservarlo!!! Perchè il sabato è stato fatto per essere una benedizione per l'uomo perchè un tempo consacrato, libero da ogni impegno quotidiano, una benedizione anche su piano fisico perchè uomo possa riposarsi dal lavoro, ed è un riposo mentale e arrchimento spirituale. é un appuntamento speciale con il Signore. Quindi tutto questo è fatto per l'uomo, è non uomo per il sabato.
06/10/2007 19:37
 
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E ancora, perche l'uomo non deve essere schiavo delle regole sabatiche come facevano i farisei, e del formalismo nel osservare il sabato ma un incontro con Dio che vuole communicare con noi! Il formalismo c'è quando l'amore non c'è!

Il formalismo è un apparenza religiosa ma fede viva e semplice è un incontro con Dio a tu per tu!
06/10/2007 19:56
 
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vi saluto in CRISTO SIGNORE

mio caro fratello "agabo"....

noto che hai sempre contenuti per altri

ma per il sottoscritto solo accuse? (del tipo "stai bene?")

quando riuscirai a portare conforto a Michele?

ti sei mai chiesto quale "Nuova Allenza" CRISTO ha stipulata con l'uomo?

e se ha stipulato un'Alleanza "in che giorno è avvenuto il sigillo di garanzia?"

possibile mai che per te la PASQUA ha un valore e una Grazia insignificante?

e dimmi

"dies Domini",
nella CHIESA primitiva ti dice nulla?

è una affermazione sconosciuta solo a te,
oppure era un'affermazione sconosciuta tra i Cristiani dell'origini?

permettimi ancora una volta di porgerti alcuni indirizzi WEB :

www.adonaj.net/old/oggi/oggi7-1.htm

ti estrapolo da esso una minima parte :

Anche il comando della santificazione del "Giorno del Signore" è un ramo di questo tronco. Rivela l'amore. Richiama amore. Con un timbro particolarmente esigente: RICORDATI!
Ritorniamo ancora alle parole di Gesù:
"Il Sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato. Perciò il Figlio dell'uomo è padrone anche del Sabato" (Mc.2,27-28).
Viene spontaneo chiedersi: di quale uomo si tratta? Riflettendo che siamo ormai nell'Alleanza Nuova e che questa è strettamente unita all'Antica con la quale costituisce una cosa sola, appare che l'uomo di cui parla Gesù è l'uomo creato da Dio, l'uomo redento sempre secondo il piano di Dio, l'uomo che in Cristo diventa "creatura nuova". Ed è di capitale importanza la dichiarazione di Gesù: "Sono padrone del Sabato, ho autorità sul Sabato".
E' su questa linea di pensiero che si può approfondire e recuperare il significato della Domenica, quindi la verità totale del Giorno del Signore, sul piano delle motivazioni sia dottrinali, sia morali. Ho già detto di una certa continuità e novità e di uno sviluppo graduale e unitario che contrassegnano, come tutta la storia della salvezza, il rapporto tra la versione antica e quella nuova del terzo comandamento: dal Sabato ebraico alla Domenica cristiana.



ma lasaciati consigliare una buona e attenta lettura dell'intero contenuto ....

ed ancora questo indirizzo WEB :
www.chiesacattolica.it/pls/cci_new/consultazione.mostra_pagina?id_pag...



Michele può ancora una volta aspettare

grazie [SM=x570892] [SM=x570864] [SM=x570892]

PS
per la cara sorella "topsy"
mi auguro che trovi qualche risposta "Cristiana" nei contenuti WEB proposti

vi saluto in CRISTO RISORTO


[Modificato da cavdna 06/10/2007 19:59]
06/10/2007 20:11
 
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la genesi non e' un libro scentifico
voler leggere la genesi come fose un libro scentifico e' ridicolo ,veramente pensate che il buon DIO abbia creato il mondo in sette giorni ?e che il sabato stanco si e' riposato ?cosi si sminuisce il senso stesso delle scritture e diviene pura mitologia ,la luce gia' c'e' al cap 1,3ma il sole viene creato al versetto 14 ,15... quindi al quarto giorno , come la mettiamo? poi santificare il sabato stando alla bibbia dovremmo fare poco o niente voi sostenitori del sabato ebraico fate cosi? mi interessa sapere saluti
Gennaro S
06/10/2007 20:16
 
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caro cavdna!

tu confondi un leone con l'elfante volante! Si dice che tra la difesa di una convinzione e l'ostentazione non c'è che un passo!
06/10/2007 20:31
 
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predestinato74, 06/10/2007 18.30:



per topsy
sono ignorante su questo; anche ai tempi di Gesù si pensavano queste cose o fu uno sviluppo successivo alla diaspora? [SM=x570901]





Come ben saprai già nella Tanak, la Bibbia Ebraica vi sono descritti diversi episodi in cui un personaggio biblico si rivolge a Dio ( o inversamente è inviato da Dio) al fine di salvare una collettivita straniera (ovvero non ebraica) per ricondurla al pentimento ( e non alla conversione all'ebraismo). Abramo prega per la salvezza di Sodoma e Gomorra; Giona è inviato per esortare il pentimento gli abitanti di Ninive; Mosè prega dopo il peccato del vitello d'oro perchè si risparmi la gente che si era mescolata agli ebrei dell'esodo dall'Egitto e che la tradizione ebraica riconosce come una massa di egiziani che si erano uniti a loro all'ultimo momento; Naaman, il funzionario siriano curato da Eliseo in 2 Re 5, rifiuterà l'idolatria ma, non si circonciderà affatto, ed è classificato nel Talmud come un gentile giusto.

Seguendo queste traccie, i maestri d'Israle riuscirono a definire in maniera più esplicita i chasidè ummot ha-olam, i giusti delle nazioni, rifiutando così ogni esclusivismo religioso nonostante l'elezione di Israele, popolo custode e diffusore del monoteismo etico. Difatti questa elezione non è sufficente perchè un popolo, per quanto eletto, imponga agli altri le proprie concezioni.
I maestri del Talmud discutono: "Così non è detto: Aprite le porte ch entrino i Sacerdoti, i Leviti, o Israele, ma aprite le porte, che entri un pagano giusto che osserva la fedeltà (Isaia XXVI,2)". La parola ebraica per goi significa tanto pagano quanto nazione.


Credo abbiamo tutti in mente i primi giorni del cristianesimo, in cui due tendenze si disputarono il campo sulla questione della Legge. Chi riteneva conservare come obbligatoria la Legge Mosaica anche i per i gentili convertiti al cristianesimo e chi promuoveva l'abolizione della Legge indistintamente per tutti, gentili ed ebrei.

Ma cosa insegna e insegnava l'ebraismo a questo riguardo?
Nè l'una nè l'altra cosa.
I gentili non dovevano essere obbligati all'osservanza della Legge Mosaica, e nemmeno gli ebrei dovevano abbandonare la loro religione, che scaturisce da un Patto eterno stipulato da Dio, ed irrevocabile.

Gli ebrei già a partire dal periodo biblico, riconoscono che i giusti sono coloro che si attengono a dei principi universalmente validi, ovvero sette regole d'oro che si basano, con maggiore o minore evidenza, su riferimenti scritturali: proibizione dell'idolatria (nelle forme previste per i gentili che sono meno rigorose rispetto a quelle previste per gli ebrei), proibizione della blasfemia(non usare cioè la parola per offendere Dio e il prossimo), proibizione dell'omicidio, proibizione di unione tra parenti prossimi, proibizione del furto, proibizione di smembrare un animale vivo (non compiere crudeltà verso gli animali), obbligo di istituire i tribunali (al fine di difendere il diritto e la libertà di ciascuno individuo e di far rispettare le altre sei regole).

Attravero il riconoscimento di questi principi che sono patrimonio comune di tutta l'umanità civile, il non-ebreo acquisisce una dignità che lo rende uguale al sommo sacerdote che esce dal Sancta Sanctorum nel giorno di Kippur (TB Baba Batra 38a).
Questo è l'universalismo ebraico.


Shalom...


06/10/2007 20:39
 
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Re: la genesi non e' un libro scentifico
M.B.C., 06/10/2007 20.11:

voler leggere la genesi come fose un libro scentifico e' ridicolo ,veramente pensate che il buon DIO abbia creato il mondo in sette giorni ?e che il sabato stanco si e' riposato ?cosi si sminuisce il senso stesso delle scritture e diviene pura mitologia ,la luce gia' c'e' al cap 1,3ma il sole viene creato al versetto 14 ,15... quindi al quarto giorno , come la mettiamo? poi santificare il sabato stando alla bibbia dovremmo fare poco o niente voi sostenitori del sabato ebraico fate cosi? mi interessa sapere saluti
Gennaro S



E chi ha mai sostenuto che Genesi o la Bibbia tutta intera sia un libro "scientifico". Ma, proprio per questo motivo, per il fatto, cioè, che occorre comprendere il messaggio veicolato da certe affermazioni, che la Bibbia ci rivela la volontà di Dio riguardo all'uomo.

Il messaggio di Genesi è: "Dio ha creato il mondo" non ci spiega "scientificacamente "COME" lo ha fatto, ma ci dice che per ricordare questo magnifico evento, Egli divide il tempo "artificialmente" e "religiosamente" in SETTIMANE. La settimana è un modo tutto biblico/religioso di dividere il tempo.
Per quale scopo dividere il tempo in modo così "artificiale"? Per un motivo d'amore: Dio desidera la felicità dell'uomo e, per prevenire lo sfruttamento di ogni tipo, pone un argine all'avidità umana. Sei giorni sono per l'uomo e un giorno è per l'equilibrio della stessa creazione, che ha bisogno di "riprendersi", di ri-crearsi: l'uomo deve ricuperare e rinfrescare i suoi legami con la famiglia, la società e, soprattutto con la spiritualità, ovvero, la comunione con Dio. La natura: animali, ambiente ecc. devono riprendersi dallo sfruttamento causato dall'uomo.

La diffusa liceità morale di tutti i tempi, l'ateismo e tutto il male del mondo hanno un'origine e questa consiste esattamente nell'incapacità e nella volontà dell'uomo di stabilire una sana, sistematica comunione con Dio e il creato.

Il Sabato aveva ed ha la funzione di permettere all'uomo di stabilire, non in un luogo, ma nel tempo, cioè in qualcosa che non costa nulla e che è alla portata di tutti. Il Sabato è una risorsa del ricco come anche del povero. Tutti hanno la possibilità di fermarsi, almeno e soprattutto, una volta alla settimana per nutrire lo spirito, riequilibrare le energie fisiche e ristabilire i legami sociali. Non una giorno di "festa", ma un giorno di riflessione, di preghiera, di comunione con l' "Alto" e col prossimo.
Per contro, la Domenica ha sempre avuto un carattere festaiolo, di distrazione e di occasione di incrementare le problematiche umane. Non sono molti, infatti, quelli che approfittano della Domenica per "divertirsi", lavorare, occuparsi di cose mondane, di occupazioni secolari, dimenticando alla grande il significato e lo scopo del giorno di riposo.

Agabo.

06/10/2007 20:42
 
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Non dimentichiamo che questo 3d è stato aperto proprio per capire come i tdG intendono il giorno di riposo.
Sta di fatto che molti dei post di questo 3d vanno nella direzione del sofisma geovista secondo il quale oggi non vi sarebbe alcun giorno di riposo vincolante per i cristiani. Senza accorgersene, cattolici ed altri, hanno qui postato idee e sofismi che vanno a braccetto con quelli della Torre di Guardia.

Agabo.
06/10/2007 20:50
 
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Re:
cavdna, 06/10/2007 19.56:






PS
per la cara sorella "topsy"
mi auguro che trovi qualche risposta "Cristiana" nei contenuti WEB proposti

vi saluto in CRISTO RISORTO






Ti ringrazio Cavdna, apprezzo il tuo interessamento... tuttavia preferisco conoscere il cristianesimo non tramite il web, quanto piuttosto attraverso l'esperienza di coloro che fanno della loro vita una testimonianza della fede cristiana... persone a me tanto care... a cui sono legata da sentimenti di amicizia e affetto :-))


Shalom!




06/10/2007 21:09
 
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Generalizzare non vuol dire argomentare...

Per contro, la Domenica ha sempre avuto un carattere festaiolo, di distrazione e di occasione di incrementare le problematiche umane. Non sono molti, infatti, quelli che approfittano della Domenica per "divertirsi", lavorare, occuparsi di cose mondane, di occupazioni secolari, dimenticando alla grande il significato e lo scopo del giorno di riposo.

Che la domenica sia vissuta da alcuni cristiani come momento di ozio o l'occasione per occupazioni secolari non può essere liquidata superficialmnte come "festaiola". Per il credente la domenica è il giorno dell'incontro col Signore, è il giorno dell'incontro col Risorto, è il giorno in cui una comunità cristiana si riunisce intorno alla mensa imbandita, preparata dal Maestro, dal Figlio di Dio affinchè possa cibarsi del pane e del vino - corpo e sangue di nostro Signore - per rinnovare il mistero pasquale e per il quale i martiri di Abitene poterono affermare con forza che: "Senza la domenica non possiamo vivere".. In latino: "dominicum" allude a "Dominus", a Gesù Cristo. Questa espressione mette in risalto la stretta connessione tra Gesù Cristo Signore, la sua morte e risurrezione, la comunità cristiana e l'Eucaristia celebrata nel suo giorno. "Non sono venuto per abolire la Legge, ma a completarla".

Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
-------------------
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
[Modificato da !Freddie! 06/10/2007 21:23]
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