“Caro polymetis, se non è semplicemente una battuta, questa tua "sparata" me la scrivo e te la ricorderò finché vivremo.
Questo significa darmi ragione quando scrivevo sull'inutilità di rispondere ai tuoi sofismi. Difatti, in un sol colpo, hai dato il "colpo di grazia" a tutti i tuoi ragionamenti e agli sforzi che hai fatto per rispondere ai vari tuoi interlocutori e/o oppositori, dando anche ragione a chi ha sempre affermato che il cattolicesimo non ha niente da spartire col cristianesimo, compreso Gesù Cristo, gli apostoli e, naturalmente, le Scritture”
La sparata non è mia ma di Ireneo vescovo di Lione a fine II secolo, rappresenta cioè il pensiero della Chiesa ancora prima che essa partorisse (2 secoli dopo), il canone del Nuovo Testamento in base al quale voi pretendereste di giudicarla .
Ma la mia affermazione va parzialmente rettificata, al posto di “Bibbia” occorre mettere “Nuovo Testamento”, infatti l’Antico è indispensabile in quando Gesù si fece riconoscere in base a quello. E ora veniamo alla mia affermazione: perché sarebbe possibile un cattolicesimo senza Nuovo Testamento?
La domanda in realtà sarebbe già viziosa, non bisogna dire “perché sarebbe possibile”, ma “perché è stato possibile”. La risposta è che il cristianesimo si basa sugli insegnamenti di Cristo, e il fatto che questi si siano sedimentati in quello che attualmente è il canone neotestamentario è solo un processo storico iniziato nel II secolo e conclusosi nel IV. Per 4 secoli è esistito un cristianesimo o esclusivamente orale(in certe zone dell’impero come tra i barbari del nord), o un cristianesimo che per ogni zona geografica dell’impero aveva un suo canone differenze. E tuttavia il cristianesimo esisteva anche allora, perché? Perché il contenuto della Rivelazione, quel contenuto sedimentato anche nello scritto, era pienamente accessibile comunque nella Traditio orale della Chiesa, tramandata di successore in successore degli apostoli nelle varie comunità.
Il fatto che, con grande scandalo dei protestanti, sia paradossalmente possibile un cristianesimo anche senza Scritture, ed anzi è stato possibile, per le ragioni sopra enumerate, è un pensiero attestato come parte della mentalità del cristianesimo primitivo da Ireneo stesso nel 180: “Se gli Apostoli non avessero lasciato nulla di scritto, si dovrebbe egualmente seguire l'ordine della tradizione consegnata da loro ai capi della Chiesa. Questo metodo è seguito da molti popoli barbari che credono in Cristo. Senza carta e senza inchiostro essi hanno scritto nel loro cuori la salvezza per opera dello Spirito Santo: essi conservano accuratamente l'antica tradizione" (Contro le eresie III, 4, 2)
"Infatti, se le lingue nel mondo sono varie, il contenuto della Tradizione è però unico e identico. E non hanno altra fede o altra Tradizione né le Chiese che sono in Germania, né quelle che sono in Spagna, né quelle che sono presso i Celti (in Gallia), né quelle dell'Oriente, dell'Egitto, della Libia, né quelle che sono al centro del mondo" Adversus haereses, 1, 10, 2
Questo era il pensiero della Chiesa ancora prima di avere il NT, la tua fede invece, cioè quell’astoricità chiamata Sola Scriptura e che fa del cristianesimo una religione del libro, è l’espressione tipica del mondo moderno con la stampa già introdotta, del tutto risibile in una società orale.
E’ del tutto ovvio poi, a livello storico, che a nessuno nel I secolo poteva venire in mente di fondare una Chiesa la cui predicazione e ortodossia fosse affidata al solo testo scritto, questa è una pura astoricità da XVI secolo, sia perché nel I secolo la percentuale di analfabetismo era molto alta e dunque la maggior parte della gente nel corso dei secoli ha sempre appreso il cristianesimo dalla sola parola, sia perché gli apostoli non potevano certo sognarsi che qualcuno 4 secoli dopo avrebbe stabilito un insieme di libri fisso chiamato Nuovo Testamento, e dunque mai si sarebbero sognati di predicare che la correttezza della dottrina sta in tale testo di cui non sapevano alcunché. La fede si fonda sull’ascolto della parola, è teoricamente possibile ed è anzi stato possibile per 4 secoli un cristianesimo senza alcun libro del NT (per gli analfabeti e coloro che vissero nel I secolo), o con solo parti del NT (per coloro che vissero tra II e IV secolo), ed evidentemente non è che avessero una fede tronca solo perché nessuno aveva come canone i 27 libri attuali, la Traditio infatti era garante dell’ortodossia e dell’insegnamento. Ritenere il contrario, ossia che la fede stia solo nel NT e che sia impossibile un cristianesimo senza di esso, significa postulare che fino al IV secolo non c’erano cristiani, o che comunque questi cristiani avevano una fede monca solo perché, mentre alcuni scritti come i 4 Vangeli sono stabili nel canone già nel II secolo, altri invece come ad esempio la lettera di Giacomo e quella agli Ebrei dovettero attendere il IV secolo per entrare nel canone. Dio ha forse privato i cristiani vissuti prima di questa data della completezza della sua rivelazione? Ovviamente no. Tutta la Rivelazione, allora come adesso, era e sarà comunque contenuta nella Traditio orale che, come insegna Ireneo, i cristiani si tramandavano e ancora oggi si tramandano (sempre che non siano eretici, è chiaro). E’ il tuo protetsnatesimo caro Agabo a non avere nulla a che fare con gli apostoli o con Gesù Cristo, costoro infatti del Nuovo testamento o di una predicazione basata unicamente sullo scritto non sapevano nulla. La Chiesa non si fonda sul NT, c'era già prima che il NT esistesse, è il NT che si fonda sulla Chiesa come garante che sia la parola di Dio. Scandaloso per la mentalità astorica protestante nevvero?
Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)