Crisi di fantascienza

Insisto, ecco a voi la XX parte!

Ventesima parte
Luke tornò nella sua villa, dove lo aspettava Jessica raggiante che appena lo vide gli corse incontro e lo abbracciò dicendogli: “Caro amore mio, la villa che Geova ci ha dato è bellissima, pensa che la volevano Brad Pitt e Sylvester Stallone, ha i vetri di cristallo purissimo, è climatizzata, ha i rubinetti d’oro e in garage abbiamo una Rolls Royce con autista, quanto è stato generoso con noi Geova!”
Luke le rispose: “Certamente cara, noi lo serviamo con zelo e lui si prende tenera cura di noi che siamo i suoi ambasciatori!”
Jessica chiese: “Scusami o mio signore, allora mi chiedo come mai i fratelli della nostra Congregazione di Washingbrain a San Francisco, vivono spesso in difficoltà economiche?”
Luke le disse: “Cara moglie, ti ricordo che se vuoi servire pienamente e con zelo Geova, devi prendere le riviste, uscire in servizio e soprattutto FARE POCHE DOMANDE amore mio!”
Jessica annuì, dopodiché andarono a dormire.
L’indomani Luke per la prima volta si recò ad una riunione del Divin Comitato Traduttore, presieduta da Gary Linear che come Luke amava le giovani proclamatrici, Luke conobbe così gli altri membri del Comitato che erano i fratelli Hans Loveold che amava le sorelle anziane e l’alcool, Gary Samesex che invece preferiva i giovani proclamatori e Frank Sniffer che invece amava tantissimo le canne che gli servivano quando era all’opera sulla Traduzione Nuovo Mondo e diceva che erano miracolose per fare vedere le meravigliose verità del Regno di Geova nelle Sacre Scritture, che senza alcool e canne a volontà faticavano ad essere comprese.
Il Divin Comitato di Traduzione si riunii per poter tradurre meglio Luca 16, 19-31 che per via del suo contenuto influenzato dal platonismo, faceva inciampare molti pecoroni mentre gli Unti magnavano, bevevano e se ne fregavano, il testo della TNM diceva così:
19 “Ma un uomo era ricco, e si adornava di porpora e lino, rallegrandosi di giorno in giorno con magnificenza. 20 Ma un mendicante di nome Lazzaro era posto alla sua porta, pieno di ulcere 21 e desideroso di saziarsi delle cose che cadevano dalla tavola del ricco. E i cani stessi venivano a leccargli le ulcere. 22 Ora con l’andar del tempo il mendicante morì e fu portato dagli angeli nel[la posizione del] seno di Abraamo.
“Morì anche il ricco e fu sepolto. 23 E nell’Ades alzò gli occhi, esistendo nei tormenti, e vide molto lontano Abraamo e Lazzaro nel[la posizione del] seno presso di lui. 24 E chiamò, dicendo: ‘Padre Abraamo, abbi misericordia di me e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono nell’angoscia in questo fuoco ardente’. 25 Ma Abraamo disse: ‘Figlio, ricordati che durante la tua vita ricevesti appieno le tue cose buone, ma Lazzaro in modo corrispondente le cose dannose. Ora, comunque, lui ha qui conforto ma tu sei nell’angoscia. 26 E oltre a tutte queste cose, una grande voragine è stata posta fra noi e voi, così che quelli che desiderano passare di qua a voi non possono, né possono attraversare di là a noi’. 27 Quindi egli disse: ‘In tal caso ti chiedo, padre, di mandarlo alla casa di mio padre, 28 poiché ho cinque fratelli, affinché dia loro una completa testimonianza, e non vengano anch’essi in questo luogo di tormento’. 29 Ma Abraamo disse: ‘Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino quelli’. 30 Quindi egli disse: ‘No, davvero, padre Abraamo, ma se qualcuno dai morti va da loro si pentiranno’. 31 Ma egli gli disse: ‘Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi nemmeno se qualcuno sorge dai morti’”.
Allora Luke e i suoi colleghi del Divin Comitato di Traduzione cominciarono a discutere su come adattare quella illustrazione influenzata dal platonismo alla verità di Geova, ne nacquero accese discussioni su come togliere ogni riferimento alla vita dopo la morte, visto che la Società non autorizzava una simile dottrina apostata ma voleva regalare ai pecoroni una dottrina che li illudesse di poter un giorno godere sulla Terra di tutte le rinunce che avevano dovuto sopportare per il benessere dei loro capi teocratici, mentre i loro furbi capi Unti di Geova si godevano adesso i piaceri del Nuovo Mondo in quanto poi avrebbero dovuto salire su Sion tra i 144.000 (e oltre) furbastri che se la spassavano sui pecoroni.
Alla fine su proposta del fratello Frank Sniffer cominciarono a bere Whischy e a fumare canne a volontà, dopo due ore di fumo finalmente ebbero l’ispirazione per poter così modificare sulla TNM Luca 16, 19-31:
19 “Ma un uomo era ricco, e si adornava di porpora e lino, rallegrandosi di giorno in giorno con magnificenza. 20 Ma un mendicante di nome Lazzaro era posto alla sua porta, pieno di ulcere 21 e desideroso di saziarsi delle cose che cadevano dalla tavola del ricco. E i cani stessi venivano a leccargli le ulcere. 22 Ora con l’andar del tempo il mendicante moriva di fame ma poi (accettando il messaggio del Regno) fu portato dai fratelli nel[la posizione della] tavola che fu di Abraamo [cioè a capotavola].
[Il ricco invece fallì e] cominciò a morire di fame anche lui. 23 Nella mensa di Abraamo alzò gli occhi, esistendo nei crampi dello stomaco, e vide molto lontano al posto che fu di Abraamo, Lazzaro nel[la posizione del] capotavola presso la mensa di lui. 24 E chiamò, dicendo: ‘Lazzaro, abbi misericordia di me e manda qualcuno a intingere la punta del dito nel vino per rinfrescarmi la gola, perché sono nell’angoscia con questa fame ardente’. 25 Ma Lazzaro disse: ‘Figlio, ricordati che quand’eri ricco ricevesti appieno le tue cose buone, ma io in modo corrispondente la fame. Ora, comunque, io ho qui l’abbondanza ma tu sei nella fame. 26 E oltre a tutte queste cose, una grande voragine sociale è stata posta fra noi Unti e voi altre pecore, così che quelli che desiderano passare di qua a voi non possono (altrimenti è meglio disassociarli), né possono [le altre pecore] attraversare facilmente di là a noi’. 27 Quindi egli disse: ‘In tal caso ti chiedo, Lazzaro, di mandare qualcuno alla casa di mio padre, 28 poiché ho cinque fratelli, affinché chieda loro un pasto completo, e non vengano anch’essi in questo luogo a morire di fame’. 29 Ma Lazzaro disse: ‘Hanno la TNM e La Torre di Guardia; acquistino quelle’. 30 Quindi egli disse: ‘No, davvero, Lazzaro, ma se qualcuno dai morti di fame va da loro si assoceranno alla WTS’. 31 Ma egli gli disse: ‘Se non ascoltano la TNM e La Torre di Guardia, non saranno persuasi nemmeno se qualcuno dalla Betel li va a trovare’”.
Dopodiché ormai completamente ciucchi ordinarono di dare alla stampa la nuova TNM con questo scempio di passo, ma una volta riavutisi preferirono cancellare i loro nomi dalla copertina, Luke pensò: “Con la scusa dell’umiltà eviterò di farmi deridere dai traduttori seri, l’abbiamo proprio fatta grossa! Ma tanto i poveri babbei pecoroni si berranno questo ed altro!”
Fine ventesima parte.